martedì 20 ottobre 2009
AMORE VIRTUALE
“Mi sono innamorata di te perché non avevo niente da fare, il giorno volevo qualcuno da incontrare la notte volevo qualcosa da sognare. Mi sono innamorata di te perché non potevo più stare sola, il giorno volevo parlare dei miei sogni, la notte parlare d’amore…”.
Sentendo questa canzone di Tenco mi sono venute in mente le tante storie di amori virtuali di cui si parla oggigiorno. Internet, con le sue chat, è diventato un catalizzatore di sogni, speranze, un luogo dove è possibile superare i vuoti esistenziali, dove ricercare la propria anima gemella o un incontro fugace, dove il pensiero viene prima del corpo, un luogo di incontri e di scontri, di fantasie e banalità. Ma nella Rete ci si può anche perdere, con la speranza forse di ritrovarsi, magari più autentici, perché nel sottile gioco dell’anonimato si possono mostrare parti di sé temute, nascoste, desiderate. Ci si incontra, ci si ama, due intimi sconosciuti che accelerano i normali tempi di conoscenza, “come vorrei pensare a noi come a due persone che si sono fatte un’iniezione di verità per dirla, finalmente, la verità” dice Yair nel romanzo di David Grossman “Che tu sia per me il coltello”. Ci si incontra, ci si ama, ci si perde il più delle volte, nel marasma delle chat, con il rischio di perdere, anche,il nostro già fragile Io, arrivando a sostituire il reale con il virtuale. Non più amori vissuti ma cliccati. Dietro uno schermo si può mentire, si può sperimentare il piacere di essere ciò che non si è, si può esperire un senso di onnipotenza, si può sedare l’ansia, si possono fare grandiose fughe nel mondo di fantasie gratificanti ma troppo spesso celate, si possono condividere passioni, interessi, si possono azzerare molte censure, certo con un rischio, quello che il filosofo Jean Baudrillard ha definito “il delitto perfetto”, l’assassinio della realtà. Ma allora è proprio vero che l’amore attraverso Internet è solo un “incontro illusorio per eterni adolescenti che preferiscono sognare”? O, parafrasando Amleto, ogni strumento utilizzato dall’uomo diventa “buono” o “cattivo” a seconda di chi lo utilizza?
Molte coppie si sono formate e si formeranno attraverso l’incontro virtuale, qualcuna si frantumerà nel giro di poco tempo, altre consumeranno una storia d’amore,ma solo coloro che sapranno coltivare il proprio sogno, tenendo sempre ben presenti valori come lealtà, rispetto e fiducia, potranno durare. In fin dei conti come ci ricorda Battisti, “Amarsi un po’ è come bere, più facile è respirare. Basta guardarsi e poi avvicinarsi un po’ e non lasciarsi mai impaurire no. Senza nascondersi, manifestandosi, si può eludere la solitudine, però, volersi bene no, partecipare, è difficile quasi come volare.”.
Dott. Enrico Prosperi
VOI COSA NE PENSATE ?.
Annamaria.... a dopo
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Cari amici, penso che le frequentazioni virtuali, pur presentando limiti e insidie legati alla natura del rapporto, offrano d'altro canto l'opportunità di cogliere delle potenzialità che a partire dal virtuale possono essere messe a servizio della vita quotidiana reale. Il mezzo virtuale, sul piano comunicativo, diventa potentissimo per superare barriere, che nel "viso a viso", a torto o a ragione, frapponiamo tra noi e gli altri. Tutto ciò, credo sia molto interessante, per chi non si accontenta di rimanere legato alle apparenze, ai luoghi comuni, agli stereotipi ed è positivamente mosso dal desiderio di conoscere sempre di più e meglio se stesso e gli altri. Restringendo la riflessione all'amore virtuale, penso che possa nascere attraverso un pc, ma che debba poi naturalmente evolversi, radicarsi e trovare conferme nella vita "tangibile"
RispondiEliminaFlavio
D'accordissimo con gli incontri virtuali, che possono trasformarsi in amicizie ed amori come quelli reali. Occorre però che gli interlocutori assicurino agli incontri di questo tipo sincerità e rispetto. Se non è così diventa una truffa bella e buona. Da galera, come si suol dire. Ma forza con gli incontri.Con l'uso si affinerà certamente lo strumento.
RispondiEliminasono d'accordo con Lorenzo.
RispondiEliminapure io sono d'accordo con lorenzo...
RispondiEliminaAhh!l'amore virtuale!!! Ti libera da condizionementi mentali e fisici, ti fa volare sulla ali della fantasia, ti rende libera di amare quanto e come vuoi: purche' si tenga sempre ben presente che tutto cio' è virtuale,anche se i sentimenti che provi sono reali;si piange, si ride e ci si innamora, e realmente ci si sente traditi quando si scopre che non c'è sincerita'...pero' in un angolo recondito della coscienza, dobbiamo sempre aver presente, che qando il pc si spegne, la realta' ci avvolgera'(forse piu' leggera se si sa di avere un posto nel cuore di qualcuno che come te sogna)...ma materiale, e ci rendera' ancora schiavi della pesantezza di vivere la vita vera, che è quella che conta, e con la quale dovrai sempre fare i conti....
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