mercoledì 1 settembre 2010

Meteo...e non solo











si ride, si piange


la visita di gheddafi in Italia


Per la seconda volta in due anni, Gheddafi viene a Roma a insegnare l’Islam a gruppi di ragazze occidentali per convertirle. E sono le donne, e la loro libertà, il tratto distintivo dell’Occidente laico rispetto al mondo musulmano. Facciamo in fretta a liquidare l’episodio delle “gheddafine” come mero folklore: chi ha orecchie per intendere, sa che si tratta di un gesto di conquista, sia pure solo simbolico. Come l’ex presidente algerino Boumedienne prima di lui, anche Gheddafi ribadisce il principio secondo cui l’Islam sottometterà l’Europa demograficamente, con il ventre delle sue donne. E tutto ciò lo dichiara, apertamente, pubblicamente, a Roma, con la benedizione del nostro governo.

 


La popolazione libica, a maggioranza araba, è formata da una varietà di tipologie etniche tra cui spiccano i discendenti turchi, i Tuareg, i Berberi e quelli provenienti dall’Africa sub-sahariana.
Ognuno di questi gruppi oltre che l’arabo, lingua ufficiale, parla anche l’idioma tipico della propria tradizione, si trova tra i più anziani chi ricorda ancora qualche termine italiano, conseguenza del recente passato libico come colonia italiana. La religione più praticata è quella islamica di rito sunnita. 
Tra le arti, la musica e la danza, specialmente quelle ascrivibili alla tradizione libica, sono le più diffuse ed apprezzate, mentre altri ambiti culturali risentono della situazione di chiusura internazionale che negli ultimi anni la Libia si è trovata a vivere, anche se spiragli di aperture e collaborazione iniziano a comparire nelle forme di comunicazione legate al cinema, alla letteratura ed al teatro.






Annamaria... a dopo

1 commento:

  1. E ti pareva che non ci fosse un commento, informato e simpatico, sulla visita del leader della Libia? C'è anche questo. Bene, bene, bene.

    RispondiElimina