E' finita con il 2-3 contro la Slovacchia e con il disastroso ultimo posto nel Gruppo F l'avventura dell'Italia campione uscente ai Mondiali di calcio sudafricani. Ed è finita con il ct azzurro Marcello Lippi, al posto del quale arriverà Cesare Prandelli, come reso noto dalla Federcalcio prima dell'avventura iridata, pronto ad assumersi "tutte le responsabilità" del fallimento. Lippi ha ammesso di avere mandato in campo oggi a Johannesburg la squadra "con il terrore nelle gambe, nella testa e nel cuore". Secondo Lippi, l'Italia è scesa in campo come paralizzata nel primo tempo. "Non è riuscita a fare niente per motivi esclusivamente psicologici, non si è espressa, non ha giocato, non ha costruito, non ha fatto niente", ha spiegato il ct azzurro nella conferenza stampa dopo il match. "Avevo preparato questa partita presentandola come una finale, dentro o fuori. Evidentemente ho sbagliato a creare questi presupposti psicologici, ho mandato in campo una squadra non sufficientemente pronta per una partita così importante". All'ultimo match del Gruppo F all'Ellis Park, l'Italia è arrivata reduce dai due 1-1 contro Paraguay e Nuova Zelanda e, per non correre rischi e centrare la qualificazione agli ottavi di finale senza dover aspettare un risultato favorevole dall'altro match, era chiamata a vincere. Ma gli azzurri sono andati sotto dopo 25' per il gol di Robert Vittek, che poi al 73' ha firmato doppietta e raddoppio. Totò Di Natale ha accorciato all'81', ma con gli azzurri sbilanciati in avanti alla ricerca del pari (che con lo 0-0 tra Paraguay e Nuova Zelanda a Polokwane sarebbe bastato per andare agli ottavi), all'89' è arrivato il terzo gol slovacco di Kamil Kopunek. Inutile il 2-3 firmato da Fabio Quagliarella (in campo nel secondo tempo) al 92'. Grazie alla vittoria la Slovacchia ha così conquistato il secondo posto nel girone con 4 punti e la qualificazione agli ottavi di finale, alle spalle del Paraguay, primo con 5 punti. La Nuova Zelanda ha chiuso terza con 3 punti e l'Italia è finita mestamente ultima con soli 2 punti. Al ct che si assume tutte responsabilità, fanno però da contraltare le autocritiche degli azzurri. "Non abbiamo saputo dimostrare nulla", ha detto Rino Gattuso, oggi in campo nel primo tempo e poi sostituito nell'intervallo. "C'è solo da chiedere scusa, quattro anni fa ci hanno portato in trionfo, ora dobbiamo accettare tutto a testa alta. Le colpe sono le nostre, Lippi si aspettava di più da noi e quindi è giusto che siamo noi giocatori ad assumerci le colpe. Abbiamo giocato contro squadre sulla carta più scarse, ma noi abbiamo fatto peggio di loro". Quagliarella, dal canto suo, non ha polemizzato per lo scarso utilizzo da parte di Lippi: "Il mister sa quello che fa, vede gli allenamenti e alla fine abbiamo giocato tutti. Io so stare al mio posto, c'era gente importante davanti a me e poi si parla solo con i fatti. E in più lo spogliatoio era ed è unito e compatto". Spietata poi l'analisi dell'infortunato Gigi Buffon (il portiere ha giocato al Mondiale appena 45 minuti contro il Paraguay prima di arrendersi all'ernia del disco): "Nuova Zelanda e Slovacchia sono squadre da rispettare ma niente di più, se non ne vinci neanche una è giusto tornare a casa per capire il motivo di questo insuccesso". Prima di questa disastrosa partecipazione a Sudafrica 2010, la nazionale azzurra era stata eliminata nel primo turno dei Mondiali in cinque occasioni. L'ultimo grande flop risale all'edizione di Germania 1974, mentre le altre eliminazioni nel primo turno arrivarono nei Mondiali di Brasile 1950, Svizzera 1954, Cile 1962 e Inghilterra 1966. Mai prima di questa edizione, tuttavia, la nazionale italiana era stata eliminata nel primo turno senza vincere neanche una partita: la partecipazione a Sudafrica 2010 segna quindi il punto più basso nella storia delle partecipazioni azzurre ai Mondiali.
Annamaria... a dopo
Secondo Lippi è stata tutta colpa sua perché non è riuscito a infondere fino in fondo nella squadra l'idea dell'importanza della partita. O simili. E se fosse stato proprio il contrario: che cioè i nostri fossero atterriti dall'idea di sbagliare? Certo che mai s'è vista squadra più lenta e gioco più farraginoso. Tagliamola qui. Ma, d'altra parte, quali giocatori abbiamo portato in Sudafrica? Di valore medio e pure fuori forma. Chiudiamo il capitolo, dunque, e cominciamone un altro. Con tanti auguri agli azzurri (e anche a Lippi) e buona fortuna per il futuro dell'Italia.
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