LETTERA A
Presidente Carlo Fratta Pasini Banco Popolare di Verona
Segretario Generale Banco Popolare Andrea Marconi
Ufficio Stampa Banco Popolare Marco Grassi
Ho sempre pagato le tasse, non ho mai avuto debiti con nessuno e di colpo, da qualche anno, mi ritrovo a vivere un incubo, che il 25 marzo potrebbe avverarsi: sto per perdere casa, la mia unica casa, che ho comprato e pagato regolarmente 19 anni fa.
Mi chiamo Andreas e vivo a Verona insieme a mia moglie. Il mio dramma comincia un giorno, di punto in bianco, con l’arrivo di una raccomandata: c'è scritto che la mia casa verrà pignorata e messa all'asta. Il giorno dopo, perciò, vado in banca, il Banco Popolare di Verona, a chiedere spiegazioni. Mi dicono che nel contratto di vendita c’erano ancora iscritte delle ipoteche che non erano state cancellate, pur essendo state pagate. Il vecchio proprietario aveva messo un’ipoteca sull’appartamento, ma prima di venderlo a me aveva estinto il suo debito: ho un documento della banca che lo attesta.
Andando a fondo nella storia, ho scoperto che la banca, già pagata dall’ex proprietario per la parte di credito relativa alla mia casa, ha deciso - inspiegabilmente - di acconsentire al trasferimento di queste ipoteche, che gravavano anche sulla mia casa, a una finanziaria. La finanziaria, a sua volta, le ha trasferite a una signora che a quel punto ha chiesto che la mia casa fosse messa all’asta.
L’asta si è fatta e io, pur di non perdere la mia casa, ho deciso di partecipare. E me la sono aggiudicata. Sì, ma sapete a quanto? Devo pagare 625 mila euro, che non ho e non so dove prendere. E devo pagarli per una casa che è già mia, che ho comprato 19 anni fa.
La banca ha commesso un errore, al quale, adesso, deve riparare: faccia un passo indietro e mi eviti il pagamento di 625 mila euro.
Change.org
firma la petizione
Annamaria
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