martedì 23 marzo 2010

Licata, irruzione in Comune: indigenti buttano mobili giù dalle finestre Chiedono aiuti economici per mantenere le famiglie

Ecco l'ultima notizia segnalata dalla nostra amica Caterina.



Un gruppo di indigenti, una ventina di persone circa, ieri, al momento della riapertura degli uffici comunali di piazza Progresso a Licata (Ag), ha fatto irruzione nelle stanze di sindaco e assessori, distruggendo mobili e suppellettili, gettandoli anche dalla finestra.

Nel municipio sono accorsi i carabinieri, la polizia ed i vigili urbani che hanno riportato la calma. Due licatesi sono stati bloccati e portati in caserma per essere interrogati. Gli indigenti da tempo chiedono contributi economici per mantenere le proprie famiglie. Il sindaco di Licata, Angelo Graci, dal novembre scorso, non può recarsi al Comune, perchè raggiunto da un provvedimento di divieto di dimora dopo che è rimasto coinvolto in un'inchiesta di corruzione. Graci vive e lavora dalla sua casa al mare di San Leone, ad Agrigento. Ogni giorno, dal Comune di Licata fino a San Leone fanno la spola i messi e gli impiegati comunali che gli portano gli atti da firmare e gli sottopongono i vari problemi ed emergenze della città.
Questo e' l'unico modo per farsi sentire , e purtroppo gli inetti assessori Comunali stanno sempre in una posizione di privilegio , non solo a Licata ma in tutti i Comuni italiani . Infatti possono ignorare a loro piacimento tutte le sacrosante richieste di chi vive in poverta' , tanto poi quando questa gente dalle buone e' costretta a passare alle cattive c'e' sempre la Polizia ad aiutare questi nullafacenti menefreghisti , quando non addirittura corrotti ... Ma Brunetta dov'e' in queste occasioni ? 

ANNAMARIA...a dopo

1 commento:

  1. E dai che, nelle pieghe del bilancio, si trova qualche spicciolo per diffamare questi poveracci. O no?

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