venerdì 13 maggio 2011

Due gusti è meglio che one. Vale anche per i gelati.

Una mia amica ,domenica prossima , in occasione della 1 comunione del figlio aveva promesso al bambino di fare la comunione insieme a lui ,ma il parroco glielo ha vietato in quanto sposata solo civilmente.E allora mi viene in mente quanto è successo, l'anno scorso ,in occasione di una funzione religiosa in cui partecipava S. Berlusconi...gli mancano solo le chiavi per il paradiso? Anche in paradiso contano soldi e potere per avere agevolazioni? L'ennesima vergogna della chiesa!!

Eccovi un'intervista rilasciata circa  1 anno fa da Mons Fisichella (non quello della formula 1)vescovo di Tempio Pausania.

da "fai notizia del 22.04.2010

 
Ha destato una certa curiosita' il fatto che il caimano abbia fatto la comunione al funerale di Vianello, tutti i divorziati sanno che questo non è possibile, la chiesa non vuole, non lo permette.
Questo per i comuni mortali, sottoposti al giudizio di Dio o di chi ne fa le veci.
Per i componenti della banda della Magliana o per i peccatori incalliti e pluri divorziati come Berlusconi è tutto possibile, o essere sepolti in una altare di una basilica, come Renatino, o fare la comunione anche se divorziati, come Silvio.
Credevo fosse una battuta ed invece è veramente l'unto dal signore.
Sentite come Mons. Fisichella, vescovo di Tempio Pausania , ha giustificato la comunione dell'Unto dal signore.

Arcivescovo Rino Fisichella la gente si chiede se il divieto è caduto tout court o se per lui la Chiesa ha fatto una eccezione?

«Nessuna eccezione. Ci mancherebbe. La Chiesa non ha mai cambiato idea a tal proposito, i divorziati che si sono risposati una seconda volta civilmente, non possono accostarsi a questo sacramento. Era così ed è tuttora così, non è mutato niente».

Qui conferma che le regole della chiesa non sono cambiate.
Adesso la giustificazione.

Il sacerdote che ha celebrato il rito funebre ( del compianto R. Vianello), non doveva rifiutarsi di dare l’ostia consacrata a un divorziato?

«E perché mai?».

Tanto per cominciare, perché per la Chiesa, è collocata in una situazione irregolare..

«Facciamo subito un po’ di chiarezza. Il presidente Berlusconi essendosi separato dalla seconda moglie, la signora Veronica, con la quale era sposato civilmente, è tornato ad una situazione, diciamo così, ex ante. Il primo matrimonio era un matrimonio religioso. E’ il secondo matrimonio, da un punto di vista canonico, che creava problemi. E’ solo al fedele separato e risposato che è vietato comunicarsi, poiché sussiste uno stato di permanenza nel peccato. A meno che, ovviamente, il primo matrimonio non venga annullato dalla Sacra Rota. Ma se l’ostacolo viene rimosso, nulla osta».

In pratica, con la separazione dalla signora Veronica, il presidente Berlusconi è nelle condizioni di accostarsi alla comunione dato che non vive più in uno stato di permanenza di peccato, ho capito bene?

«Esattamente».

Con due divorzi, separazioni, puoi fare la comunione, con uno no.

Due gusti è meglio che one. Vale anche per i gelati

Non è il ragionamento di un tossico in astinenza, è un ragionamento clericale tipico del cattolicesimo applicabile a tutte le situazioni, pedofili compresi se sono del clero.
Per i cattolici normali, separati, gay, coppie sposate civilmente, comunisti le regole valgono ancora.
Per i pluri divorziati, puttanieri, pedofili, bugiardi, evasori, amici della mafia e per gli assassini, come Renatino, perche' Silvio per il momento non ci è ancora arrivato, le regole sono diverse.
Di facce come il culo nella vita se ne incontrano parecchie, ma a livello del clero cattolico e la congrega della P2 non ci è arrivato nessuno.
Nemmeno Dio puo' arrivare a tanto.


VERGOGNA!

Annamaria... a dopo

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