giovedì 29 luglio 2010

CUMMARUZZA MIA NUN CIANCIRI (CON TRADUZIONE)- di S. MIGLIORE -



‘Cchi havi ‘ddu picciriddu scantatu cà cianci ?
‘Cchi havi ‘dd’acidduzzo ‘nta gaggia cà grida ?
‘Cchi havi ‘ddu Monacu ‘cchi sannuli ca ddumanna ?
nun lu sacciu Cummaruzza mia nun lu sacciu.
‘Cchi havi stu munnu fitusu cà gira ?
E l’omu picchì campa ?
E Gesù Cristu picchì si fici mettiri ‘ncruci ?
nun lu sacciu Cummaruzza mia nun lu sacciu.
Accarizza ‘ddu picciriddu ca cianci.
Libera ‘dd’acidduzzu ca grida.
Fai a limusina a ‘ddu Monacu cà ddumanna.
si Cummaruzza mia si……..ma tu nun cianciri.
cianci……e u munnu cuntinua a girari.
cianci……e l’omu cuntinua a cripari.
cianci……e Gesù Cristu si ‘ttorna si fa rimettiri ‘ncruci.
nun cianciri cchiu’ Cummaruzza mia, nun cianciri cciu’
accussi e’ a vita
chistu e’ u munnu
si cianci…….. si pati…….. si mori di fami………
e dopu…………?
dopu….. ? Cummaruzza mia ….
Dopu………. ‘ppi tutti veni la Morti.

traduzione

COMMARUCCIA MIA NON PIANGERE

Che cos’ha quel bambino che piange ?
Che cos’ha quell’uccellucciò che pigola ?
Che cos’ha quel Monaco con i sandali che domanda ?
Non lo so Commaruccia mia non lo so.
Che cos’ha questo mondo sporco che gira ?
E l’uomo perche vive ?
E Gesù Cristo perchè si fece mettere in croce?
Non lo so Commaruccia mia non lo so.
Accarezza quel piccolino che piange.
Libera quell’uccellino che pigola.
Fai l’elemosina a quel Monaco che domanda.
Si Commaruccia mia si…… ma tu non piangere.
Piangi…. e il mondo continua a girare.
Piangi e l’uomo continua morire.
Piangi e Gesù Cristo se torna si fa rimettere in croce.
Non piangere più Commaruccia mia non piangere più
Così è la vita
Questo è il mondo
Si piange…..si soffre……si muore di fame…..
E dopo……?
Dopo….. ? Commaruccia mia …..
Dopo …………. Per tutti viene la Morte

TOTO'
Totò con  affetto ti dedico questo video e  grazie per  le belle poesie che ci regali


METEO...e non solo

mercoledì 28 luglio 2010

E' AMORE - di ENZO -

Molte delle poesie di Enzo invocano l'amore..Amore passionale ,romantico, travolgente,coinvolgente,perduto. Perchè l'amore è una esplosione di emozioni che attendono di essere vissute.





Mi fai morire! mi dicesti
E tu mi fai vivere, risposi:
è amore!

Percepire insieme
Il senso della vita e della morte:
è amore!

Insieme uniti dall’impeto
Di un vento implacabile
Sorto improvviso da dietro ignote dune:
è amore!
http://digilander.libero.it/tina.2005/e18so4wj0.gif
Continuare a scorgere oasi
Con mute palme lontane:
è amore!
Come è Amore la melodia di muti baci

e’ amore
Straziante e dolce
Il canto che intonasti
Mentre ti cullavo
Sulle note dell’estasi…fra le mie braccia…

è amore
il sangue che fluiva nelle mie vene
A mò di sorgente di miele
Riscaldato dai roventi raggi
Dello stesso sole
…e lì,
In quell’attimo
Ho vissuto
la più dolce stagione
Con il senso di vita di morte
…e dell’amore!

Enzo

DAMMUSO E RELAX...

tarantella siciliana








Dammuso (dammusu in lingua siciliana vuol dire tetto) è il nome dialettale di quella parte della casa storica modicana, palazzolese, buccherese, ed in generale dei Monti Iblei, costituita dall'originale grotta ampliata durante i secoli ed adibita generalmente a locale di servizio. Ma quando si parla di Dammuso tutti pensano alla casa classica, universalmente conosciuta, dell'isola di Pantelleria.,, trae le sue origini nell'antichità, durante il periodo di frequentazione fenicia ed è stata via via modificata fino ai giorni nostri.

I primi esemplari erano costruzioni fatte con pietre, pietra lavica locale, a secco e di forma quadrata oltre che di piccole dimensioni. Con l'avvento dei romani il tetto, fino ad allora piano, venne trasformato a cupola. Questa trasformazione è stata propedeutica per la costruzione delle cisterne per la raccolta dell'acqua. La forma a cupola, oltre a rendere il tetto più sicuro in quanto ad infiltrazioni d'acqua, consentiva di canalizzare la pioggia dentro le cisterne e quindi di creare grandi riserve d'acqua da usare durante la lunga e secca estate pantesca. A tal fine la superficie del tetto viene tutt'oggi trattata a calce garantendo oltre l'impermeabilizzazione anche l'isolamento termico. Altra caratteristica comune di questi edifici rurali, sono i Giardini panteschi,

costruzioni di soluzione tipica ed esclusiva di quest'isola. Costituiti da un'alta cinta muraria a base circolare e realizzata con pietre a secco. Tale costruzione permetteva alle specie coltivate nel suo interno, prevalentemente agrumi e/o alberi da frutta, di rimanere isolate e quindi protette dall'impeto dei venti. Ciò dimostra quanto gli antichi abitanti dell'isola tenessero in conto questo tipo di piante, quasi a considerarle numi tutelari della casa e dei suoi abitanti.





Annamaria... a dopo

Meteo... e non solo




Oggi niente vignette! Vi lascio alla lettura delle meravigliose   poesie del nostro amico  poeta Totò. In questa che andrete a leggere vorrebbe improvvisarsi pittore per la sua amata...


VORREI TANTO FARTI UN RITRATTO

 

Dipingere i tuoi occhi e aggiungerci ………. Luce
E poi......
Dipingere il sole e aggiungerci ………. Te.
Per mischiare il colore dei Tuoi occhi con il Sole.

Dipingere le tue labbra e aggiungerci ……… Sorriso
E poi ......
Dipingere la gioia e aggiungerci ……...Te.
Per mischiare il sorriso delle Tue labbra con la gioia.

Dipingere il tuo corpo e aggiungerci ……….. Passione
E poi......
Dipingere l’Amore e aggiungerci ……… Te.
Per mischiare la tua passione con l’Amore

Vorrei farti un ritratto
Per mischiare il tuo corpo al mio Amore
E non cancellare mai più questo sogno
Affinché mi accompagni fino alla Morte.

AMORE MIO, VORREI TANTO DIPINGERE TE ………..


TOTO'
http://www.177circolodidattico.it/home/e107_images/custom/notemusicali1.gifla.. tina dj

 
 ANNAMARIA... A DOPO

QUANTO AMORE - di S. MIGLIORE -

http://img412.imageshack.us/img412/4433/72057u4u4m11zuxaj0.gif
Quanto amore
Nei tuoi occhi quando t’incontrai ?
Quanto amore
nel tuo corpo quando ti abbracciai ?
quanto amore
in quella bocca quando ti baciai ?
Quanto amore
In quelle notti quando ti sognai ?
Quanto amore
In quei giorni quando ti parlai ?
Ma ………… Quanto amore
Resterà nella mia vita se te ne vai ?
Ma ………… Quanto amore
Resterà nel mio cuore se te ne vai ?
E ……………Quanto amore
Se te ne vai mi lascerai ?
E………….. Quanto amore
Se te ne vai ti porterai ?
 http://digilander.libero.it/mairam2000/Animazioni/DELFINO%20E%20GABBIANO.gif
TOTO'

 

martedì 27 luglio 2010

ADAMO ED EVA - di ENZO -

 da enzo


CORSO QUASI SERIO DI SESSO UMORISTICO





Eva:    Tié, prenditi sta’ mela.

Adamo: “Che me ne faccio della mela, io voglio un’altra cosa.”

Eva:    “Quell’altra cosa te la fai dare da quella ‘figlia  e                ndrocchia di Lilith”.

Adamo: “Ma come ti vengono certe idee? E poi chi sarebbe questa Lilith?”



Eva: “E’ una grande  zoccola!”

Adamo: “E allora non mi dovevi dare ‘solo’ la mela. Mi è rimasto il desiderio di averla sempre.”

Eva: “E così sarà sempre…la cercherai…e poiché ti voglio bene,  anch’essa cercherà il “tuo” per sempre.


                                

                                                               Lezione   15



                                                             ADAMO ED EVA



Professore Mirco OCCHIOFINO – responsabile del servizio di Andrologia dell’Ospedale San Gustavo Loffredo di Napoli

MAMIE e DUCKY (detto Dudù): fidanzati;

ENZO e MARIA: fidanzati.



Nella  “SALA CONFERENZE” del 2°  piano dell’Ospedale, i quattro corsisti sono seduti nel rispettivi banchi.

                                                           Ore  19.00

MAMIE:      Che caldo, marò. Io starei meglio in una vasca da bagno dalla mattina alla sera.
                   

MARIA:       Io preferisco il mare, Mamie…scusa, possiamo darci del tu?

MAMIE:      Sicuro, e chiamami pure Annamaria.

MARIA:         Bene.

MAMIE:      Marì, conosci l’argomento della lezione?

MARIA:         No, …e Dudù il tuo fidanzato?

MAMIE:      Nemmeno.

ENZO:                       Nessuno lo sa. Però mi pare che il dottore ci disse che avrebbe fatto una lezione rilassante. Comunque, fra poco lo sapremo.

DUDU’:          Ecco il professore OCCHIOFINO.

Dopo lo scambio dei saluti, il professore esordisce:
Signori, stasera ci rilasseremo con una lezione inconsueta: vi parlerò di ADAMO ED EVA, naturalmente dal punto di vista sessuologico.

DUDU’:          Donnè, mi voglio  proprio rilassare, stasera.

ENZO:                       Figurati io.

MARIA:         Si appaiarono proprio bene Adamo ed Eva.

MAMIE:      Sentiamo, sono curiosa chissà perché!

IL PROFESSORE comincia a spiegare:   Adamo ed Eva li possiamo definire una coppia erotica, descritta come ambigua, dalla Genesi.

MAMIE;      Chiedo scusa, Dottò, questa Genesi chi è?

IL PROFESSORE:   Non è una scrittrice, ma è il primo libro del Vecchio Testamento che ci parla delle origini dell’Universo. Comunque, dietro di essa e  dopo di essa, si sviluppa una cultura antisessuale…insomma il sesso non era visto di buon occhio.
                        Dovete sapere che ogni popolo ha una propria Genesi, cioè una propria origine, dei propri personaggi anche di fantasia che si chiamano con una parola difficile…archetipi; un archetipo spiegherebbe le origini dell’uomo.
                        Nella mitologia greca troviamo un certo Eurinome e il serpente Ofione, la sciocca Pandora,  il  presuntuoso e arrogante Prometeo.
Nelle leggende giapponesi la prima coppia era composta da due fratelli,  Izanami e Izanagi, che si accoppiavano sessualmente, e non cercavano nemmeno di nasconderlo. Nel mito babilonese si ricordano Apsu e Tiamat. Orfeo ed Esiodo narrarono di altre coppie incestuose. Le vicende di tali coppie originarie sono state degradate a episodi mitologici, ma nella nostra cultura Adamo ed Eva resistono da più di 4000 anni come quei due “fetentoni” che hanno commesso il peccato originale. Essi rappresentano il senso di colpa e la necessità di espiazione.

DUDU’:          Prufessò, scusate…  qui ce ne andiamo in  fantasia? 

MAMIE:      Sì, sì, tutta fantasia…per carità.

MARIA:         Prufessò, scusate anche me…avete detto …coppie cestose…cisto…insomma                    ‘na cosa del genere…

IL PROFESSORE:   …incestuose …coppie in-ce-stuo-se…sono familiari o  parenti che
                        si accoppiano sessualmente.

MARIA:         Veramente…marò, eh… che schifo…

MAMIE:      E non ci avete parlato ancora di Adamo ed Eva,  insomma, dottò, perché ci
                        volete parlare di loro? Oltre al peccato originale, ci dite che cosa hanno combinato?

ENZO:         Prufessò, sinceramente, quello che sappiamo di loro, l’abbiamo imparato dalla dottrina, prima di fare la Prima Comunione.

IL PROFESSORE:   Credo proprio che tante cose non le sapete.

DUDU’:          Siamo curiosi, dottò,  dite pure.

Il PROFESORE riprende:  Vi faccio una domanda…chi fu la prima donna del genere                             umano?

MAMIE:      Dotto’, lo sappiamo tutti….fu Eva.

MARIA:         Eh, sì…sì…Eva.

IL PROFESSORE:   Eh, no, signori miei; Prima di Eva, secondo il profeta Isaia, ci fu                              un’altra donna, una anti-Eva, femminista e libidinosa, una vera e propria  ninfomane, affetta da furore uterino. Questa donna si chiamava Lilith.

MARIA:       Come avete detto, dottò…furore uterino?  

MAMIE:      Sì, si, Mari, ha detto proprio così…furore uterino.

ENZO:         Ue’, Marì, a’ teneva sempre in fiamme…hai capito, adesso.  Quasi quasi ci sarebbe una certa rassomiglianza con chi sappiamo noi.

MARIA:         Hai ragione che  qui non siamo soli, e che non ho mestoli o qualche padella in mano, se no te la facevo vedere in fronte la rassomiglianza…e giacché ci  siamo, io ti dico che rassomigli a un marito che se ne starà quieto…minimo                      per una settimana.

ENZO:                       Ssssst, sto scherzando, Pandi…!

MARIA:         Come mi hai chiamato, scusa?

ENZO:                       Pandi, Lo so io perché…tesoro!

MARIA:         A casa me lo spiegherai!...dotto’, riprendete e…chiediamo scusa.

IL PROFESSORE riprende: Si narra che Adamo e questa Lilith litigassero spesso  per la                     posizione sessuale da adottare: Lilith non voleva stare supina cioè non le             piaceva stare sotto, e pretendeva di stare sopra, mentre Adamo non era  d’accordo. A causa di questi contrasti, Lilith abbandonò Adamo e se ne andò stabilendosi lungo le sponde del Mar Rosso dove abitavano dei diavoli  libidinosi, che con gioia  accolsero la bella e  “sempre ingrifata”  fanciulla. Dio, allora,  deluso dal comportamento di Lilith, mando degli angeli per convincerla a tornare da Adamo, e non tornò più.
Fu  così che Dio pensò di creare Eva, una donna dal comportamento meno focoso.
                       
MAMIE:      Era  veramente un tipo poco raccomandabile questa Lilith.

DUDU’:          Mamie, io direi una vera “zoccola”, e ce ne sono in circolazione anche oggigiorno. Io adoro le donne vere, non per niente mi sono innamorato di te con te per le due perle…e tu sai a cosa mi riferisco.

Il PROFESSORE:    Signori, sto per cncludere…allora….ssssst…..a giudicare                                          dall’intromissione del serpente si può sospettare che il peccato originariofosse un peccato di …gola, ossia una fellatio. Ad ogni  modo, quella di Adamo ed Eva è una favola morale che condanna  la disubbidienza.

MAMIE:      Prufessò, non ho capito bene chi non ubbidisce deve fare una ….fella…insomma quella cosa che ha detto lei? E …a dir la verità io non ho  capito bene bene  questa cosa.

IL PROFESSORE:   Signora Eldyna, abbia pazienza. suo marito, il signor Dudù, gliela  spiegherà a casa. Signor Dudù…lei ha capito tutto, vero?

DUDU’:          Certamente, dottò. sarò molto esauriente.

IL PROFESSORE: Signori, la lezione e’ terminata. Buona sera, a tutti voi e buona pizza; so che andrete in pizzeria.

In pochi minuti, il silenzio sovrastò la sala.

       ENZO     





Annamaria ... a dopo

METEO...e non solo

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si ride, si piange

e a proposito di pizza


UNA STORIA SORPRENDENTE

 
Molte migliaia di anni fa ......... l'uomo diventava agricoltore e raccoglieva i chicchi di grano: quando ne aveva bisogno pestava questi chicchi e se ne nutriva......... Scopri' anche che poteva impastare quel grano macinato il piu' finemente possibile con acqua, e arrostire quell'impasto, a forma di disco su pietre roventi. I primi che fecero questo aprirono la strada alla conquista del pane, delle schiacciate, delle pizze, e in seguito delle lasagne e degli spaghetti. Da nomade inerme divenne cacciatore e pescatore, poi ancora addomestico' alcuni animali perche' ci fu una specie di patto, di mutuo sostegno e con il loro aiuto l'uomo divenne anche pastore........ Quello che possiamo dire e' che pane, pizza, focacce e via dicendo sono insieme, all'origine nella stessa radice della nostra civilta'. Quelle schiacciate di pasta arrostite sulle pietre furono cotte, man mano anche in modo piu' comodo....... Il grande passo successivo fu quando venne scoperto il principio della lievitazione, e fu inventato il primo forno. Questo avvenne circa seimila anni fa: e in Egitto.
In tutta la zona del vicino Oriente, chiamata anche la mezzaluna fertile, dal Nilo all'Eufrate, la storia aveva camminato piu' in fretta che nelle terre circostanti.C'era stato chi aveva notato che l'impasto, per quello che genericamente era chiamato il pane, veniva a volte invaso da forze misteriose le quali lo facevano gonfiare e poi guastare. Alcuni consideravano impura quella pasta e la buttavano via, alcuni, invece pensarono di strumentalizzare il fenomeno: tutto dipendeva dalle concezioni religiose. Gli ebrei, per esempio, erano tra i piu' rigidi e rifiutavano sempre il pane lievitato e nei loro riti non era ammesso (ancora oggi, nella Messa cattolica, si usa l'ostia non lievitata come pane).Gli egizi impararono, dunque, a utilizzare quella pasta, a cuocerla e a conservarne qualche pezzetto per trasmettere ad altra pasta la stessa forza di crescere. Gli egiziani inventarono il forno, di questo abbiamo informazione certa, che era a forma di cono. Il fuoco si metteva dentro, fuori si appiccicavano letteralmente i panetti: quando cadevano voleva dire che erano cotti da una parte, ma venivano riappiccicati dall'altra per completare la cottura. Solo in un secondo tempo venne l'idea di dividere in due il forno per mettere sotto il fuoco e sopra, per cuocere, le schiacciate di pasta e acqua lievitate.
Questo cibo, intanto, aveva un carattere religioso unico, il punto e' che certamente ci furono pani in forme rituali, migliaia di anni fa, come offerte alle varie divinita' e in varie circostanze.......... ne troviamo ancora molti in uso in varie regioni d'Italia e in altre parti del mondo, anche se si sono persi per via i significati votivi originari.
Tra questi pani ce n'erano anche di quelli arricchiti con olive, ciccioli di maiale, antenati delle focacce e delle torte rustiche di oggi; ce n'erano anche di quelli arricchiti con miele, uvetta, pinoli, canditi, che sono diventati i vari panettoni, pangiallo, pandolce, e via dicendo, delle diverse tradizioni.
Come che sia, qualche riferimento anche di carattere linguistico su quelle e primitive schiacciate che accompagnarono la vita italiana dall'eta' romana a quella medioevale e oltre, lo troviamo proprio al passaggio emozionante dell'anno Mille, quando in tanti aspettarono la fine del Mondo..........

 
Dalla Canzonissima 1968 questo filmato del simpaticissimo Aurelio Fierro.



PIZZA FREDDA
Ecco la ricetta di  una pizza  gustosa...da mangiare specialmente in estate o da servire in un buffet...




(IMPASTO BASE )
INGREDIENTI:
500 gr di farina,
1 cubetto di lievito di birra,
1 cucchiaio di zucchero,
1 cucchiaio di olio,
1 cucchiaino di sale,
125 gr di latte+125 gr di acqua


PROCEDIMENTO: Disporre la farina sulla spianatoia nella classica forma a fontana. In punto esterno della fontana fare un buchino e mettervi il sale (la cosiddetta “casetta del sale”) in modo che non venga a contatto diretto con il lievito.Al centro della fontana mettere lo zucchero, il lievito sbriciolato, l’olio.Versare gradualmente il latte mescolato con l’acqua ed iniziare a impastare. Lavorare la pasta energicamente e a lungo, battendola anche sulla spianatoia, fino a quando non si staccherà facilmente dalle mani e risulterà piuttosto morbida ed elastica. Formare con la pasta un bel panetto, inciderne la superficie con una croce e farla lievitare coperta con un telo bianco in un luogo tiepido; quando la pasta sarà ben lievitata l’incisione fatta non dovrà essere più visibile. E’ difficile dare indicazioni sul tempo di lievitazione, essendo questo legato alla temperatura esterna.

Preparate la pasta , dopo la lievitazione la stendete sulla teglia, mettete della passata di pomodoro e fate riposare ancora una mezz’oretta. Poi cuocete il tutto. Una volta cotta, fatela raffreddare per bene poi mettete un pochino di maionese (non tanta, si deve vedere ma non troppo), stendendola su tutta la superficie. A questo punto farcite con pomodori a pezzi, mozzarella a cubetti, insalata e tonno. E’ deliziosa!



O' Sarracino

versione originale di R. Carosone
Annamaria... a dopo

DALLE LUMACHE ARRIVA UN POTENTE ANTIDOLORIFICO

https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEhqdZdAPkXsUx41VsVkEcdVDOuDy0EAm8FvpSb1GXE1tKoGRaZ3osFBPtEHWMTXJygBe6vdmYrFwE-pYxoyXckkGvFgOh0NiISd28gsP6M9Q_OGW3H-XsGGSXmDfxZ2_-glD9n471XH9mJo/s320/Notizie.GIF

Qual è l’antidolorifico più potente al mondo? Non la morfina, come sarebbe naturale pensare, ma il veleno delle lumache di mare. Niente di nuovo né di sensazionale, è vero: le conotossine, principio attivo contenuto appunto nel veleno dei molluschi, sono ben note in medicina e spesso somministrate chirurgicamente attraverso un’azione piuttosto complicata. Ora, però, grazie a uno studio dell’Università australiana del Queensland diretto e coordinato dal professor David Craik, il potentissimo antidolorifico (addirittura 100 volte più efficace della morfina) potrebbe essere utilizzato anche per via orale. Cosa finora impossibile, visto che i farmaci sperimentati (come lo ziconotide) hanno mostrato di perdere le proprietà anestetiche delle conotossine una volta entrati in contatto con la saliva e i succhi gastrici.
Colpiti da alcuni casi di avvelenamento dovuto alle lumache di mare, gli scienziati australiani hanno deciso di studiare le potenzialità di un veleno utilizzato dai molluschi per bloccare le cellule nervose e paralizzare le prede. I ricercatori sono riusciti a produrre una versione sintetica di una conotossina in grado di resistere agli enzimi del corpo umano, testandola su modello animale in cavie affette da dolori neuropatici. Significativi e inaspettati i risultati ottenuti. Una sola dose della sostanza creata ha ridotto in modo incredibile la percezione del dolore, mostrando un’efficacia 100 volte maggiore rispetto alla gabapentina, un farmaco utilizzato nel trattamento dell’epilessia. I dati ricavati sono ora al vaglio della Food and Drug Adminstration americana: in caso di responso positivo, gli scienziati australiani potranno avviare la sperimentazione sugli essere umani.
 Annamaria... a dopo

lunedì 26 luglio 2010

Meteo... e non solo




si ride, si piange




QUANDO TROPPA TECNOLOGIA FA MALE


 - La mail più importante della sua vita, Kord Campbell, esperto informatico, l'ha letta con ben 12 giorni di ritardo. Si trattava di un'offerta di lavoro molto vantaggiosa, andata in fumo. Cose che possono capitare ai maniaci del web che a forza di fare tante cose assieme, diventano distratti e si perdono nel mare di informazioni che trattano ogni giorno. Kord è uno dei tanti 'multitaskers', gli schiavi del web, totalmente incapaci di staccarsi dalla rete, a cui il New York Times ha dedicato una lunga inchiesta, nel giorno in cui è uscito a Cupertino del nuovo I-Phone, capace appunto di assolvere contemporaneamente funzioni diverse.
Assieme alla moglie e a due figli adolescenti, ogni mattina Kord fa colazione cliccando sull'Ipad, mentre guardano le news sul loro computer e ascoltano musica negli auricolari del Iphone. La sera vanno a dormire con il laptop poggiato sul letto, dopo aver risposto alle ultime mail e salutato gli amici in chat. Eccessi tecnologici che, come sintetizza il New York Times, possano creare problemi alla percezione della realtà e perfino al mondo degli affetti. I dati sono impressionanti: chi usa il computer sul lavoro apre programmi o consulta le mail in media 37 volte l'ora, sottoponendo il proprio cervello a stress mai testati prima. Tante informazioni tutte assieme provocano una certa dipendenza. Essere sconnessi provoca pertanto una certa ansia, la stessa che Kord confessa provare ogni mattina nei 221 secondi in cui il suo metro si trova sotto un tunnel.
Da giovane, racconta, "giocavo a basket e al massimo passavo un oretta ai video-game". Ora invece Internet è diventato il suo lavoro e nel tempo libero non si stacca dalla console. Nel 1996 ha venduto un suo programma per 1,3 milioni di dollari e ancora oggi lavora in modo autonomo nel ramo informatico. "Diciamo che voglio essere il primo a sapere quando atterrano i marziani...", scherza mentre mostra la sua postazione di lavoro composta da 4 monitor e 2 tastiere. Secondo l'Università di San Diego, nel 1960 la gente passava circa 4 ore davanti al piccolo schermo tv. Oggi la media è di circa 12 ore, e c'é chi arriva a passare molto tempo contemporaneamente davanti al computer e alla tele. In più, secondo una ricerca di RescueTime, gli americani visitano circa 40 siti web al giorno. Ma tutto ciò comincia a creare dei danni: un test elaborato da Eyal Ophir, uno studioso di Stanford dimostra che i 'multitaskers' sono molto più disattenti di chi gestisce meno informazioni contemporaneamente. In particolare, chi riesce a fare molte cose insieme è più bravo di altri a ottenere nuove informazioni, ma meno capace di valutare quale informazione acquisita nel recente passato è utile per il proprio lavoro.
Ma a preoccupare è anche la loro incapacità a vivere in modo normale gli affetti quotidiani. Sempre Kord racconta al giornale che nei giorni in cui non vide la famosa mail di lavoro, si dimenticò più volte gli hamburger sul fuoco, non prese i bambini a scuola e mancò a un paio di appuntamenti. Anche i figli patiscono problemi simili: continuamente interrotti da Facebook, Twitter e amici in chat, spesso non riescono a concentrarsi nel fare i compiti e il loro rendimento scolastico è calato. Tutti insieme hanno provato a disintossicarsi andando in vacanza 'unplugged', a Carmel, vicino S.Francisco. Ma dopo la prima passeggiatina sulla spiaggia, non hanno resistito e sono rispuntati i primi laptop e video-games.


 

Annamaria... a dopo

Le riflessioni di CIPRIANO - NON E' NULLA!

 https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEiQfDrjxCLo8ffU6cnsss4Got418D1QtNji4tKB420gCsGu0e5rfbcuYoK5mtizBRF7akKUX3BuLHu9CPVJmSl7mz-wt1zEWokrGhIEcQv2Su3Z1v9uw-w09Q9sicqhyphenhyphenB6tZw4Ej5d5GJUo/s200/cipri%C3%A0.jpg
 …Stiamo solo precipitando


La situazione sull’Airbus di linea dell’Alitalia in
volo quel giorno era tutto meno che tranquilla.
Un motore fuori uso, il carburante al minimo
e molteplici avarie stavano facendo molto
velocemente perdere quota all’aereo che
sballottava mentre all’esterno era anche in atto
un vigoroso uragano.
All’interno del velivolo i passeggeri erano
profondamente divisi: quelli della prima classe,
non numerosi, affermavano più o meno convinti
che la situazione era “Seria ma non pericolosa.
Perfettamente sotto controllo da uno staff di
piloti di prim’ordine. E’ vero, c’erano dei problemi
al motore, ma quelli venivano da lontano ed in
via di rapida soluzione”. Ad ogni buon conto
tutti i passeggeri della prima classe (First class)
avevano: due paracaduti a testa, canotti
automatici, kit completi per sopravvivere dodici
mesi, telefoni satellitari, fotografia a colori di tutti
i Primi Ministri al G8, e rimborso quintuplo del
biglietto.
In seconda e terza classe (economy class) la
situazione era un pochino differente: la netta
sensazione era che si stesse rapidamente
precipitando. Vedevano i due piloti in cabina di
pilotaggio che litigavano di brutto quasi venendo
alle mani, il motore che faceva fumo e fiamme;
c’erano solo due vecchi canotti e tre paracaduti
di dubbia apertura per cento persone, la
fotografia di Padre Pio ed il biglietto ancora da
pagare a rate. Le Hostess perfettamente
addestrate, belle e terribilmente sexy, cosce e
sedere da mozzare il fiato, invitavano con sorriso
suadente i paurosi e disfattisti passeggeri della
classe infima a stare seduti e tranquilli: si potevano
distrarre vedendo sul grande schermo, dopo le
ottime notizie del Tg1, una splendida replica del
“Grande Fratello”.
In alternativa c’era sempre da leggere la rivista
distribuita gratuitamente sull’Airbus “Il Miliardario”.
Tema della settimana: - Dieci modi per diventare
milionari - sottotitolo - Undici modi per non farlo
sapere a nessuno.
- Fermi tutti -.
Intanto sulla terraferma la SVIMEZ
(Associazione per lo sviluppo dell’industria nel
Mezzogiorno), associazione che ha per statuto
lo scopo di promuovere lo studio delle condizioni
economiche del Meridione d’Italia al fine di proporre
concreti programmi di azione e di opere intesi a
creare e a sviluppare le attività industriali, ci
elargisce in questi giorni dei dati raccapriccianti.
Orbene detta Svimez lancia un grave allarme sociale
Per il Mezzogiorno: una famiglia su cinque non ha
soldi per il medico, il Pil (ricchezza) di quest’area del
paese nel 2009 è tornato ai livelli di 10 anni fa.
Ma non solo: l’industria, il cui valore aggiunto è crollato
del 16%, è addirittura “a rischio di estinzione”.
C’è addirittura crisi nell’oro del meridione
“ Il Lavoro Nero”, dove a paghe sempre più misere
corrisponde una offerta sempre più ridotta.
La fatidica terza o seconda settimana dello stipendio,
per i fortunati che hanno un lavoro stabile, in molti casi
è scomparsa perché all’arrivo della busta paga già è
tutta impegnata in fatture, bollette e debiti.
Questa non è una mia personale e pessimistica
considerazione, ma la pura realtà.
Fermiamo un attimo questa fotografia e confrontiamola
con il fermo-immagine dell’aereo in caduta.
Come finirà? …Non ve lo svelo, perché questa volta
credo nell’ Imponderabile.
Ma ricordate e tenete a mente: TERTIUM NON DATUR
(Una terza possibilità non è concessa).

Cipriano