giovedì 12 dicembre 2013

MA QUANTI SONO I LETTA CHE VIVONO SULLE SPALLE DELLO STATO?






Il vicesegretario generale della Camera prende 305.000 euro l’anno lordi e si chiama Guido Letta, cugino del presidente del consiglio Enrico e nipote di Gianni.

L’operazione trasparenza della Camera dei deputati, che ha pubblicato sul sito web gli stipendi dorati di tutti i suoi dipendenti, mette in luce retribuzioni a sei cifre di notevole entità. Anche per barbieri, elettricisti, centralinisti e falegnami. Cifre prima sussurrate solo nei corridoi del Palazzo, ora stampabili da un file scaricabile dal sito. Lo stipendio più elevato è quello del segretario generale che, al momento dell’assunzione dell’incarico era pagato 406.399,02 euro, seguito a poco più di 100mila euro di distanza dai suoi due vice, a quota 304.847,29 euro. Gli stipendi hanno aumenti biennali del 2,5 per cento. Il personale di Montecitorio costituito da 1.491 dipendenti, è diviso in cinque livelli retributivi, legati, specifica la nota della Camera, «alla complessità del lavoro, alla sfera di autonomia e alle connesse responsabilità». (Il barbiere è pagato 136mila) A questo numero vanno aggiunti il segretario generale (Ugo Zampetti) e i due vice (Guido Letta e Aurelio Speziale), per un totale complessivo di 1.494 dipendenti.




E oltre al cugino (Guido) c'è anche lo zio (Guido1) dello zio (Gianni)...




da Il fatto Quotidiano del 25-08-2011
Io non pago il busto fascista-
Gianni Letta ha avuto uno zio. Guido Letta, fascista.

Certo, gli errori degli zii non ricadono in automatico sulle spalle dei nipoti. Ma anche Gianni passerà alla storia come una delle colonne portanti dell’epopea berlusconiana: quanto di più simile al regime fascista si sia mai visto in Italia dal dopoguerra.

Dello zio Guido Letta, prefetto fascista, nottetempo è stata inaugurata una statua con tanto di piazza intestata. Perchè nottetempo? “Per ragioni di ordine pubblico”. Nel piccolo paese terremotato di Aielli, Abruzzo, l’Associazione Nazionale Partigiani d’Italia stava infatti  aspettando l’inaugurazione per organizzare una manifestazione di protesta.

Protesta perchè il Letta non era solo un “semplice” fascista, ma era proprio razzista. In una lettera del 1939 ai fascisti podestà e commissari prefettizi, scriveva che “l’applicazione rigorosa delle leggi razziali [...] conduce ad una inevitabile conseguenza: separare quanto è possibile gli italiani dall’esiguo gruppo di appartenenti alla razza ebraica […] su queste direttive richiamo la vostra personale attenzione e vi prego di farmi conoscere le iniziative che, d’intesa coi Fasci, prenderete al riguardo e i risultati ottenuti”.

Ma lo scandalo più grande è che i 20mila euro utilizzati per l’iniziativa sono stati rubati dal fondo per il terremoto. Anche questa spesa è stata fatta rientrare nel lungo elenco che attinge dai fondi stanziati per il sisma abruzzese. Che sono soldi per i cittadini abruzzesi, e in ultima analisi anche di tutti gli italiani. Ecco perchè non possiamo fargliela passare liscia. L’Anpi abruzzese ha già in cantiere una mobilitazione, teniamoci quindi pronti a partecipare.

Per ora, possiamo far sentire la nostra protesta aderendo alla pagina Facebook Io non pago il busto del fascista Letta e diffondendo il logo dell’iniziativa.


Amici lettori e se non vi basta leggete anche l'articolo pubblicato da Libero ,in data 14-09-2011. Il giornale delle ...larghe intese e della finta opposizione.


Annamaria...a dopo

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