mercoledì 20 ottobre 2010

Meteo... e non solo



si ride , si piange...ahhh l'ammmore!!




 

Bertrand Russell  ha  detto su
                   …l’amore romantico…”

Alla domanda:
Ha valore l’amore romantico?

Bertrand Russell rispose:

         La poesia d’amore, comunque, non è l’unico scopo dell’amore, e l’amore romantico può crescere felicemente anche quando non conduce all’espressione artistica.
         Io credo che l’amore romantico sia la fonte dei piaceri più intensi che la vita abbia da offrire.
         Nei rapporti tra un uomo e una donna che si amano con passione, immaginazione e tenerezza, c’è qualcosa di inestimabile valore, e non conoscere questo è una grande sfortuna per qualsiasi essere umano.
         Ritengo che un sistema sociale dovrebbe essere tale da permettere questa gioia, per quanto essa possa essere solo un elemento della vita e non il suo scopo principale.

 ENZO


Claudio Baglioni - E Tu -

http://digilander.libero.it/memoliy/immagini/fraseamore.gif















Annamaria... a dopo

NON AUTOSUFFICIENZA, UN BIVIO DIFFICILE


 Servono sempre più cure, ma ci sono sempre meno risorse

 
La sfida va affrontata adesso, perché non c’è più tempo per aspettare. Il 2025 “sembra” lontano, ma probabilmente arriverà prestissimo, e si porterà dietro 2 milioni di anziani in più rispetto ad oggi. Il tasso di “non-autosufficienza” della popolazione aumenterà del 53%, perché i consumi sanitari di un settantenne sono il doppio di quelli di un quarantenne, e quelli di un novantenne sono tre volte tanto. I costi si alzano esponenzialmente, tutti i Governi del mondo devono farvi fronte: l’Inghilterra, ad esempio, ha due terzi dei medici convinti che lo Stato non possa garantire gratuitamente tutte le cure e che alcune categorie di pazienti dovrebbero pagare. L’ex primo ministro Gordon Brown, a suo tempo, aveva caldeggiato l’introduzione di un “National Care Service” per fornire assistenza socio-sanitaria a tutti gli anziani fragili, mentre l’attuale governo Cameron prenderà un’altra direzione, quella degli incentivi fiscali ai privati e del volontariato.
C’è però anche chi, come Francia, Germania, Austria e Olanda, ha già improntato schemi pubblici a sostegno “totale” della non-autosufficienza da molti anni. E l’Italia? Insieme alla Germania, il Belpaese è quello che registrerà nei prossimi decenni l’invecchiamento più rapido e marcato. Gli italiani sono i più ansiosi all’idea di perdere l’autosufficienza, ma contemporaneamente i più scettici nei confronti di qualsiasi riforma: il 52% (sondaggio Eurobarometro) è contrario all’idea di posticipare il pensionamento, mentre l’eventuale introduzione di un sistema assicurativo ad hoc incontrerebbe i favori di una maggioranza risicatissima. Il problema è che la stragrande maggioranza degli italiani è ferma alle soluzioni “familistiche”, imperniate sulle solidarietà filiali e coniugali (e ovviamente sulle badanti, una “moda” ormai generalizzata). Dura, però, che questa soluzione possa reggere ancora per molto contro l’avanzare della demografia: serve quindi uno sforzo comune, anche finanziario, non solo da parte dello Stato ma anche dei vari attori protagonisti, ovvero aziende, fondi integrativi, assicurazioni private, fondazioni, regioni ed enti locali. Altrimenti l’Italia sarà sopraffatta dall’invecchiamento progressivo, e si troverà di fronte a problemi etici e politici, sul piano dei rapporti inter-generazionale, molto difficili da gestire.

Di questo e molto altro si parlerà nella II edizione del Forum sulla non Autosufficienza Bologna, Centro Congressi Savoia Hotel  3 - 4 novembre 2010.

Annamaria... a dopo

DISPIRAZIONI di - Salvatore MIGLIORE -

http://www.webalice.it/tirilu/TAPYNA/Animazioni/tenero%20amore.gif

DISPIRAZIONI 


L’amuri
nun s’addumanna
quannu c’è
e nun si po’ aviri
e ‘nà cunnanna.

traduzione


DISPERAZIONE

L’amore
Non si domanda
Quando c’è
E non si può avere
È una condanna
TOTO' 

martedì 19 ottobre 2010

Le notizie segnalate da CATERINA


Antigua, ascolti record per Report
Romani: "Trasmissione odiosa"

 Boom di ascolti per il programma di RaiTre Report, in onda ieri sera dopo le polemiche sul servizio dedicato agli investimenti del presidente del Consiglio Silvio Berlusconi nell'isola caraibica di Antigua 1. La trasmissione di Milena Gabanelli, ieri alla prima puntata della nuova stagione, ha raccolto davanti alla tv quasi 5 milioni di spettatori con il 18,70% di share. Un successo che testimonia l'interesse che ruota intorno alla vicenda che chiama in causa il ruolo del premier. E che provoca l'ira dei suoi fedelissimi . Come il neoministro dello Sviluppo, Paolo Romani, che parla di "puntata odiosa" e di "eccesso di antiberlusconismo". E al quale, però, replica il presidente della Rai, Paolo Garimberti, secondo il quale "politicamente ognuno può esprimere le proprie opinioni, ma giornalisticamente non vedo fondati motivi di polemica".

Romani: "Puntata odiosa". Furiosa la reazione di Romani: "Non so se Report dovesse andare in onda - ha detto a margine di un incontro alla Provincia di Milano sulla ripresa economica - ho visto la puntata e l'ho trovata odiosa. Si facevano delle supposizioni non basate su fatti rispetto alle proprietà del presidente del Consiglio, facendo riferimenti, accostamenti che non ho assolutamente condiviso. Non mi è piaciuto come programma giornalistico".

"Report ha fatto programmi importanti, io stesso ho avuto uno scontro durissimo con loro, ma ho dato atto al programma di aver fatto buona informazione. Ieri a mio avviso hanno sbagliato in un eccesso di antiberlusconismo e hanno fatto un prodotto giornalisticamente inefficace", ha aggiunto il ministro.

L'Idv: "Berlusconi riferisca alla Camera". Il "caso Antigua" arriva in Parlamento con un'interpellanza a firma del leader dell'Italia dei Valori, Antonio Di Pietro, e di tutto il gruppo Idv di Montecitorio: "Berlusconi venga in Aula alla Camera e spieghi al paese e al Parlamento in diretta televisiva la sua posizione sugli investimenti immobiliari nell'isola di Antigua. Chi ricopre certi incarichi pubblici ha il dovere morale e politico di agire con il massimo della trasparenza e nell'alveo della legalità".

Le critiche del Pd. Polemico anche il Pd, con  Massimo D'Alema che afferma: "Berlusconi controlla diverse società off shore ed investe in paradisi fiscali. In un Paese normale il presidente del Consiglio si dimetterebbe. Noi abbiamo un'anomalia e spero che siano sempre di meno gli italiani che la accettano. Sarebbe bene che Berlusconi se ne andasse". E con il vicepresidente dei senatori Luigi Zanda: "Chi ricopre quella carica (il presidente del Consiglio, ndr) non può permettersi di acquistare, per più di venti milioni di euro, terreni e ville ad Antigua senza rendere noti nel dettaglio i termini dell'acquisto. La posizione del premier è troppo delicata per lasciare ombre e dubbi su transazioni economiche tanto rilevanti che, per giunta, vedono coinvolte scatole cinesi, società off shore di proprietari sinora ignoti e una banca, l'elvetica Arner, su cui la Banca d'Italia ha avviato ispezioni e messo addirittura in luce delle 'gravi e diffuse irregolarità' in materia di normativa antiriciclaggio".

Casini: "I media non subiscano censure". Non è necessario da parte del premier riferire in Parlamento ma è importante che i media non subiscano censure. E' quanto sostiene il leader dell'Udc Pier Ferdinando Casini che sull'opportunità di parlare alle Camere su questi temi specifici dice: "Non l'ho mai chiesto per Fini e non lo chiedo per Berlusconi". "Però - aggiunge - ritengo che sia importante che la libera stampa e la libera televisione non subiscano censure. Non l'ha subita la stampa nel caso di Fini e non vedo perché la dovrebbe subire la televisione nel caso di Berlusconi. Report rappresenta un'informazione giornalistica che io apprezzo in generale. La Gabanelli è molto sgradevole a volte per noi uomini politici ma forse ascoltarla non ci fa male. L'uomo politico è deputato ad essere controllato".

Zavoli "allarmato". Troppo "motivi di discussione e di allarme" sulla Rai, anzi c'è un "infittirsi" di queste situazioni "all'interno e all'esterno" del servizio pubblico. Di qui la convocazione per domani alle 13 da parte del presidente della Commissione di Vigilanza, Sergio Zavoli, di un incontro dell'Ufficio di presidenza della stessa commissione parlamentare.

 Un commento di Giampiero Mughini

 

"Ora attaccano la brava Gabanelli"

 

Immaginiamo un Paese normale, e per quanto assurda e difficile possa apparire l’ipotesi stessa che esista ai nostri giorni un Paese normale. In un Paese normale una figura pubblica di gran rilievo (un capo del governo, un ministro, personaggi così) devono apparire specchiate sul piano del comportamento privato. E quando dico specchiate lo dico da non bigotto, da uno che sa come l’uomo sia fatto di carne. Epperò se si tratta di grossi investimenti all’estero, dell’acquisto di una anzi di due villone in un’isola che è notoria e famigerata come un paradiso fiscale dei più protetti al mondo, allora le cose non sono così veniali. Meno che mai appaiono veniali se a essere dubbia è la titolarità dell’intera area su cui sorgono quelle ville e tantissime altre, ossia la titolarità della società off-shore che possiede l’area. Se quella società appartenesse a un italiano o a suoi rappresentanti, ne discenderebbe un’evasione fiscale cospicua ai danni dell’erario. Tutto qui, non una virgola di più, non una virgola di meno.
Tutto qui il lavoro meritorio di Milena Gabanelli nella puntata di “Report” di domenica scorsa, una puntata cui siamo rimasti appiccicati il 18 per cento di quanti stavano guardando la televisione in quel momento. Dire che la Gabanelli e i suoi giornalisti investigativi sono bravissimi, è dire niente. Per tre ore di televisione non c’è stato accanimento né petulanza sul tema centrale della puntata, che era quello dell’incredibile potere condensato nelle mani di poche persone (tutti amici degli amici) i quali nei campi più svariati di cariche ne hanno a decine, nemmeno fossero dei Rambo dell’azione dell’esecuzione. Né c’è stata petulanza della Gabanelli e del suo staff sul segmento della puntata che riguardava direttamente Silvio Berlusconi, perché è lui quello che ha comprato le villone nel paradiso fiscale. E del resto era stata sua una recente e felice battuta in cui diceva, nel rispondere all’opposizione che schiamazza a invitarlo di tornarsene “a casa”, che non sapeva dove andare perché di case di proprietà ne ha venti. Beato lui e, naturalmente, del tutto legittimo.
Solo che in un Paese normale il proprietario di così tante case deve spiegare ogni volta come e da chi le ha comprate, e se ha assolto tutti gli innumerevoli e pesantissimi oneri fiscali, gli stessi che gravano sui poveretti che comprano un bivano con servizi. Gabanelli indice le villone di Antigua come una proprietà che è stata acquisita in modo “opaco”? Ebbene Berlusconi, o meglio il suo legale adducano le carte che dimostrano che tutto è stato fatto in regola, magari risparmiando qua e là fiscalmente come avrebbe fatto ciascuno di noi al posto di Berlusconi. Tutto qui, tutto molto semplice. E invece uno dei ministri della Repubblica ha addirittura definito “ripugnante” il lavoro della Gabenelli, e a quel ministro va tutto il mio disprezzo. No, certo che non siamo in un Paese normale. Nemmeno in sogno ci siamo.

Poscritto
. Leggo sui giornali di stamane che l’avvocato Carlo Postizzi, titolare della Flat Point Development, la società che ha venduto a Berlusconi le ville di Antigua, ha indicato per nome e cognome i proprietari della società, tutta gente che nulla ha a che fare con Berlusconi e ai quali il capo del governo ha pagato di che acquistare le sue ville. Solo che l’avvocato Postizzi era stato insistentemente cercato dalla Gabanelli e dai suoi reporter, e si era ripetutamente negato. Abbiamo visto le immagini del giornalista che fa squillare il telefono di Postizzi e dall’altra parte gli rispondono che non c’è. Irraggiungibile. Se è “normale” tutto questo, sia detto senza nessuna malizia.
Immaginiamo un Paese normale, e per quanto assurda e difficile possa apparire l’ipotesi stessa che esista ai nostri giorni un Paese normale. In un Paese normale una figura pubblica di gran rilievo (un capo del governo, un ministro, personaggi così) devono apparire specchiate sul piano del comportamento privato. E quando dico specchiate lo dico da non bigotto, da uno che sa come l’uomo sia fatto di carne. Epperò se si tratta di grossi investimenti all’estero, dell’acquisto di una anzi di due villone in un’isola che è notoria e famigerata come un paradiso fiscale dei più protetti al mondo, allora le cose non sono così veniali. Meno che mai appaiono veniali se a essere dubbia è la titolarità dell’intera area su cui sorgono quelle ville e tantissime altre, ossia la titolarità della società off-shore che possiede l’area. Se quella società appartenesse a un italiano o a suoi rappresentanti, ne discenderebbe un’evasione fiscale cospicua ai danni dell’erario. Tutto qui, non una virgola di più, non una virgola di meno.
Tutto qui il lavoro meritorio di Milena Gabanelli nella puntata di “Report” di domenica scorsa, una puntata cui siamo rimasti appiccicati il 18 per cento di quanti stavano guardando la televisione in quel momento. Dire che la Gabanelli e i suoi giornalisti investigativi sono bravissimi, è dire niente. Per tre ore di televisione non c’è stato accanimento né petulanza sul tema centrale della puntata, che era quello dell’incredibile potere condensato nelle mani di poche persone (tutti amici degli amici) i quali nei campi più svariati di cariche ne hanno a decine, nemmeno fossero dei Rambo dell’azione dell’esecuzione. Né c’è stata petulanza della Gabanelli e del suo staff sul segmento della puntata che riguardava direttamente Silvio Berlusconi, perché è lui quello che ha comprato le villone nel paradiso fiscale. E del resto era stata sua una recente e felice battuta in cui diceva, nel rispondere all’opposizione che schiamazza a invitarlo di tornarsene “a casa”, che non sapeva dove andare perché di case di proprietà ne ha venti. Beato lui e, naturalmente, del tutto legittimo.
Solo che in un Paese normale il proprietario di così tante case deve spiegare ogni volta come e da chi le ha comprate, e se ha assolto tutti gli innumerevoli e pesantissimi oneri fiscali, gli stessi che gravano sui poveretti che comprano un bivano con servizi. Gabanelli indice le villone di Antigua come una proprietà che è stata acquisita in modo “opaco”? Ebbene Berlusconi, o meglio il suo legale adducano le carte che dimostrano che tutto è stato fatto in regola, magari risparmiando qua e là fiscalmente come avrebbe fatto ciascuno di noi al posto di Berlusconi. Tutto qui, tutto molto semplice. E invece uno dei ministri della Repubblica ha addirittura definito “ripugnante” il lavoro della Gabenelli, e a quel ministro va tutto il mio disprezzo. No, certo che non siamo in un Paese normale. Nemmeno in sogno ci siamo.

Poscritto
. Leggo sui giornali di stamane che l’avvocato Carlo Postizzi, titolare della Flat Point Development, la società che ha venduto a Berlusconi le ville di Antigua, ha indicato per nome e cognome i proprietari della società, tutta gente che nulla ha a che fare con Berlusconi e ai quali il capo del governo ha pagato di che acquistare le sue ville. Solo che l’avvocato Postizzi era stato insistentemente cercato dalla Gabanelli e dai suoi reporter, e si era ripetutamente negato. Abbiamo visto le immagini del giornalista che fa squillare il telefono di Postizzi e dall’altra parte gli rispondono che non c’è. Irraggiungibile. Se è “normale” tutto questo, sia detto senza nessuna malizia.

 

Caterì,  e per la serie quando le trasmissioni di servizio fanno paura ai politici... c'è stato un polverone anche per il nuovo programma di Fabio Fazio e Roberto Saviano :
 "Vieni via con me", che andrà in onda regolarmente l’8 novembre in prima serata su Rai Tre, come annunciano gli spot già in onda in questi giorni.
 Il direttore generale Rai Mauro Masi,assicura che "non c'è alcuno stop" smentendo le accuse rivoltegli da Fazio e Saviano ("La trasmissione fa troppa paura al Palazzo"). "C’è più che il sospetto – sostiene il dg – che alcune notizie vengano fatte filtrare accampando inesistenti motivazioni politiche per 'forzare' la trattativa economica".
A far scoppiare la polemica, infatti, erano stati i maxi compensi previsti per alcuni degli ospiti del conduttore. Uno su tutti Roberto Benigni, il cui cachet era di 250mila euro. Così, dopo che l'agente del comico ha ventilato l'ipotesi di una partecipazione gratuita, i vertici della Rai hanno fatto sapere che se "vuole partecipare a titolo gratuito, la Rai ne sarà lietissima"...dico io 250mila euro son troppi..ma addirittura gratis.

L'ATTACCO DI CELENTANO: MASI E' UN DITTATORE
. Sulla polemica interviene duramente Adriano Celentano, che in un articolo a tutta pagina sul Corriere della Sera definisce Masi "DITTATORE" (tutto in maiuscolo), le cui "stranezze dell'ultima ora ricordano tanto qualcosa che ha a che fare con il periodo oppressivo e oscurantista", e ne chiede le immediate dimissioni. Critica anche l'associazione Articolo 21, secondo cui le difficolta' per la messa in onda di 'Vieni via con me' "capitano sempre alle trasmissioni sgradite a Berlusconi e ai suoi ministri".
  "Gli episodi di questi giorni - sottolinea Articolo 21 - dimostrano che alla Rai non c'e' solo il caso 'Annozero', ma ormai si rischia l'azzeramento di tutte le trasmissioni che non piacciono al partito del conflitto di interessi" 

 A. Celentano - I Passi Che Facciamo -

Annamaria...a dopo
.

Meteo... e non solo



Sakineh, appello Frattini-Cannon

Ministro incontra collega canadese, 'Paesi in sintonia'

 I due ministri in occasione di un incontro tenutosi a Roma hanno

anche riaffermato il loro appello per l'immediato rilascio, da

parte delle autorita' iraniane, di Sakineh Mohammadi-Ashtiani'.

si ride, si piange











La Strada - Modena City Ramblers







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Annamaria... a dopo

LETTERA AD UN AMICO "VERO" : PINO CONTENTO - di ENZO


Caro Pino,

Ho appena scritto  “CARO PINO” e mi ha preso un tuffo al cuore, perché eri un amico. Ho tutt’ora un nodo alla gola. Non ho potuto scriverti prima perché non ho internet. Ma con te devo parlare di amicizia, di come mi eri amico. E lo faccio parlando di “AMICIZIA”. Avrei dovuto farlo quando eri ancora fra di noi. Lo faccio ora.

L’amico vero deve rientrare in questi dieci “comandamenti”



1-     Ci sta ad ascoltare senza interromperci.

2-     Si mostra attento e interessato a quello che diciamo.

3-     Fa domande quando qualcosa gli è poco chiaro.

4-     Ci offre il suo aiuto, anche quando non gli è richiesto.

5-     Trova sempre modo di darci una mano, anche quando sappiamo che per lui è un peso (non ha tempo, soldi, ecc.)

6-     Quando fa qualcosa per noi, non si aspetta niente in cambio.

7-     Pur parteggiando per noi, si mostra obbiettivo quando gli chiediamo un consiglio.

8-     Ci stima e ce lo dimostra.

9-     Ci dà sostegno quando siamo giù di corda.

10-Con noi ha molti punti  in comune e interessi condivisi.



Ho esposto questi pseudo-comandamenti per te a titolo di riconoscenza e per chi si sentirà di leggerli ed apprezzarli nella vita. Devo riconoscerti l’obbedienza a tutti i succitati comandamenti: tu quei requisiti li possedevi tutti. Ed io li ho sempre apprezzati e credo di averteli ricambiati. Te ed io abbiamo ricambiato stilistica, letteratura, retorica, dialettica, prosa e poesia; negli ultimi tempi la scrittura creativa”  era diventata l’argomento principe delle nostre conversazioni. Poi il  nostro presente BLOG si è arricchito delle tue  poesie,  preziose per il garbo dei ricordi  fatti di persone ed eventi particolarmente rilevanti. Credo che tutti i lettori del Blog abbiano apprezzato la tua creatività e il tuo stile.

Eri, caro Pino, e rimarrai non un vero amico, ma un amico vero  nella mia memoria, come allo stesso modo sarai ricordato con particolare affetto da  Annamaria e da tutti gli amici del Blog.

Annamaria ed io, e tutti i nostri collaboratori  faremo il possibile per farti sorridere DA’ LASSU’.

Ciao, Pino!



Enzo , Annamaria e tutti gli amici del blog

ricordando PINO CONTENTO - "la Finestra"



pubblicata il 19-12-2009                    

LA FINESTRA


Ricambia l’aria accoglie luce

diventa preziosa cornice
quando una donna
dai movimenti gentili
sul davanzale addobba  fiori
o a sera contempla le stelle
specchiandosi nell’oro lunare.
La finestra
a distanza somiglia
                        ad un fantastico scrigno,
che, aperto, mentre offre
immagini vere  ti sembra
un dipinto su tela, nell’osservarlo
ti smarrisci tra reale e surreale.


                                 PINO

lunedì 18 ottobre 2010

Meteo...e non solo












 si ride, si piange


Una vecchia poesia del padre custodita gelosamente.


La mia carissima amica Annamaria, di Napoli,
mi chiede di condividerne la lettura.
Ed è con immenso piacere che la pubblico.
Invito anche gli altri amici a inviarmi
oltre che i propri scritti anche quelli
di parenti e amici...anche un raccontino scritto dal nipotino...




Il nostro amore fu una tragica farsa

nella cui assurda trama

il comico e il serio mescolati

strappano risa e pianti.

Ma il peggio fu di quella storia

che alla fine delle giornate

a lui toccarono indifferenza e risa

e a me soltanto lacrime

da Annamaria


 Annamarì,un omaggio per te e la tua città




 E con questo video ti faccio sorridere ...


 "i preparativi di un matrimonio a Napoli"
 

http://www.galleria-gabryportal.com/albums/userpics/10001/buona_giornata2.gif

Annamaria... a dopo

CORSO QUASI SERIO DI SESSO UMORISTICO - di ENZO


CORSETTINA: Dudù, il professore è tornato!

DUDU’:              Lo so,  lui ha sempre mantenuto le promesse. Non vedo l’ora che  riprenda il     corso.

CORSETTINA: Figurati io.

                         Corso semiserio di sesso umoristico
                                 
                                    Lezione n. 15

                                         “SESSO E AMORE A BRACCETTO”



Professore Mirco OCCHIOFINO – responsabile del Servizio di Andrologia dell’Ospedale San Gustavo di Napoli.

Corsisti:
Corsettina (detta Corsy) e Ducky (detto Dudù): coniugi;
Murettina (detta Murettì) e Enzo: coniugi.

Nella “Sala Conferenze” del 2^ piano dell’ospedale Corsettina, Ducky, Murettina ed Enzo sono seduti nei rispettivi banchi.
                                                            ore 19.00

Corsettina:        Dudù,  o’ professore!

Ducky:               Eccolo!

Murettina:        L’aspettiamo con ansia.

Enzo:                  Sempre benvenuto, dottò!

Il professore:   Grazie, e buona sera a tutti voi. Anch’io sono lieto di  ritrovarvi. 

Murettina:        Stavamo tutti in pensiero per lei.

Il professore:   Ho avuto un problema di salute. Un serio problema,  che ora sto “risolvendo”    lentamente, almeno spero. 

Corsettina:        Vedrà,  che  si rimetterà completamente.

Murettina:        Noi tutti le auguriamo  una pronta e completa guarigione. 

Il professore:   Vi ringrazio di cuore, ma  ora  è necessario riprendere il corso: Siamo alla        quindicesima  lezione.; sarà una lezione ad ampio raggio. Faremo una specie di      panoramica trattando sesso e amore: insomma una lezione rilassante ma           sempre utile dal punto di vista culturale.

Murettina:        Prufessò, io e mio marito Dudù, vi seguiamo sempre con attenzione.

Ducky:               Io e Corsettina non siamo da meno.

Il professore:   Bene! Dovete sapere che in una società come quella di oggi le cose che attirano con i  “mass media”  sono il sesso, il sangue, e i soldi. Attirano i fatti        di sangue, i grandi dissesti economici. Ma quando si tratta di sesso. c’è gente che storce la bocca perché vede la sessualità come qualcosa di pruriginoso,      non naturale,  peccaminoso.
                           Barbara Silverstein ha scritto: “…una corretta libertà di comportamento          sessuale richiede relazioni corrette, non violente, esenti da brutalità,  da
                           eccessi di ogni genere. I limiti della libertà sessuale, quindi, sono una     questione di formazione culturale, di equilibrio morale e di educazione     relazionale.”

Enzo:                  Scusate, dottò, il comportamento sessuale è un fatto anche di cultura, di
                           rispetto nell’ambito della coppia. E’ così?

Il professore:   Proprio così, signor Enzo!  Pensate, signori:  anticamente però la libertà            sessuale non era solamente piacere. Il concetto di libertà sessuale era     espresso nella vita di ogni giorno, oltre ad essere magnificato in occasione di          ricorrenze speciali come giochi olimpici, gare ginniche, feste sacre e profane,         iniziazioni magiche e religiose. Il piacere sessuale era un incentivo alla   riproduzione stessa ma era anche un’espressione alla creatività umana.

Corsettina:        Prufessò, se ci fate qualche esempio…è meglio.

Il professore:   Senz’altro, allora sappiate che l’orgia, sacra o profana che fosse, era     comunemente e ampiamente accettata come momento di rinnovamento          interiore, insomma, una specie di purificazione.

Corsettina:        Hai sentito, Dudù, io ogni volta che faccio l’amore con te “mi purifico”,
                           anche tu però: due purificazioni alla settimana…io penso che ci bastano.
                           Quanto è bello quando mi purifichi tu,  però poi ti purifico io quando ti metti
                           sotto.

Ducky:               Corsettì, sei grande. Ogni tanto ne dici una buona. Cosa sarei senza di te.

Corsettina:        Saresti impuro, Dudù, impuro!

Murettina:        Dudù, Corsettina ha ragione. senza di lei, saresti anche solo.

Ducky:               Eh, ti pareva, voi due vi siete appaiate come due strumenti musicali… chitarra e mandolino.

Il professore:   Sssst…signori, vi prego…allora, dicevamo che…l’attività sessuale come piacere
                           rappresenta una delle necessità più impellenti per un’esistenza razionale.           Inoltre, è questione di educazione, cioè occorre che i troppi presuntuosi si     convincano che della sessualità non sanno assolutamente nulla.
                           Al momento attuale il 90% dell’umanità, specie in occidente, ignora che il          piacere è una necessità essenziale da imparare attraverso l’insegnamento e   l’esperienza.
                           L’uomo maturo e consapevole dovrebbe  saper assicurare a se stesso e al          partner steso, tutti gli accorgimenti necessari ad ottimizzare il piacere      accettando di considerarlo come componente essenziale dell’amore fisico.            Ricordate, signori, che l’amore senza piacere può considerarsi un frutto        perfetto, ma del tutto insapore.

Corsettina:       Dudù, devo riconoscerlo, tu… gli accorgimenti ce li metti tutti,  proprio come   dice il professore.

Ducky:               E meno male che lo riconosci, (e parlando sottovoce)…se no ti avrei presa a      sculacciate!

Murettina:        Dudu’, Corsettina ha ragione. E poi, sentite a me, l’amore  sarebbe proprio un   frutto senza  sapore; se non c’è piacere che amore è?

Enzo:                  Uéh, e smettetela, per favore.  State esagerando mo’. Prufessò, scusate…proseguite pure!

Il professore:   Tante persone credono di sapere abbastanza sul sesso e dell’amore. Eppure,     non  hanno  della sessualità l’auspicabile padronanza: paure, tabù, falsi pudori e           timori sussistono ancora oggi e creano nella coppia tensioni, insoddisfazioni,     malumori e incomprensioni.

Corsettina:        E’ vero, uno pensa di sapere e invece sono tante le cose che non sa. Dudù, è      proprio così.

Ducky:               Come te, per esempo!

Corsettina:        Come “noi”, vuoi dire…(poi rivolgendosi al professore), scusate dotò, avete        parlato di paure, pudori, ma non ho capito bene cosa c’entrano i tamburi… se non ho capito male.

Il professore:   Signora Corsettina, lei ha capito proprio male, i tamburi non c’entrano   affatto…io ho detto  ‘tabu’. Mi spiego: un tabù è una persona o una  cosa sacra,
                           magica, e pertanto inviolabile e non criticabile; nell’ambito della coppia,  sono   cose da non fare.  Tutte queste paure, incomprensioni non creano  rapporti    armoniosi nella coppia che personalmente definirei carenze di espressione e       spontaneità.

Enzo:                  Dottò, in parole povere…?!


Il professore:   Avete ragione, ecco…dal famoso  “rapporto Kinsey” sulla sessualità degli           americani emerge che la nudità, sì…avete capito bene…la nudità tra la coppia,            durante i rapporti sessuali, mediamente, è praticata soltanto dal 40%  degli          intervistati, in altre parole, hanno manifestato difficoltà nel farsi vedere             nudi, insomma: con luci accese, penombra o buio completo.

Corsettina:        Grazie, prufessò. Siete stato chiaro e preciso. Personalmente io e Dudù            preferiamo la penombra e se c’è quel ticchettìo della pioggia fuori è il massimo            dell’atmosfera.
                          
Enzo:                  Ah, sì. invece io e Murettina  ciappiccicammo un po’, insomma litighiamo ecco, sapete, l’amore              litigarello ci fa bene,  poi se ci troviamo - però è una nostra         fissazione – un muretto alle spalle, siamo proprio felici.  E’ vero, Murettì?

Murettina:        E’ proprio così, esatto…confermo tutto.

Il professore:   Che confermate, Signò, non stiamo mica facendo una causa in tribunale!

Murettina:        Dottò. dite quello che volete ma pemmé ‘o muro e’ importante.

Il professore:   Signori, mi pare che siamo usciti fuori tema. Io mi riferivo alle incomprensioni,           tra le coppie, che creano problemi. Con ciò voglio affermare che molta gente     ignora tante cose in materia di rapporti intimi. La sessualità stessa dovrebbe   avere  un approccio più gioioso e aperto; informare dovrebbe voler dire             rendere edotti non solo sul controllo delle nascite, ma anche sulla prevenzione                contro le malattie.
               Una maggiore consapevolezza in materia di sessualità gioverebbe a molti           uomini e a molte donne, giovani compresi; cattedre che insegnino la scienza     sessuale dovrebbero essere istituite ovunque.

Ducky:               Dottò, volete dire che l’attività sessuale dovrebbe essere insegnata nelle          scuole?

Enzo:                  Prufessò, a mio giudizio non sarebbe una cattiva idea, così i giovani        eviterebbero tanti errori, e voi sapete benissimo a quale “tipo di errori “ mi       riferisco.

Il professore:   …alle gravidanze indesiderate…lo so lo so, anzi lo sappiamo. Avviamoci ora         verso la conclusione della lezione con considerazioni di ben altra gradevolezza.
                           Un certo René Gayon ha detto:
                           “… la musica è il privilegio dell’udito, la pittura è la scultura della vista”
                           io aggiungo:

                           “ i sussurri respirati e le lenti e tenere carezze rappresentano le ali degli          amanti”.

Corsettina:        Dottore Occhiofino,  col permesso di mio marito Dudu’, vi debbo dire che site             nu’ zucchero.  Che belle parole! Però spiegateci bene quello che avete appena            detto sulla  pittura…scultura, insomma quelle cose lì.

Mrettina:          Dottò…e neanche dei “sussurri respirati” e delle “scelle”  degli amanti.

Enzo:                  Marò, Murettì, come parli…le ali…le ali… il dialetto napoletano il professore       non lo capisce...(poi rivolgendosi al professore) : Dottò, scusatela!

Il professore:   Invece, lo capisco, lo capisco. Accetto le sue scuse solo perché sua moglie è     troppo simpatica.  Bene, la lezione è terminata e…’buona pizza a voi tutti!

I quattro corsisti amici ringraziano il docente e si avviano a godere il rito della pizza.

ENZO
        
                  
 SESSO E AMORE - Gatto Panceri -
 



Annamaria... a dopo

domenica 17 ottobre 2010

IL BLOG COMPIE 1 ANNO








Ora si balla!!!!








 Il 17 ottobre 2009, scrivevo che...

"Non è un'idea senza senso aprire un blog da condividere con gli amici , mi è venuta e l'ho ponderata, anzi per un po' sono stata in continuo “
Lo faccio” “non lo faccio..alla fine “lo faccio” ha avuto la meglio.
Questo blog è un punto d'incontro dove possiamo intrattenerci e discutere attraverso i commenti su svariati argomenti utili che pubblicherò.sia miei sia quelli che vorrete segnalarmi e... per rilassarci un po' ...poesie , racconti , vignette, ricette particolari  e musica ..tanta musica
Ora. bando alle ciance e iniziamo subito con una bella poesia del nostro caro amico Enzo; mentre io ,concludo l’articolo così posso andare un po' ad esplorare per vedere come funziona sto blog"...

Sembra ieri ( si fa per dire) ma è già passato 1 anno che ho iniziato questa mia nuova esperienza virtuale.
Io che non sapevo dove mettere "le mani"...piano piano, esplorando giorno dopo giorno ho imparato, oltre alla funzionalità del blog, ad amare questo luogo d'incontro. E grazie soprattutto  a Voi amici che lo arricchite  con i vostri articoli, le segnalazioni ed i commenti. Siamo pochi , ma come si suol dire..meglio pochi ma buoni. Il nostro è un blog senza pretese e da oggi non si chiamerà più il Mio Blog-Spazio Aperto- ma "IL NOSTRO BLOG".

 Grazie a : Enzo, Air, Caterina, Cipriano, Francesca, Lorenzo, Maria, Totò, Vera ,Vicky  e PINO che ci ha lasciato improvvisamente due mesi fà , ma che rimarrà sempre nel nostro
cuore. Per ultimo...ma non ultimo, voglio ringraziare un'amico che ha creduto in me  nell'affidarmi  un blog!



E grazie a tutte le amiche ed amici che ,anche se non lasciano commenti, tutti i giorni visitano le nostre pagine!
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