giovedì 12 luglio 2012

FUOCHI D'ARTIFICIO... IN MUSICA


Fuochi d’artificio . . . in musica



Chi pensa che la musica classica sia vecchia e polverosa, non ha mai sentito parlare di Lang Lang, 28 anni, il più grande pianista al mondo, con la sua capigliatura che ricorda Goku di Dragon Ball.         
Ha solo due anni quando vede, in un episodio del popolare cartone animato Tom & Jerry, Tom suonare al pianoforte la Rapsodia ungherese n.2  di Liszt.




                                                                                                          Si innamora di questo strumento musicale e l'anno successivo prende le prime lezioni; a cinque anni inizia a suonare in pubblico, vincendo la Shenyang Piano Competition ed esibendosi nel suo primo recital.
A nove anni i suoi genitori decidono di fargli tentare l'ammissione al Conservatorio di musica di Pechino per cui si trasferisce con il padre nella grande metropoli, separandosi con grande sofferenza dalla madre.
                                                                                                                   Inizia per Lang Lang un periodo durissimo: la sua nuova insegnante, soprannominata "professoressa Rabbia" è sempre insoddisfatta e gli toglie ogni sicurezza fino a rifiutarsi di dargli lezione, sostenendo che l'allievo è privo di talento.                                                                                                                        Lang Lang, disperato, smette di suonare, ma dopo alcuni mesi, la direttrice del coro della scuola ed i suoi compagni lo implorano di ricominciare a suonare e di aiutarli nella preparazione del coro.                                                                                                                      Questo riaccende in Lang Lang la passione per l'amatissimo strumento : entra al Conservatorio classificandosi al primo posto, conquistando via via prestigiosi riconoscimenti, straordinari per la sua giovanissima età.                                                                                                                                            La popolarità in occidente gli arriva nel 1999, a soli 19 anni, con una sostituzione all'ultimo minuto di Andrée Watts al "Galà del Secolo" del Ravinia Festival, dove esegue il Concerto per pianoforte n.1 di Cajkovskij con la Chicago Synphony Orchestra: da allora si è esibito con tutte le maggiori orchestre del mondo. 


Il maestro Lang Lang non è solamente uno straordinario musicista e un virtuoso, è ormai una sorta di marchio globale: la storica casa costruttrice Steinway gli ha intitolato un modello di pianoforte; il suo nome si trova su cuffie e walkman digitali.                                                                                                                                         
Nei giorni scorsi, a Roma,  ha eseguito un grande repertorio barocco e romantico, da solo e con l’Orchestra dell’Auditorium di Santa Cecilia: Bach, Schubert, Chopin, Beethoven.                                                    Venerdì 22 giugno, Lang Lang e 100 allievi, tra i 6 e i 18 anni, del Conservatorio di Santa Cecilia, si sono esibiti all'Auditorium, in una lezione collettiva di piano.                                                                                                   I cento pianisti in erba si sono seduti in coppia alle tastiere di 50 piccoli pianoforti digitali, mentre Lang lang, seduto al suo gran coda e con un altro pianista esperto, insieme agli studenti selezionati, ha eseguito, dato indicazioni,  dialogando con i giovani esecutori e col pubblico, esortandolo a intervenire e partecipare alla Marcia Militare n. 1 op. 51 di Franz Schubert  e  alla Danza Ungherese n. 5 per pianoforte a quattro mani di Brahms.


                                                                                                                                                                                   
E’ la dimostrazione che Lang Lang non è solamente  uno straordinario musicista e un virtuoso, ma anche un artista che sa interpretare il nostro tempo, capace di far viaggiare la sua arte attraverso ogni mezzo, dai più comuni media sino al web, per raggiungere la più vasta platea possibile, ma soprattutto è in grado di comunicare con stupefacente abilità con un pubblico giovane.
Il suo blog è seguito ogni giorno da 6 milioni di persone; grazie a lui milioni di bambini e ragazzi cinesi hanno intrapreso lo studio del pianoforte; per primo ha eseguito un concerto con la YouTube Orchestra e ha registrato un suo concerto in 3D.
Ma, promettendo di emozionare un pubblico di tutte le età,  questo artista, tra i più richiesti sulla scena internazionale della musica classica, dopo essersi esibito nei più importanti teatri del mondo, sceglie ancora una volta il San Carlo di Napoli per un nuovo recital, il prossimo 27 giugno.


Buon ascolto . . . da   Maria !




 


1 commento:

  1. Napoli canta sempre, Maria. Stavolta musica classica. Ciao e grazie.

    RispondiElimina