Ecco l'ultima notizia segnalata dalla nostra amica Caterina.
Un gruppo di indigenti, una ventina di persone circa, ieri, al momento della riapertura degli uffici comunali di piazza Progresso a Licata (Ag), ha fatto irruzione nelle stanze di sindaco e assessori, distruggendo mobili e suppellettili, gettandoli anche dalla finestra.
Nel municipio sono accorsi i carabinieri, la polizia ed i vigili urbani che hanno riportato la calma. Due licatesi sono stati bloccati e portati in caserma per essere interrogati. Gli indigenti da tempo chiedono contributi economici per mantenere le proprie famiglie. Il sindaco di Licata, Angelo Graci, dal novembre scorso, non può recarsi al Comune, perchè raggiunto da un provvedimento di divieto di dimora dopo che è rimasto coinvolto in un'inchiesta di corruzione. Graci vive e lavora dalla sua casa al mare di San Leone, ad Agrigento. Ogni giorno, dal Comune di Licata fino a San Leone fanno la spola i messi e gli impiegati comunali che gli portano gli atti da firmare e gli sottopongono i vari problemi ed emergenze della città.
Questo e' l'unico modo per farsi sentire , e purtroppo gli inetti assessori Comunali stanno sempre in una posizione di privilegio , non solo a Licata ma in tutti i Comuni italiani . Infatti possono ignorare a loro piacimento tutte le sacrosante richieste di chi vive in poverta' , tanto poi quando questa gente dalle buone e' costretta a passare alle cattive c'e' sempre la Polizia ad aiutare questi nullafacenti menefreghisti , quando non addirittura corrotti ... Ma Brunetta dov'e' in queste occasioni ?
.. la Consulta deciderà il 24 marzo. La difesa: "E' discriminazione"
Una coppia omosessuale ha fatto ricorso perche si era vista negare le pubblicazioni. Per il tribunale la Costituzione non vieta le nozze tra persone dello stesso sesso. Ora la questione alla Corte Costituzionale
La Consulta ha aggiornato a mercoledì 24 marzo(domani) la camera di consiglio per decidere sulle dieci cause esaminate oggi, tra cui quella sui matrimoni omosessuali. I giudici si sono riuniti alle 17:30 nella sala pompeiana dopo la conclusione dell'udienza pubblica e hanno interrotto i lavori poco dopo le 19. L'argomento è stato portato all'attenzione della Consulta da alcune coppie gay di Venezia e Trento alle quali l'ufficiale giudiziario ha vietato di procedere delle pubblicazioni di matrimonio.I ricorrenti affermano che nell'ordinamento non esisterebbe il divieto espresso al matrimonio tra persone dello stesso sesso in quanto tra i requisiti non è prevista la diversità di sesso. Nel ricorso si afferma che il divieto viola il principio costituzionale di uguaglianza tra cittadini ed è in contrasto von le norme europee in materia. Ne deriverebbe inoltre una "irragionevole disparità di trattamento" tra omosessuali e transessuali dal momento che a questi ultimi - dopo il cambiamento di sesso - è consentito il matrimonio tra persone del loro stesso sesso originario.
Il divieto di matrimonio per la coppie omosessuali costituisce una "discriminazione irragionevole" alla quale la Corte Costituzionale può mettere rimedio con una "decisione coraggiosa" anticipando l' intervento del legislatore. Su queste linee si sono sviluppati gli interventi dei legali delle coppie gay che hanno sollevato la questione di legittimità di alcuni articoli del codice civile che impediscono il matrimonio tra persone dello stesso sesso. "Queste coppie chiedono le stesse garanzie riconosciute ad altri di vivere la propria libertà alla luce del sole. Su queste cose non si deve decidere a maggioranza" ha detto l' avvocato Vittorio Angiolini sottolineando che "non c'é nulla di male per il fatto che la Corte prenda atto che la società è cambiata". Secondo l' avvocato Vincenzo Zeno-Zencovich, le numerose questioni di legittimità sollevate sull' argomento sono "l' indice sintomatico di una crescente pressione di carattere sociale: la Corte sappia governare le questioni dei diritti di fondamentali. E' questa, e non il Parlamento, la sede per affrontarli. La Corte è legittimata a dare indicazioni equilibrate e preveggenti per risolvere il problema. E' giusto chiederle, come ha fatto in passato sul diritto di famiglia, di anticipare risposte".
"La decisione spetta al legislatore" - Lo ha ribadito l'avvocato dello Stato Gabriella Palmieri nell' udienza davanti alla Corte Costituzionale sulla questione di legittimità del divieto di matrimonio per le coppie omosessuali stabilito da alcuni articoli del codice civile. Il legale ha sottolineato che l' istituto del matrimonio fa riferimento a persone di sesso diverso: il fatto che a un transessuale sia possibile sposarsi (elemento citato dai difensori delle coppie gay a sostegno della tesi della disparità di trattamento) non fa invece che dimostrare come la differenza di sesso sia elemento fondamentale. "Non esiste alcuna norma che ammetta il matrimonio tra persone dello stesso sesso" ha osservato l' avvocato Palmieri insistendo sul fatto che anche le norme europee stabilite dalla Corte dei Diritti dell' Uomo, dal Trattato di Lisbona e dalla Carta di Nizza richiamino "la centralità dei legislatori nazionali" sull' argomento. "L' art. 9, che riconosce il diritto a sposarsi e a costituire una famiglia, rinvia alle leggi nazionali per la determinazione delle condizioni per l' esercizio di tale diritto, escludendo sia il riconoscimento automatico di unioni familiari diverse da quelle previste negli ordinamenti interni, sia l' obbligo degli Stati membri di riconoscere unioni familiari omosessuali".
Se sei uno che non farebbe del male a una mosca,può darsi ti chiamino "buono",ma se sei uno che non farebbe del male a una zanzara è più facile che ti chiamino "fesso"...
La pillola blu spopola nell'isola, prese d'assalto le farmacie.
Il turismo, il mare, il sole e i maloreddu invogliano l'uso e l'abuso delle copule. Sfortunatamente i troppi rapporti non vanno di pari passo con le rendite della propria attrezzatura di piacere. Molti maschietti devono trovare aiuti chimici a volte per riuscire a coprire le deficenze di alcune performance.
Sappiamo che la pillola blu, in arte Viagra rimane la più amata worldwide (in tutto il mondo), l'aiuto che ogni uomo brama superata una certa età ma non solo. In Italia la diffusione è capillare ormai da anni e si denunciano molti casi di abuso; in Sardegna però sembrano essere necessari più aiuti. Infatti la famigerata isola vacanze detiene il record di pillole vendute in un anno solare. Boom di vendite per il Viagra e per il suo clone sfigato, la pillola gialla Cialis. Quest'ultima, poi, è sempre più richiesta dagli adolescenti."Il sessanta per cento delle persone che usano questo farmaco ha un'età compresa tra i 30 e i 40 anni. Sono convinti di poter migliorare le loro prestazioni e il Cialis, che ha lo stesso principio attivo del Viagra ma un'azione più duratura di ben trentasei ore, è usato soprattutto nei fine settimana", ha spiegato Gianfranco Picciau, presidente dell'ordine dei farmacisti della provincia
Ma i più affezionati alla pillola blu, sono gli over 60, quelli che o così o niente: "In questi casi sono soprattutto uomini che hanno effettivamente disfunzioni erettili e che ricorrono al Viagra solo sotto prescrizione del medico", ha spiegato ancora il dottore. Il motivo principale è che entrambi i farmaci hanno effetti collaterali come mal di testa e vampate, oltre a essere sconsigliati nei casi di malattie cardiovascolari.
La relatà è che sull'isola dell'amore si fa spesso l'amore, infatti, lo scorso anno, le ottanta farmacie di Oristano e provincia hanno venduto oltre 7mila scatole di Viagra e Cialis. Un settore in espansione, crisi a parte. I maschietti in preda al testosterone sono pronti a spendere 46 euro per una confezione da 4 pastiglie di Viagra. Il Cialis costa addirittura di più: 4 pastiglie a 80 euro.
Soddifare determinati appetiti, costa sacrifici innominabili, ma nonostante ciò è possibile rinunciare a tutto tranne che alle tentazioni, prefiriamo non mangiare, che rinunciare al sesso.
Avete presente come funziona la vita, che ci si incontra, ci si innamora, e ci si sposa… finchè morte non ci separi?
Beh stavolta è andata proprio al contrario.
Il giornale malese the Star racconta la storia di Zhong Jie Neng, un ingegnere deceduto tempo fa all’età di 29 anni e Lin Xiu Lan, morta anche lei per problemi cardiaci a 19 anni. Non si sono mai conosciuti ma sono stati seppelliti nello stesso cimitero.
Le rispettive famiglie, che non si conoscevano nemmeno loro, sono state informate durante la notte, mentre sognavano, che i due ragazzi si sarebbero incontrati e innamorati nell’Aldilà e che desideravano sposarsi nell’Aldiqua.
Così hanno organizzato le nozze, compreso il pagamento di una dote e lo scambio delle fedi, infilate non si sa dove.
Dal 6 aprile i cittadini e le imprese avranno a disposizione un call center che sarà gestito da Poste italiane per ottenere tutte le informazioni pratiche necessarie. I consumatori dovranno rivolgersi al rivenditore chiedendo di poter utilizzare l'incentivo.
Il rivenditore verificherà la capienza dell'incentivo per via telematica o via telefonino entro tempi prestabiliti e comunicherà al consumatore la disponibilità dell'incentivo che diventerà uno sconto sul prezzo d'acquisto. Il rivenditore recupererà poi l'incentivo presso gli sportelli delle Poste . Per l'acquisto di immobili è prevista la certificazione di efficienza energetica da parte dell'Enea.
I SETTORI
MOTOCICLI: arrivano 10 milioni di euro per un contributo massimo di 750 euro. La misura prevede uno sconto del 10% del prezzo di acquisto per motori fino a 70 Kw e senza limiti di cilindrata. L'obiettivo è sostenere la spesa per la mobilità orientandola verso prodotti ad alta efficienza energetica e a minore impatto in ambito urbano. Per i motocicli elettrici e ibridi, infatti, lo sconto sale al 20% con un contributo massimo di 1.500 euro (lo stanziamento è di 2 milioni).
CUCINE: vengono stanziati 60 milioni. Lo sconto sarà del 10% sul prezzo di costo e il contributo fino ad un massimo di 1.000 euro.
ELETTRODOMESTICI: per lavastoviglie, cappe, forni elettrici, stufe e altri elettrodomesticigli sgravi sono del 20% per un contributo che va da 80 euro a 500 euro a seconda del prodotto. Saranno stanziati 50 milioni.
IMMOBILI ALTA EFFICIENZA ENERGETICA: arrivano risorse per 60 milioni. Il contributo sarà pari a 116 euro al mq (con un massimo di 7mila euro) per la classe A e 83 euro al mq (con un massimo di 5.000 euro) per la classe B.
INTERNET VELOCE: 20 milioni per aiutare i giovani che acquistano nuovi pacchetti di Adsl.
RIMORCHI E SEMIRIMORCHI: 8 milioni per un contributi di 3mila euro per rimorchio con Abs e 4mila con Abs + Esp a fronte di radiazione. Si incentiva la sostituzione dei mezzi meno sicuri e più vecchi in un settore che nel 2009 ha subito un calo delle vendite superiore al 50%.
MACCHINE AGRICOLE e GRU: per le macchine a uso agricolo e industriale arrivano aiuti per 20 milioni e uno sconto del 10% del prezzo di acquisto legata a pari sconti da parte del concessionario. Per le gru a torre per l'edilizia arrivano 40 milioni per uno sconto del 20% del prezzo di acquisto. Il contributo massimo è di 30mila euro.
INVERTER, MOTORI E BATTERIE: stanziati 10 milioni per uno sconto del 20%. Contributo massimo da 40 a 200 euro a seconda del prodotto.
NAUTICA DA DIPORTO: 20 milioni per uno sconto del 20%. Il contributo massimo è di 1.000 euro.
TESSILE: arriva una tremonti-ter per il tessile. La misura fiscale vale 70 milioni.
ALTRO: altri 50 milioni saranno destinati all'aeronautica, al prototipo innovativo di nave multiuso per le emergenze. l'emittenza televisiva locale e l'Agenzia per la sicurezza nucleare.
«E un paradosso, un avvenimento surreale, Facebook ha disattivato un gruppo nato spontaneamente per segnalare pagine on line razziste». A parlare è Massimiliano Monnanni, direttore Ufficio Nazionale Antidiscriminazioni Razziali del Ministero per le Pari Opportunità (Unar). «Il tutto - prosegue Monnanni - proprio il giorno in cui si è aperta la VI settimana contro il razzismo promossa dall'Unar in tutta Italia».
Il paradosso è questo: il 15 marzo gli amministratori della pagina Basta al razzismo su Facebook, nata per segnalare messaggi discriminatori, hanno trovato il loro account disattivati. In pratica i ragazzi che gestiscono il gruppo (36mila le adesioni) sono stati disabilitati dagli amministratori del social network. E spiegano che probabilmente i loro detrattori hanno organizzato unazione di massa contro di loro, segnalando come inopportune le pagine che gestivano, quelle che hanno contribuito a far chiudere gruppi che esaltavano il terremoto ad Haiti, che volevano fuori i rom dallItalia, che istigavano alla violenza contro gli stranieri.
«Dopo aver letto il vostro articolo sul Messaggero.it ci siamo subito attivati, il gruppo deve essere tempestivamente ripristinato dagli amministratori di Facebook spiega Monnanni contatteremo gli amministratori del gruppo Basta con il razismo su Facebook per capire cosa è successo». Soddisfazione da parte di Alessandro Pomponi, uno degli amministratori della pagina censurata «ma spiega Alessandro, romano, 41 anni vorremmo che l'ufficio del ministero delle Pari Opportuntà vada fino in fondo alla questione e cerchi, avendo più mezzi di noi, di contattare direttamente Facebook».
Perché dal social network intanto non c'è stata nessuna risposta alle migliaia di e-mail inviate per protestare contro la chiusura del gruppo. I 36mila intanto hanno creato un nuovo gruppo che continua a registrare adesioni.
Ma una novità c'è stata. «Una novantina di gruppi razzisti che avevamo segnalato a Facebook continua Alessandro ora non sono più visibili». Due le ipotesi: o Facebook ha deciso di applicare una politica più restrittiva e ha deciso, all'improvviso, di raccogliere tutte le nostre vecchie segnalazioni, oppure i gruppi si stanno organizzando e sono diventati privati, non accessibili a tutti». E' inoltre possibile che abbiano deciso di spostare i gruppi e creare nuove pagine.
14enni contro rom e stranieri. Intanto la battaglia di Alessandro prosegue. Non può abbandonare un progetto nato spontaneamente che lo ha portato anche a dialogare direttamente con molte delle persone che avevano creato gruppi razzisti. «Molti gruppi vengono creati da ragazzini - racconta - 14enni che forse non si rendono conto di quali idee stessero traghettando nella rete».
Ricorda il gruppo nato contro l'insediamento di un campo rom perché spiegavano i ragazzini «i rom sono sporchi». «Ho cercato di fargli capire che si trattava di persone che sporcavano e che non si doveva condannare un'intera etnia». Alessandro è invece stato invece sbatto fuori dal gruppo che non voleva la creazione di moschee in Italia sostenendo che nei paesi musulmani non era consentito creare chiese cattoliche. «Gli ho mostrato video su Youtube che mostrano come in molti Paesi dell'Islam sono state create chiese, ma a quel punto sono stato cancellato dal gruppo».
«Si tratta di una mancanza di cultura, soprattutto tra giovanissimi afferma Monnanni e l'attenzione sul web e molto importante, per questo chiudere quel gruppo creato da persone che spontaneamente si aggregano per combattere contro il razzismo è un fatto grave».
Per combattere le forme di razzismo sul web Ufficio Nazionale Antidiscriminazioni Razziali del Ministero per le Pari Opportunità ha creato l'11 marzo una piattaforma web per segnalare soprusi di ogni genere. Sul sito Unar.it possono inviare segnalazioni le vittime ma anche chi ha assistito a un sopruso. «Ma c'è una novità - spiega Monnanni abbiamo attivato anche i contact center attraverso il quale possono essere segnalati siti e blog a contenuto discriminatorio e creato NE.A.R. TO UNAR, la prima rete giovanile antirazzista che opererà anche e soprattutto tramite i social network». Un progetto che vede impegnata una squadra ad hoc di persone appartenenti alle Acli, che già gestivano il numero verde (800901010).
Tra il progetto dell'Unar anche la creazione di campus non violenza inaugurati il 15 marzo, giorno di apertura della VI Settimana contro il razzismo che si conluderà il 21 marzo. «Si tratta di una rete di volontari che hanno dai 18 ai 22 anni, impegnati nella diffusione di una cultura della solidarietà e che potranno essere le nostre sentinelle sul territorio. A breve partirà una campagna di recruiting per raccogliere adesioni e a maggio faremo un meeting per coordinare i vari gruppi che verranno creati sul territorio». L'obiettivo è quello di rendere la rete permanente, fare ad esempio come gli studenti dell'università di Bari che hanno creato www.nonviolentmag.it che diffondono sul web i video allergie, filmati contro le allergie verso gli stranieri. Infine Unar ha già firmato con diverse regioni tra cui l'Emilia Romagna e la Sicilia un protocollo per creare dei nodi sul territorio collegati all'Unar. Stessa proposta per il Comune di Roma.
Da Facebook intanto nessuna risposta. Le 36mila sentinelle contro il razzismo sul web restano senza voce.
È dalla Francia dove vive la suora guarita da Giovanni Paolo II che è finalmente arrivata la notizia tanto attesa dal popolo del «santo subito». I vescovi hanno rassicurato ufficialmente, con tanto di nota dettagliata, che la miracolata è in perfetta salute e non ha più avuto nessuna ricaduta dal Parkinson, il male che l'aveva colpita dieci anni fa. Cosa non da poco, poiché viene messa la parola fine ai dubbi di natura medica che avevano rallentato il lavoro della Consulta alla Congregazione dei Santi, un organismo all'interno del quale quattro medici specialisti sono impegnati a fare accertamenti.
La genuinità della guarigione scientificamente inspiegabile, il miracolo appunto, costituisce un passaggio necessario per procedere alla beatificazione. Papa Wojtyla, il beniamino delle folle, cammina dunque verso la santità mentre la sua poliedrica figura non smette di essere analizzata, sminuzzata, studiata. L'ultimo saggio in uscita in questi giorni per i tipi delle Paoline, Giovanni Paolo II, il Papa che parlava alla gente, 144 pp, 16 euro, scritto da Sabina Caligiani, analizza il lungo percorso umano dal punto di vista della comunicazione. Le straordinarie doti del Papa polacco hanno via via delineato una vera e propria teologia corporea. Ma forse non poteva che essere così.
Wojtyla da giovane amava il teatro, ha calcato le scene durante gli anni universitari, scrivendo in seguito persino opere teatrali ben accolte dalla critica. In poche parole egli aveva una elevata consapevolezza dell'aspetto sensoriale della sua persona. Come mette in luce l'autrice, guardava dritto negli occhi gli interlocutori, chiunque essi fossero, ne sapeva scrutare gli animi, non aveva timori a mostrarsi, nemmeno nella fase dell'infermità. «Olfatti, vista, udito e tatto, ogni senso era da lui usato». Quante volte ha mandato in fibrillazione il Prefetto della Casa Pontificia, il cardinale Monduzzi prima e monsignor Harvey poi, rompendo la rigidità del protocollo. Insomma, ha saputo gettare le basi per una teologia della corporeità che difficilmente un altro pontefice saprà mai riproporre tanto efficacemente. Non si sottraeva alle telecamere, dialogava apertamente coi giornalisti, si fermava incuriosito a fare domande alla gente che incrociava sul suo percorso.
Agli inizi del pontificato, le visite alle parrocchie di Roma, diventavano una maratona estenuante per il suo entourage, abituato agli incontri misurati di Papa Montini. Con Wojtyla erano tutti costretti a stargli al passo per interi pomeriggi. Durante una udienza generale, in Vaticano, sorprese i presenti con una frase: il «corpo e soltanto esso è capace di rendere visibile ciò che è invisibile: lo spirituale e il divino». Questo è stato il suo punto di forza. «Il fatto che la teologia comprenda anche il corpo non deve meravigliare nè sorprendere nessuno che sia cosciente del mistero e della realtà dell'incarnazione. Per il fatto che il Verbo di Dio si è fatto carne, il corpo è entrato, direi, attraverso la porta principale, nella teologia, cioè nella scienza che ha per oggetto la divinità».
Un'altra volta, rivolgendosi ai giovani che sedevano sugli spalti dell'Arena di Verona, ricordò che l'uomo sa parlare col suo corpo e proprio per questo il corpo diventa un linguaggio. «E il linguaggio serve a manifestare sempre una Verità». È così ha fatto ingresso nei concetti teologici la fisicità del corpo umano, senza meravigliare nè scombussolare più di tanto i benpensanti specie quando, per esempio in Africa o in Oceania, non esitava ad abbracciare bambini mezzi nudi, stringere le mani a donne coi seni scoperti, vestite solo con gonnellini e teli colorati. Forse è anche per questa spontaneità che le persone lontane lo hanno amato tanto.
Cipriano ci propone un canto da lui tradotto interpretato da Lina Sastri e tratto dal film "li
chiamarono Briganti"
Molte scene furono girate nella reggia di Caserta. Il film narra la storia
mai racontata sui Briganti
ma meglio definirli Partigiani del Sud, la storia si sa la raccontano i
vincitori definendo la piu' grande
rapina della storia l'unita' d'Italia con protagonisti Garibaldi Giuseppe
Cavour additati come patrioti
e padri della nostra Italia
Li chiamarono Briganti ( Canto in onore dei nostri bisnonni eroi e martiri di un re straniero)
Canto finale interpretato da Lina Sastri
Il sangue e’ passato ancora,
sopra questa terra amara
la morte si fa destino,
lo sfregio diventa storia
il ferro (della spada, baionetta) fuoriesce dal corpo
dei padri davanti agli occhi dei loro figli
piangono senza riuscire i piccoli bambini, nudi
l’Italia crescerà con l’arte
della rabbia e del rancore
saranno cittadini senza nessuno onore
saranno terre lontane, lacrime, bastimenti
il mezzo per dimenticarsi dei torti subiti
e dei tradimenti
per non assaggiare i comandi dei soldati
nelle nostre case
gli insulti, i tormenti, le umiliazioni
che entrano nelle ossa
e sarà l’arte di continuare a vivere senza
credere più a nessuno
sarà l’arte di imbrogliare
per non andare a letto digiuni
saranno “guappi”, “mpechere” (pettegole), ladri,
santi, ruffiani
saranno duca e “zantraglie”,
preti e ciarlatani
profumi nei palazzi
sottane e “parapalle”
bassi umidi e scuri,
bocche con l’alito di cipolla
una pizza con il nome di reggina
di chi fu nemico fino a ieri
i nipoti di chi fu Brigante
saranno carabinieri
sarà una ferita aperta
sotto l’acqua e il sole
un corpo che si spegne senza
emanare un odore
un grido senza voce
che attraversa le terre e le città
una “nzirie” (pensiero tormentoso) senza nome
che la notte ti viene a trovare
gente senza pace troverà le parole giuste
per nascondere meglio le verità che non vuole dire
sarà allontanarsi sempre da ciò che tocca il cuore
sarà dimenticarsi dell’innocenza
sarà rendere più duro l’amore
sarà recitare la commedia per le strade
e nei letti
sarà per far soffrire l’altro solo per fargli un dispetto