sabato 16 giugno 2018

CERTE PERSONE NON LE DIMENTICO . SEMPLICEMENTE, LE SMARRISCO.







C’è un istante preciso in cui le persone smettono di esserci per me.
Quando sento che possono farmi del male o me ne hanno fatto.
Quando mi accorgo che da un loro gesto dipende la mia tranquillità e, magari, sono stata giorni interi a ragionare su parole che non pensavo di ascoltare.
Quando ti fanno credere di volerti bene, ma poi vivono trattandoti come se la tua presenza non facesse alcuna differenza.
Ecco, non lo so cosa mi accade ma a poco a poco, queste persone qui…dentro le smarrisco.
Non è che le dimentico, nè serbo rancore.
Semplicemente, le smarrisco.
Serena Santorelli




E vero che non tutti i narcisisti diventano serial killer, ma è altrettanto vero che a molti dei serial killer viene diagnosticato un disturbo di personalità di tipo narcisitica e che relazioni con persone di questo tipo possono causare gravi forme di depressione.




Narcisimo: autostima, bugia e manipolazione affettiva

I bugiardi patologici sono persone disturbate e disturbanti che per poter mettere in atto la finzione loro necessaria si dichiarano sostentori assoluti della sincerità e dei suoi valori. Si tratta di persone malate, anche se appaiono normali in superficie, e il loro disturbo può provocare gravissime conseguenze a chi sta loro vicino. 
Sono persone affette da DISTURBO NARCISISTICO DI PERSONALITA’ le quali non hanno piena consapevolezza della loro malattia e credono che mentire sia giusto al fine di salvaguardare il proprio ego ed ottenere vantaggi, fino al punto di danneggiare gravemente gli altri con comportamenti spietatamente manipolatori. 
Nella scala dei disturbi psichiatrici i narcisisti-bugiardi vengono poco prima degli psicopatici, ovvero dei serial killer, o comunque di quelle persone disturbate che oltre a mentire e a praticare violenza morale, senza alcuna pietà, commettono anche atti di estrema crudelta’ fisica. 
I bugiardi patologici narcisisti non arrivano a ciò, ma con la loro violenza morale pregna di atteggiamenti e comportamenti ingannevoli, possono – senza farsi il minimo scrupolo – generare immani sofferenze nelle loro vittime e in alcuni casi possono giungere ad istigare al suicidio. 
Si tratta di un disturbo grave, che resta strisciante per molti anni e poi esplode a livello conclamato conducendo a tragiche infelicità sul piano relazionale ed esistenziale (solitudine e angoscia) e a svariati disordini psichici (a quel punto inguaribili), finanche a differenti forme di scissione della personalità (schizofrenia). 
I narcisisti amano troppo se stessi per riuscire ad amare gli altri. Per il “narciso”, l’amore è un gioco in cui fare sempre la “parte del leone”, in cui mantenere sempre il potere anche a costo di mentire, tradire e umiliare il partner. 
Attenzione a non confondere il narcisismo con l’autostima, perché l’autostima si concilia benissimo con la capacità di amare, il narcisismo implica necessariamente lo sfruttamento e l’umiliazione del partner.
Certo, spesso i narcisisti sono estremamente affascinanti ma, alla prova del cuore, rivelano gradualmente la loro vera natura: egoisti, infedeli, manipolatori, prepotenti, ipocriti (“ipocrita”, nell’antica Grecia significava attore) 
Il manipolatore relazionale è un tipo di personalità patologica narcisista, egocentrica; un vampiro psico-affettivo che si nutre dell’essenza vitale delle sue prede. Critica, disprezza, colpevolizza, ricatta, ricordando agli altri i principi morali od il perseguimento della perfezione, ma questo solo quando gli torna utile. E per raggiungere i suoi scopi ricorre a raggiri, ragionamenti pseudo-logici che capovolgono le situazioni a suo proprio vantaggio. 
Spesso la sua comunicazione è paradossale: messaggi opposti in double bind, a cui è impossibile rispondere senza contraddirsi; oppure deforma il significato del discorso. Si auto-commisera, si deresponsabilizza, non formula richieste esplicite e chiare. Eppure non tollera i rifiuti, vuol sempre avere l’ultima parola per trarre le sue conclusioni, pur non condivise. Muta opinioni e decisioni. Soprattutto mente, insinua sospetti, riferisce malintesi. Simula somatizzazioni ed autosvalutazioni, ma dimostra sostanzialmente disinteresse affettivo. 

Ecco perchè sono personalità disturbate e disturbanti: sono destabilizzati e legandosi a loro si viene destabilizzati. (la valle dell'eco.net)



Mi auguro che questa pagina possa servire a coloro che stanno iniziando ad avere qualche dubbio, affinchè possano comprendere ma anche alle persone che fortunatamente  ne sono uscite. Ricordate che il  motto dei manipolatori è DIVIDI ET IMPERA, (dividi e domina) fomentando discordie.

Annamaria


mercoledì 13 giugno 2018

IL 12 GIUGNO DEL 1929 NASCEVA A FRANCOFORTE ANNA FRANK





In occasione dell'anniversario della nascita di Anna Frank ( 12-06-1929) riporto alcune delle frasi piu' belle e toccanti raccolte nel suo diario che ha iniziato a scrivere all'età di 13 anni. Raccontando la sua esperienza di deportata, nel suo nascondiglio, insieme ad altre 17 persone, per sfuggire ai nazisti.
Scrisse per due anni, fino a quando furono scoperti, nel 1944.
Anna e la sua famiglia vennero portati dai tedeschi al campo di Auschwitz. Si ammalo' e morì  poche settimane prima della liberazione, mentre il padre sopravvisse e pubblico' il diario nel 1947.
Mi ha fatto tanta compagnia il suo diario durante l'adolescenza e mi ha insegnato molto.




 -Non ci è permesso di avere opinioni. Le persone possono dirti di tenere la bocca chiusa, ma non possono impedirti di avere un'opinione. Anche se si è ancora molto giovani, non dovrebbero impedirti di dire quello che pensi.

-È davvero meraviglioso che io non abbia lasciato perdere tutti i miei ideali perché sembrano assurdi e impossibili da realizzare.
Eppure me li tengo stretti perché, malgrado tutto, credo ancora che la gente sia veramente buona di cuore. Semplicemente non posso fondare le mie speranze sulla confusione, sulla miseria e sulla morte. Vedo il mondo che si trasforma gradualmente in una terra inospitale; sento avvicinarsi il tuono che distruggerà anche noi; posso percepire le sofferenze di milioni di persone; ma, se guardo il cielo lassù, penso che tutto tornerà al suo posto, che anche questa crudeltà avrà fine e che ritorneranno la pace e la tranquillità.

-Una cosa però l’ho imparata: per conoscere bene la gente bisogna averci litigato seriamente almeno una volta.
Solo allora puoi giudicarne il carattere.

 -Chiunque è felice, renderà felice anche gli altri.

 -Viviamo tutti con l’obiettivo di essere felici; le nostre vite sono diverse, eppure uguali.

 -Non penso a tutta la miseria, ma alla bellezza che rimane ancora.

 -La verità è tanto più difficile da sentire quanto più a lungo la si è taciuta.

 -A dispetto di tutto quanto credo ancora che la gente abbia davvero un buon cuore.

 -Ciò che un cristiano fa è sua propria responsabilità, ma ciò che fa un singolo ebreo viene fatto ricadere sulle spalle di tutti gli ebrei.

 -Penso che quello che mi sta accadendo sia meraviglioso, e non solo per quello che si può vedere del mio corpo, ma tutto quello che sta crescendo dentro. Non ho mai discusso di me stessa o rivelato alcune di queste cose a qualcun altro. Questo è il motivo per il quale ho parlato con me stessa di queste cose.



 -I genitori possono solo dare ai figli buoni consigli o indirizzarli sulla buona strada, ma la formazione definitiva della personalità di una persona è nelle mani della persona stessa.


Annamaria




domenica 10 giugno 2018

DALL'ALTRO LATO DELL'ARCOBALENO












Un chiarimento difficile e coraggioso di una figlia ,Millie Fontana, di due lesbiche.






Mi chiamo Millie Fontana, ho 23 anni e sono figlia di due lesbiche, concepita tramite un donatore. Sono qui con il supporto di tutti e tre i miei genitori. Questa è una testimonianza che, di sicuro, è inaudita perché nessuno vuole sentir parlare dell'altro lato dell'arcobaleno, il lato non adatto per crescere dei bambini felici, perché crescono con l'idea sbagliata di come una struttura familiare dovrebbe essere.
Crescendo, volevo un padre... Sentivo dentro di me che mi mancava un padre prima ancora che potessi concepire quello che significava un padre. Sapevo che amavo entrambe le mie mamme, ma non riuscivo a capire quello che mancava dentro di me. Quando ho affrontato la scuola ho iniziato a realizzare, attraverso l'osservazione di altri bambini e dei loro legami d'amore con i loro padri, che mi stavo perdendo qualcosa di speciale. Mi è stato mentito durante tutta la scuola; Mi è stato detto che non avevo un padre... è stato molto difficile per me affermare un'identità stabile per questo. E la mia stabilità comportamentale ed emotiva ha sofferto molto a causa di questo.
Sono cresciuta atea e senza alcuna affiliazione religiosa... ma supporto i cristiani perchè finora, in questo dibattito, i cristiani sono gli unici che si pongono la questione e seguono i loro figli. I cristiani sono gli unici che cercano di accendere i riflettori sulle storie come la mia. Nessuno nella lobby Lgbt vuole ascoltare qualcuno come me perchè "Love is love" giusto? Noi non esistiamo per loro.
Crescendo mi guardavo allo specchio e pensavo: "Da dove ho preso questi occhi verdi? Da dove ho preso un certo aspetto della mia personalità o certi talenti che nessuno nella mia famiglia ha?". La risposta è semplicemente "Mio padre"! Ma in realtà non è soltanto il padre o il donatore (come a loro piace chiamarlo), ma : "ho una zia, uno zio, una nonna e tanti cugini?". Sono tutte cose che fanno parte di me. Chi erano i miei genitori per decidere quali parti di me è accettabile che conosca e quali no? 
Ho conosciuto mio padre quando avevo 11 anni ed è stata probabilmente la prima volta nella mia vita in cui mi sono sentita una bambina stabile. L'ho guardato negli occhi e ho pensato: "questa è la mia parte mancante", non perchè avessi fantasticato sull'avere un padre, ma perchè ho potuto dare un volto a chi ero io, potuto guardare chi è egualmente responsabile della mia esistenza, ho potuto affermare la mia identità basata su questo uomo.
Voglio parlare di reale "uguaglianza". Sento parlare di "uguaglianza" dalla lobby Lgbt ma mi chiedo quale sia la loro definizione di uguaglianza perchè, per me, uguaglianza significa dire la verità, significa essere rispettati per quello che si è per intero e non solo in base a quello che i genitori decidono che tu debba sapere. Uguaglianza è guardare entrambi i lati della mia famiglia genetica e capire chi sono veramente. Uguaglianza non significa che, siccome alcuni studi su famiglie gay volontarie e sui loro figli dimostrerebbero un esito positivo, questo debba valere per tutti, è completamente irrealistico.
Ho sentito questa menzogna della lobby Lgbt: ai bambini non importa chi è la loro famiglia, uomini e donne sono intercambiabili. Considero questo di per sé una forma di discriminazione di genere. Uomini e donne offrono ruoli complementari nell'allevare il bambino e dovrebbero essere rispettati con "uguaglianza".
E' buffo il modo in cui la lobby gay parla di omofobia. Ho racconti di amici gay che mi spiegano che altri gay li chiamano omofobi perchè preferiscono che i bambini crescano con un padre e una madre: è totalmente ridicolo! Ero omofoba quando mi guardavo allo specchio e mi chiedevo dove fosse mio padre? Ero omofoba quando supplicavo i miei genitori di dirmi chi fossi? Assolutamente no! Io amo i miei tre genitori con "uguaglianza".
L'omofobia, in realtà, è semplicemente un'avversione per un certo comportamento. Sono profondamente in disaccordo nell'equiparare omofobia e razzismo. Mi sento offesa dall'idea che io sia considerata razzista per aver parlato di queste cose.
Perchè il governo sta cercando di spingere una agenda che non è basata sull'onestà? Perchè in realtà in ogni relazione tra persone dello stesso sesso ci vuole una terza persona per "produrre" un bambino. Perchè come società dovremmo ignorare questa verità? Io non sono qui grazie a due donne, ma tre persone hanno fatto la scelta di farmi venire al mondo. La scienza viene sostituita dai desideri di alcuni adulti. In Canada sul certificato di nascita c'è scritto "genitori legali" non più genitori biologici. Il certificato di nascita sta cambiando da documento della storia del bambino a documento di intenti degli adulti. Sono gli adulti che decidono: io mi prendo cura di questo bambino. Ma quali informazioni questo documento fornisce al bambino? Non è realistico. Nessuno fa un certificato sulle intenzioni.
Mia madre mi ha fatto una domanda: cosa sarebbe successo se io e la mia partner potevamo sposarci? Se avessimo potuto avere quell'ambiente familiare stabile come tutti gli altri? Ho risposto con un'altra domanda: che tipo di terapia mi avrebbero somministrato gli psicologi per i miei comportamenti dovuti alla mancanza di un padre se l'assenza del padre fosse stata considerata una forma di discriminazione? Nessuna risposta.
La cosa divertente è che Obama ha detto che adesso tutti gli altri paesi si dovranno evolvere, ma da quello che ricordo, l'evoluzione è durata un po' più di un decennio ed anche che ha coinvolto tutti. L'evoluzione non è stata fatta con un'agenda politica che sta silenziando anche una parte della comunità Lgbt. Sono una piccola minoranza estremista che sta spingendo, da quello che mi sembra, all'estinzione del genere  in sé stesso. Io non vedo "gender equality" io vedo l'intenzione di sbarazzarsi del genere umano del tutto.
Finchè noi come società non intavoliamo una discussione che includa i bambini come me per i quali non va bene che i genitori decidano quali sono le parti (di vita) che sono accettabili da rivelare al bambino, finchè questa discussione esclude tutti quelli che sono stati allevati senza padre o senza madre, finchè questa discussione azzittisce svergognandoli i bambini che sono sulle mie posizioni, non dovremmo spingere il matrimonio a questa evoluzione perchè l'evoluzione va per gradi e non ho intenzione di venire zittita da persone che devono dire a me come è accettabile che io mi senta, che sono una brutta persona perchè volevo un padre, che forse non amavo abbastanza le mie madri se volevo un padre.
Grazie per il sostegno a questa causa perchè tutti meritano avere voce e non lascerò che si incuta vergogna ai cristiani o a qualunque persona di fede solo perchè si mobilita per i bambini... è ridicolo!




Sunto e traduzione di Paolo Ultimo

Annamaria

giovedì 7 giugno 2018

L'INVASIONE DEGLI ANGLICISMI








E dopo aver letto in questi giorni da tutte le parti "Salvini visita l'hotspot di Pozzallo", mi sono chiesta ...minchia...ma le mie adorate zie, Pina e Giovanna, avranno capito che è andato al porto, nel "Centro accoglienza immigrati "? Care zie di Pozzallo stiamo diventando sempre piu'english! 

Vero è che la lingua di Shakespeare è anche la lingua di moltissime discipline diverse: politica,attualità, moda, informatica, affari, cinema, sport, musica etc...
Ma a niente valgono le lamentele, da anni, dei tradizionalisti e dei puristi dell’italiano.
Rassegniamoci ormai gli anglicismi. Fanno parte della nostra quotidianità e necessariamente dobbiamo conoscerli e usarli il meglio possibile. 

Se vogliamo capire dove è andato Salvini a Pozzallo e stare al passo coi tempi  dobbiamo per forza  essere in grado di conoscere
l’inglese.
Da internet per me, per voi ma soprattutto per le mie care zie  ho preso un glossario, non completo perchè sarebbe lungo, piu' comune. 




POLITICA 
Bipartisan: si dice quando una cosa è condivisa di solito da entrambi i partiti (maggioranza e minoranza);
Jobs act: ne sentiamo parlare spesso ma non sempre capiamo di cosa si tratta; semplicemente è la “legge sul lavoro”;
Exit poll: è il famigerato sondaggio sui voti dopo un’elezione;
Stepchild adoption: letteralmente sta per “adozione del figliastro”, ovvero la possibilità di adottare il figlio del proprio compagno/a;
Speech: è il discorso di un candidato o di un personaggio politico;
Spin doctor: è un esperto di comunicazione che lavora per i politici ed elabora strategie al fine di ottenere consenso elettorale presso l’opinione pubblica;
Welfare: è lo “stato sociale”, ovvero l’insieme delle politiche messe in atto da un paese che si prende cura dei propri cittadini fornendo assistenza sanitaria, istruzione pubblica e forme di indennità ai lavoratori.

AFFARI
Customer Care: è l’ufficio preposto all’assistenza clienti;
Mission: termine odiatissimo dai linguisti ma che spopola ormai in ogni dove; non è altro se non lo “scopo”, la “dichiarazione d’intenti” di un’azienda;
Startup: nuove, piccole e giovani aziende che spesso promuovono idee innovative;
Community manager: una delle tante figure lavorative nate con l’avvento dei social network; il community manager, in particolare, gestisce le reti social di un’azienda;
Part time/full time: termini diffusissimi che stanno, rispettivamente, per un contratto di lavoro ad orario ridotto e uno ad orario pieno;
Freelance: chi lavora in proprio ed ha una partita IVA;
CEO: Una volta era l’amministratore delegato, oggi è il Chief Executive Officer;
Target: è la fascia dei potenziali acquirenti e/o consumatori di un prodotto;
Manager: Indica una persona con mansioni dirigenziali;
Meeting: semplicemente una riunione, un incontro di lavoro;
Deadline: si tratta del termine ultimo per la consegna di qualcosa;
Conference call: è una riunione telefonica.
E-mail: inutile dirlo, è la posta elettronica!




TECNOLOGIA
Smartphone: è il cellulare di ultima generazione con il quale si può navigare in internet, utilizzare applicazioni, etc;
Wireless: un collegamento di questo tipo è un collegamento che non necessita di cavi;
RAM: la Random Access Memory è la memoria temporanea che i computer utilizzano per lavorare e non per immagazzinare dati;
Hardware: è la componente fisica degli strumenti elettronici (per esempio, lo schermo, la tastiera, il mouse etc.);
Software: i programmi del pc o il sistema operativo sono software;
Touchscreen: si dice di dispositivi che non hanno tastiera o periferiche esterne ma che si utilizzano toccando semplicemente lo schermo;
Social network: Sono reti sociali fruibili sul web o tramite apposite applicazioni che consentono il collegamento fra gli utenti e la condivisione di materiali.
Il mondo della moda
Brand: è la marca, la firma di un prodotto;
Must-have: una cosa che si deve avere a tutti i costi;
 Trendy: è tutto ciò che fa tendenza;
Make up: è il trucco;
Fashion: semplicemente è la moda;
Cool: si tratta di un termine colloquiale che significa “figo”;
Outfit: è l’insieme di capi di abbigliamento e accessori scelti per essere utilizzati in una specifica occasione.

CINEMA
B movie: un film letteralmente di “serie B”, quindi considerato dalla critica parecchio lontano dal “cinema d’autore”;
Soundtrack: la colonna sonora;
Drama: un film o una serie tv di genere drammatico;
Legal: un film o una serie tv ambientati in tribunale, con tanto di avvocati, giudici e giuria;
Sequel: ciò che segue ad una storia precedentemente raccontata/portata sullo schermo;
Prequel: ciò che precede una storia precedentemente raccontata/portata sullo schermo;
Spin-off: è un’opera derivante da un’altra e della quale racconta le storie parallele.

MUSICA
Videoclip: un video musicale;
Star: una persona davvero molto famosa;
Playback: è quell’artificio per cui, durante una esibizione, il cantante muove le labbra e si muove come se stesse realmente cantando mentre, in realtà, la voce è stata registrata in precedenza;
Live: dal vivo;
DJ: sta per disc jockey (o deejay) ed è un intrattenitore che, solitamente, si occupa della selezione musicale di un club, un locale, una discoteca ma anche di una radio.

VARIE
Abstract: è l’estratto di un documento, di una tesi, insomma è una sintesi;
Trendsetter: è qualcuno che individua ciò che andrà di moda nel prossimo futuro, un cacciatore di tendenze;
Trend: qualcosa che va di moda e la cui popolarità cresce esponenzialmente;
Trash: di cattivo gusto, volgare;
Millennials: è la generazione nata nella seconda metà degli anni 80 e che, quindi, ha vissuto la propria adolescenza e maturità all’alba del nuovo millennio;
Baby Boomers: è la generazione nata fra il 1945 e il 1964 e che ha contribuito al cosiddetto baby boom (un importante aumento demografico) di quegli anni in America. Indica, quindi, chi ha vissuto la piena maturità negli anni del benessere economico tipico degli anni Ottanta e primi Novanta;
Teenager: chi ha un’età compresa fra i 13 e i 19 anni, quindi gli adolescenti;
Duty free: è letteralmente un “negozio senza tasse”, nel senso che sui prodotti in vendita non si pagano le imposte sulla vendita (la nostra IVA). Di solito si trovano all’interno delle zone franche degli aeroporti;
Coffee break: letteralmente la “pausa caffè”;
All inclusive: tutto compreso;
All you can eat: questa formula prevede che, a un prezzo fisso, si possa mangiare tutto ciò che si vuole, senza limiti di quantità.

Una particolarità: quando utilizziamo una parola straniera ,nel contesto della nostra lingua italiana, non si deve formare il plurale come lo si formerebbe in inglese 

Non si dice «Pratico molti sports» ma «Pratico molti sport»;

Non si dice «Oggi ho inviato molte e-mails» ma «Oggi ho inviato molte e-mail».

Loro si che parlavano e  scrivevano solo in italiano, con qualche parola in latino "MA SI, FAI VEDERE CHE ABBONDIAMO: ABBONDANDIS, ABBONDANDUM.



Annamaria...dal mio blog ovvero "diario in rete" 



martedì 5 giugno 2018

PERDERSI PER RITROVARSI







C'è stato un momento
in cui mi sono persa.

Ho perso tutto quello che avevo
attaccato alla schiena
i vecchi paradigmi
forme
maschere
vergogna
senso di colpa
costumi
e le regole.

Ho perso ore e orologio
calendario e aspettative
le speranze e le certezze.

Ho perso tutto ciò che era
tutte le inutili attese
tutto quello che avevo cercato
tutto quello per cui avevo camminato
e tutto ciò che avevo lasciato 
sul ciglio della strada.

E così, nel perdere tutto
ho anche perso la paura
la paura di infrangere le regole
e le autocritiche feroci
la paura della morte
e la paura della vita
la paura di perdersi
e la paura di perdere.

Scultura di Paige Bradley 

E completamente nuda
priva della vecchia pelle
ho trovato un cuore
che vibra dentro ogni poro
del mio essere
un profondo tamburo
fatto di argilla
stelle e radici
il suo eco dentro di me
è la voce della Vecchia Donna.

Fu allora che ricordai
battito dopo battito
che ero viva
eternamente viva
che ero libera
coraggiosamente libera.

Ada Luz Márquez – Hermana Águila



Annamaria

giovedì 31 maggio 2018

EREDITÀ DANTESCHE















Forse molti non lo sanno ma è grazie a Dante Alighieri che usiamo alcuni modi di dire quotidianamente.

Perché si dice "stai fresco"?
L'espressione nasce nella Divina Commedia, con Dante Alighieri.

L'espressione "stai fresco!", usata per dire che qualcosa non accadrà mai, ha origine nella letteratura. È stata infatti usata per la prima volta da Dante Alighieri nel verso 117 del XXXII canto dell’Inferno. Qui, riferendosi ai dannati sepolti e imprigionati per sempre nel lago ghiacciato di Cocito, il poeta scrive: "là dove i peccatori stanno freschi".



 Nel XXXIII canto, in un’invettiva contro Pisa, appare invece l’espressione bel Paese, oggi usata come sinonimo di Italia.

 Nel V canto, nel raccontare l’amore tra Paolo e Francesca, scoccato mentre i due leggevano il racconto del bacio tra Lancillotto e Ginevra, Dante introduce quel galeotto fu (riferito al libro) che usiamo tuttora per dire che la responsabilità di un evento è dipesa da qualcosa estranea a noi.

..Non ragioniam di loro, ma guarda e passa
Altra espressione idiomatica: gli ignavi proprio non gli piacevano. Guarda, e passa. Una riga e li lasciamo da parte anche noi.

Fa tremar le vene e i polsi
Si usa per indicare qualcosa di molto spaventoso, spesso riferito a compiti molto gravosi e difficili. Siamo all’inizio del poema (Inferno, I, 90) e Dante, dopo aver ritrovato la strada fuori dalla “selva oscura”, incontra nuovi ostacoli. Tre bestie feroci gli si parano davanti impedendogli il cammino. In particolare una lupa, molto pericolosa, che lo spaventa a morte. Per fortuna a salvarlo arriva Virgilio (in sintesi, Dante scappa da una lupa per seguire un fantasma: vabbe'). A lui spiega le ragioni del suo spavento, “la bestia per cu’ io mi volsi”, che gli “fa tremar le vene e i polsi”. Ma non c’è soluzione. La lupa sarebbe rimasta lì fino a quando – dice la profezia – non sarebbe arrivato un veltro, cioè un cane da caccia, ad allontanarla. Anche Berlusconi, nel 2008, la ripeté. Non c’entrava nessuna lupa, ma solo un Veltroni.

Non mi tange
Non mi importa, non mi interessa. Si usa in frasi scherzose. Come al solito, in origine, di scherzoso non c’era niente: “Io son fatta da Dio, sua mercé, tale / che la vostra miseria non mi tange” (Inferno, II, 92): è Beatrice che parla. È appena scesa dal Paradiso (dove si trova vicina a Dio) nel Limbo, per ordinare a Virgilio di andare a salvare Dante. Il poeta latino è incuriosito dalla visita insolita e ne approfitta per farle qualche domanda. Come fa, una come lei, a venire fin quasi all’Inferno e non soffrirne? Semplice: è “resa in modo tale da Dio da non sentire la miseria (cioè la condizione del peccatore)”. Il male non la tocca, o meglio, non la “tange”.

Cosa fatta capo ha
In Dante si trova l’inverso: “Capo ha cosa fatta” (Inferno, XXVIII, 107). Lo pronuncia un povero dannato, Mosca dei Lamberti, che gira per l’inferno con le mani tagliate e il sangue che gli zampilla sulla faccia. Che c’entra l’espressione proverbiale con questa scena alla Tarantino? Secondo la leggenda dell’epoca di Dante, la frase venne pronunciata da Mosca dei Lamberti per indurre la famiglia degli Amidei a vendicarsi di Buondelmonte per un affronto di tipo matrimoniale. Basta titubanze, disse. Lo scontro fu molto grave perché portò, secondo la leggenda, alla sanguinosissima divisione, nella città, tra Guelfi e Ghibellini. E Mosca, causa della divisione, porterà per l’eterntà sulle mani i segni della violenza.






Annamaria

venerdì 25 maggio 2018

FARE SESSO AIUTA LA MEMORIA (SE LO FATE SPESSO)









Fare sesso fa bene e fa bene a tutte le età ma gli over 50, sessualmente attivi almeno tre volte a settimana, hanno una memoria migliore, anche se a breve termine.

Lo rivela uno studio dell'Università di Wollongong, in Australia, pubblicato online sulla rivista Archives of Sexual Behavior. L'effetto positivo, però, secondo i ricercatori è temporaneo, per questo bisogna praticare l'attività sessuale con frequenza.



Lo studio ha preso in esame complessivamente 6016 adulti di età pari o superiore a 50 anni (2672 uomini, 3344 donne), che hanno completato un test di memoria episodica e hanno anche risposto a domande relative alla salute, all'attività sessuale e alla vicinanza emotiva. Due anni dopo, è stato chiesto loro di ripetere nuovamente l'esercizio di memoria episodica. Dall'analisi dei risultati è emerso che, tenendo conto di quanto spesso i partecipanti si baciassero, toccassero o facessero sesso con i partner, nel breve periodo l'attività sessuale ha avuto un impatto sulla memoria, ma gli effetti non sono durati a lungo.



I ricercatori evidenziano anche che questo studio, come quelli precedenti sui topi, suggerisce che il sesso favorisca la memoria stimolando la crescita dei neuroni nell'ippocampo, una parte del cervello che viene attivata quando si eseguono attività di memoria episodica e spaziale.



La ricerca evidenzia che fare sesso ma anche solo baci e toccatine aiutano, anche se temporaneamente, la memoria.
Dunque se ci scordiamo dove abbiamo appoggiato gli occhiali, il cellulare o le chiavi della macchina , secondo gli studiosi, dovremmo avere sempre disponibile un partner.
Dunque se non volete avere problemi con la memoria, con l'avanzare dell'età, datevi da fare tra le lenzuola.
Ai single consiglio di iscriversi in palestra perchè anche l'esercizio fisico aiuta mentalmente: secondo un'altra ricerca eseguita presso il Centro per la Salute del Cervello dell'Università del Texas, praticare un’attività sportiva permetterebbe  di preservare più a lungo la memoria ed altre capacità cerebrali.

Annamaria



Articolo suggerito da Antonio L.






giovedì 24 maggio 2018

RICORDO DI UN BACIO (mai dato e tanto desiderato)





Eh si... caro Toto', come dice E. Vance Cooke "un bacio non  dato è bacio sprecato. L'amore deve essere assaggiato".





Due labbra si avvicinano
Due cuori si stringono
Gli occhi si chiudono
Le dita si cercano, si trovano, si accarezzano …

Il suo respiro si mischia con il tuo
Il suo calore ti attraversa
La sua saliva diventa la tua
Le due lingue impazzite si cercano …

I pensieri si confondono
Le parole si perdono
Non senti più niente
Il silenzio ti avvolge …

I due corpi si infiammano
Le due anime volano
Il desiderio scompare
E ti riempi d’amore.



Totò Migliore
Annamaria

domenica 20 maggio 2018

LETTERA AI GOVERNANTI




Ai nuovi governanti, propongo alcuni punti da inserire nel programma di governo.

1 Un piano per il miglioramento dei trasporti  passeggeri, in particolare quello ferroviario, per superare i grandi disagi dei pendolari, studenti cittadini e lavoratori.

2 Particolare attenzione alla Sanità pubblica, abolire le lunghe liste di attesa su esami, visite specialistiche e prestazioni sanitarie. Combattere il clientelismo, sprechi, su appalti di acquisto materiale  lavori edilizi e prestazioni sanitarie, poi fare controlli efficaci, sulle convenzioni con privati.

3 Impegno per rafforzare l’unione europea, perché conviene a tutti i cittadini ha garantito 70 anni di pace, adesso è arrivato il momento di impegnarsi per raggiungere l’obiettivo di una vera unione politica, economica e sociale.

4 Un programma urgente per prevenire gli infortuni sui posti di lavoro, con un’educazione, formazione dei lavoratori e dei datori di lavoro, rispetto delle regole per la sicurezza e la salute sui posti di lavoro, la vita è un  valore umano il più alto, va salvaguardata sempre.

5 Proseguire gli investimenti nella cultura, nella ricerca, sulla conservazione dei beni artistici, dei musei, favorendo l’aumento dei visitatori e lo sviluppo del turismo.

6 Un piano per investimenti per il rispetto e la tutela dell’ambiente, del territorio e dell’agricoltura, favorendo con incentivi economici e di strutture per la ripopolazione, delle nostre belle colline, montagne e zone abbandonate.

7 Blocco dell’IVA, negli ultimi anni è stato fatto e ci ha garantito prezzi dei beni di prima necessità bassi, salvaguardando il potere di acquisto dei cittadini.

8 Un piano per combattere il lavoro sommerso e l’evasione fiscale, bisogna dare più potere ai comuni, la polizia locale sa dove si annidano, il lavoro nero e l’evasione fiscale, una volta individuati segnalarli alla guardia di finanza e agli ispettorati del lavoro.

9 Fare una bella informazione, formazione dei cittadini, per fare prendere coscienza che pagare le tasse è un dovere e ci sono le leggi che vanno rispettate, servono allo stato per darci dei servizi alla comunità, ai cittadini, dalla sanità pubblica alla scuola, le forze dell’ordine pubblica sicurezza e tanti altri servizi alle persone. Se pagassero tutti il dovuto, si pagherebbe, tutti meno e avremmo servizi migliori, poi abolire i contanti e obbligo di pagare con carte di credito.

10 Bisogna combattere seriamente le mafie, la corruzione, la malavita organizzata, grosso problema per i cittadini, per la società e per il nostro meraviglioso paese.

11 Gli immigrati, non serve giurare sul Vangelo e poi non accetarli, respingerli e guardati male, il problema degli immigrati va gestito con intelligenza, responsabilità e soprattutto con grande umanità, se gestito bene, può essere una risorsa per il nostro paese e per l’Europa, visto il calo demografico, poi hanno una dignità da rispettare.

12 Il reddito di cittadinanza è assistenzialismo, bisogna creare posti di lavoro per i giovani e meno giovani, dare loro una dignità, non c’è proprio bisogno, esiste già il reddito d'inclusione, la cassa integrazione, la disoccupazione.

13 Mettere nel programma di governo, con l' aiuto concreto di personale, economico, di strutture e strumenti adeguati, per i più deboli, dei più bisognosi, per le famiglie che hanno a carico persone diversamente abili e dei vecchi non autosufficienti.

14 Altro che giurare sul vangelo e proclami di razza bianca e d'insulti e parole dispregiative nei confronti di avversari politici, la razza è una sola, quella umana, il rispetto degli avversari politici e delle persone è un grande valore umano, ora è arrivato il momento di mettersi a lavorare per il bene comune.

Francesco Lena 

mercoledì 16 maggio 2018

L'INTELLETTO




L’Intelletto?
Sì, l’Intelletto!
E’ il personaggio che ragiona
Interviene tranquillo, sicuro, imperterrito
Conteggia, raffronta, intuisce, fiuta, comprende
Si persuade, sniffa, stecchisce,
odia e distrugge
per il buio che lo assale nel suo Credo
per la luce nel suo credo…Ama
…ma non sempre
Che personaggio, l’Intelletto!
Non manca di scherzare  con malizia e anche senza
Si ottunde per odio e per amore
Opera, si adopera, crea, dà vita
Lui dice che si avvale della Logica
Che pensa
Inducendo, deducendo…ma non sempre
Le macchie di sangue al suolo sono ricorrenti:troppo!
Ma è sempre un personaggio VERO
A cui la vita gli sorride, spesso lo deride
Spesso lo distrugge a poco a poco
Accade che rinasce con L’AMORE

Io lo immagino; come una vecchietta
Che, passato il tempo, alza un braccino…
Sventola la mano e…s’allontana.

Vincenzo Liberale