mercoledì 4 aprile 2012

DYNAMO CAMP

In occasione della serata di SPORT & THE CITY, alla quale ho assistito ieri sera al teatro ELFO Puccini di Milano, ho avuto modo di apprendere che in Toscana , da qualche anno, è attivo un centro, unico in Italia, per bambini e ragazzi affetti da patologie varie. Per chi volesse fare un piccolo dono di 2 euro, a questa associazione , invito anche a visitare il sito per i dettagli e per conoscerla meglio...



ASSOCIAZIONE DYNAMO CAMP ONLUS



Dynamo Camp (http://www.dynamocamp.org/html/) è un camp di Terapia Ricreativa, primo in Italia, appositamente strutturato per ospitare gratuitamente bambini e ragazzi affetti da patologie gravi e croniche, dai 7 ai 17 anni, in terapia o nel periodo 
di post ospedalizzazione. Si tratta principalmente di bambini affetti da patologie oncoematologiche e neurologiche.
Dynamo Camp ha aperto le porte nel 2007 ospitando 60 bambini, cresciuti a 218 nel 2008 e a oltre 500 nel 2009: 
l’obiettivo è accoglierne 750 nell’arco del 2010, nell’ambito delle sessioni estive, delle vacanze pasquali e natalizie, e 
dei weekend per le famiglie. Il progetto ha respiro nazionale e internazionale: i bambini provengono da tutta Italia 
(nell’estate 2009: 40% dal Nord, 28% dal Centro e 32% dal Sud, inclusi bambini stranieri curati nel nostro Paese), e 
da paesi esteri, in particolare europei, dal bacino mediterraneo e dal Medio Oriente.


Questi alcuni dei numeri di Dynamo Camp del 2009: 500 i bambini ospitati; 12 i programmi; 55 il numero medio di 
bambini accolti nella singola sessione di oncoematologia; 34 il numero degli ospedali partner in Italia; 34 le patologie 
accolte; 56 le associazioni con cui Dynamo Camp lavora; 330 i volontari;  1 direttore medico e 10 volontari medici; 26 
le persone dello staff stagionale e 23 dipendenti annuali.
Dal 2010  il Camp è diventato annuale, con sessioni nel corso di tutti i mesi dell’anno.


Dynamo Camp è il primo in Italia della famiglia degli Hole in the Wall Camps fondati da Paul Newman e attivi in tutto 
il mondo. Il primo camp è stato inaugurato nel 1988 in Connecticut e attualmente esistono nel mondo 11 camp in pieno 
funzionamento, mentre altri sono in fase di realizzazione (www.holeinthewallcamps.org). Globalmente, ad oggi, hanno 
preso parte al progetto oltre 200 mila bambini provenienti da 50 Stati USA e 39 nazioni. I camp ospitano oltre 150 
patologie e coinvolgono ogni anno più di 10.000 volontari.







LA RADIO CHE FA STARE BENE 
 Radio Dynamo: un progetto dell’Associazione  Dynamo Camp Onlus realizzato in 
collaborazione con Radio DeeJay e Telecom Italia.  
E’ una web radio che trasmette 24 ore su 24 musica e contenuti realizzati con bambini affetti 
da patologie gravi e croniche in ospedali e case famiglia, secondo il principio di Terapia 
Ricreativa su cui si fonda Dinamo Camp. 
“L’obiettivo è duplice: produrre dei contenuti radio divertenti facendoli realizzare e ascoltare ai 
ragazzi e, dall’altro lato, portare “fuori” l’esperienza del camp per raggiungere i bambini che sono 
negli ospedali e nelle case famiglia”. E’ contagioso l’entusiasmo e la passione con la quale Maria 
Serena Porcari (vice presidente esecutivo dell’Associazione Dynamo Camp),  
 descrive il nuovo progetto: 
Radio Dynamo la  web-radio che trasmette 24 ore su 24 realizzata in collaborazione con 
Radio DeeJay (per la direzione artistica e la programmazione musicale) e Telecom Italia. 
Direttore artistico di Radio Deejay e Massimiliano  Tarantino (Responsabile eventi e progetti 
corporate Telecom Italia), ai quali sono state rivolte alcune domande. 
- Dottor Momcilo Jankovic che cos’è e come nasce Dynamo Camp? 
Questa esperienza nasce negli Stati Uniti da un progetto di Paul Newman che ha creato questi centri 
dando la possibilità ai bambini più sfortunati, con patologie croniche, di poter vivere un periodo di 
svago. C’è stata la possibilità di realizzare anche in Italia questo progetto di respiro internazionale. 
L’idea è di far confrontare i bambini in un’area nella quale sono presenti spazi di divertimento e 
sportivi (c’è l’arrampicata, la piscina e l’equitazione) oltre alle arti ricreative come i laboratori. Dal 
punto di vista qualitativo è molto benefico: danno uno stimolo all’organismo e questo contribuisce a 
dare un benessere per cui le cure hanno un esito migliore. 
- La radio è un ulteriore stimolo? 
E’ una cosa fantastica: aver creato un network di radio è eccezionale. 
- Massimiliano Tarantino, perché Telecom Italia ha deciso di aderire a questo progetto? 
Telecom è a fianco della fondazione Dynamo da quando ancora il “camp” non esisteva. Siamo 
founding partner del Dynamo Camp e abbiamo accompagnato la fondazione  e la creazione di 
questo posto straordinario nel quale i bambini vengono curati attraverso l’allegria e l’interazione tra loro. E’ una naturale prosecuzione della nostra collaborazione essere partner della radio che è il primo esperimento in Italia di radio-network a beneficio di tutti i bambini. Una grande componente 
sarà la musica ma soprattutto si potranno ascoltare i programmi fatti dai ragazzi. 


- In cosa consiste il vostro supporto? 
Dotandola di tutta la tecnologia per poter essere attiva e presente già da oggi, Telecom Italia è il fattore abilitante della radio. E con il progetto  smart inclusion abbiamo dato la possibilità ai 
bambini ospitati dagli ospedali dotati di questo servizio di poter accedere direttamente dal proprio letto all’ascolto della radio. Una grande opportunità per tutti gli ospedali italiani. 
  
- Linus, a chi è venuta l’idea della Radio? 
L’idea non è venuta a me ma a coloro che “inventano” il camp ogni giorno. La cosa è abbastanza bizzarra perché sono stato coinvolto sin dall’inizio nel progetto. Io ho semplicemente portato un po’ di esperienza, un po’ di tecnologia e un po’ di…“come si fa”. La cosa divertente è mettere in network l’esperienza comune di tanti bambini provenienti da posti diversi.

- Meglio farla o meglio ascoltarla la radio? 
Nel mio caso meglio farla: io mi diverto più di voi che l’ascoltate. 
- Un ultimo consiglio: una cosa da fare e una da non  fare in radio? Non seguite il mio esempio perché dico troppe parolacce però…seguite anche il mio esempio perché, non a caso, parlo spesso di me: nella mia vita la gente può riveder la propria.


Una risata può avere lo stesso effetto di un
 antidolorifico: entrambi agiscono sul sistema
 nervoso anestetizzandolo e convincendo il
 paziente che il dolore non ci sia  (Patch Adams)










Annamaria... a dopo






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