sabato 16 aprile 2011

HO VISTO UN FILM "LA VERSIONE DI BARNEY" - di MARIA




La versione di Barney

REGIA:  Richard J.Lewis
SCENEGGIATURA:  Michael Konyves
SOGGETTO: Mordecai Richler
ATTORI:  Dustin Hoffman, Paul Giamatti, Rosamund Pike, Minnie Drivr, Rachelle Lefevre, Bruce
Greenwood, Scott Speedman
PRODUZIONE:  Serendipity Point Films
DISTRIBUZIONE:  Medusa PAESE:  U.S.A. 2010
GENERE:  Commedia - Drammatico
DURATA:  132 minuti
Golden Globe 2011 a Paul Giamatti come Miglior Attore

Barney Panofsky è un produttore televisivo ebreo che vive a Montreal, dove colleziona mogli e bottiglie di whisky. Figlio affettuoso di un poliziotto in pensione col vizio del sesso e degli aneddoti, Barney è incalzato dalle ambizioni e dalle calunnie del detective O’Hearne, che in un suo libro lo accusa di omicidio, convinto del suo coinvolgimento nella scomparsa di un amico. Dopo l’uscita del libro, Barney si decide a dare la sua versione dei fatti, ripercorrendo la sua (mal)educazione sentimentale e la sua vita fuori misura, consumata nell’Italia degli anni Sessanta (nella Roma del 1974, ricostruita con il sapore di allora) e proseguita in Canada. Barney rievoca il suo primo matrimonio con una pittrice esistenzialista e suicida, riesamina le seconde nozze con una miliardaria ebrea e ninfomane e riconsidera gli errori fatti con la sua terza e amatissima consorte, speaker garbata e madre dei sui due figli. 

Piace…non piace…

Indubbiamente non è facile ridurre la complessa materia di un romanzo in un film. Bisogna dire però che le polemiche sulla fedeltà al libro che ispira il film paiono tempo perso. Un film deve essere valutato per il suo linguaggio e per la sua autonoma proposta: scarsa incidenza ha il fatto che la pellicola avrebbe proposto una versione  poco yiddish dell'opera di Mordecai Richler.
Barney Panofsky ha ‘carattere’ cinematografico e personalità impetuosa per soddisfare quel pubblico trasversale che ama la letteratura e il cinema e resiste alla banalità dei pregiudizi.
Il regista finisce lo rende un eroe da melodramma, sempre pronto a sacrificare verità e relazioni per una buona battuta. Il lavoro degli attori accompagna bene l'intento del regista: brave anche le attrici, in modo particolare Rosamund Pike nella parte di Miriam.
A incarnare meglio del protagonista, la straordinarietà espressiva dello spirito yiddish, fatto di ironia, battuta pronta e dissacrante, atteggiamento argutamente scorretto, è il padre di Dustin Hoffman, attore ebreo e per questo probabilmente emotivamente prossimo al Barney letterario e in grado di riconoscerne e impiegarne l’umorismo e la superiorità paranoide: memorabili sono i “duetti” tra Giamatti /Barney e l’ebreo Dustin Hoffmann/padre.
Lo straordinario Paul Giamatti, con quel corpo sgraziato, goffo ed anonimo ma la versatilità ed il piglio professionale di un veterano, troneggia dall’inizio alla fine; grande astro emergente (sia pure ultraquarantenne) del panorama cinematografico mondiale, è grandissimo nel rappresentare alla perfezione le metamorfosi anagrafiche anche fisiche oltre che mentali di Barney,.
Di Barney, non bisogna vedere solo l'ubriacone irriverente, bensì l'uomo talvolta malinconico, buono, simpatico, capace di amare, generoso con gli altri.
Barney è tutto ed il contrario di tutto rifugge dalle regole, è anticonvenzionale, è scorretto, è irriverente quasi quanto il padre, a lui sempre vicino attraverso l’esempio, il consiglio, il sostegno e la complicità nel colpire il perbenismo anche della loro stessa gente, cioè la comunità ebraica. Barney crede nell’amicizia, vi sprofonda, vi cerca appoggio e solidarietà ogni volta che supera i confini; potrebbe avere commesso la peggiore delle infamie, aver cioè ucciso il suo migliore amico, ma il caso lo priva della possibilità di assistere al suo ipotetico omicidio. Barney apprezza e disprezza le donne, le strapazza, le manda al diavolo, ne sposa tre diversissime tra loro, così come è irrimediabilmente attratto dai più seducenti strumenti di autodistruzione, quali l’alcool, la droga, l’errore fatale, il senso di colpa. In fondo però ama una donna, e, dal momento che l’ha trovata e poi sposata, non la lascerà più neanche quando lei lascerà lui, e la ama perché è perfetta. Barney invecchia e, quasi per contrappasso, viene privato della memoria, del piacere di riprovare almeno nel ricordo quel misto di eventi e sensazioni che ne hanno fatto un uomo ricco di esperienze, nel bene e nel male..
Nel libro, Barney pensa dopo aver tradito Miriam per la prima volta dopo 31 anni, consapevole della solitudine che lo aspetta: "Da anni, godendomi lo sfarzo della mia immeritata felicità con Miriam e i bambini, vivevo nel terrore della rappresaglia divina”.
Da un punto di vista squisitamente cinematografico  "La versione di Barney" è  una produzione che avvince, genera empatia con i personaggi; nel complesso un film coerente e gradevole, commovente nel finale, anche se non un capolavoro.



Ed ecco i film in uscita da venerdì 16 aprile 2011

SCONTRO TRA TITANI


Dopo 29 anni torna Scontro tra Titani, senza guizzi e con un'immutata voglia di fare baccano
Regia di Louis Leterrier. Con Sam Worthington, Liam Neeson, Ralph Fiennes, Gemma Arterton, Mads Mikkelsen.  Genere Avventura - USA, Gran Bretagna 2010 - Durata 106 minuti circa.

CELLA 211

Una solida produzione di genere carcerario che riesce bene a coniugare argomenti politici e logica di intrattenimento spettacolare
Regia di Daniel Monzón. Con Luis Tosar, Alberto Ammann, Antonio Resines, Marta Etura, Carlos Genere Azione – per >16 anni - Francia, Spagna, 2009 - Durata 110 minuti circa.

FANTASTIC MR. FOX

Anderson viaggia sul suo personalissimo treno, anche in stop motion, anche con Roal Dahl
Regia di Wes Anderson. Con George Clooney, Meryl Streep, Jason Schwartzman, Bill Murray, Wallace Wolodarsky.    Genere Animazione - USA, Gran Bretagna 2009 - Durata 88 minuti circa.

FROM PARIS WITH LOVE


Prodotto da Besson, un film d'azione caricaturale ambientato a Parigi
Regia di Pierre Morel. Con John Travolta, Jonathan Rhys-Meyers, Kasia Smutniak, Richard Durden,Chems Dahmani.  Genere Azione - Francia, 2010 - Durata 92 minuti circa. Vietato ai minori di 14 anni.

OLTRE LE REGOLE - THE MESSENGER

Moverman, sceneggiatore di Io non sono qui, porta sullo schermo il dolore della guerra conosciuta direttamente per 4 anni
Regia di Oren Moverman. Con Ben Foster, Woody Harrelson, Samantha Morton, Jena Malone, Steve Buscemi.  Genere Drammatico – USA  2009 - Durata 105 minuti circa.

PERDONA E DIMENTICA

La guerra di Todd, per non morire schiacciati dalla vita
Regia di Todd Solondz. Con Shirley Henderson, Ciarán Hinds, Allison Janney, Michael Lerner, Chris Marquette.    Genere Commedia – USA 2009 - Durata 98 minuti circa. Vietato ai minori di 14 anni.

I GATTI PERSIANI

Un film di denuncia, girato senza autorizzazione, dal grande valore morale e artistico
Regia di Bahman Ghobadi. Con Negar Shaghaghi, Ashkan Koohzad, Hamed Behdad, Ashkan Koshanejad, Hichkas.    Genere Drammatico – Iran 2009 - Durata 106 minuti circa.


Buona visione a tutti!!! 


Maria e Annamaria... a dopo

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