venerdì 8 maggio 2015

COACH DELLE ABITUDINI







Quante volte cerchiamo di calmare una tempesta, provando in tutti i modi a controllare l'incontrollabile e magari dando la colpa a qualcosa che, tanto, non possiamo in alcun modo influenzare? 
Essere resilienti non significa essere in grado di tenere tutto e tutti sotto controllo, ma noi stessi, per navigare anche nella tempesta. 
Se in questo momento attraverso un periodo di crisi: 
1) Guardala da fuori. Osservala con cura, cercando di vedere tutte le parti: l'inizio, la causa principale, il suo sviluppo, dove ti trovi tu adesso e cosa farai. Ti permetterà di acquietare le emozioni.
2) Comincia a prendere quei pezzi della tua "tempesta" e trovare azioni che puoi fare per uscirne.
3) Individua le parti che non puoi controllare ed accettale come parte del viaggio; preparati al meglio per goderti anche questa parte, anche se ci saranno delle difficoltà.



Annamaria

giovedì 7 maggio 2015

STOP VITALIZIO : ORA O MAI PIU'


(Ansa-07 maggio 2015-21:56)
Dopo mesi di rinvii e di incessanti polemiche tra i partiti, i presidenti delle Camere, forse anche grazie alle elezioni regionali ormai alle porte, riescono a tagliare quello che ormai può essere considerato il loro traguardo: gli uffici di presidenza di Senato e Camera dicono sì alla delibera che taglia il vitalizio ai parlamentari condannati. Ma al risultato, che fa esultare Grasso ("Un bel segnale da parte delle istituzioni") e Boldrini ("E' la moralizzazione della politica"), non ci si arriva in modo indolore. La maggioranza si spacca: quasi tutto il Pd vota "sì"; Ap o non si presenta o non vota; Svp a Palazzo Madama si astiene. E anche l'opposizione è in ordine sparso: FI abbandona i lavori; M5S alla Camera esce e al Senato dice "no"; Sel dà l'ok insieme a Lega e FdI; mentre FI abbandona i lavori. L'approvazione della delibera, che cancella il "privilegio previdenziale" per il parlamentare che subisce una condanna definitiva a più di due anni per reati di mafia, terrorismo, contro la P.A.(eccezion fatta per l'abuso d'ufficio) e per tutti quelli che prevedono condanne non inferiori nel massimo a 6 anni, tra cui anche la frode fiscale, ma non il finanziamento illecito ai partiti, è stata una strada piuttosto in salita. Che ha richiesto infiniti incontri, colloqui più o meno riservati e varie riscritture del documento. Un lavoro certosino, insomma, che ha visto il presidente Grasso in prima fila. Sua infatti è la prima bozza poi rivista e corretta alla luce dei pareri dei costituzionalisti interpellati e delle istanze delle varie forze politiche. Nella delibera 2.0 infatti sono comparse misure che prima non c'erano e che sono state aspramente criticate dai 5 Stelle che alla fine o hanno votato contro o se ne sono andati.


Gli svergognati al potere. 
Senza la petizione non avrebbero preso in considerazione l'idea di togliere il malloppo ai loro cari ex colleghi. 500.000 mila firme rese ridicole da questo governo. I soliti contentini per zittire la parte sana dell'opinione pubblica. Andrebbe anche valorizzato il fatto che, una volta riabilitati, avranno di nuovo diritto al malloppo e che alcuni "criminaletti" che hanno avuto condanne per reati  che per loro ,evidentemente, non sono gravi continueranno a prendere i soldini.  Votate i 5 stelle, non vi piaccono?... Chissenefrega votateli e basta perchè questi se non muoiono di morte naturale  non se ne andranno mai . I 5s   si dicono puliti e qualcosa di buono hanno fatto, al massimo rimarremo delusi che quest'ultimi siano come gli altri. Ma almeno ci abbiamo provato. 







Basta una semplice modifica dei Regolamenti del Senato e della Camera per cancellare una vergogna: il pagamento dei vitalizi a senatori e deputati condannati in via definitiva per gravi reati, come mafia, corruzione, truffe con fondi pubblici e frodi fiscali.  

Riparte il futuro e più di mezzo milione di cittadini chiedono da tempo a gran voce che tutti i dipendenti pubblici e i rappresentanti politici siano chiamati a rispettare codici etici più efficaci e concretamente applicati.

Deputati e senatori sono chiamati a dare l’esempio, stabilendo la cessazione immediata di qualsiasi erogazione di denaro pubblico nei confronti di chi si è reso responsabile di questa vera e propria violazione dell’articolo 54 della Costituzione, secondo il  quale il mandato istituzionale va assolto “con disciplina  e onore”. 

Firma ora per chiedere la sospensione di qualsiasi vitalizio ai politici condannati.  

Riparte il futuro è una campagna promossa da Libera e Gruppo Abele. (change.org)

FIRMA


Annamaria

martedì 5 maggio 2015

IL PROVOLONE A FABIO & MINGO INVIATI DI STRISCIA LA NOTIZIA

Nella puntata ,andata in onda stasera  e ...dopo aver letto il mio articolo (bwuahahahah...) finalmente viene svelato il mistero della sospensione dei due inviati:
due servizi falsi, quello del finto avvocato e della maga sudamericana...il seguito alla prossima puntata per chi avrà voglia e tempo di seguire il "velino" Ricci. Io no...no... io no! 





Questa volta il provolone l'hanno preso proprio loro, da Ricci. Non si è ancora risolta la vicenda dei due inviati di striscia Fabio e Mingo, "licenziati senza spiegazione," attraverso una puntata di striscia e mi sorprende questa loro affermazione “Francamente non ne sappiamo nulla, sono caduto dalle nuvole. Sappiamo quello che sapete anche voi e non riusciamo a metterci in contatto con Antonio Ricci né con la produzione. Non sappiamo cosa pensare, se sia una trovata di Ricci. Non siamo preoccupati, se avessimo fatto qualcosa lo saremmo, invece siamo sereni”.





Se sono coerenti e per solidarietà quelli delle Iene dovrebbero mandare qualcuno dei loro inviati da Ricci...



Sempre se Ricci non si chiude  dentro la pancia del gabibbo per non rispondere. Visto che striscia ha reso la cosa pubblica attraverso il gabibbo deve spiegare le motivazioni di questo licenziamento.E' questa la trasparenza di Ricci? Oppure era scarso di ascolti e ha voluto creare un caso? Non possono gli inviati andare a chiedere spiegazioni a politici, finti medici, truffatori e poi loro stessi non dare spiegazioni sul perchè di questo licenziamento in tronco. Ed ora sono alla ricerca di altri inviati. Per mesi  l 'hanno menata sul caso cuochi a masterchef per poi comportarsi ben peggio per cose interne.
Silenzio assoluto e Ricci si nega di dare spiegazioni ai due inviati. Mah



Questo video è del 2007  Stefano Salvi  ,allora inviato di striscia, spiega i motivi della  rottura con Ricci  e le interviste più eclatanti che precedettero i contrasti con Striscia. Che non sia successa la stessa cosa con Fabio e Mingo? Ossia aver scoperto qualcosa di scomodo per il "velino" Ricci ,che proprio qualche sera fa ci ha propinato la Belen dopo che aveva frignato pubblicamente che la tv (mediaset) l'avesse messa da parte per i vari flop recenti? Io consiglio di  boicottare questo programma e tutte le aziende che lo sponsorizzano! Il "povero" Salvi fu cacciato quando scoprì alcune magagne che riguardavano gente di Forza Italia  e non solo...
Nel caso di Salvi : quando dici delle verità  ti cacciano senza spiegazioni perchè diventi scomodo, tanto ci sono sempre i pecoroni che abboccano o non si pongono domande serie o peggio ancora fanno come gli struzzi.
"Striscia la notizia " genera svariati milioni di euro di pubblicità e per questo Ricci a mediaset è tollerato, ma evidentemente certi tasti non vanno toccati.
Come mai Ricci non ha cacciato  Ezio Greggio quando si sono scoperti i suoi giochini monegaschi ? Ehhhh ma c'è di peggio , direte voi, ecccerto....
Come al solito, tutto fumo e niente arrosto, tanto si insabbia tutto nel giro di pochi giorni e...avanti un altro!



Annamaria 



martedì 28 aprile 2015

EXPO 2015...CI SIAMO!




Il ristorante sospeso nel vuoto 








L'iniziativa è di Alessandro Rosso . Sarà possibile pranzare, cenare o fare un aperitivo sospesi nel vuoto. La piattaforma  è ospitata all'Hotel Klima a seicento metri dall'area di Expo Milano 2015. Dall'albergo sono disponibili due navette da otto posti ognuna che collegano, per tutta la giornata, il sito espositivo, alla porta Est-Roserio.“



A due giorni dall'inaugurazione dell'Expo 2015, l'evento dell'anno, Vanity Fair  ha raccolto 30 ,fra curiosità e consigli utili, per preparare la visita .Anche se il sito open expo segnala ,ad oggi, solo il 21% di lavori ultimati...Ad ogni modo il momento tanto atteso sta arrivando. Milano è pronta ,o quasi, ad accogliere turisti da ogni dove. Dopo tante beghe aspettiamo il 1° maggio e vediamo la figura che facciamo...





1) Cos’è Expo
Expo significa esposizione universale, non è una fiera commerciale. Un’esposizione universale viene organizzata ogni 5 anni secondo le regole dettate dal  Bureau of International Expositions. La durata dell’Expo è 6 mesi. È obbligatoria la costruzione di padiglioni da parte dei partecipanti e ci deve essere un tema  generale. 


Padiglione Italia


2) Quando
Sei mesi di apertura con inaugurazione il 1 maggio e chiusura il 31 ottobre.

3) Orari
Expo è aperto dalle 10 alle 23. Tutti i giorni.

4) Dove
Una superficie di circa 1,1 milioni di metri quadrati nell’area nord ovest di Milano con anche parte del territorio di Pero e Rho. Il sito dell’esposizione vuole unire campagna e città, è un parco agroalimentare con tracciati ortogonali e circondato da canali d’acqua.

5) Info
La prima fonte di informazioni è il sito ufficiale Expo2015. Nella home page ci sono i link ai canali dedicati su twitter, facebook, youtube, linkedin, pinterest e instagram. Esiste un magazine on line di  Expo

6) Tema
Il titolo ufficiale di Expo 2015 è “Nutrire il Pianeta: Energie per la Vita”. Fra gli obiettivi principali c’è quello di contribuire affinché tutti abbiano acqua e cibo a sufficienza, insieme allo sviluppo di nuove tecnologie perché ci sia equilibrio tra le risorse consumate e la disponibilità di cibo per la popolazione mondiale. 

7) Inaugurazione
Concerto di Andrea Bocelli giovedì 30 aprile in piazza Duomo a Milano alle 20 e 30. Diretta tv su Rai Uno e streaming sul sito di Expo. Ci saranno coro e orchestra della Scala. Il primo maggio in teatro Turandot di Puccini.

8) Eventi
Quella di Expo è un’agenda ricchissima. Si trova tutta qui. Si può fare una ricerca per data o argomento. 

9) Biglietti
Un biglietto per una data fissa per un adulto, da 14 a 64 anni, valido per una sola giornata costa 27 euro se lo si acquista on line. Prima dell’inizio della manifestazione ci sono offerte scontate. Per tutta la durata di Expo ci sono sconti per ragazzi da 3 a 13 anni e per gli over 65 e agevolazioni per gruppi e scuole. Ci sono biglietti per gli orari notturni, dopo le 19. I padiglioni degli stati chiudono alle 21, la ristorazione alle 22 e 30.




10) Cassa
Ci saranno casse per comprare il biglietto direttamente all’ingresso.




11) Prenotazione
Non è obbligatoria, ma consigliabile. Ogni giorno c’è un limite di ingressi a 250mila. 

12) Biglietto aperto
Dopo la conferma della data della visita per il biglietto aperto non si può cancellare. 

13) Raggiungere Expo
Con i mezzi pubblici la fermata è quella di Rho Fiera. È la linea rossa della metropolitana. Serve il biglietto extraurbano da 2 euro e 50 centesimi a tratta. 

14) Mezzi pubblici
Atm e Comune di Milano hanno presentato un piano di ampliamento per tutto il periodo di Expo. Dal 1 maggio al 31 ottobre sarà possibile spostarsi per Milano con i mezzi pubblici 24 ore su 24, sette giorni su sette.  Presentato il piano straordinario messo in campo da Atm in collaborazione con il Comune di Milano: Ci sono 15 linee di autobus notturne, oltre all’aumento delle frequenze dei mezzi nelle ore diurne.

15) Treni
C’è una fermata dedicata alle linee suburbane all’accesso Ovest Triulza. Ci sono 37 frecce di Trenitalia al giorno. 

16) Aeroporti
Linate, Malpensa e Orio al Serio sono collegati con bus navetta.

17) Parcheggi
Per chi va in auto ci sono quattro parcheggi (Merlata, Arese, Fiera Milano, Trenno). Sono collegati al sito di Expo, ma bisogna prenotare il posto

18) Disabili
ExpoFacile è un portale di informazione e consigli per l’accessibilità di Milano e della Lombardia per i turisti con disabilità e con bisogni specifici. Si trovano in italiano e in inglese, informazioni utili, il database delle strutture alberghiere e della ristorazione accessibili visitate e certificate, una mappatura dei mezzi di trasporto per muoversi in città e per raggiungere Expo. Per richiedere biglietti ridotti bisogna attestare la propria disabilità scrivendo a disability-tickets@expo2015.org.  Qui tutte le indicazioni per persone con disabilità. 

19) People Mover
Esiste un servizio di  navetta gratuito su un percorso interno dell’esposizione con 10 fermate per 5 chilometri. Dovrebbe avere una frequenza da 5 a 7 minuti dalle 9 alle 24. I posti a bordo dovrebbero essere da 23 a 28 con un posto per una sedia a rotelle.

20) Noleggio
Si possono noleggiare sedie a rotelle e passeggini attraverso il sito di Expo e quello di Chicco. Nell’area dell’esposizione ci sono zone nursery.

21) WiFi
Il sito di Expo segnala che sarà disponibile una connessione WiFi gratuita all’interno dell’area dell’esposizione.

22) Expo gate
È la porta di ingresso a Expo nel centro di Milano. La struttura presenta e anticipa quanto di vedrà a Expo. Qui si possono ottenere informazioni e comprare i biglietti. 

23) Paesi
I paesi partecipanti sono 145. Si considerano Partecipanti Ufficiali  tutti i Paesi, in questo caso appunto 145 e le Organizzazioni Internazionali, qui 3, che hanno accettato l’invito della nazione ospitante. Ci sono anche Partecipanti Non Ufficiali che sono autorizzati a partecipare dall'organizzazione dell'Esposizione. Il Governo Italiano ha deciso di invitare ufficialmente tutti i Paesi membri delle Nazioni Unite.

24) Logo
Il logo di Expo 2015 è opera di Andrea Puppa, vincitore di un concorso fra studenti e neolaureati delle scuole di design e arti, architettura, moda, disegno industriale e grafica pubblicitaria. I progetti presentati erano oltre 700, la prima scelta è stata fatta da una giuria presieduta da Giorgio Armani. Le dieci migliori proposte sono state sottoposte a un voto on line. Si uniscono nella scritta EXPO 2015 i tre colori primari: giallo, blu, magenta. 

25) Mascotte
Foody è stata disegnata dalla Disney e si ispira ad Arcimboldo. 

26) Vie
Cardo e decumano come le strade principali degli accampamenti prima e delle città romane poi. Il decumano va da est a ovest per un chilometro e mezzo e ospita i padiglioni nazionali dei paesi partecipanti. Simbolicamente si va da città a campagna. Il cardo va nord a sud, è lungo 350 metri. Qui è il cuore dell’esposizione italiana.

27) Padiglione italiano
Quella italiana è la struttura più grande e si trova sulla dorsale nord-sud del cardo. Il punto principale è Palazzo Italia con l’Albero della vita  sopra il Lake Arena. Sul cardo sono stati sistemati i padiglioni tematici più piccoli. Il Palazzo Italia è grande 13mila metri quadrati e alto 36 metri con un giardino sul tetto in cui potranno stare fino a 300 persone. 

28) Padiglione Zero
È la porta di ingresso a Expo. All’entrata ovest della struttura dove dovrebbe esserci il 70% degli arrivi. Racconta la storia dell’alimentazione. Sarà l’unico a restare aperto anche di sera.

29) Multinazionali
Fra gli sponsor ufficiali c’è McDonald's e Coca Cola ha un padiglione Corporate proprio accanto a quello italiano. 

30) Ricette
Visto il tema ogni paese proporrà le proprie eccellenze culinarie. Alcune le si possono già trovare on line  ognuno può mettere la propria ricetta da ogni parte del mondo

31) Turismo
Esiste un sito dedicato al turismo per Expo http://www.wonderfulexpo2015.it/e anche all’interno dell’esposizioni si attiveranno guide.






PADIGLIONE CITTA' DEL VATICANO


Ma che  ciazzecca il vaticano con l'EXPO?




Non deve fare affari (almeno credo). I suoi concetti sulla fame nel mondo può divulgarli in altre forme, magari meno costose . Sarà felice il cardinale Bertone, rispecchia la sua mentalità: perseguire potere e ricchezza , lui dall'alto del suo attico romano, principesco, può. E i poveri che si fott.....

Annamaria

lunedì 27 aprile 2015

COPPIA, COME CAPIRE SE SIETE INCOMPATIBILI



Questo è un articolo che rispecchia l'esperienza vissuta  da molti di noi... quella che è stata anche  la mia esperienza personale in un rapporto recentemente finito per mia volontà.
Mi rispecchio al cento per cento nella parte in cui dice “Molte persone, coinvolte in un amore che li fa soffrire, fanno tutto il possibile per migliorare il rapporto senza riuscirci: l’impegno e la volontà non sortiscono nessun effetto e l’amato/a continua a comportarsi sempre nello stesso modo.
Se anche tu vuoi scoprire se stai con la persona sbagliata, in un rapporto patologico, segui i consigli della D.ssa Anna Zanon.  



Gli amori difficili sono caratterizzati da una grande intensità emotiva che manca di solito nelle relazioni più normali.
Per questa ragione, anche se il rapporto procura più sofferenza che gioia, chi ne è coinvolto non riesce ( e spesso non vuole) rinunciare a quello che considera un grande amore.
Come capire allora se le difficoltà che si sta vivendo con il proprio partner fanno parte delle inevitabili  problematiche di coppia (che non risparmiano neppure le coppie più affiatate) oppure sono il segnale che stiamo vivendo un rapporto dannoso per il nostro benessere psicologico?
La risposta è che gli amori patologici hanno delle caratteristiche ben precise che li differenziano dagli amori più “sani”.
Le caratteristiche dei rapporti patologici

Il rapporto fa soffrire
La sofferenza che si prova nella relazione è il primo indice che qualcosa non va come dovrebbe andare
Nessun rapporto è esente da momenti di crisi, incomprensioni e conflitti ma l’ amore quello sano ha una funzione riparativa e terapeutica: chi vive un rapporto di coppia appagante si sente più sereno e sicuro di sè, ha più energia, lavora meglio.
Al contrario un rapporto patologico influisce pesantemente sul benessere psicologico e sull’autostima: chi vive un amore malato sta male,  diventa insicuro e depresso e spesso si concentra ossessivamente sul rapporto a scapito del lavoro e della vita quotidiana.
Ma sebbene il rapporto provochi un elevato grado di sofferenza e di umiliazioni , chi ne è coinvolto non riesce a porre fine alla relazione.


Più mi umili, più ti amo
La caratteristica peculiare degli amori patologici è che il maltrattamento fisico e psicologico del partner   (anche la freddezza può essere una forma molto sottile di maltrattamento) sembra far innamorare di più l’altro partner.Anzi, più il partner che ” ama di meno”si dimostra distaccato e insensibile, più l’ altro sembra coinvolgersi sentimentalmente e aggrapparsi alla relazione.
I rapporti patologici hanno una componente ossessiva: anche se il partner fa soffrire,  lo si vuole ad ogni costo.

Si vive sperando che lui/ lei cambi
Un altra caratteristica del rapporto patologico è che è un rapporto vissuto più nella fantasia che nella realtà.
In altre parole, la relazione non è valutata per quello che dà effettivamente ma per quello che potrebbe dare se si verificassero certe condizioni ( per esempio se lui lasciasse la moglie, superasse la fobia dell’impegno, ecc).
I momenti felici sono pochi, si vive nell’attesa che qualcosa succeda e che il partner cambi: spesso chi è coinvolto in una relazione patologica è più attratto dal potenziale del partner che della persona reale che ha davanti.
Raramente il partner viene visto per quello che è, a volte viene messo su un piedestallo e idealizzato, più spesso si sta con lui/lei  sperando di cambiarlo grazie all’ amore incondizionato.



Rapporti di amore/ odio
Un’altra componente dei rapporti patologici è l’ambivalenza affettiva.
L’ambivalenza ( ovvero la coesistenza di sentimenti positivi e negativi verso la stessa persona) è una caratteristica di tutte le relazioni umane ma negli amori malati l’ambivalenza è particolarmente accentuata.
Con il partner si crea spesso una complicata relazione d’amore e odio,, attrazione e repulsione, che rende ancora più difficile valutare con serenità il rapporto e prendere delle decisioni.
E’  comune dipendere affettivamente dal partner e allo stesso tempo non avere un opinione positiva di lui, non stimarlo, non fidarsi di lui.

Le dinamiche di coppia sono rigide
Un’altra caratteristica dei rapporti patologici è la rigidità dei ruoli e delle dinamiche di coppia.
Nei rapporti” sani” i partner rivestono diversi ruoli a seconda della situazione:   amici, complici, amanti e capaci di prendersi cura dell’altro nei momenti di crisi e di difficoltà.
Nei rapporti felici i componenti della coppia sanno scambiarsi i ruoli : entrambi danno e prendono a seconda delle circostanze.
Nelle relazioni patologiche ,invece, i ruoli sono pochi e rigidamente stabiliti: per esempio, la coppia è bloccata in una dinamica genitore/ figlio: la moglie fa la bambina, il marito ricopre un ruolo genitoriale e nel matrimonio manca la sessualità.
Oppure se ci sono figli, i coniugi si relazionano tra loro solo come una  mamma e un  papà e non come una coppia di persone che si amano.
Ma soprattutto, l’incapacità di scambiarsi i ruoli è indice di una grave difficoltà nella coppia :  per esempio, lui evita l’intimità e si comporta in modo sfuggente e  lei insegue e chiede vicinanza e impegno.
Oppure uno dei due  che impone le regole e l’ altro che subisce, uno che dà e l’ altro che prende, uno che tradisce e l’ altro che, pur soffrendo, accetta i tradimenti.

Si litiga sempre per le stesse cose
L’amore è creativo :nei rapporti sani le persone riescono a mediare tra le esigenze reciproche, a trovare delle soluzioni ai conflitti ( o a tollerare il disaccordo)  mentre nei rapporti patologici avviene l’esatto contrario.
Si litiga sempre per le stesse cose: nel rapporto manca la comunicazione, l’ ascolto e la comprensione reciproca che faciliterebbero la soluzione dei conflitti.
Nella coppia si verificano sempre le stesse dinamiche disfunzionali :per esempio, la moglie  chiede più intimità e  il marito, sentendosi soffocare, scappa.
Ma più lui è sfuggente, più lei si sente abbandonata e chiede rassicurazioni, più lei chiede rassicurazioni, più lui si sente oppresso e scappa e cosi via.. in un circolo vizioso da cui diventa  veramente difficile uscire.

Il rapporto non cresce.
I rapporti sani comportano una crescita sia individuale che del rapporto che permette ai partner di creare un legame sempre più profondo.
I rapporti patologici, invece, stagnano oppure involvono.
Dopo tanti anni, il rapporto malato non cresce ma rimane bloccato nello stesso punto ( per esempio non si riesce a decidere di stare insieme seriamente ) oppure il rapporto si logora lentamente fino a morire di morte naturale.

Come riconoscere l’incompatibilità di coppia
Molte persone, coinvolte in un amore che li fa soffrire, fanno tutto il possibile per migliorare il rapporto senza riuscirci: l’impegno e la volontà non sortiscono nessun effetto e l’amato/a continua a comportarsi sempre nello stesso modo.
Anzi, nega che ci sia un problema di relazione, rifiuta di prendersi la sua responsabilità per le difficoltà di coppia e non è disposto a fare nulla per salvare il rapporto.
Questa dinamica è molto comune nelle coppie in cui uno dei due  partner ha gravi difficoltà relazionali e di intimità ( se non una patologia vera e propria).
I rapporti appaganti richiedono che entrambi i partner abbiano raggiunto un certo grado di equilibrio e di maturità psicologica.
La capacità di amare è subordinata all’acquisizione di una sufficiente maturità psicologica.
In sintesi, se  uno dei due partner ha dei problemi psicologici e relazionali, il rapporto non potrà che diventare difficile e problematico.
Non si può avere una relazione serena ed equilibrata con una persona che non è in grado di amare e di stabilire delle relazioni positive  con gli altri.
Poche persone sanno che la capacità di amare è uno dei requisiti che gli psicologi utilizzano per valutare il grado di salute psicologica e che esistono delle patologie ( come il narcisismo) in cui  la capacità di stabilire delle relazioni affettive gratificanti   è gravemente compromessa.
Non sempre il partner di una persona problematica, è altrettanto problematico: spesso le persone coinvolte in un amore che fa soffrire hanno avuto in precedenza relazioni ” normali”, ma la relazione in cui sono coinvolte sembra avere il potere di attivare delle loro problematiche irrisolte rimaste latenti fino a quel momento.
Altre volte è l’interazione tra i componenti della coppia che tira fuori il peggio in entrambi: entrambi “funzionano” peggio insieme di quanto non farebbero separatamente.
Succede così quando si incontrano due persone con due nevrosi opposte e complementari ( es: sadico e masochista).
In questo caso il rapporto rischia di essere indissolubile in quanto gli aspetti disfunzionali dell’uno alimentano gli aspetti disfunzionali dell’ altro.

Tre passi per liberarsi da un amore che fa soffrire

1) Capire che è una relazione malata
Il primo passo (che non è per nulla semplice) è ammettere con se stessi che in quel rapporto si sta male.
Spesso la persona coinvolta in una  relazione distruttiva attiva dei meccanismi di difesa per soffrire meno, quindi tende a minimizzare o a giustificare le mancanze di rispetto del partner .
E’ importante è iniziare a guardare la situazione in n modo obiettivo e in questo può aiutare il confrontarsi con coppie che hanno dei modelli di relazione più appaganti.

2) Rinunciare all’illusione di cambiare l’ altro/a
Il secondo passo è quello di rinunciare all’illusione di cambiare l’altro/a.
L’illusione di poter cambiare l’ altro nasce dalla convinzione inconscia di poter avere un controllo sul comportamento del partner ( per  cui se lui non mi ama è perchè riesco a farlo innamorare, se lui mi tradisce è perchè non sono abbastanza femminile, e via dicendo).
Pertanto, bisogna prendere consapevolezza che il modo in cui il partner ci tratta non dipende da quello che noi siamo, ma da dipende da quello che lui/ lei  è.
Il problema non è che il partner non ci ama ma non ci ama perchè non è in grado di amare.
Quando si comprende che il comportamento del partner dipende da problematiche sue sulle quali non possiamo avere nessun controllo, diventa più facile disinvestire in una relazione che provoca solo sofferenza.

3) Ricostruire l’autostima
Il terzo punto per liberarsi da un amore patologico è cominciare a ricostruire la propria autostima, cercando altre aree di soddisfazione oltre al rapporto.
Bisogna lavorare per ridurre gradualmente la propria dipendenza dal partner da tutti i punti di vista: economico,materiale, affettivo, investendo sulla propria crescita personale e coltivando amicizie, interessi, il lavoro e la spiritualità.Se non si riesce ad uscire da soli un amore patologico, bisogna farsi aiutare.In questi casi può essere indicata una terapia psicologica che aiuti a comprendere quei meccanismi psicologici che ci tengono legati a una situazione distruttiva.


Annamaria By -IlMioPsicologo

sabato 25 aprile 2015

COACH DELLE ABITUDINI











Fai attenzione a come scegli le tue sfide nella vita. 
La scelta per comodità è quella in cui ti guardi intorno, vedi quello che PUOI fare immediatamente, noti che non uscirai dalla tua zona di comfort e non rischierai. E' la scelta della relazione "perché si dividono le spese" o "perché ormai ho una certa età", è la scelta del lavoro "qualsiasi purché serio". 
Sono scelte facili, ma hanno un prezzo da pagare molto alto a livello di benessere. 
Le scelte più difficili, ma immensamente più appaganti, sono quelle dettate da un VOGLIO autentico. 
Quelle che guardano fuori dalla zona di comfort, perché è lì che si trovano i tuoi sogni.


Buon fine settimana!

Annamaria


giovedì 23 aprile 2015

LE RELAZIONI


Nella ricerca on line dell'anima gemella, è importante non raccontare frottole. Non solo perchè, come dimostrano le più recenti ricerche, mentire fa male alla salute ma perché non aiuta le relazioni personali, le conoscenze, gli incontri. 

Le bugie, si dice, hanno le gambe corte o, a guardare la storia di Pinocchio, il naso lungo. Insomma, vengono smascherate facilmente o comunque, prima o poi, si riveleranno tali. Ecco perchè è meglio non dirle: in generale e, in particolare, nella ricerca on line del partner.

Secondo uno studio condotto dall’Università Notre Dame nell'Indiana, il legame tra bugie e salute è risultato forte: «Ogni volta che il tasso delle bugie saliva, la salute dei partecipanti scendeva, quando le bugie scendevano la salute migliorava», ha spiegato Anita Kelly, una degli autori della ricerca. Il disagio non è solo psicologico (ricordarsi le bugie è a volte un vero e proprio lavoro) ma anche fisico, e si traduce in stress, minore reattività del sistema immunitario, piccoli malesseri. Quindi, con un occhio al nostro benessere, meglio dire la verità.


LE BUGIE PEGGIORI NEGLI INCONTRI TRA SINGLE E NELLA RICERCA ON LINE


Le bugie più tipiche dei cuori solitari  alla ricerca dell'anima gemella? "A volte si tratta di piccoli "peccati veniali", come l'indicare uno o due anni in meno o in più - racconta Anna Maria Cebrelli, esperta in relazioni personali e ricerca on line di PARSHIP.it -; naturalmente anche questi sarebbero da evitare. L'età è in genere un elemento "sensibile". Inutile spacciarsi per quello che non si è: perchè poi quando ci si conoscerà di persona, e quindi meglio, sapere che l'altro/a ha detto una bugia non consente di partire con il piede giusto. Rari sono per fortuna i casi in cui le persone indicano un'età molto diversa dalla loro attuale: in questi casi l'incontro di persona sarà facilmente anche la fine della conoscenza. Bugie di questo peso difficilmente vengono poi accettate. D'altra parte: perchè qualcuno dovrebbe accettare una parte di noi, la nostra vera età, che anche per noi è un problema?"

Sullo stesso stile di "menzogna" che ha le gambe corte nella ricerca on line è la foto "antica": non si intende in bianco e nero, ovviamente, ma una foto che oramai non ci rappresenta più. Perchè il peso è cambiato, perchè sul viso il tempo giustamente è passato... "Non è un problema mettere una foto che racconta come si era 3-5-10 anni fa, l'importante è specificarlo e mettere comunque una foto recente, attuale, in grado di presentarci al meglio per quello che siamo oggi".

LO STATUS, MENTIRE NON HA SENSO

Ovviamente è anche fondamentale indicare correttamente il proprio status: si è separati, divorziati , single, vedovi? PARSHIP è rivolto solo a persone libere, e questo è un fatto indiscutibile per cui tutti si aspettano di trovare solo persone effettivamente libere. Anche la "forma" però per alcuni è importante: ecco perchè non ha senso mettere ad esempio "single" se si è "divorziati".

CUORI SOLITARI ALLA RICERCA DELL'AMORE VERO: L'IMPERATIVO È DIRE LA VERITÀ

Il consiglio per tutti: dare informazioni corrette, veritiere. Che si tratti dell'età, dello status, della foto o di altri elementi della propria vita: quando si comunicano devono essere quelli reali. "La verità rende liberi : ti consente di essere quello che sei. Soprattutto nei nuovi incontri, specialmente se questi sono frutto della ricerca on line, è importante porre buone basi per una futura conoscenza. Dobbiamo piacere per quello che siamo, per la nostra storia, per le nostre rughe o chiletti di troppo eventuali: mentire prima sperando di arrivare ad un incontro e risolvere poi lì la questione non è una scelta strategica vincente. Anzi. Si avranno solo grandi delusioni".


A parte l'essere sinceri da subito che è fondamentale, faccio una  domanda personale che mi riguarda :  esiste ancora un uomo che mi apprezzi non  solo per alcuni aspetti del fisico ma per le mie caratteristiche umane ? E Senza la pretesa di far funzionare la mia testa come la sua, ma nel pieno rispetto delle idee , del modo di pensare altrui ? Se ... si, possiamo parlarne....

Annamaria - fonte 

 PARSHIP

mercoledì 22 aprile 2015

FARMACI PER CANI: UGALI AI NOSTRI MA COSTANO IL TRIPLO



La mia laika ormai ha 16 anni e anche se ben portati ha gli acciacchi dell'età.  

Per una infezione all'occhio, oltre alla vaccinazione annuale ,mi sono rivolta al mio veterinario di fiducia, per una visita.




Antibiotici e antinfiammatori, ho speso  30 euro piu' la  visita altri 30 euro (è stato onestissimo). Totale 60 euro.

Cosa vuoi che siano, penserete. Per i nostri cari animali si fa questo ed altro.Certo! Finchè la spesa è abbastanza contenuta come questa. L'anno scorso per la pulizia dentale in anestesia , molto importante per i nostri amici animali ho speso un botto che non vi dico anche sempre meno rispetto ada altri veterinari.
Ad ogni modo quando a soffrire è l’animale di casa, non si bada a spese. Magari evitero' di spenderli per me.E già! Proprio così.

Ora, il costo della visita veterinaria dipende dal veterinario, e il mio è davvero onesto  e  la responsabilità e il beneficio di risparmiare è mia per la scelta.
Ma i farmaci? Perchè costano così cari?
Ecco cosa ho scoperto in un sito e che vi porto a conoscenza
I veterinari non possono prescrivere farmaci umani anche se costano meno di quelli per i cani e sono anche piu' efficaci. 
Ma come? Possibile? E si è proprio cosi e chi ha già avuto esperienza ,come me, lo sa bene.



Il farmaco ha la stessa molecola e le stesse dosi, ma  per gli animali può costare anche cinque volte di più di quello destinato alle persone.

50 compresse da 5 milligrammi di un tonico cardiaco a base di benazepril hanno, ad esempio, un costo di circa 8 euro per gli umani e 47 euro in versione veterinaria. Un collirio a base di tobramicina passa da 7,40 euro a 13,50 (stessa cifra che ho speso io!) mentre la comunissima amoxicillina combinata con acido clavulanico costa 3 euro circa per gli umani e 14 per gli animali ( io ho pagato 16.70-baytril-)

Alcuni farmaci dai costi elevati, inoltre, fanno parte di terapie che andrebbero continuate per tutta la vita dell’animale e che non vengono rimborsate dal servizio sanitario nazionale. E non è un solo caso. 
Le case farmaceutiche, talvolta le stesse che producono farmaci umani, giustificano il divario di prezzo con la differenza di alcuni eccipienti e nella formulazione più adatta alla somministrazione veterinaria.
Quanto sono cari sono questi eccipienti. Ed è così complicato mescolarli agli altri? Ma davvero i cani hanno un metabolismo più complicato del nostro?
Mah! In Italia non è ancora in progetto la mutua per i cani . Ci sono  dei veterinari che fanno del volontariato, ma per i canili e non per i privati. 


Tutti i farmaci in commercio , per legge ,devono passare e quindi sono passati attraverso la sperimentazione animale, cani compresi.  Brambilla dove sei?...associazioni e autorità si lamentano per i tanti abbandoni. A te i soldi non mancano , non hai niente da dire in proposito? Facciamo testare i farmaci per gli animali sugli uomini? 
Cara laika ,che mi stai osservando mentre scrivo, devi sapere che l'Italia è il paese dei furbi, furbetti e furboni. Tempo fa si pagava 5 euro ogni ricarica telefonica (un furto) e c'è stata una rivoluzione  per eliminare questo sovrapprezzo, anche  la benzina da noi costa come quando il petrolio era 120 dollari al barile (oggi è 47 dollari) e così via per tantissime cose utili  se non indispensabili come i farmaci e l'acqua minerale (o anche solo l'acqua del rubinetto)... ma nessuno ci difende, quei ....non so come definirli che parlano in televisione quando interrogati si tirano fuori rispondendo: "Certo, si dovrebbe..." Ma si dovrebbe chi?


Ecco la testimonianza di un medico veterinario libero professionista:
Purtroppo noi titolari di strutture veterinarie abbiamo poca voce in capitolo. probabilmente ci sono degli interessi in gioco da parte delle aziende farmaceutiche che le nostre associazioni di categoria non riescono ( o non hanno interesse...) a contrastare. L'esempio che è stato riportato è solo uno dei tanti. Uno dei casi più plateali è quello di una nota azienda che produce in umana il Depo-Medrol ed in veterinaria il Depo Medrol-vet: stesso principio attivo, stessa formulazione, stesso flaconcino da 1ml.
La cosa sconvolgente è che quello umano costa 6,51 euro la confezione contenente 3 flaconi; quello ad uso veterinario costa 6,20 euro il singolo flaconcino. Purtoppo siamo costretti a prescrivere quello veterinario se presente in commercio ( pena sanzioni pecuniarie anche salate ). Le aziende invece possono fare il bello e cattivo tempo decidendo di non produrre più dei farmaci se poco convenienti per le loro tasche e costringendoci a reperire quello ad uso umano ( vedere per esempio il diazepam che non è stato più prodotto e che ci costringe ad utilizzare il valium). Ovviamente dovessero decidere di ricommercializzarlo noi saremmo a quel punto costretti a prescriverlo!!! Questa mancanza di attenzione verso le spese veterinarie è la punta di un iceberg di cui fanno parte l'aliquota IVA al 22% e le quasi inesistenti detrazioni fiscali delle spese stesse.
Fonte- Corriere.it



Annamaria




domenica 19 aprile 2015

COACH DELLE ABITUDINI




Quando hai un progetto di vita difficile e vuoi condividerlo, andare da un pessimista serve moltissimo per farti vedere possibili pericoli... se è sincero. Molti infatti ti cercheranno di bloccare perché, se tu ce la fai, ce la possono fare anche loro. E allora dovranno alzarsi da quel divano.
Buona Domenica!