NATALE IN VERSI DA OGNI REGIONE
Saltellando per la nostra Penisola, ancora una coppia di
regioni . . .
Questa volta mare-monti, per un Natale senza differenze, se non quelle
del dialetto !
PUGLIA |
Poesia di Nataletale
Nu’ passarìdde mèzze spelàte, sop’a la nève stève appeggiaàte,
tremmuèsce e a malapène move le scèdde
soffre pe ffame e soffre pe frìdde
eppure iè Natàle, fèste d’ammòre
fosse che u passere non dène u core?
Sì, non dène l’aneme confrònde a nnu’!
Ges’Criste alle peverìdde pinzece tu….!
Poesia di Natale- Traduzione
Un passero mezzo spiumato, sulla neve era adagiato
Trema, a stento muove le ali
Soffre dalla fame e dal freddo
Eppure è natale, festa colma d'amore
Forse è perchè un passero non ha cuore?
No, non ha l'anima, in confronto a noi !
(come l'ha un uomo)
Gesù alla povera gente pensaci tu . . . !
Piemonte |
Parchè propi pàr Nadàl
L’éva al di’t Nadàl, cönd ti m’è piantà.
Che giurnaa. Fin in fùnd al cor ti m’è sgilà.
Tücc évan alégar, cùntént, al caud , in cùmpàgnia,
e mi disprà, sönza al tö càlòr, da par mi, cùmè na spia.
I mögn düi tòich at già-sc in divantai. Önca al naas e i’urögi,
sautàvan via, dùmà vardài, tönt chi évan frögi.
Pàrluma mia di péi, sgilè cùmè’n bùrdón.
Ti m’è pròpi ruvinà la giurnaa, ti mè fàcc staa da cön.
Ma cù-s tè mai gnü in mént, parchè pròpi par Nadàl,
ti pùdevi mia faam càpi, ti pùdevi daam un signàl.
T’il sé bögn inca ti, bastard d’un brüsàdór,
che trùva n’idràulic al di’ t Nadàl, l’è cùmè trùvà ’n tisòò !
Perché proprio a Natale !- Traduzione
Era il giorno di Natale, quando mi hai lasciato.
Che giornata. fino in fondo al cuore mi hai gelato.
Tutti erano allegri, contenti, al caldo, in compagnia,
e io disperato, senza il tuo calore solo come una spia.
le mani due pezzi di ghiaccio sono diventate. Anche il naso e le orecchie si staccavano solo a guardarle, tanto erano fredde.
Non parliamo dei piedi, gelati come una rapa.
Mi hai proprio rovinato la giornata, mi hai fatto sentire come un cane.
Ma cosa ti è venuto in mente, perchè proprio a Natale,
potevi darmi un avvertimento.
Lo sai bene anche tu, bastardo di un bruciatore,
che trovare un’idraulico il giorno di Natale, è come trovare un tesoro !
Approfitto per uno sguardo fuori Nazione, per raccontarvi la leggenda delle pigne di Natale . . .
Molto tempo fa
tra le montagne di Hartz’ in Germania, viveva una famiglia molto povera :
niente da mangiare e niente legna per riscaldarsi dal freddo dell'
inverno.
La
madre decise di andare nella foresta per raccogliere delle pigne, per accendere
il fuoco e per venderle e comprare un pò di cibo.
Mentre raccoglieva le prime pigne, improvvisamente la donna sentì una
voce: " Perché rubi le pigne ? "
Accanto
a lei c'era un elfo al quale la donna raccontò la sua triste storia.
L'elfo con un sorriso le consigliò di entrare nella seconda foresta dove
le pigne erano molto più belle.
Giunta nella foresta la donna, stanca, si sedette per riposarsi : d'un
colpo le caddero dozzine di pigne in testa; le raccolse e si avviò verso
casa.
Mentre
saliva i gradini di casa sua si accorse che le pigne si erano trasformate in
pigne d'argento : la sua famiglia non avrebbe mai più sofferto la fame e il
freddo.
Da
quel giorno tra le montagne di Hartz la gente tiene una piccola pigna d'argento
in casa come porta fortuna.
da . . . Maria !
Nessun commento:
Posta un commento