venerdì 20 maggio 2016

PRETE LASCIA MORIRE DI FAME E DI SETE UN VECCHIO CANE



E mi tornano in mente le parole pronunciate alcuni giorni fa dal 
papa.

E' noto che la chiesa fa lavaggi mentali alle persone. Quelle che dice il papa sono assurdità e molti preti li mettono in pratica.
Vergognatevi voi della chiesa! Mi sarebbe piaciuto che facessero il nome di questo prete e ci mettesse la faccia per richiamare un gruppo di cani e farlo "ravvedere" , perchè avrebbe tanto da imparare da cani e gatti.


Il cane Sergio

La notizia:

“Un sacerdote ha abbandonato il suo cane perché oramai era vecchio e malato, e ha smesso di dargli da mangiare affinché morisse di stenti”




Era un cane vecchio e malato e il suo proprietario (che Dio provveda) non lo voleva più. Così, per liberarsene, ha pensato di lasciarlo morire. Una cosa che, purtroppo, si sente anche spesso sopratutto al sud, se non fosse per la professione alquanto particolare dell’aguzzino, l’uomo è un sacerdote. La vicenda è accaduta a Molfetta, in provincia di Bari, e a darne notizia è stata la Lega nazionale per la difesa del cane. Sono stati proprio i volontari a salvare il cane che, fortunatamente, ora sta meglio.



“Quello che avrebbe dovuto essere il suo compagno umano lo ha volutamente abbandonato a se stesso, solo, in attesa che spirasse per consunzione, privo di acqua e di cibo – ha detto Mariangela La Volpe, presidente di Lndc Molfetta in un comunicato ufficiale – chiuso in un lurido recinto, senza nemmeno più la forza di sollevarsi per raggiungere uno sgangherato riparo per proteggersi dal freddo e dalla neve“. Quando i volontari sono andati a prelevare il cane, il prete non ha mostrato nessun cenno di pietà e di pentimento. “Ha solamente chiesto – ha continuato La Volpe –perché lo volessimo poiché era vecchio, malato e, quindi, secondo lui, bisognava lasciarlo morire di stenti“.

Ora il cane, che si chiama Sergio, è nel rifugio della Lndc, dove viene accudito e ha ricominciato a vivere con dignità. Il fatto è stato veramente terribile e ci si chiede il motivo di tanta cattiveria – ha concluso la presidente –riceve le carezze che gli riscaldano il cuore molto più delle coperte fra le quali dorme. Ha ripreso a camminare, ha cominciato a perdere l’aspetto scheletrito“. Ma la domanda sorge spontanea: come può un sacerdote compiere un gesto simile? Purtroppo i sacerdoti sono uomini, a volte perfidi e cattivi, altre volte possono essere delle brave persone ma sta di fatto che troppo spesso si sentono storie raccapriccianti di simili fatti. Poveri animali! Mi auguro che siano solo una minoranza preti cosi... Una cosa è davvero certa: chi non prova amore e compassione per gli Ultimi, che sono proprio gli animali, non può provare sentimenti veri per i propri simili, caro Bergoglio...




Annamaria

Nessun commento:

Posta un commento