venerdì 26 marzo 2010

RAIPERUNANOTTE

Raiperunanotte "lo sciopero dell'informazione"



Quasi centomila accessi unici alla diretta streaming che trasmette 'Raiperunanotte'. Lo rende noto la redazione di Annozero, sottolineando che si tratti del record per una trasmissione via web in Italia. «È il più grande evento nella storia del web»: così Michele Santoro ha annunciato al pubblico del Paladozza la risposta venuta dalla Rete a Raiperunanotte. Santoro ha mostrato Piazza Azzarita e ha parlato di Roma, Milano, Torino, commentando: «Dall'Italia è venuta una risposta straordinaria». Conduttori, personaggi dello spettacolo, comici e musicisti si alternano sul palco del Paladozza di Bologna per Raiperunanotte, l'evento organizzato da Michele Santoro insieme alla Fnsi e all'Usigrai. Ospiti Gad Lerner, Giovanni Floris, Riccardo Iacona, Norma Arcangeli, Filippo Rossi (direttore di Farefuturo web magazine) e Milena Gabanelli. Naturalmente c'è anche la squadra di Annozero al completo con Marco Travaglio, Vauro Senesi, Sandro Ruotolo. Ospite d'onore Daniele Luttazzi, applauditissimo, che ha interpretato un monologo interrotto da scroscianti applausi. Tante le voci dello spettacolo: Antonello Venditti, Teresa De Sio, Nicola Piovani, Elio e le Storie tese. Previste anche le parodie di Antonio Cornacchione e probabilmente ci sarà un contributo video di Sabina Guzzanti. Uno dei momenti clou della serata, l'intervista di Sandro Ruotolo a Roberto Benigni, il quale non solo ha contribuito alla sottoscrizione, ma ha voluto offrire una sua partecipazione per parlare con toni leggeri di libertà.

IL RITORNO DI LUTTAZZI «Masi e Berlusconi hanno fatto un uso criminoso della televisione pubblica: erano otto anni che aspettavo di dirlo». Questo uno dei passaggi più forti del monologo di Daniele Luttazzi a 'Rai per una nottè. Luttazzi ha fatto un monologo di una ventina di minuti, forte, esplicito, pieno di allusioni sessuali, ma soprattutto molto critico contro il governo ed in particolare contro «Silvio Lolito Berlusconi» come lo ha definito, «lui è un fuoriclasse, la costituzione gli va stretta, sarebbe come far giocare Tiger Woods a golf in uno sgabuzzino». Quindi, Luttazzi ha dettagliatamente spiegato la sua teoria sui motivi per cui Berlusconi avrebbe il 60% del consenso, con una metafora sul sesso anale. Nel suo monologo non ha risparmiato battute nei confronti dell'ex vicepresidente della Regione Puglia Frisullo e del direttore del Tg1 Minzolini. «C'è una differenza - ha detto Luttazzi - fra una prostituta e certi giornalisti: ci sono certe cose che una prostituta non fa». Dagli spalti applausi scroscianti, anche quando Luttazzi ha criticato l'eccessiva timidezza dell'opposizione.

DUETTO MORGAN-VENDITTI Nonostante i problemi di voce, Morgan non ha rinunciato a partecipare a 'Rai per una nottè, improvvisando, al pianoforte, un duetto con Antonello Venditti. «L'Italia è un paese di merda? - si è chiesto Morgan - No! L'Italia è il paese più bello del mondo». Ha poi citato la Divina Commedia, ed in particolare Semiramide nel quinto canto dell'Inferno: «Berlusconi ha fatto come lei - ha detto Morgan - ha fatto una legge per rendere lecito ciò che vuole». Quindi si è seduto al piano e, improvvisando le note di 'Alta mareà, ha invitato a rispondere al vuoto con la poesia.

FUORI LA PIAZZA-BAZAR Dentro al PalaDozza 5.700 spettatori di 'Raiperunanottè, fuori nella piazza almeno altrettante persone hanno dato vita a una specie di bazar tra voci e colori diversi. Una rappresentanza variopinta, che prima ha atteso con ardore e poi ha assistito con passione, tra silenzi attenti e ovazioni, allo show sul maxi-schermo, installato fuori dal PalaDozza. Una folla di tante età, 'coordinatà dal Popolo Viola che ha moderato il dibattito a contraltare del talk show interno: lì fuori hanno preso parola giovani e anziani, studenti e lavoratori. Già due ore prima dell'inizio, in piazza Azzarita, in un clima da festa di strada, si era svolta una vera e propria gara di volantinaggio. Protagonisti partiti del centrosinistra, più il movimento di Beppe Grillo, con bandiere e banchetti. Poi una moltitudine di gruppi più o meno organizzati, da 'Yes We Cash' ai lavoratori Delta, ai precari della scuola, ai tecnici della Rai dell'Emilia-Romagna, per denunciare il piano di riorganizzazione o l'Uaar, per lamentare «l'eccessiva presenza del Vaticano nella Tv pubblica». Fino a chi, per salvare la Costituzione, ha pensato bene di distribuirla al pubblico. Più folkloristici, quattro o cinque giovani che si sono presentati con maschere da gorilla, per «dare voce alla giungla metropolitana». O una signora spagnola, donna-sandwich per la libertà di espressione sventolante una bandiera giamaicana. Tutto questo mentre la Banda Roncati intonava una marcia in un lato della piazza. Molti quelli che, rimasti fuori, hanno chiesto con insistenza dei biglietti introvabili da giorni e qualcuno, hanno avvisato dal palco, ne ha anche venduti di falsi. Innumerevoli poi gli striscioni e i cartelli: 'L'Italia pesta si risveglia dal buio dell'informazionè, 'Meno male che Travaglio c'e«, 'Santo...ro subitò e 'La prescrizione non è assoluzionè, con una ragazza che ha invitato a farsi fotografare dietro la scritta. Così, dopo una registrazione che ha diffuso la voce di Paolo Borsellino, è giunto l'atteso inizio della serata 'ufficialè. Con le persone assiepate a guardare il mazischermo, sedute in terra, sui muretti, tanti in piedi. Il volto di Santoro, accolto da un'ovazione. E la gente a scandire dei sonori 'No!', per contrastare la gente del Pdl, nel video della manifestazione di Roma, sabato scorso. Quando Silvio Berlusconi poneva le sue domande dal palco, al suo popolo. Quando però la telecamera ha inquadrato loro, il 'popolò della piazza di Raiuperunanotte, è scoppiato un fragoroso applauso, tributato non solo a se stesso ma alla serata ufficiale che non è dimenticata di chi è rimasto fuori.

OVAZIONE PER MARCO TRAVAGLIO Come fa di solito durante le puntate di Annozero, Marco Travaglio a 'Raiperunanottè ha ricostruito i passaggi della vicenda delle intercettazioni della procura di Trani sul caso Rai e Agcom, che avevano al centro proprio 'Annozerò, definendolo uno «scandalo molto peggiore del Watergate», che sarebbe stato eccessivamente minimizzato. Il suo intervento è stato accolto da un applauso scrosciante, è stato forse il più applaudito fra tutti i protagonisti dell'iniziativa. «Masi - ha detto Travaglio - ha sollecitato esposti contro la propria azienda. È come se Moratti prima del derby chiamasse l'arbitro per chiedergli di inventarsi un fallo per espellere il proprio centravanti, magari su richiesta del presidente del Milan. Berlusconi dice che si è sempre espresso anche pubblicamente contro Annozero: ma è come se uno dicesse per tutta la vita che vuole ammazzare la moglie, poi assolda un killer e al processo si scusasse dicendo... 'va beh, ma io l'ho sempre detto...»'.

ASCOLTATE LE INTERCETTAZIONI Le intercettazioni tra Silvio Berlusconi e il commissario dell'Agcom Giancarlo Innocenzi sono state fatte ascoltare al Paladozza di Bologna durante Raiperunanotte. Nei colloqui - interpretati dalle voci di attori - si parla con sdegno di Annozero e della necessità di chiudere il programma di Santoro. È stato Sandro Ruotolo a introdurre il tema con una battuta. Cosa si evince da queste intercettazioni?: «Che Berlusconi non si perde una puntata di Annozero», ironizza Ruotolo.

SANTORO, APPELLO A NAPOLITANO «Caro presidente Napolitano, noi non siamo al Fascismo ma certe assonanze possono preoccupare»: così Michele Santoro si è rivolto al presidente della Repubblica Giorgio Napolitano aprendo Raiperunanotte dopo aver proposto le immagini di Benito Mussolini accostate a quelle di Silvio Berlusconi. L'intervento di Santoro è stato tutto dedicato alla libertà d'espressione. Santoro ha ricordato l'Sos lanciato 40 anni fa con la sua radio libera siciliana da Danilo Dolci, facendolo proprio: «lui decise di infrangere la legge per fare la sua prima radio libera che trasmetteva dalla Sicilia e lanciava un Sos per terremotati e disoccupati del Belice. La radio libera di Dolci fu chiusa dalla polizia perchè aveva violato il monopolio, quando lo fecero altri nessuno intervenne, ma Dolci non aveva alle spalle nè un partito politico nè la P2». Santoro ha ricordato poi il caso delle intercettazioni di Trani: «Vorrei ricordarle signor presidente - ha aggiunto - che per una telefonata Nixon dovette dimettersi: aveva ordinato di spiare i suoi avversari del partito democratico e una commissione del Senato, quando scoprì che le telefonate erano state registrate, disse di pubblicarle per sapere cosa è successo. Qui si è compiuto un delitto di grande gravità: interferenza politica sulla libertà di espressione». «Io - ha aggiunto, rivolgendosi sempre a Napolitano - non voglio tirarla per la giacchetta, non voglio nè che firmi nè che non firmi, ma voglio ribadire che se i partiti non si allontano dalla Rai, sarà sempre prigioniera del conflitto d'interesse. Noi abbiamo il diritto, ma anche il dovere di parlare e di farci sentire, noi dobbiamo essere ascoltati. Per questo - ha concluso - noi accendiamo le nostre luci perchè ricominci Annozero». Alla fine del discorso Nicola Piovani ha eseguito in diretta la siglia di Annozero.

APERTURA CON MUSSOLINI E BERLUSCONI Un video di Benito Mussolini che parla in piazza e subito dopo un video del presidente del Consiglio Silvio Berlusconi che interroga ripeutamente alla folla.Paladozza gremito dalle 20 a Bologna per la serata 'Raiperunanottè condotta da Michele Santoro. Nella struttura che normalmente ospita le partite di basket, tutto è stato allestito per lo spettacolo. Alle domande circa 6000 i presenti rispondono 'si« in coro alle domande retoriche che il premier inviava ai suoi sostenitori. »Non siamo al fascismo ma alcune assonanze sono preoccupanti«. Queste le prime parole che Santoro all'avvio della serata rivolge in una sorta di appello al Capo dello Stato Giorgio Napolitano. Citando Danilo Dolci e il suo 's.o.s.' per la libera informazione, Santoro parla poi di »un'interferenza politica sulla libertà di espressione« di »una violenza fatta alla Costituzione«. Il giornalista chiede che le telefonate su cui si aperta l'inchiesta di Trani siano »se sono normali, tutte pubblicate«. Secondo Santoro »nel nostro paese non si deve parlare dei processi che riguardano il presidente del consiglio«. »Non voglio tirarla per la giacchetta, sono qui solo per ribadire che se i partiti non si allontanano dalla Rai e dagli organi di garanzia, rimarranno sempre prigionieri del conflitto di interessi«. »Riaccendiamo le nostre luci - chiosa Santoro - perchè ricomini Annoz«ero. Il pubblico risponde con una standing ovation. Al centro della scena che ricalca lo studio di Annozero, c'è anche un pianoforte coda che servirà agli artisti che hanno aderito all'evento promosso da Usigrai e Fnsi. Tra loro sono attesi anche Teresa De Sio e Elio. Sono già arrivati anche Nicola Piovani e Claudia Mori. Pronti anche Marco Travaglio, Riccardo Iacona, Gad Lerner, Giovanni Floris, Daniele Luttazzi, Sandro Ruotolo.Nel palazzetto tantissimi giovani, membri del cosiddetto 'Popolo violà, striscioni della Cgil, dell'Fnsi, del Fatto quotidiano. Poco prima dell'avvio della trasmissione, molti gli ospiti presi d'assalto da cronisti e fotografi. «In Italia, che è una democrazia, alla censura corrisponde immediatamente un antidoto» dice Lerner prima dell'avvio della diretta, precisando che «l'informazione passa anche da altri canali anche più capillari di quelle delle nostre normali trasmissioni». parla di «una bottiglia con dentro un messaggio su cui è scritta grande la parola 'liberta», mentre Floris aggiunge «gli italiani hanno la democrazia nel sangue, non sono episodi brutti come questi che possono cambiare il dna del paese». «Mi auguro che questo brutto precedente - conclude Floris - sia presto archiviato e dimenticato». «Impensabile non accettare questo invito» chiosa Nicola Piovani.

BERLUSCONI: AGCOM SANZIONI LUI Silvio Berlusconi attacca Santoro e chiede ad Agcom di sanzionare le sue trasmissioni e non Tg1 e TG5. Al termine della prima giornata di lavori del Consiglio Europeo il premier non si sottrae alle domande dei giornalisti sulle decisioni dell'authority, proprio quando da Bologna l'anchorman organizza 'Raiperunanottè. Ma spiega di non voler commentare la trasmissione perchè, assicura «dovrei essere molto severo». Ma si scaglia contro le puntate di Annozero andate in onda che, dice «accusano qualcuno di tutto e di più senza la possibilità di difendersi».

  
 il monologo di D. Luttazzi


 


1 commento:

  1. Io consiglierei di non proibire mai nulla. La gente non è stupida e capisce. E trasmissioni tipo Annozero più si vedono e meno si condividono.

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