martedì 5 aprile 2011

BUONGIORNO !




CIOCCOLATO FONDENTE PER PREVENIRE IL TUMORE ALLA PELLE E DIMENTICARE IL DOLORE


Fa ingrassare, è pesante da digerire, fa male ai denti, fa venire i brufoli, scatena reazioni allergiche: le proprietà negative del cioccolato sono ben note a tutti. Meno conosciute, invece, le sue tante qualità: gli effetti benefici su umore e salute, per esempio, o ancora la capacità di “vincere” il dolore. Le buone notizie per i golosi di tutto il mondo arrivano da due diverse ricerche. La prima è stata realizzata dalla “European Dermatology London” insieme alla “Harley Street Medical Skin Clinic” con l’obiettivo di dimostrare l’efficacia del cioccolato fondente contro i danni prodotti dai raggi solari UV e l’invecchiamento della cute: secondo gli scienziati britannici, una barretta al giorno può notevolmente ridurre il rischio di cancro alla pelle. L’effetto protettivo del cioccolato – si legge nelle conclusioni dello studio – è garantito dai flavonoidi contenuti nelle bacche di cacao.
La seconda buona notizia, invece, è made in Italy: secondo una ricerca realizzata dalla “Fondazione Santa Lucia di Roma” insieme all’Università dell’Aquila, il cioccolato farebbe dimenticare ogni dolore. Gli scienziati sono arrivati a questa conclusione attraverso lo studio del comportamento di alcuni topolini. I roditori sono stati divisi in due gruppi: il primo è stato abituato a cibarsi con barrette di cioccolata e poi messo a stretta dieta, il secondo è stato tenuto a distanza di sicurezza dai dolci. I topolini appartenenti al primo gruppo hanno dimostrato di poter fare qualunque cosa pur di riavere le amate barrette, perfino sfidare piccoli shock elettrici provocati dai ricercatori. Gli altri roditori, al contrario, non avevano alcuna intenzione di rischiare la propria vita. «Abbiamo poi verificato – hanno spiegato gli scienziati – che fermando il neurotrasmettitore noradrenalina nella corteccia prefrontale mediale, anche i topolini cioccolato-dipendenti perdevano interesse per le barrette. Modulando la noradrenalina potremmo dunque riuscire a controllare i disturbi alimentari».







DALL’AMERICA UNA NUOVA SPERANZA CONTRO IL MORBO DI PARKINSON


Una molecola capace di arrestare il morbo di Parkinson. Questa la rivoluzionaria scoperta realizzata da un gruppo di scienziati dell’università di Colorado, negli Stati Uniti. La sostanza in questione si chiama fenilbutirrato e, secondo i ricercatori americani, sarebbe in grado di influenzare l’attività di un gene particolare (DJ-1) proteggendo i neuroni della “substantia nigra”, un’area ridotta del sistema nervoso centrale: proprio la morte di queste cellule cerebrali causa (almeno secondo le conoscenze attuali) i tremori incontrollabili e le difficoltà di movimento degli arti, sintomi comuni del morbo di Parkinson. «Più precisamente – ha spiegato Eugene Mosharov, docente di neurologia e psichiatria della Columbia University – la morte dei neuroni è dovuta all’interazione fra tre diverse molecole: il neurotrasmettitore dopamina, un canale per il calcio e la proteina sinucleina».
Un circolo vizioso interrotto dal nuovo farmaco scoperto dai ricercatori americani. Secondo lo studio – i cui risultati sono stati pubblicati sulla rivista scientifica “Journal of Biological Chemistry” – il gene DJ-1, attivato appunto dal fenilbutirrato, sarebbe capace di incrementare la produzione di antiossidanti come il glutatione (GSH), protettori dei neuroni dopaminergici. «I farmaci adoperati oggi – hanno spiegato gli scienziati – agiscono sugli effetti e non sulla degenerazione delle cellule cerebrali». Un problema risolto dal nuovo medicinale, per ora testato con successo sui topi: il fenilbutirrato ha mostrato la capacità di eliminare le proteine che si accumulano e soffocano i neuroni. La sperimentazione del farmaco sull’uomo è invece ancora in corso: i ricercatori americani sperano in risposte altrettanto positive.

  • Fare i conti senza l'oste.
    Agire senza considerare le possibili difficoltà.
  • È inutile piangere sul latte versato.
    È inutile lamentarsi/pentirsi dopo/per aver fatto qualcosa.
  • Dormire sugli allori.
    Adagiarsi.
  • Avere un chiodo fisso.
    Avere un'idea fissa / una fissazione.
  • Avere la testa fra le nuvole.
    Essere distratti.
  • Fare orecchie da mercante.
    Far finta di niente, di non ascoltare.
  • Essere un libro aperto per qualcuno.
    Non avere segreti.
  • Cercare un ago in un pagliaio.
    Si usa quando è difficile o quasi impossibile trovare qualcosa.
  • Trovare il pelo nell'uovo.
    Cercare ogni scusa.
  • Avere paura della propria ombra.
    Aver paura di tutto.
  • Alzarsi con il piede sinistro.
    Essere di cattivo umore. Anche, incorrere in una serie di contrattempi.
  • Avere un diavolo per capello.
    Essere particolarmente nervosi/arrabbiati.

si ride, si piange

Silvio " Il ritorno"



1 commento:

  1. Si apprende e si ride. Il modo migliore per incominciare una giornata.

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