martedì 13 ottobre 2015

TUMORE AL TESTICOLO, +45% CASI IN 30 ANNI. - UN CARTOON PER PREVENIRLO




È il tumore maschile più aggressivo ma anche il più dimenticato, complice il fatto che rappresenta "solo" l'1% delle neoplasie che interessano l'uomo. Il cancro al testicolo, curabile con facilità se diagnosticato in tempo, colpisce fra i 25 e i 49 anni, in piena età riproduttiva, con una frequenza in drammatica crescita, pari al 45% negli ultimi 30 anni. Ma - proprio perché nel 95% dei casi affrontato in tempo - anche con una mortalità in netto calo.

I dati. Questi i dati che verranno presentati a Riccione in occasione dell'88esimo congresso nazionale della Società Italiana di Urologia. Al centro dell'appuntamento, la prevenzione: bastano infatti sei "tocchi" ad hoc attuati fin dall'adolescenza, secondo lo stesso principio con cui si insegna alle ragazze l'autopalpazione al seno, per accorgersi dell'esistenza del tumore.

Tumore al testicolo, un cartoon per prevenirlo


Un cartoon per i ragazzi. Ecco perché al congresso verrà presentato, in esclusiva, un cartoon del 'professor Urosapiens' pensato proprio per insegnare a ragazzi e non solo i "cinque tocchi" da compiere, muovendo le mani nel modo e nel posto giusto. Prodotto dall'agenzia ACME e scaricabile da www.siu.it  e www.pianetauomo.eu, il video insegna a effettuare un vero e proprio autoesame, attento e accurato, dei testicoli. Il vero salvavita è infatti l'autopalpazione, pratica nota all'universo femminile, abituato a osservare e tastare il proprio seno tanto da arrivare spesso a scoprire in autonomia noduli in fase iniziale. Mettendo al bando imbarazzi e pudori, con poche mosse e in qualche minuto, anche gli uomini potranno ora individuare il tumore sul nascere, facendo a se stessi, a livello di prevenzione, un doppio regalo, dato che scongiurare il rischio di un tumore al testicolo significa ridurre le probabilità di sviluppo del tumore prostatico.

Duemila casi in Italia. In Italia, nel 2012, sono stati registrati oltre 2mila casi di tumore al testicolo: tra le concause, l'ormai sempre meno diffusa visita di leva, che fino a qualche anno fa rappresentava un importante momento di diagnosi delle patologie del distretto uro-genitale. "Questo tumore - spiega Vincenzo Mirone, segretario senerale della SIU, Società Italiana di Urologia - è la neoplasia più comune tra i giovani e rappresenta il 3-10% delle neoplasie che colpiscono l'apparato urogenitale maschile. E' importante sensibilizzare all'autopalpazione, insegnando a prestare attenzione a qualsiasi modifica possa verificarsi nell'anatomia o nella forma dello scroto e dei testicoli. Adulti e ragazzi dovrebbero conoscere dimensioni e aspetto "normali" dei propri testicoli, così da essere in grado di riconoscere qualunque alterazione. Le nostre regole e il cartoon sono il primo passo per una serie di iniziative sui tumori urogenitali".

Le buone pratiche. Ma quali sono queste buone pratiche? Innanzitutto, affinare il tatto. L'autopalpazione comincia prendendo il testicolo nel palmo delle mani, tenendo presente che le dimensioni potrebbero non essere uguali, ovvero che l'uno potrebbe risultare più grande dell'altro. Poi c'è la fase di esaminazione. Ogni testicolo va studiato facendolo ruotare delicatamente tra pollice e indice, andando a caccia di noduli duri, gonfiori morbidi o tondeggianti, diversa tessitura della superficie testicolare o anomalie che devono essere immediatamente riferiti al medico. La manovra va effettuata una volta al mese ed è bene segnare la data dell'ultimo auto-esame sul calendario. Il momento più indicato per eseguire la palpazione è dopo un bagno caldo, quando il sacco scrotale è rilassato.

Controllare i bambini. "È fondamentale - continua ancora Mirone - che i genitori facciano controllare i bambini dal pediatra di fiducia, perché una correzione dell'eventuale discesa incompleta del testicolo entro il primo anno di vita riduce il rischio di cancro e facilita la diagnosi precoce del tumore. E non solamente quello del testicolo, perché un recente studio condotto dalla Società Americana di Oncologia Medica, presentato nel 2015 al simposio sui tumori urogenitali di Orlando, attesta anche una possibile correlazione con lo sviluppo del tumore prostatico". Se diagnosticato e trattato precocemente, il tumore al testicolo ha un tasso di guarigione del 96% circa. La diagnosi precoce e tempestiva può davvero salvare la vita.


By Antonio- (fonte Repubblica.it)

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