Inflazione, deflazione o un
drammatico labirinto in cui ci siamo ficcati?
Preso dall’ansia della
situazione, ma anche dalla curiosità di saperne di più ho preso dei dizionari,
nonostante abbia superato esami di economia politica e scienza delle finanze.
Non mi reputo, per carità, un esperto, ma ho una insaziabile sete di capire
certi meccanismi; un opinionista? credo
di esserlo! Cerco di capire se ci
troviamo, noi cittadini italiani, in stato d’inflazione, di deflazione o in un
labirinto socio-economico.
Quindi ho preso tre dizionari
per fare luce sul termine schifosamente deleterio di INFLAZIONE con i suoi
numerosi sinonimi:
-
aumento dei
prezzi
-
perdita di valore
-
svalutazione
-
deprezzamento.
Il primo dizionario (Rizzoli Larousse) fornisce la seguente definizione:
Processo di costante e generalizzato rialzo dei prezzi
che determina una diminuzione del potere d’acquisto della moneta. L’inflazione
monetaria: è causata dall’immissione nel ciclo economico di un volume
sovrabbondante di mezzi di pagamento che provoca, con l’intensificazione della
domanda, un aumento dei prezzi.
Domanda:
Rialzo dei prezzi? Ma se ai
mercati della frutta i prezzi sono diminuiti; si fanno sconti e saldi dappertutto?
E’ diminuito il potere
d’acquisto dei soldi? Non è vero,
l’incosciente aumento delle tasse
ha diminuito i soldi da spendere cioè la domanda: la gente non compra
più come prima.
E ancora, immissione nel
ciclo economico di un volume di denaro – non certo dei cittadini o delle
imprese – da parte dello Stato: ma
quando mai! lo Stato ora, con l’ingresso
nell’Europa dell’euro, non può stampare moneta cartacea, ergo il Governo attuale non ha immesso neppure un
Euro nel ciclo economico…dei nostri mercati.
Il secondo dizionario
(Giacomo Devoto – Gian Carlo Oli) definisce così:
L’aumento generalizzato e prolungato dei prezzi che
porta alla diminuzione del potere d’acquisto della moneta, e quindi del valore
reale di tutte le grandezze monetarie.
Il terzo dizionario
(Dizionario Italiano De Agostini) si esprime in modo più stringato: aumento eccessivo di denaro in circolazione
con conseguente aumento del suo potere di acquisto. Semplice no?
Aumento eccessivo di denaro
in circolazione? Ho già asserito che soldi ce ne sono pochi in modo drammatico.
Potere d’acquisto=Domanda=Stipendi
in reale ed evidente calo.
Ergo, la nostra non è INFLAZIONE! la causa? Pochi soldi + prezzi ridotti.
Che sia DEFLAZIONE?
Facciamo il punto con le
definizioni dei tre dizionari.
Primo dizionario –vedi sopra-
Diminuzione dei prezzi con
conseguente innalzamento del potere d’acquisto della moneta dovuto per
lo più a contrazione della quantità di moneta in circolazione rispetto
al reddito prodotto.
Secondo dizionario (vedi
sopra) - Riduzione, spontanea o determinata, della massa dei mezzi di
pagamento in circolazione e anche del suo potere d’acquisto.
Terzo dizionario -vedi sopra
- Diminuzione
del denaro in circolazione con conseguente aumento del suo potere di acquisto.
Ragioniamo!
Dicono tutti le stesse cose.
-
Diminuzione dei
prezzi: Vero
-
Innalzamento del
potere di acquisto cioè degli stipendi? Falso, il potere d’acquisto è sceso
maledettamente: e’ stato già detto: la gente spende molto meno.
Mancano soldi allo Stato,
mancano soldi alle Aziende costrette a ridurre anche il personale, mancano
soldi ai Cittadini.
Quindi non siamo nemmeno
nello stadio della DEFLAZIONE. E allora?
Ecco il labirinto socio-economico-finanziario dove ci
dibattiamo
Che devono fare i nostri
attuali governanti per evitare comportamenti
“inconsulti” da parte di chi non ne può più?
RISPOSTA: devono ignorare i
colori politici a cui appartengono e agire D’INTESA PER ATTUARE LE RIFORME DI
CUI L’ITALIA HA BISOGNO. Il grido è “Non
perdere la testa”? Perché? Perché circa 25 mila cittadini “la persero” durante la
storica rivoluzione, in Francia Non “fatevi
i fatti vostri”, ma fate quelli della nostra Patria. Io quando
penso alla storia, alle sommosse e ai corsi e ricorsi storici…mi viene un
misto di ansia e…timore.
ENZO
Sì, è labirinto, Enzo, se vogliamo chiamarlo così. Io penso che dobbiamo cambiare strada e non solo per le riforme da effettuare nel nostro Paese. Dobbiamo cambiare strada in quanto non possiamo partire da un solo Paese o da un nucleo più o meno esiguo di Paesi. Dobbiamo avere di scena il mondo e trovare risposte unitarie e adeguate: Le regole non riguardano, appunto, pochi Paesi o addirittura uno solo. Allora, dobbiamo porci degli obiettivi funzionali alle situazioni, trovare gli strumenti necessari, ecc. ecc. Il mondo va male perché è accartocciato in se stesso: i poveri sempre più poveri ed il modello della globalizzazione che fa muovere milioni di persone e di capitali e provoca sconquassi determina alla fine anche l'impoverimento dei paesi più ricchi Chi ha detto che si può prescindere dalla solidarietà fra gli stati e addirittura dagli stati ha detto una fesseria. Comunque, Enzo, sono felice di vedere che si affrontino questi problemi. Io non sono potuto venire a leggere il blog perché sono stato sprovvisto per una ventina di giorni dell'adsl. Ma so che scrivete e scrivi cose molto interessanti. Il mio parere vale per questo articolo e per gli altri che ho intravisto. Ti abbraccio.
RispondiEliminaLorenzo , conoscendo quanto ci tieni sia a commentare che riportare articoli, immagino che per te sia stato quasi un "castigo" rimanere isolato per ben 20 gg dal web. Pero', diciamo la verità , almeno quando c e' l' evidenza : tu hai smesso già prima di commentare in questo blog e non e' nemmeno difficile capirne la motivazione . Mi auguro che sia stata una tua libera scelta e non un' imposizione ...
RispondiEliminaGrazie per l' apprezzamento.Ti abbraccio io, in attesa che ricambi Enzo...ciao
Graditissimo è stato il tuo abbraccio, Annamaria, e non c'è bisogno che insista per farmi credere. Continuo a vedere il tuo blog con grande interesse, quindi non ho smesso, a parte l'oscuramento adsl. Quanto ai commenti, a parte l'assenza relativa agli argomenti che ben conosci, non vorrei smettere, se, naturalmente, me lo consenti. Ma non posso che pregarti in proposito.
RispondiEliminaPregarmi? Ma stai scherzando? Puoi commentare,con apprezzamenti o critiche come hai sempre fatto. Enzo non ha risposto e mi sa che non vuole farci staccare dall'abbraccio...ciao
RispondiEliminaAh bella!!!!!
EliminaAhh bella o bello di la non potresti mai scriverlo altrimenti ti esiliano . Riferisci al tuo guru di raccontare meno panzane ... E tu lo ringrazi pure . Lore' mi parevi sallusti.. Commentando qui hai avuto un attimo di ribellione (forse dovuta a 20 gg di astinenza )
RispondiEliminaSpero che accetti lo scherzo
RispondiEliminaCaro Lorenzo
RispondiEliminaDevo chiarire alcune mie riflessioni in merito all'articolo su Inflazione, Deflazione ecc.
Un giorno, tempo fa, io ribadii che allo Stato serviva la Sovranità di stampare moneta - quella cartacea - perchè sia lo Stato stesso sia la gente, non hanno soldi e quindi questa è una crisi di domanda. Tu mi rispondesti..."ma non è possibile perchè si creerebbe inflazione. Lorenzo caro, dipende dalla quantità che viene emessa. Se io ti dò un fiasco di due litri di vino...tu puoi berne un pò, una metà o ubriacarti del tutto se bevi tutti i due litri. Se lo Stato emette moneta nella misura adeguata potrebbe: 1- pagare i debiti verso le aziende e non farle fallire alimentando la produzione e i ricavi così si verserebbe poi allo Stato anche più IVA; punto 2 - diminuire il carico fiscale permetterebbe ai cittadini di acquistare beni e servizi e di conseguenza le Aziende e Lavoratori autonomi verserebbero più IVA:- Chiaro. Sai che l'IVA
incassata dall'Erario e' diminuita del 4 per cento. Spero che tu possa riflettere su questi meccanismi che ho esposto. STATO, AZIENDE E CITTADINI SONO A CORTO DI QUATTRINI, ergo preferirei che non mi parlassi più di INFLAZIONE E NE DI DEFLAZIONE.
Seconda rifllessione! Ho notato che vi è qualche incomprensione tra Annamaria-blog e Te-Eldychat. Che io sappia, ho il sospetto che tu abbia un piede in Eldy e un altro nel Blog come se non condividessi le ragioni e il. malumori accaduti da parecchio tempo. Che io sappia, Annamaria non ha mai smesso di ospitarti con i tuoi interventi nel Blog. Credo di interpretare esattamente il pensiero della carissima Annamaria dicendo che in rispetto, in garbo e in amicizia tu puoi sempre dare al Blog il tuo contributo come ritieni opportuno e in piena libertà di pensiero.
Ciao!
Il tuo amico ENZO