lunedì 27 febbraio 2012

HO VISTO UN FILM . . .


Midnigth in Paris



Regia : Woody Allen
Genere : Commedia
Interpreti Owen Wilson, Rachel McAdams, Michael Sheen, Nina Arianda, Corey Stoll, Kurt Fuller, Kathy Bates, Adrien Brody, Carla Bruni, Marion Cotillard
Sceneggiatura Woody Allen
Paese : U.S.A. – Spagna 2011
Durata : 94 minuti                                                                                                                                                                                                                                                                                                                 Film d’apertura al 64° Festival d Cannes 2011                                                 Golden Globe 2012 per la migliore sceneggiatura                                          Candidato agli Oscar 2012 per il miglior film, regia, sceneggiatura 
originale e scenografia


Gil, affermato autore di Hollywood alle prese con il suo primo romanzo, è in vacanza a Parigi con la fidanzata Inez e con i genitori di lei, arrivati nella Ville Lumière per affari. Il soggiorno parigino di Gil potrebbe trasformarsi  in un incubo dopo l’incontro con Paul e Carol, una coppia di amici di Inez, ma un fantastico evento giunge in suo soccorso: una notte, infatti, sale a bordo di una misteriosa auto d’epoca che trasporta niente meno che Francis Scott Fitzgerald e sua moglie. Grazie a loro, Gil entrerà in contatto con l’affascinante universo artistico della Parigi anni Venti e soprattutto con Adriana, bellissima aspirante stilista che è stata l’amante e la musa ispiratrice di artisti come Modigliani e Picasso e scrittori come Ernest Hemingway.                                                                                                                                        E’ proprio un monologo di Hemingway che mi ha colpito e ve lo propongo : "Tutti gli uomini temono la morte. È una paura naturale che ci consuma tutti. Temiamo la morte perché sentiamo che non abbiamo amato abbastanza o non abbiamo amato affatto, che alla fine sono la stessa cosa. Comunque, quando fai l'amore con una donna davvero eccezionale, una che merita il massimo rispetto in questo mondo e che ti fa sentire davvero potente, quella paura della morte sparisce completamente. Perché quando condividi il tuo corpo ed il tuo cuore con una donna eccezionale il mondo svanisce. Voi due siete le uniche persone nell'intero universo. Stai conquistando quello che non molti uomini hanno conquistato prima, hai conquistato il cuore di una donna eccezionale, la cosa più vulnerabile che lei può offrire ad un'altra persona. La morte non indugia più nella mente. La paura non annebbia più il tuo cuore. Solo la passione per vivere, e per amare, diventa la tua unica realtà. Questo non è un compito facile, per esso ci vuole un insormontabile coraggio. Ma ricorda questo, nel preciso momento in cui farai l'amore con una donna davvero eccezionale ti sentirai immortale!"                                                                      Grazie ai ‘nuovi amici’, Gil cambierà radicalmente la sua visione della vita . . . 

                                                                                                                              
Piace . . . non piace . . .

Incantevole : è l’aggettivo che credo di non sprecare per questo ulteriore lavoro (il 42°) di Woody Allen. I miracoli esistono ancora, anche se bisogna aspettare che il campanile suoni la mezzanotte, quando comincia il ‘libero gioco’ che ci fa godere di una serie di mostri sacri della cultura novecentesca, senza sembrare irriverenti.                                                                                                                                          La fantasia consente di realizzare con deliziosa grazia  un sogno che in molti coltiviamo di tanto in tanto : . . .vi siete mai chiesti, anche per gioco, in quale epoca vorreste vivere? . . .  Gli anni Venti a Parigi sono stati straordinari !                                               L’abilità di Allen assicura battute e gag, ‘lezioni’ di vita e letteratura fatte da Hemingway, scambi di idee su di un quadro ultra-astratto tra Gertrud Stein e Picasso, le teorizzazioni di Dalì e lo stupore di Buñuel, l’atmosfera fantastica del Moulin Rouge, con Toulouse Lautrec e Gauguin, le farneticanti visioni dei ‘rinoceronti’ di Modigliani . . .

                           

Il film scivola con piacevolezza dopo un prologo di cartoline della Parigi più bella che nel corso della pellicola fa dire a Adriana : ‘Che Parigi esista e qualcuno scelga di vivere in un altro posto nel mondo, sarà sempre un mistero per me !’




. . . et maintenant une bonne vision à tous . . . de  Marie !













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