martedì 14 maggio 2013

DETTI E PAROLE NAPOLETANE N.13






“N” come . . . - NON pensavate mica che il vocabolario partenopeo fosse
archiviato ?!? -
Voglio aggiungere ancora alcune parole, in uso nel linguaggio tra i più amorevoli del mondo . . . anche quando non si parla proprio d’ammmre !!!

 ‘Nzevato
Qualcosa di unto, di scivoloso. Talvolta la “e”  viene sostituita dalla “i” , trasformando in ‘nzivato (che ricorda il “sivo”), con uguale significato.


‘Nziria

Il capriccio, il piagnucolio, la bizza fatta dal bambino. Deriva probabilmente dall’unione di “in” e ”ira”. Quindi è “andare in ira”= ‘nziria. Ci sono molti modi per dire la stessa cosa : zirria, zirra,zirruso, zirre, ‘nzeriuso.

‘Nzino
Significa “in seno” oppure nel “grembo”. Quando si dice “purtà ‘nzino” significa “portare in seno” e si può usare per indicare “portare in braccio”. Quindi si può dire : “Purtà nu criature ‘nzino” cioè “Prendere un bambino in braccio”. Deriva dal latino “in sinus” che vuol dire, appunto, in seno.

‘Nzisto

Persona spavalda, prepotente. Anche i bambini particolarmente vivaci si dice che sono ‘nzisti. Deriva dal latino “insistere” ed in particolare dal suo presente “insistens”.

‘Nzuvarato
Indica qualcosa di allappante, di gustoso da morsicare. Deriva da “suvaro ”, il sughero che, teoricamente, addentandolo produce una sensazione piacevole.


. . . dedicato a voi, ‘nzuccarati (zuccherosi, dolci)amici miei !





MARIA

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