mercoledì 16 dicembre 2015

UOMINI (E DONNE) E BUGIE: LA TOP TEN DELLE SCUSE FETENTI








Una  top ten di bugie  proposta da VanityFair che trovo divertente e mi domando se queste situazioni siano davvero possibili.
Io penso che ce siano anche di peggio.
Lascio a voi il compito di votare quella che vi pare più assurda. Per quanto inverosimili son tutte vere ... 

10. “Io con te sto benissimo, mi fai sentire come non sono mai stato in vita mia, sei la donna dei miei sogni, ma mi fai paura“. (E dire che non mi sembra di assomigliare a Freddy Kruger).




9. “Scusami tantissimo per il ritardo (di un’ora e 20, tanto per capirci) ma ho avuto un imprevisto…” “Cioè?”. “Ho avuto un attacco di diarrea”. (Grazie per avermelo detto, ci tenevo un sacco a questa intimità tra noi, la prima sera che usciamo).

8) driiiiin driiiin! (telefonata a 20 minuti dall’ora fissata per andare a cena): “Ciao, scusa, ma stasera non posso uscire mi dispiace, ma è per il mio cane”. “Quale cane? Tu non hai un cane!” “Ce l’avevo, però, ed è morto l’anno scorso”. “E tu ti fai il lutto adesso, ma ti sembra normale?”. “Senti non essere polemica, il mio cane mi manca e se tu non lo capisci allora non sei la persona che credevo. Ciao”. Click (secondo me quel povero cane si è suicidato pur di non stare con un padrone idiota come te…. questo non l’ho detto, ma l’ho fermamentissimamente pensato).

7) “Il mio psichiatra dice che non posso frequentarti”. “Ah sì, e perché?”. “Perché mini il mio equilibrio”. “Beh tanto equilibrato se vai dallo psichiatra in effetti non devi essere, non vorrei compromettere una situazione così delicata. Passa una bella serata con il tuo Prozac, caro” (cretino).

6) “Non mi sento pronto a una storia seria”.
    “Ma se siamo usciti 3 volte!”.
    “Appunto, per me è già troppo impegnativo”. (Ti sconsiglio di provare le parole crociate senza schema o ti si fonde il solo neurone che hai).

5) “Sono troppo giovane per una relazione”. “Ma scusa hai 38 anni!”. “E cosa ho detto? Sono troppo giovane” (ok ti restituirò quel ciuccio azzurro che mi avevi dato come pegno d’eterno amore, idiota).

4) “Scusami se ti avverto all’ultimo minuto, ma ho un impegno imprevisto di lavoro”. “Di domenica sera?”. “Il nostro lavoro non conosce feste o orari”. “Ma fai l’impiegato di banca!”. “Tu certe cose non puoi capirle” (e hai ragione, io in banca non ci metto piede, ho paura che non mi facciano più uscire se danno un’occhiatina al mio conto corrente prosciugato nei negozi di scarpe).

3) “Mia mamma sta male, devo andare subito da lei”. “Eh? Scusa non ho capito”. “Mia mamma sta male e devo andare via, ciao” (senza parole: la mamma del paperdemente abitava in provincia di Brindisi e lui si trovava con me a Bologna, e, giusto per intenderci, non aveva ricevuto nessuna telefonata).

2) “Non essere gelosa, sei insopportabile, quella lì è solo un’amica”. “E dimmi un po’, tu alle amiche appoggi due metri di lingua e una mano sulla chiappa al parco, oltretutto a 100 metri da casa mia?”. “Era tanto che non ci vedevamo”. “Ah, ok, scusa” (inutile dire che quella sera sono uscita con un altrettanto affettuoso amico che non vedevo da un bel po’).

1) “Sto malissimo, vorrei morire, guarda sto davvero pensando a suicidarmi. Non ce la faccio più. Tanto se morissi solo tu mi piangeresti”. “Amore stai calmo, cosa dici, io forse non sono all’ altezza di aiutarti nel modo adeguato, forse magari è meglio se vai a parlare con un terapeuta…” “Sì, hai ragione, me lo trovi?”…. una settimana dopo, a due ore dalla seduta dal terapeuta arriva sms “ti ho messo le chiavi di casa nella buchetta, sto male, ma non voglio più suicidarmi, comunque non posso nemmeno più stare con te, ho bisogno ti tempo per capire, perdonami”…. Un mese dopo la papera ha scoperto che il malessere era provocato da una quarta di reggiseno spalmata su 175 centimetri di femmina. (Fanc….)




MENZIONE D’ONORE: “Faccio tardi, sono cadute le due torri”. (Daisy che all’epoca abitava in centro a Bologna, si affaccia alla finestra e vede le Due Torri belle solide al loro posto). “Ma vaffa… Mi hai preso per scema? Ce le ho davanti agli occhi, le Due Torri, e stanno benissimo”. “Ma nooo, non quelle di Bo…” Gli ho sbattuto il telefono sul becco… Poi, dopo una serie di manate in fronte, l’ho richiamato.  A volte (purtroppo quella volta) pure i paperi dicono la verità.




In Sicilia si dice : “A squagghiata da nivi si vidanu i puttusi”
( quando la neve si scioglie si vedono i buchi sul terreno).
Di conseguenza prima o poi certe situazioni risulteranno evidenti, senza nemmeno investigare. Non si subisce umiliazione ma nemmeno soddisfazione solo si capisce con chi si ha o si è avuto a che fare. Prevenire, purtroppo, non sempre è possibile. Vuoi perchè sei troppo giovane o inesperta, vuoi perchè presa dal sentimento. Le motivazioni sono tante. Pero' son fiduciosa che l'uomo ( e la donna)  che dice sempre la verità e ti ama, si trova. 

Annamaria




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