L’olio extravergine d’oliva allontana l’ictus, soprattutto nelle persone anziane. La buona notizia arriva dall’università di Bordeaux, dove un gruppo di scienziati dell’“Institut National de la Santé et de la Recherche Médicale” ha monitorato le cartelle cliniche e poi le abitudini alimentari di circa 8 mila persone, uomini e donne con età media di 65 anni. Al termine del periodo d’osservazione, cinque anni durante i quali 148 pazienti sono stati colpiti da ictus, gli studiosi hanno suddiviso i partecipanti in tre classi in base al consumo giornaliero di olio d’oliva, con l’obiettivo di valutarne l’incidenza sullo stato di salute generale. I ricercatori francesi hanno inserito nel primo gruppo le persone che non consumano affatto olio d’oliva, nel secondo chi ne fa uso moderato (in cottura e come condimento con il pane), nel terzo gli amanti dell’extravergine.
I risultati dell’indagine – recentemente pubblicati sulla rivista scientifica “Neurology”, giornale ufficiale dell’“Accademia americana di neurologia” – hanno mostrato chiaramente le sconosciute qualità dell’olio d’oliva: un uso financo moderato dell’extravergine, hanno spiegato gli studiosi dell’università di Bordeaux, riduce il rischio ictus del 41 per cento. «Eravamo a conoscenza degli effetti benefici dell’olio d’oliva sull’attività cardiovascolare – ha osservato la dottoressa Cecilia Samieri, coordinatrice e responsabile dell’indagine francese – ma non del ruolo di prevenzione nei confronti dell’ictus. Effettueremo nuove ricerche per confermare i risultati ottenuti, ma certo possiamo affermare con certezza l’importanza dell’extravergine, soprattutto se utilizzato a crudo: evitare i condimenti a base di grassi animali e consumare olio d’oliva, anche nelle fritture, è un modo semplice ed economico per prevenire l’ictus, patologia così diffusa negli anziani».
Annamaria... a dopo
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