Tv tuttofare, la sfida di Google e Apple
Una famiglia americana seduta a tavola a colazione. Mamma e papà sono davanti al notebook, la figlia è concentrata a giocare con la console portatile, il figlio sonnecchia mentre ascolta musica con il suo lettore. Una tv con due gambe e un grande occhio sullo schermo fa di tutto per essere notata. Non ricevendo segnali, si lascia andare sul divano, ormai dimenticata. Poi la scritta: "Alla tv mancate. La tv è stata reinventata". E' uno degli spot che cominciano a circolare in rete e che annunciano la rivoluzione promessa da Google. Niente più dualismo tra web e tv. Ora tutto finirà sul piccolo schermo: internet, musica, giochi, ma anche vasti archivi di film e programmi tv. Una sfida raccolta da Apple che il primo settembre dovrebbe svelare, insieme ai nuovi iPod, la sua iTv. E non sono i soli, anche D-Link con il suo Boxee punta a inserirsi nel mercato Usa. In palio ci sono gli spot tv, che valgono 70 miliardi di dollari all'anno. Se sarà una vera rivoluzione lo si vedrà. La società di Steve Jobs si era già lanciata nel settore con Apple tv senza grandi risultati. Anche in Italia tempo fa ci fu un simile, anche se molto più limitato, tentativo operato da Fredoomland, poi fallito. Ora, però, la discesa in campo contemporanea di due giganti come Cupertino e Mountain View rende lecito attendersi scossoni. Secondo le ultime stime di ABI Research, quest'anno il mercato pay crescerà del 7% nel mondo anche grazie alla discesa in campo di questi nuovi operatori. Il tentativo di Google e Apple è anche di creare una gamma di prodotti integrati utilizzabili a 360 gradi, basati tutti sullo stesso sistema operativo. Mountain View ha scoperto le carte a maggio, ma si attendono i dettagli. Il decoder, con piattaforma Android, si chiamerà Logitech Revue. Gli spot sono già confezionati, ma non si conoscono ancora né data d'uscita, né prezzo. Nei test avviati negli Usa il costo è di 200 euro. La iTv, invece, se le indiscrezioni saranno confermate, dovrebbe arrivare sul mercato entro fine anno al prezzo di 99 dollari. Il decoder di Apple, basato su iOs, lo stesso di iPhone e iPad, dovrebbe, tra l'altro, consentire di utilizzare tutte le applicazioni dell'App Store sul televisore, compresi i giochi. E' di pochi giorni fa l'indiscrezione secondo cui la società di Steve Jobs starebbe chiudendo accordi con la News Corp di Rupert Murdoch, oltre che con CBS e Disney, per consentire agli utenti iTunes di scaricare spettacoli tv al costo di 0,99 centesimi per 48 ore. Gli utenti di iTv e di Google Tv potrebbero inoltre accedere, ad esempio, ai servizi di operatori come Netflix, che per nove dollari al mese consente un accesso illimitato al suo archivio di 20mila titoli tra film e programmi televisivi. Non è chiaro se Apple e Google punteranno subito anche all'Europa. Le nuove offerte potrebbero comunque fare breccia nel mercato italiano, anche se alcuni servizi ormai consolidati negli Stati Uniti, dall'altra parte dell'oceano sono ancora allo stato embrionale. In Italia il fenomeno in corso è la discesa sempre più massiccia degli operatori tv sul web. Pochi giorni fa La7 ha annunciato un accordo per la visione di alcuni programmi in versione integrale su Youtube. La presenza Rai in rete è inoltre in costante crescita. Per quanto riguarda il Simulcast, da gennaio a luglio sono state 91,5 milioni le pagine viste, il 174% in più rispetto agli stessi mesi 2009. Su Youtube, invece, sono state 250 milioni le visualizzazioni dei video della tv pubblica, con un incremento dell'80% sul 2009.
di Ansa
Annamaria... a dopo
di Ansa
Annamaria... a dopo
Grazie delle interessanti informazioni.
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