sabato 13 dicembre 2014

LA MAFIA DELL'ANTIMAFIA





C’è ancora un business di cui non si parla, un business di milioni di euro. Il business dell’Antimafia.
Qualcosa non funziona nella legge 109 che dispone l’uso sociale dei beni confiscati alla mafia, e fa tornare terreni, case, immobili alla comunità. Questi beni, sequestrati, confiscati, falliscono l'uno dopo l’altro. Il 90% di imprese, aziende, immobili, finisce in malora spesso prima ancora di arrivare a confisca. 
A non essere rispettata e ad aver bisogno di una riforma strutturale è la Legislazione Antimafia - Vittime della mafia e relativo Decreto legislativo 6 settembre 2011, n. 159.
I beni confiscati sono circa 12.000 in Italia. Si parla di un business di circa 30 miliardi di euro.
Questa fase di sequestro secondo la legge modificata nel 2011 non deve superare i 6 mesi, rinnovabile al massimo di altri 6, periodo in cui vengono svolte le dovute indagini e si decide il destino del bene stesso: se dichiarato legato ad attività mafiose esso viene confiscato e destinato al riutilizzo sociale; se il bene è pulito viene restituito al precedente proprietario. 
Purtroppo la legge non viene applicata: il bene non viene mantenuto nello stato in cui viene consegnato alle autorità, né vengono rispettate le tempistiche. In media il bene resta sotto sequestro per 5-6 anni, ma ci sono casi in cui il tempo si prolunga fino ad arrivare a 16 anni. 
L’albo degli amministratori competenti che è stato costituito nel gennaio 2014 per legge dovrebbe essere la fonte da cui vengono scelti questi soggetti: in base alle competenze e alle capacità. Ma la scelta è arbitraria, effettuata dai giudici della sezione delle misure di prevenzione. Ritroviamo molto spesso la solita trentina di nomi, che amministrano decine di aziende e imprese. E non per capacità, perché la maggior parte di quei beni falliscono durante la fase di sequestro. Anche se poi vengono dichiarati esterni alla vicenda e gli imputati assolti da tutte le accuse. 
Questi sono solo alcuni esempi, alcune storture del sistema; ma molti sono i casi che riflettono un problema strutturale: una legge limitata, da aggiornare, che non permette gli adeguati controlli e conduce troppo spesso al fallimento dei beni per le - forse volute - incapacità del sistema. Posso fare nomi, esempi, citare numeri e casi.
Chiedo alla Commissione Antimafia di essere audito per esporre questa inchiesta che stiamo portando avanti a Telejato, con notevole fatica, perchè non abbiamo nessuno al nostro fianco.
Grazie,



Pino Maniaci 
 via Change.org

Firma la petizione

mercoledì 10 dicembre 2014

L'INPS PROMUOVE IL BONUS PER ASSISTENZA DISABILI














In arrivo il bonus di 1200 euro al mese per chi assiste un familiare disabile o un anziano. Le domande per il contributo possono essere presentate a maggio 2015




Chiunque stia assistendo un familiare anziano non autosufficiente o un parente diversamente abile, ha diritto ad un bonus fino a 1200 euro al mese. Il progetto, denominato Home care premium, è un premio che spetta a chi si prende cura, assiste e supporta a domicilio familiari con handicap gravi, è promosso dall'Inps e rivolto a tutti i dipendenti e pensionati pubblici, utenti dell'INPS che gestisce i Dipendenti Pubblici per effetto del Decreto Ministeriale numero 45/078, e qualora i soggetti in questione siano ancora in vita, i coniugi che convivono e congiunti di primo grado. Del progetto possono beneficiare anche i minori disabili figli di dipendenti pubblici o pensionati deceduti.

Chi volesse richiedere il bonus ma anche i servizi socio assistenziali, potrà fare la domanda nel mese di maggio del 2015, presentando gli appositi modelli a mano oppure online. Prima è necessario però assicurarsi sul sito dell'Inps controllando nella sezioni Nuovi bandi;
Per presentare le domande per via telematica sul sito dell'Inps è necessario essere provvisti di un codice Pin e mettersi anche in contatto con quegli enti che aderiscono a questo progetto.

Quando si invierà la domanda per il contributo bisognerà presentare anche il modello ISEE, indispensabile affinché la richiesta venga accolta. È importante anche sapere che per presentare le domande per il contributo, il disabile o l'anziano non autosufficiente dovrà iscriversi alla banca dati del familiare dipendente pubblico o pensionato Inpdap. Al momento il programma non prevede alcun limite di reddito. La somma erogata andrà da 400 euro fino ad un massimo di 1.200 euro al mese. Per informazioni su come iscrivere la persona disabile nella Banca Dati, bisognerà prendere come riferimento il sito Inps, stampare e compilare un modulo in formato pdf che sarà a disposizione nella sezione riguardante Bandi e Concorsi Welfare dove si potrà consultare anche l'elenco di tutti gli enti che hanno aderito al programma. 

Per maggiori informazioni, vi invito a consultare la pagina Inps dove viene spiegato approfonditamente il progetto HCP.


Va precisato che questi soldi vengono prelevati mensilmente dalla busta paga di ogni dipendente pubblico dal giorno dell'assunzione al giorno della pensione, si forma così un fondo che viene utilizzato per borse di studio e ricoveri o come in questo caso per pagare una badante. Il fondo non è alimentato da nessun fondo a carico dello Stato.

Per essere piu' chiara

1) il contributo così  preannunciato in realtà esiste dal 2012 ed ha il nome di Home Care Premium

2) non sempre è possibile accedervi poichè per l’erogazione è necessaria l’adesione delle amministrazioni comunali che potrebbero decidere (come capitato) di non aderire

3) Sono soldi che vengono  prelevati mensilmente ed OBBLIGATORIAMENTE dalla busta paga di ogni lavoratore del pubblico dal momento dell’assunzione con le modalità di seguito (fonte INPS):
” A chi si rivolgono:
Le principali categorie tradizionalmente considerate sono giovani, famiglie e anziani. In particolare, le prestazioni si rivolgono agli iscritti e pensionati della Gestione Dipendenti Pubblici anche in applicazione del D.M. 45/07. I beneficiari che usufruiscono dei servizi dell’Istituto non sono soltanto i diretti interessati ma anche i loro familiari, secondo le varie tipologie previste in ciascun Bando. Inps promuove anche altre iniziative che riguardano le persone in condizioni di non autosufficienza.

Come si finanziano
Tutte le prestazioni di welfare (creditizie e sociali), sono finanziate in via esclusiva dalla gestione unitaria delle prestazioni creditizie e sociali (il cd. “Fondo credito”), alimentata dal prelievo obbligatorio – sulle retribuzioni dei dipendenti pubblici in servizio – dello 0,35% per quanto riguarda la Gestione Dipendenti Pubblici (ex Inpdap); dello 0,80%,che si aggiunge allo 0,35% per quanto riguarda la Gestione Assistenza Magistrale (ex Enam) e dello 0,40% per quanto riguarda la Gestione Fondi Gruppo Poste italiane; nonché dalla trattenuta dello 0,15% per quanto riguarda i pensionati pubblici.
A tali trattenute si aggiunge la somma derivante dal rientro delle quote, comprensive di interesse, delle attività creditizie (piccoli prestiti, prestiti pluriennali, mutui per acquisto prima casa, ecc..). Contabilmente, tutta l’attività è gestita in capitoli dedicati e il budget che ogni anno viene speso è pari alle entrate.”


Chiaro no?????

Annamaria... a dopo





lunedì 8 dicembre 2014

CIAO MANGO



Il cantautore Mango è stato stroncato da un infarto alla fine di un concerto al Pala Ercole di Policoro, in provincia di Matera,  mentre cantava Oro,  uno dei suoi brani più famosi. "Scusate, non mi sento bene" ha detto al microfono prima di accasciarsi ed essere soccorso  e trasportato in ospedale, dove purtroppo è giunto privo di vita. 



 Come è statto scritto dal suo staff sulla sua pagina Facebook: "La nostra rondine è volata via nel cielo sbagliato..." 
E' stato un  artista dalla voce angelica e dalla grande umiltà, che non ha mai avuto il riscontro che la sua arte e le sue doti meritavano. Grazie, Mango: resterai sempre nel cuore di chi, come me, ha seguito la tua carriera ed ha apprezzato la tua poesia.





Annamaria...a dopo





EREDITA' DIGITALE



Ho letto  l'articolo, preso da IFQ e che vi propongo, con attenzione, facendo le corna digitali, naturalmente... 
Come eredità lascio tutti i miei like al governo italiano, per il risanamento del debito... 
Scherzi a parte c'è chi ha pensato a pianificare la propria morte. Tanta gente lo fa attraverso un sito come Heavenote.com . 

https://www.heavenote.com/


Dunque,  mentre in Italia si parla del problema, all'estero si é giá risolto la questione con un sistema per gestire l'eredità digitale. Sviluppato da una startup fondata da un italiano che vive a Londra. Il sito é gratis, alla faccia dei notai .







Giovedì 4 dicembre un convegno promosso dal Consiglio nazionale del notariato, a cui hanno aderito l'Università Bocconi di Milano, Google, Microsoft e lo studio legale Portolano Cavallo. L'obiettivo è di "sviluppare un protocollo che agevoli gli eredi di un utente scomparso nei rapporti con l'operatore"




Ci sono i genitori della modella suicida che chiedono a Facebook di accedere al suo account. C’è una donna brasiliana che vuole la rimozione del profilo della figlia morta. Ci sono la madre e il padre di un soldato americano ucciso in Iraq, che chiedono a Yahoo! di potere leggere le sue ultime mail. E come questi, ci sono molti altri casi dove si pone il problema della eredità digitale: dopo la morte di una persona, che ne sarà dei suoi dati registrati sul web? Della sua mail? Dei suoi profili su Facebook o su Twitter?



Non di rado la questione arriva davanti a un notaio, se non addirittura a un giudice. Ed ecco allora che nasce una nuova esigenza, fino a pochi anni fa impensabile: stabilire la sorte degli archivi digitali di un utente della rete dopo la sua scomparsa. In questo senso si è mosso il Consiglio nazionale del notariato, che ha lanciato un tavolo di lavoro cui hanno aderito l’Università Bocconi di Milano, Google, Microsoft e lo studio legale Portolano Cavallo. Giovedì 4 dicembre, i soggetti in campo si sono trovati nell’ateneo milanese per confrontarsi sul tema durante un convegno dal titolo “Identità ed eredità digitali. Stato dell’arte e possibili soluzioni al servizio del cittadino“. All’evento ha partecipato anche il professor Stefano Rodotà, che ha introdotto il tema delle identità digitali.



La proposta ideata dal Notariato nazionale, precisa l’ente in una nota, è quella di “sviluppare un protocollo che agevoli gli eredi di un utente scomparso nei rapporti con l’operatore, al fine di facilitare l’accesso alle risorse online del defunto”. Obiettivo: fornire ai congiunti “le informazioni necessarie secondo una procedura telematica concordata, in modo da ridurre per quanto possibile costi e tempi d’attesa”. Già, perché i dati che affidiamo al web hanno un valore economico da non sottovalutare: secondo un sondaggio curato da McAfee nel luglio del 2014, ogni utente della rete stima di conservare sui propri dispositivi digitali una serie di beni con un valore medio di 35mila dollari. L’incontro alla Bocconi è stato solo il primo passo di un percorso che i vari soggetti in campo intendono intraprendere insieme, quindi bisognerà attendere per avere dei risultati concreti. Anche se qualche operatore si è già mosso per conto suo in questa direzione.

E’ il caso, per esempio, di Google, che nell’aprile del 2013 ha attivato lo strumento “Gestione account inattivo“. “A pochi piace pensare alla morte, soprattutto alla propria – recita il comunicato di lancio – Ma pianificare cosa succederà dopo che non ci sarai più è importante per le persone che ti stanno vicino”. Lo strumento permette di decidere che fine faranno i dati memorizzati dai servizi Google dopo un tot di tempo che il profilo risulta inattivo e che quindi la persona si presume morta o incapace di usarlo. Innanzitutto, l’utente può scegliere quanto tempo deve trascorrere affinché il suo account sia considerato inattivo. Poi, può decidere la sorte dei suoi dati, una volta scaduto il termine. Il patrimonio online può essere eliminato o può diventare accessibile a determinate persone scelte dall’interessato. Insomma, una sorta di testamento digitale.

Annamaria... a dopo



domenica 7 dicembre 2014

CHE FINE HA FATTO FEDERICA GAGLIARDI (LA DAMA BIANCA)




1. VITE, OPERE E MIRACOLI DELLA DAMA BIANCA FEDERICA GAGLIARDI, DALLE CENE CON IL BANANA AL LAVORO DI “MULO” CON 24 CHILI DI COCAINA PER I NARCOS DEL VENEZUELA –

2. LA “BARBIE” CHE ACCOMPAGNÒ IL CAV AL G8 IN CANADA IN POCHI ANNI DI CARRIERA POLITICA È STATA DAPPERTUTTO: DALL’ASSESSORE VELTRONIANO RIZZO ALL’ITALIA DI DI PIETRO, PASSANDO PER LA POLVERINI E ARRIVANDO AL PARTITO DI TABACCI: “È IL MIO MENTORE” – 

3. IL COMPAGNO BRUNO, DOPO AVER SCARICATO L’EX FIDANZATA EVASORA ARMELLINI, NEGA PURE DI AVER CONOSCIUTO LA MULTITASKING GAGLIARDI: “NON L’HO MAI VISTA IN VITA MIA” –

4. PIAZZATA DAL MARITO DELLA CUCINOTTA, AMICA DI BACCINI, AMANTE DI QUAGLIARELLA. AGLI AMICI ULTIMAMENTE DICEVA DI AVERE UN NUOVO LAVORO E CHE VIAGGIAVA MOLTO. MA SULLA POLITICA FRIGNAVA: “MI HANNO TUTTI ABBANDONATA”  Fonte Dagospia




Di Federica Gagliardi, soprannominata la “Dama Bianca” di Berlusconi, nessuno parla piu' E' atterrata un giorno a Roma da un viaggio a Caracas con un bagaglio pieno di cocaina (24 kg per l’esattezza)…e’ stata arrestata dalla gardia di Finanza e poi…E poi nessuno ha saputo piu’ nulla un muro sulla vicenda, una storia abbastanza inquietante e una trama abbastanza intuitiva.Si trattava del pusher ufficiale di Montecitorio? Il PM ha archiviato il procedimento perche’ non si trattava di cocaina ma di zucchero a velo? Nessuno sa che fine abbia fatto questa contrabbandiera che improvvisamente e’ stata tradita da tutti gli amici…gli stessi che la invitavano alle feste solo una settimana prima, hanno dichiarato di non conoscerla…Un' altra vittima della politica. Di lei piu’ nessuna traccia…



(dal Fatto Quotidiano del 27 settembre 2011)
Federica Gagliardi è la dama bianca di B. che ebbe notorietà per un paio di giorni alla fine del giugno 2010. Era il 26 di quel mese e la Gagliardi spuntò nella delegazione italiana per il G8 di Toronto, in Canada. Accanto al premier Silvio Berlusconi. Bionda, bella, nemmeno trentenne, la donna lavora nello staff di Renata Polverini, governatrice del Lazio, che così giustificò la trasferta della sua collaraboratrice: “È in permesso non retribuito”. Prima ancora, però, aveva detto che era in ferie. Un altro piccolo mistero. Dal Canada, la Gagliardi segue il Cavaliere nelle altre due tappe del tour: Brasile e Panama. L’incontro con Lavitola avviene a San Paolo. Lì Berlusconi partecipa a un seminario del Forum Italia-Brasil, sulle relazioni industriali e commerciali tra i due paesi. Lavitola compare nella foto-ricordo finale, alle spalle del premier. Mentre la Gagliardi viene ripresa nel ricevimento ufficiale della sera. Entrambe le immagini sono sul sito del quotidiano Estadao di San Paolo. È lo stesso giornale che dà notizia della serata organizzata da Lavitola per B. con sei ballerine di lapdance, attirate con il miraggio di un provino per Mediaset, in una suite dell’Hotel Tivoli. Dice ancora la Gagliardi: “Sì alloggiavamo tutti al Tivoli, ma a quella serata non ero presente”.




In quei giorni, il Cavaliere è particolarmente allegro. E racconta una barzelletta a luci rosse: “Volevo farmi una ciulatina con una cameriera dell’albergo e lei mi ha risposto: ‘Presidente l’abbiamo fatto un’ora fa’. Vedete che scherzi fa la memoria”. Ed è in occasione della serata di lapdance che si parla per la prima volta dell’ascesa di Valter Lavitola nella cerchia ristretta di Berlusconi. Con quale ruolo? Consulente di Finmeccanica? Il faccendiere amico di Tarantini è pure titolare di una società per il commercio di prodotti ittici con sede a Rio de Janeiro, in Rodovia Amaral Peixoto 117: l’Empresa Pesqueira de Barra de San Joao Ltda.

Anche per questo, all’inizio del luglio scorso, da Palazzo Chigi riferiscono di un duro faccia a faccia tra B. e Giulio Tremonti. Quest’ultimo avrebbe chiesto: “Ma chi è questo Lavitola che va in giro presentandosi come rappresentante del governo per Panama e Brasile?”. Panama e Brasile, le tappe finali di quel viaggio memorabile. Dove c’è B. , c’è Lavitola. E dove sono entrambi c’è la Gagliardi.



Annamaria... a dopo

venerdì 5 dicembre 2014

SPEED DATE- APPUNTAMENTO COL SACCHHETTO IN TESTA















Più al buio di così non si può. Pensavate  di aver visto un po’ tutto in fatto di speed date ed appuntamenti? Ma  forse non avete ancora dato un’occhiata all’ultima tendenza in voga a Londra dove ogni partecipante deve mettersi una busta di carta in testa per tutta la durata dell’incontro. Si, avete capito bene: appuntamento col sacchetto in testa... sicuramente farà la felicità dei più timidi.
Il primo di questi eventi è stato ospitato dal British Scienze Museum e sembra sia stato un successo, con una serie di pareri entusiastici dei primi partecipanti. Questo tipo di speed date funziona in un modo molto semplice: si usa il sacchetto per rompere il ghiaccio, perché ci si può scrivere e disegnare sopra qualsiasi cosa si voglia, come spunto per la conversazione. Alcuni esempi? C’è chi scrive le sue aspirazioni e chi, per attirare la curiosità altrui, rivela dettagli a metà.




Una rivincita della personalità sul semplice aspetto? Un concetto che suona quasi strano nell’epoca dell’esibizionismo da social network. Di sicuro, non si può dire che la prima impressione sia basata sulla bellezza fisica. . L’idea è sicuramente originale ed ha anche un certo potenziale, ma non si può fare a meno di notare che ciò che ci si trova davanti non appena si entra nella stanza in cui si svolge il tutto, è questo:



Parteciperesti ad un appuntamento usando solo la tua personalità? Con questa domanda lo speed date “senza faccia” attira la curiosità dei potenziali partecipanti. 
Certamente è da vedere come le conoscenze si sviluppano una volta che le persone vedono anche i reciproci volti. Uno psicologo dell’University College London però sottolinea: “Tutti vogliamo un partner attraente, ma quello di cui abbiamo bisogno è un partner psicologicamente compatibile. Il carattere è più sexy dell’aspetto, e determina la compatibilità a lungo termine, al contrario dell’aspetto”.

Annamaria...a dopo




giovedì 4 dicembre 2014

RADIO MARIA E LE LETTERE-TESTAMENTO INVIATE AGLI ANZIANI





Il direttore di Radio Maria, Padre Livio



ha fatto discutere parecchio, suscitando numerose polemiche, quando è apparso  l’articolo, pubblicato su Repubblica, che parla di una lettera che Radio Maria, l’emittente radiofonica privata di ispirazione cattolica, avrebbe inviato ai suoi ascoltatori, per lo più anziani.
La lettera, firmata dal direttore di Radio Maria, P. Livio Fanzaga, invita a fare un “lascito testamentario, anche piccolo, un atto di amore”, e spiega in maniera semplice e in sette punti come fare un testamento olografo.

http://www.radiomaria.it/testamento-solidale.aspx

Il caso è stato reso noto dal figlio di un’anziana ascoltatrice della radio, dopo che l’uomo aveva trovato la madre, 92 anni, sorpresa con tre pagine, e un bollettino di conto corrente postale, compilati con attenzione e la sua firma in fondo.

Per chi avesse difficoltà, può chiamare anche un consulente che a domicilio potrà aiutare nella compilazione.

Su una sezione del sito di Radio Maria c’è anche un modello di testamento con una traccia da seguire nella compilazione.


Ecco le sette domande inserite nella lettera: condividi l’idea che Radio Maria ti informi su lasciti e testamenti? Sai che ai tuoi cari resterà comunque una quota? Sai che per fare un testamento olografo basta un foglio bianco e una firma di proprio pugno? Quali motivi ti trattengono ancora dal devolvere parte della tua eredità a Radio Maria? Pensi che costi o non hai un notaio? Possiamo inviarti un opuscolo che possa spiegarti come fare? Vuoi che una persona di Radio Maria ti contatti direttamente?
Per ragioni di chiarezza, contrariamente a quanto pubblicato da alcuni quotidiani, occorre specificare che Radio Maria non è una emittente vaticana, ma un’Associazione che racchiude una serie di “Radio Maria” sparse per il mondo che vivono con il volontariato dei conduttori e dei tecnici e con l’aiuto economico degli ascoltatori, che hanno diverse modalità per inviare le loro offerte.
L’opzione “lascito testamentario” esisteva già da qualche anno. Probabilmente la scoperta del figlio di Adele lo ha fatto diventare un caso.

I VECCHIETTI SONO DA SEMPRE OGGETTO DI ATTENZIONI DA PARTE DI PERSONE “AFFETTUOSE” CHE MIRANO A LASCITI TESTAMENTARI, MA QUESTA DELLA RADIO CHE ATTENTA AL GRUZZOLETTO E’ PROPRIO BELLA!
Un conto è "mettere a disposizione", un conto inviare direttamente a casa degli anziani che ti ascoltano. Mi domando come abbiano ottenuto gli indirizzi... Ma le domande non finiscono qui
-Circonvenzione di incapace...è legale?
-Si, prende di mira anziani che si sentono vicini a morire, promettendo loro implicitamente un prodotto inesistente...è morale??
E’ apparentemente un semplice e candido invito,  In realtà fa leva sulla solitudine e sul senso di precarietà esistenziale degli anziani, i quali, nella quasi totalità si avvicinano alla chiesa con la speranza superstiziosa di “redenzione”. Non secondario il senso di colpa che si instilla tra i credenti. Questo annuncio è un autentico colpo basso al patrimonio delle famiglie.




Padre Livio Fanzaga

Queste riportate qui sotto sono solo alcune delle citazioni vere e non inventate di Padre Livio Fanzaga ...  a volte la realtà mette la freccia e supera la fantasia...


-Non sapete né chi siete né da dove venite né dove andate né cosa è il male né cos’è il bene né cos’è la morte. Cosa sapete? Siete zero. [...] Cosa volete? Sono pure pericolosi quelli! […] Poi muoiono... come muoiono? Come animali che non comprendono. 
~ Padre Livio Fanzaga sugli atei

 Mi burlo di loro, non perché li disprezzi ma per far vedere... quanto sono fessi! Ma voglio dire... l'ateismo è una forma inaccettabile... [...] Come si fa a non ridere! 
~ Padre Livio Fanzaga ancora sugli atei

 Quote rosso1 Io gli atei li avrei fatti tutti a fette! [...] Passavo in questa via di atei e pensavo: se fossi il Padre Eterno li sterminerei tutti! AH-Ahahahah! 

~ Fanzaga sulla sua infanzia nella "via dei senzadio"

Annamaria... a dopo



mercoledì 3 dicembre 2014

SEI MORTA TROIA - UCCIDE E LO ANNUNCIA SU FACEBOOK





Molte coltellate per uccidere l’ex moglie e una scritta sul proprio profilo Facebook – rimossa il 1 dicembre – per gli investigatori ancora non chiara, che annuncia la morte della donna: “Sei morta troia”. È l’omicidio che si è consumato domenica sera a Postiglione (Salerno) nell’abitazione di Maria D’Antonio, 34 anni, uccisa dall’ex marito, Cosimo Pagnani, 32 anni, con diversi fendenti durante una lite scoppiata per motivi che – stando agli elementi raccolti finora dai Carabinieri – dovrebbero riguardare la sfera strettamente familiare. Nella lite l’uomo ha riportato una ferita ed è stato piantonato dai carabinieri nell’ospedale dove è rimasto ricoverato per la notte. Quando i carabinieri sono arrivati sul posto l’uomo era agitato e stava cercando di tamponare il sangue che usciva dalla sua una ferita al ginocchio.
E' stato trasferito nel carcere di Fuori, a Salerno. 
I carabinieri sono cauti ma ritengono molto probabile che la scritta sul social network sia stata pubblicata prima dell’omicidio, che è avvenuto intorno alle 19 nell’abitazione della donna. Dopo il delitto Pagnani si è barricato in casa e, per entrare, i carabinieri hanno dovuto sfondare la porta. Sul posto sono arrivati , dopo la segnalazione del padre e dal fratello della vittima insospettiti dalle urla provenienti dalla casa. Nella stessa abitazione è stato trovato il coltello usato per il delitto, un coltello per lavori agricoliLa storia della coppia, che ha una bambina di quattro anni, era travagliata. Lui, a giugno, aveva sottratto la bambina alla madre e l’aveva portata con sé in Germania per una decina di giorni. Solo la denuncia della donna lo aveva fatto rientrare in Italia per riportare la figlia alla madre che ne aveva la custodia legale. Dalla pagina Fb dell’uomo si ricostruisce il profilo di un padre dedito a questa figlia, spinto dal desiderio di prospettare per la “sua principessa” il futuro più bello. Ma si intravede anche una storia di dolore e rabbia. Gli amici, su Facebook, lo incoraggiavano a non mollare, a guardare avanti, ad avere fiducia. L’11 agosto aveva scritto: “Arriverà il momento in cui ti sentirai felice, felice da morire, felice da vivere. E tutto il dolore, e le lacrime, e le tristezze, sembreranno lontane anni luce. Arriverà, la felicità, eccome se arriverà”.
 IFQ

La gestione criminale delle separazioni in Italia, e' una delle cause principali di questi delitti. Andando a memoria, ben piu' della meta' dei cosiddetti "femminicidi" sono commessi in situazioni di separazioni difficili ( figli, assegnazione della casa, soldi).


Una persona equilibrata soffre, sopporta di vedere i figli usati come leve per strappare consensi e soldi o come mezzo per punire l'altro genitore... ingoia, paga e tira avanti.
Ma purtroppo esistono anche persone che tanto equilibrate non sono e che "risolvono" questi problemi a modo loro, visto che chi dovrebbe farlo, la Giustizia, non sa o non vuole farlo. C'e' chi messo davanti al precipizio resta remissivo e salta e chi reagisce come una belva.
O si mette mano alla gestione delle separazioni riequilibrando i diritti delle parti o questi episodi, purtroppo, non diminuiranno mai. Ditemi a cosa serve la giornata mondiale contro la violenza alle donne...

Annamaria... a dopo

martedì 2 dicembre 2014

CONSIGLI UTILI



           Eccoci con il consueto appuntamento con la nostra cara amica Annamaria di Napoli che ci dispensa , ancora una volta, i suoi preziossimi consigli per la casa e non solo.



 Sfregate energicamente il piano di marmo con un sacchetto di tela umido che avrete riempito di sale fino: vedrete che splenderà il marmo.



            Le borsette di camoscio, ma anche le scarpe e i guanti che si sono leggermente stinti recuperano il colore passando sui punti critici uno spazzolino intinto nel caffè. Calibrandone la concentrazione troverete la giusta intensità di colore.


            La mollica del pane è sempre servita per preparare in casa dell’ottimo aceto. Basterà aggiungere al vino inacidito rigorosamente rosso e di buona qualità, ¼ di latte ogni due litri e mollica di pane pari al volume di un uovo medio. Attendete 24 ore, filtrate e imbottigliate.


          Un rimedio per eliminare le borse sotto gli occhi per un‘occasione importante: spalmate la zona con un velo di bianco d’uovo sbattuto che, asciugandosi, tenderà la pelle. Ricordate che l’effetto è temporaneo.


            Un contorno tanto veloce quanto gustoso è questo: passate in padella delle cimette di cavolfiore già lessate facendole saltare con due spicchi d’aglio, quattro olive nere, due foglie di salvia e un cucchiaio di olio extra-vergine.


            Per evitare di intasare il lavandino col caffè: ricordate che non dovete mai gettare nello scarico del lavandino i fondi del caffè perché rischiate di intasarlo, soprattutto se si mescolano al grasso. Quindi fate attenzione, una volta tolti dalle caffettiere, a versarli direttamente nel sacchetto dell’umido.


            Quando la carta incollata si appiccica su una superficie di legno non grattatela via con il coltello perché potreste lasciare segni indelebili. Versate invece dell’olio d’oliva, poche gocce per volta, sulla carta stessa, lasciate agire qualche minuto e poi strofinate con un panno morbido. Ripetete l’operazione finché la carta non si è staccata del tutto.


            Non cucinate mai con la pentola a pressione il purè di mele, i piselli, le fave e la frutta perché questi alimenti formano una schiuma che potrebbe ostruire la valvola di sicurezza. Per lo stesso motivo non cucinate a fiamma alta pasta, riso, legumi secchi e accertatevi sempre che l’acqua non sia mai oltre i 2/3 della capacità della pentola.

            Per evitare che i mozziconi delle sigarette continuino a bruciare nel posacenere della vostra auto, versate sul fondo della vaschetta uno strato di un paio di centimetri di bicarbonato oppure di sabbia pulita e ben asciutta (potete lavarla e farla asciugare nel forno a media temperatura).

            Prima di avviare la lavatrice controllate che le cerniere del jeans e dei giubbini siano ben chiuse. Eviterete così che i dentini durante il lavaggio si stortino o si stacchino.

            Per lavare la seta sciogliete il sapone in scaglie o il detersivo delicato in acqua calda. Fatela quindi intiepidire e immergetevi i capi in seta che dovete lavare. Sciacquateli poi bene in acqua tiepida a cui aggiungerete un cucchiaio di aceto e, senza mai strizzare, arrotolate la biancheria in un asciugamano. Una volta assorbita l’acqua in eccesso, stendete i capi.

            Alcuni contenitori della cucina ermetici assorbono gli odori del cibo, anche una volta lavati e asciugati. Per eliminare i certi aromi sgradevoli, riempite i contenitori in questione con carta di giornale, chiudeteli ermeticamente e lasciateli così per una notte intera. Aprite i contenitori, lavateli di nuovo e asciugateli prima di riporli.


            Se vi ritrovate i piedi gonfie e affaticati, fate bollire in poca acqua qualche foglia di lattuga con una manciata di sale per cinque minuti. Quando l’acqua di sarà raffreddata immergetevi i piedi per 15 minuti. Sentirete subito i benefici.


Per la mani screpolate lasciate le mani a bagno cinque minuti in acqua tiepida e amido, asciugatele molto bene e spalmatele con una buona crema per le mani.
Annamaria2

sabato 29 novembre 2014

CHI DICE DONNA (39)








ENZO        Ducky?

DUCKY     Sì!

ENZO        Ora che hai asciugato l’ultimo piatto bevi il caffè.

DUCKY     Che ti frulla in testa?

ENZO        Non lasciamo le cose a metà, non sta bene. Riprendiamo la letteratura con i i proverbi, gli aforismi…

DUCKY     È vero, mannaggia, ce ne siamo proprio dimenticati. Bene. Sono pronto! Leggi!

ENZO        Oh, caspita, chissà come lo vedi tu questo pensiero di Madame de Rieuz. Dice “Non fate versi, signorina, è difficile farne dei buoni.”

DUCKY     Dice proprio così? Se pensi quello che penso io, urge minimo sorridere. Sono sicuro che l’autrice per “versi” intendeva dire “rumori”, “botti”…quelli là…

ENZO        Flatulenza, Duc! Ah ah!

DUCKY     Incosciente, non ti smentisci mai. Cos’è la flatulenza: è un tipo di musica fatta con flauto?

ENZO        Ma no, significa emettere gas intestinale causando dei rumori.

DUCKY     E io cosa ho detto? E se per necessità fisiologica impellente, viene fuori, con im pe to, un peto, buona questa!

ENZO        Chiedi scusa, Duc, chiedi scusa!

DUCKY     Io? semmai noi Io ho cominciato, tu hai proseguito e poi insieme abbiamo concluso. Leggi, su!



ENZO        “La donna non sa rassegnarsi alla povertà, vuole il lusso e la tavola imbandita.” Fernand Desnoyers.

DUCKY     Non è vero. Ci sono donne che fanno onore e sacrifici in stato di indigenza. E ci sono quelle che non reggono alla povertà.

ENZO        …e quelle che combattono la deflazione facendo le peripatetiche cioè le “zoccole”.

DUCKY     Stavolta l’hai detta tu. Tieni presente però che è meglio una povertà onorata che una ricchezza svergognata.

ENZO        Ogni tanto rinsavisci, bravo! Presenza: “Non è per mezzo dell’assenza che si riesce a guarire l’amore.
DUCKY     È evidente, ma io preferisco la presenza.

ENZO        A chi lo dici, fratè.

Madame de Graffigny ha scritto: “La benda della presunzione è più fitta dell’amore.”

DUCKY     Non sta bene a una donna essere presuntuosa. La frase mi sembra eccessiva, esagerata. Donne modeste, normali, buone ne vedo. Direi anche che il detto vale anche per i maschietti.

ENZO:       Primavera. “L’amore è simile all’anno: la sua stagione più bella è la sua primavera.”

DUCKY     Sciocchezza madornale, Enzo. Ho incontrato donne delle varie “stagioni” e ti posso garantire che donne splendide e ancora ammirevoli ne ho trovate anche nella “quarta stagione”.

ENZO        Pienamente d’accordo. Cinquantenni e sessantenni conservano con stile fascino e femminilità.

DUCKY     Eccome è vero!

ENZO        Maurice Blondel: “Vietarle qualcosa è un eccitare la curiosità di una donna. Il divieto infiamma i desideri…”

DUCKY     …che sono di solito ardenti per le cose permesse, ma insaziabili per quelle vietate.”

ENZO        Che bravo. E sei io ti dicessi… ti proibisco di fare la corte a una Ciucciottina. Tu subito, proprio perché è un divieto, mi risponderesti…”come mai? Perché?

DUCKY     È così. Proibirci una cosa vuol dire farcene venire la voglia.
ENZO        Promesse. “In amore le donne danno sempre più di quello che promettono. Che ne pensi, psicolabile?

DUCKY     Vale solo per le donne innamorate. La donna innamorata è il non plus ultra dell’amore e del suo innamorato: ciucciottine 24 carati sono.

ENZO        Altro è promettere, altro è mantenere.

DUCKY     Sembri un filosofo del cacchio…sei troppo sofistico. Avanti, continua a leggere.

ENZO        Prudenza e amore non possono andare d’accordo, ecco una citazione di Agesilao.

DUCKY     Si capisce: due innamorati non saranno mai prudenti, quelli veri però, lo dico sempre; via via che cresce l’amore la prudenza diminuisce e si diventa mezzo scemi, in senso “amoroso” si capisce.

ENZO        Stop, ora facciamo una pausetta. Un “crema-e-nicciola” ti andrebbe? Io mi gusto un “nocciola-e-cioccolato-con fragoline.” Io impazzisco per le fragoline, Duc.

DUCKY     …sì,,,quelle “appaiate”…l’ho sempre saputo! Fai un bel respiro e gustiamoci il gelato.

(Cinque minuti dopo)

ENZO        Senti, senti: “Il pudore delle donne cade coi loro vestiti.” Massima di Erodoto.

DUCKY     Che vuoi commentare. Anche se non cadono tutti gli indumenti può andare bene lo stesso. Il pudore va a farsi benedire lo stesso. Il pudore precede l’amore e poi lo annuncia.

ENZO        Ma mi accorgo che stai diventando sempre più sagace.

DUCKY     Non potrò mai superarti, sei così “acuto” come un triangolo.

ENZO        E tu, se diventerai più sagace, sarai “un ottusangolo”.
Ci siamo rilassati. Basta, tiriamo avanti. Ci sono cose che si nascondono per mostrarle meglio.” Autore Michel de Montaigne.

DUCKY     Certo, meglio che una donna si copra per poi mostrare. Semplice e…malizioso.

ENZO        Plauto diceva che il pudore dà più grazia a una donna di una bella veste. Invece una donna spudorata, sa di volgarità e non attrae.




DUCKY     Bè, ne convengo.

ENZO        Sacha Guitry ha scritto: “Se le donne sono puntuali, vuol dire che hanno sbagliato ora.” Che ne dici?

DUCKY     Che vuoi che ti dica, a me non è mai capitato che una donna arrivasse in ritardo…mi capitò una volta di prendere una piccola sberla per non aver “osato”, ma io volevo la sorella, più bella di lei.

ENZO        Due massime, una di San Gerolamo e l’altra di Madame de Remusat, che dicono più o meno la stessa cosa “L’amore non è che l’oblio della ragione”; la seconda dice: “La Ragione contraria il cuore ma non lo persuade.”

DUCKY     Tu immagina che OB si innamori, vuol dire che ha perso la ragione. Quando si “ragiona”, vuol dire che non si è innamorati. Se lei si dovesse innamorare, cosa difficilmente realizzabile, comincerebbe a dare i numeri, si distrarrebbe, diventerebbe irrequieta, perderebbe “a capa” cioè la ragione. Mi sono spiegato?

ENZO        Hai ragione, tu non sei innamorato perché hai ragione.

DUCKY     Perché tu lo sei?

ENZO        Io lo sono: ma non ti dico di chi o di che cosa, mica sono scemo.

DUCKY     Allora se non sei scemo, non sei innamorato.

ENZO        Gemello caro, se continuiamo così, rischiamo l’ambulanza  L’ultima citazione la vuoi leggere tu?

DUCKY     Ok. Pier de Ronsard: “La donna desidera essere rapata…

ENZO        Che stai dicendo, Duc, “rapata” “è arrivato ‘o barbiere…gli occhiali, mettiti gli occhiali!

O.B


DUCKY     …Scusa, hai ragione…senza occhiali. Ricomincio: “La donna desidera essere ra-pi-ta; e di ciò abbiamo una prova in Elena che si lasciò  rapire, e non rapare, volontariamente da Paride.”  Però mi viene una battuta, la dico?


ENZO        Sentiamo, ma senza esagerare però!

DUCKY     Rapire so bene cosa signfica, l’arrapamento è un campo di rape? io arrapo vuol dire che coltivo rape? Me lo spieghi, tu che sei tanto prof?

ENZO        Se io dovessi dare una risposta alla tua domanda, finirei per litigare con OB, che tra l’altro quando si arrabbia diventa più simpatica.




DUCKY     …le si illuminano gli occhi.

ENZO        Esatto. Chiudiamo tutto e andiamo a preparare la cena. Io pulisco le scarole, preparo l’insalata e tu ti occuperai di fare una frittatina con due uova a “occhio di bue”.



Enzo