mercoledì 30 ottobre 2013

50 INDICATORI DI VECCHIAIA E 50 MODI PER VIVERLA BENE E A LUNGO




Li chiamano “indicatori di vecchiaia”, segni inconfondibili degli anni che passano. Alcuni ricercatori inglesi ne hanno individuati cinquanta e poi, attraverso un interessante sondaggio, hanno stilato una classifica divertente quanto realistica, mettendo in evidenza le “avvisaglie” peggiori, le più temute dai cittadini britannici. Risposte in parte prevedibili, in parte davvero curiose. Gli uomini, per esempio, odiano perdere i capelli, mentre le donne si preoccupano meno dell’aspetto esteriore, riponendo in soffitta vestiti e scarpe alla moda per indossare abiti comodi e poco attraenti. 
Ma non è tutto. Tra i cinquanta “indicatori di vecchiaia” individuati dal sondaggio inglese ce ne sono alcuni davvero particolari. Commissionata da una società di assicurazioni, l’indagine ha coinvolto circa due mila cittadini britannici, uomini e donne di età compresa tra i 18 e i 65 anni ai quali sono state poste alcune semplici domande: cosa vi fa sentire anziani? Quali segnali del tempo temete maggiormente? Oltre alla caduta dei capelli, gli uomini inglesi hanno mostrato particolare preoccupazione per «l’incontrollabile crescita di peli antiestetici» e hanno confessato, proprio come le donne, di modificare il proprio abbigliamento una volta raggiunta l’età della pensione, preferendo cardigan o pantaloni di velluto. 
Molte signore britanniche, invece, hanno rivelato l’inusuale passione per il volontariato, spesso dimostrata dall’adesione all’organizzazione “Women Institute”. Dimenticare le cose, addormentarsi durante il giorno davanti alla televisione, guidare lentamente e lamentarsi continuamente sono, secondo gli inglesi, altri inconfondibili segnali del tempo che passa. Cose che possono capitare dopo i 60 anni, ma non dovrebbero succedere agli under 30: eppure, dato sorprendente e un poco preoccupante, un terzo dei giovani britannici intervistati ha confessato di aver già riscontrato alcuni caratteristici «indicatori di vecchiaia­».



Ecco allora  50 consigli per dare piu' qualità alla nostra vita  Viviamo più a lungo che mai, ma fino a poco tempo fa non era chiaro se quegli anni in più aggiunti alle nostre vite potessero anche considerarsi anni “di qualità”.


I ricercatori di medicina dell'Università del Massachusetts, dopo un recente studio,  hanno scoperto che oggi i venticinquenni possono aspettarsi di vivere “2,4 anni in più di vita in salute”, mentre i sessantacinquenni possono aspettarsi 1,7 anni in salute in più dei loro coetanei di vent’anni fa.

Tuttavia, quegli anni in più non possono certo essere considerati una garanzia. L’obesità infantile e le malattie ad essa collegate stanno infatti minacciando di tornare ad abbassare l’asticella dell’aspettativa di vita americana, attualmente fissata dal Centers for Disease Control and Prevention (CDC) appena sotto i 79 anni.



fonte huffpost
Gran parte dei fattori che vi  permettono di raggiungere il traguardo dei cent’anni sono al di là del vostro controllo, anche perché la longevità dipende in parte dalla genetica e dalla storia medica, nonché dalle abitudini, dei nostri genitori e persino dei nonni. Tuttavia ci sono un po’ (anzi, ce ne sono tante) abitudini prolunga-vita che già da oggi si potrebbe iniziare.Come farsi tutti i giorni di ferie, mangiare più verdure in foglia, e dormire di più. 
Siamo andati a sfogliare lo studio, e a cercare consigli e suggerimenti dagli stessi centenari. Certo, non tutti i metodi prolunga-vita sono accessibili per chiunque (“Essere nati in Giappone” ne è un esempio!), ma c’è tanto che si può fare per aumentare le possibilità di una terza età lunga e in salute.
Scopriamo che cos’è che stai già facendo di buono, e in che cosa invece potrai migliorare, nella nostra lista dei 50 modi per vivere fino a cent’anni.

1. Abbi una coscienza



Nel libro The Longevity Project, Howard S. Friedman e Leslie R. Martin scrivono che, stando alla loro ricerca, avere una coscienza è uno dei segni migliori della longevità. Questo perché le persone dotate di coscienza tendono a comportamenti salutari, sono meno propense ad ammalarsi, e più inclinate ad avere successo nelle relazioni sentimentali e sul lavoro.



2. Trova dei motivi per ridere



In uno studio del 2012 pubblicato dalla rivista Aging, i ricercatori dell’Albert Einstein College of Medicine e della Yeshiva University hanno individuato determinati tratti caratteriali condivisi da un gruppo di 243 centenari. Fra i quali l’amore per la risata. “Considerano la risata una parte importante della loro vita”, scriveva il coordinatore della ricerca.

3. Cerca uno scopo nella vita.

Secondo il sito Blue Zones, a Nicoya in Costa Rica, un luogo particolarmente denso di centenari, gli abitanti formulano un “plan de vida”, cioè delle “ragioni di vita”. “Questa sensazione di avere uno scopo spesso è incentrata sul tempo trascorso in e per la famiglia”, sostiene il sito. “Cosa che porta a far sì che i centenari mantengano uno stile di vita attivo, raccogliendo i benefici legati all’attività fisica e al trascorrere il proprio tempo all’aria aperta sotto il sole”. In Costa Rica un sessantenne, sostengono quelli di Blue Zones, ha il doppio delle possibilità di raggiungere i 90 di un coetaneo statunitense.

4. Mangia cibi non-noci-vi

Mangiare noci potrebbe prevenire una morte prematura: lo scrivono al BioMed Central. In uno studio basato su dati raccolti da settemila persone fra i 55 e i 90 anni si legge che i mangiatori di noci – che nella ricerca tendevano a un’indice di massa corporea più basso, e a una circonferenza addominale più stretta – incontrano un rischio di morte prematura inferiore del 39%.



5. Cammina

La signora Carmelo Flores Laura ha 123 anni, ed è forse la persona più anziana che si possa documentare. Lei stessa attribuisce la sua longevità alla regolarità dell’esercizio fisico: “Cammino parecchio, non c’è altro. Vado a spasso con i miei animali”, ha dichiarato all’Associated Press.

6. Prova con la terapia “negoziata”

Come rifiutare una scusa per fare shopping? Uno studio del 2011 ha scoperto chi va a fare compere vive più a lungo. Sono stati presi in esame uomini e donne di Taiwan oltre i 65, e si è scoperto che lo shopping quotidiano riduce il rischio di mortalità del 28% per gli uomini e del 23 per le donne (lo scrive l’AARP). E se è la salute del tuo portafoglio a preoccuparti, non farlo: i benefici si avvertono anche se non compri niente, sostiene WebMD.



7. Sii felice

Una ricerca pubblicata nel 2011 dalla rivista Proceedings of the National Academy of Sciences ha notato che fra gli anziani, il gruppo che raggiungeva il punteggio “più felice” aveva anche un tasso di mortalità del 3,6%. Cioè meno della metà del gruppo più infelice, al 7,3.

8. Vinci un Oscar

I ricercatori del Sunnybrook and Women's College Health Sciences Centre di Toronto hanno osservato che gli attori e i registi vincitori di Oscar tendono a vivere più a lungo dei loro colleghi senza Oscar: chi vince, sia uomini che donne, vive quasi quattro anni in più di chi perde.



9.Va’ in collina

Si sente tanto parlare dei rischi della vita ad alta quota, ma in realtà aspirare a nuove vette potrebbe essere una buona scelta. Nel 2011 i ricercatori della scuola di medicina dell’Università del Colorado hanno calcolato che le venti regioni americane con le aspettative di vita più prolungate si trovano a un’altitudine media di seimila piedi sul livello del mare. Cosa che regala – stando alla ricerca – dagli 1,2 ai 3,6 anni di vita a un uomo, e dai sei mesi ai due anni e mezzo a quella di una donna, abbassando il rischio di morte da malattie cardiache per tutti gli abitanti.

10. Non fare agli altri...

Susannah Mushatt Jones è la più anziana abitante dell’intero stato di New York -- il suo 114 esimo compleanno l’ha celebrato quest’estate. Qual è il suo segreto? Stando alla nipote intervistata da PIX11 news, uno dei suoi “standard” è quello di trattare equamente chiunque incontri, insieme a quello di prendersi cura degli altri. L’unica medicina che prende è quella per la pressione alta, e la sua dieta include costolette, pollo, frutta e verdura.


11. Ma non trascurarti.

Il guru del fitness Jack LaLanne, morto a 96 anni nel 2011, conosceva bene l’importanza di prendersi cura di sé. “È così che mi prendo cura della persona più importante della mia vita: me stesso”, scherzava durante il documentario How To Live Forever. “L’esercizio fisico è il re. L’alimentazione la regina. Mettili insieme, e avrai un regno”. LaLanne lo diceva spesso. E secondo Esquire.com avrebbe anche detto: “Devi soddisfarti. Se non ci riesci, sei un fallito”.

12. Getta via il menù d’asporto.

Una buona ragione per cucinare: nel 2012 Public Health Nutrition ha rilevato che chi cucina a casa fino a cinque giorni a settimana ha il 47% in più di probabilità di sopravvivere al decennio. I ricercatori hanno preso in considerazione 1888 uomini e donne di Taiwan sopra i 65 anni.



13. Fa’ yoga.

Ci sono vantaggi eccezionali nel praticarlo, inclusa una riduzione dello stress e dell’ansia, un equilibrio e una flessibilità migliore. Basta chiedere all’istruttrice di yoga Tao Porchon-Lynch, che a 95 anni attribuisce alla pratica yoga la sua vita lunga, sana e felice.

14. Sii ottimista.

La stessa ricerca del 2012 di Aging che indicava la risata come possibile fattore di longevità ha altresì scoperto che l’ottimismo è un tratto caratteriale legato a una maggiore durata della vita. “Quando ho iniziato a lavorare coi centenari pensavo che fossero sopravvissuti grazie al fatto di avere la pelle dura, e di essere ostinati”, commenta l’autore, Nir Barzilai dell’Albert Einstein College of Medicine. “Ma quando abbiamo preso in considerazione le personalità di questi 243 centenari, abbiamo notato delle qualità umane che riflettevano chiaramente un atteggiamento positivo nei confronti della vita. Gran parte di questi erano amichevoli, ottimisti e rilassati”.



15. Ottimista sì, ma non troppo.

Forse non è proprio il caso che gli anziani guardino tutto il mondo con degli occhiali rosa: una nuova ricerca dimostra che le persone di una certa età che sovrastimano la propria felicità futura vanno più incontro alla mortalità e alla disabilità rispetto a coetanei maggiormente propensi a sottostimare o a prendere realisticamente in considerazione le proprie prospettive future di benessere. “Il pessimismo sul proprio futuro può incoraggiare la gente a vivere la vita con più attenzione, prendendo precauzioni per la propria salute e la propria sicurezza”: lo ha dichiarato Frieder Lang, docente dell’Università di Erlangen-Norimberga in Germania.

16. Non essere un carnivoro.

I vegetariani corrono il 12% di rischi in meno di andare incontro a una morte prematura rispetto ai carnivori. Lo sostiene uno studio degli inizi di quest’anno presentato da JAMA Internal Medicine. La ricerca ha preso in considerazione 73.308 avventisti del settimo giorno, fra uomini e donne, che non mangiavano carne per ragioni religiose.



17. Infilati un anello al dito. 
I baby boomer con un partner stabile sono meno a rischio mortalità prematura dei loro coetanei single. Il Duke University Medical Center per stabilirlo ha analizzato 4.800 persone nate negli anni ’40.

18. E visto che ci sei, trovati qualcuno più giovane di te.

A luglio la centenaria Daisy Dunnett ha dichiarato a SWNS.com che una delle chiavi della sua longevità potrebbe essere il marito, di 33 anni più giovane. I due si sono incontrati quando lei ne aveva 72, e il primo marito era morto dopo cinquant’anni di matrimonio. Lui ne aveva 39: “Penso che sarei già morta se non fosse per lui”, sostiene lei. “Se sei anziana e te ne stai da sola, è più facile arrendersi e non nutrirsi come si deve”.



19. Oppure sposa qualcuno del tuo stesso sesso.

Uno studio danese attesta che gli uomini gay sposati hanno un tasso di mortalità più basso dei single o degli etero divorziati. Lo si legge sull’International Journal of Epidemiology, in un articolo sul tasso di mortalità fra omosessuali in Danimarca dopo l’approvazione della legge sui matrimoni fra persone dello stesso sesso nel 1989.

20. Cerca di evitare gli attriti nel matrimonio.

Una relazione piena di scontri e litigi potrebbe incidere sulla durata della tua vita. I ricercatori della Brigham Young University, dopo aver analizzato 1.700 adulti sposati, ritengono che più litigi peggiorano la salute dell’adulto.

21. Ma se non funziona, divorzia.

Benché un matrimonio felice sia un buon segno di salute e longevità futura, per i divorziati sereni non tutto è perduto. Almeno per le donne. “Le donne che divorziano, spesso lasciandosi alle spalle un brutto matrimonio, tendono a prosperare tanto quanto le single! Anche le vedove spesso se la cavano incredibilmente bene”, ha dichiarato Friedman, del Longevity Project alla rivista Time. “Perché? Perché le donne fanno affidamento sulle loro amicizie, mentre molti uomini dipendono dalle mogli per le rispettive reti sociali, e quindi ne escono devastati quando il legame finisce”. Un consiglio che tutti possono seguire: prendete il controllo della vostra socializzazione e apritevi, soprattutto se perdere il vostro partner.



22. Spazzolate quei denti.

Una cattiva igiene orale è stata associata a un’aspettativa di vita più breve. La salute orale, che si ottiene spazzolando abitudinariamente e usando il filo interdentale, attenua i rischi di malattie cardiache, demenza e infarti.

23. Fatti un caffè (greco).



Una tazzina di caffè greco, antiossidante e ricco di polifenoli, potrebbe essere il segreto di una vita lunga. Lo sostiene una ricerca pubblicata sulla rivista Vascular Medicine. I ricercatori della scuola di medicina dell’Università di Atene hanno studiato 71 uomini e 71 donne abitanti sull’isola di Ikaria – dove si tende a vivere fino a 90 anni e oltre – scoprendo che quelli che bevevano ogni giorno il caffè greco bollito avevano il sistema endotelico in migliori condizioni di quelli che bevevano altri tipi di caffè.



24. Pedala.

Così come una passeggiata veloce, il ritmo con cui pedali potrebbe indicare quanto a lungo vivrai. Nel 2011, guardando i ciclisti di Copenhagen, si è scoperto che chi più pedalava tendeva a vivere cinque anni in più dei più lenti. Quattro per le cicliste più veloci. In entrambi i casi, i ciclisti vivevano in media un po’ più dei lenti, a dimostrazione del fatto che l’attività fisica va bene, ma un’attività fisica vigorosa fa ancora meglio.

25. Altrimenti fa’ il Coppi (o il Bartali).

Una ricerca presentata al congresso 2013 della Società europea di cardiologia ha mostrato che i ciclisti del Tour de France tendono a vivere di più dei non ciclisti. Questo partendo da dati raccolti su 786 ciclisti francesi che hanno preso parte alla gara almeno una volta fra il 1947 e il 2012, e confrontando la loro salute, ed eventuali cause di morte, con altri francesi della stessa fascia di età che al giro non hanno mai partecipato. Si è scoperto che il loro tasso di mortalità era del 41% inferiore, se confrontato con i non-ciclisti.


26. Segui la dieta mediterranea.

Gli anziani che seguono una dieta mediterranea -- ricca di grassi sani (come l’olio d’oliva), pesce e prodotti della terra -- potrebbero avere una vita più lunga di quella di chi non la segue. Lo dice una ricerca pubblicata sulla rivista AGE in 201, che dimostrerebbe come le chance di una vita più lunga aumentino in questo modo del 20%.

27. Smetti di fumare.

Ammesso che ci sia veramente bisogno di una ragione ulteriore per scrollarsi di dosso questa dipendenza, le ricerche dimostrano che rinunciare alle sigarette potrebbe aiutare le donne a vivere dieci anni in più che se proseguissero a fumare. Lo si legge sulla rivista The Lancet, che pubblica uno studio su 1.3 milioni di donne le cui abitudini sono state prese in analisi fra il 1996 e il 2001.

28. Mangia fibre.

Mangiare tante fibre – soprattutto di grano – potrebbe aiutare ad allontanare i rischi di una morte prematura da malattie cardiache, infezioni e problemi respiratori, sia negli uomini che nelle donne, così come il rischio di morte per cancro negli uomini. L’enorme ricerca è stata pubblicata nel 2011 dagli Archivi di medicina interna. E dimostrava che la gente che segue la dieta quanto ad assunzione di fibre -- 25 grammi al giorno per le donne, 38 per gli uomini -- incontra un rischio inferiore di andare incontro alla morte in un periodo di nove anni.



29. Fatti una famiglia.

Diventare genitore potrebbe aiutare a vivere più a lungo diminuendo il rischio di problemi di salute, inclusi cancro e malattie cardiache. Tuttavia, sottolinea lo studio pubblicato sulla rivista Science & Medicine nel 2010, il beneficio sembra appannaggio di chi ne ha solo due.

30. Ma aspetta qualche anno prima di darti da fare.

Nonostante sia più difficile restare incinta, le donne che fanno figli intorno ai 40 sembrano più inclini a vivere fino a cent’anni di quelle che li fanno subito (la ricerca è del 1997). Non sarà fisicamente possibile per tutte, ma questo è il punto. Se a quarant’anni la donna non è ancora entrata in menopausa, allora probabilmente ha i geni antinvecchiamento necessari a farla arrivare fino al centesimo compleanno. Lo scrive l’Independent.



31. E prega di avere una figlia (se sei un papà!)

Sei la cocca di papà? Vuol dire che stai facendo un favore al tuo vecchio. Uno studio condotto sulla popolazione contadina polacca nel 2006 dimostrerebbe come avere delle figlie possa accrescere la durata della vita dei genitori. Per ogni figlia, 74 settimane in più.

32. O per avere dei gemelli (se sei una mamma!)

Le partorienti che mettono alla luce una coppia di gemelli potrebbero godere di una vita più lunga, si legge in un rapporto diffuso nei Proceedings of the Royal Society B. Risultati che per gli stessi ricercatori sono stati sorprendenti, riferisce LiveScience: “Più che un evento riproduttivo accidentale che priva la madre di energia e nutrienti, i gemelli potrebbero invece essere una forma di adattamento evolutivo grazie al quale madri in salute finiscono per trasmettere i loro geni due volte in una”. C’è un avvertimento, però: lo studio tiene conto delle nascite nello Utah nel secolo diciannovesimo, per cui i parti gemellari erano naturali, invece di essere il risultato dell’IVF – oggi fattore comune nei parti plurigemellari.



33. Prosegui i tuoi studi.

La gente che prosegue i propri studi per almeno 12 anni ha davanti a sé più anni di vita di quelli che non finiscono le superiori. Lo scrivevano i ricercatori di Harvard nel 2008 su Health Affairs, citando dati del National Longitudinal Mortality Study.

34. Apporta qualche cambiamento salutare (da oggi).

Cambia le abitudini quotidiane e inizia a mangiare cibi sani, a fare esercizio e a meditare può – in potenza – portare indietro l’orologio dell’invecchiamento cellulare. Sulla rivista Lancet Oncology si può leggere che apportare qualche salutare cambiamento alla tua vita viene associato a telomeri più lunghi (cioè i “cappuccetti” alla fine dei cromosomo). Quelli più corti sono stati legati all’invecchiamento cellulare, insieme a una più probabile insorgenza potenziale di malattie legate all’età. Benché la ricerca non mostra che uno stile di vita salutare possa addirittura far ringiovanire, ogni notizia è buona per dimostrare che le scelte nella direzione di uno stile di vita positivo ti ripagano sul corpo.

vecchiaia






35. Non temere l’invecchiamento.

Anche perché la tua prospettiva sull’avanzare dell’età potrebbe influire sul numero di compleanni che ti trovi davanti. Stando a quanto scritto sul Journal of Personality and Social Psychology lo scorso agosto, gli adulti con attitudini positive all’invecchiamento vivono più di sette anni in più di chi lo vive con sofferenza. Quindi ogni candelina guardala come una conquista!

36. Punta alla medaglia d’oro.

Come se ce ne fosse bisogno, ora c’è una ragione in  più per convincere gli atleti professionisti a puntare all’oro (all’argento
 o al bronzo): chi vince una medaglia alle Olimpiadi vive più a lungo. Benché i ricercatori non siano sicuri di quale sia l’elemento che li porta a risultati migliori di altri concittadini della stessa età, l’ipotesi è che tutti quei lucrativi accordi commerciali, nonché l’accesso ai medici migliori, potrebbero avere qualcosa a che fare con questo vantaggio.
Non tutti gli olimpionici vengono creati uguali... quelli che competono in gare di resistenza, o in giochi che richiedono tecnica (come il cricket e il golf) vivono di più di atleti che si basano sulla forza, come lottatori e sollevatori di pesi, nonché atleti da contatto, come i giocatori di rugby e i piloti di bob (benché tutti questi gruppi siano comunque avvantaggiati rispetto ai non-atleti).


37. Nasci giapponese.

Chi nasce in Giappone ha davanti a sé la più lunga prospettiva di vita media: lo dicono i dati più recenti (2011) dell’OMS. Le ragazze nate nel 2012 dovrebbero teoricamente raggiungere gli 86 anni e mezzo in media. (E tuttavia, una ricerca recente uscita su The Lancet sembra indicare che i giapponesi potrebbero venir presto superati da altri paesi, inclusa la Svezia, l’Italia e l’Australia)

38. Lascia stare le vitamine.

Benché numerosi esperti della salute consiglino le vitamine per aiutare a prevenire la carenza di elementi nutritivi vitali, un’analisi dell’Università di Copenhagen condotta su 815 studi clinici ha dimostrato che questo avrebbe effetti negativi sulla durata della vita. Racconta la BBC che analizzando i benefici dei più noti integratori è stata trovato un nesso tra l’assunzione di alcuni di questi e il rischio di mortalità per tutte le cause. Sempre secondo la BBC, per quelli che prendevano il beta-carotene il rischio aumentava del 7%, mentre le vitamine A ed E incontravano rispettivamente un 16 e 4 percento di aumento di rischio. Inoltre, una seconda ricerca ha scoperto che per le donne più anziane con l’assunzione quotidiana delle vitamine -- soprattutto del ferro -- aumenta il rischio di mortalità da cancro o da malattia cardiovascolare. Comunque chiedi al medico prima di rinunciare alla tua dose quotidiana: le voci critiche sullo studio indicano che nei casi presi in esame potessero esserci preesistenti condizioni negative di salute che hanno inciso sulla longevità, e che non avevano niente a che vedere, almeno direttamente, con le pillole in sé e per sé.

latinoamericana

39. Impara dalla comunità latinoamericana.

I ricercatori lo chiamano “il paradosso ispanico”: nonostante introiti, assicurazione sanitaria, istruzione e altri aspetti della condizione socioeconomica mediamente inferiori, la popolazione che si identifica come ispanica tende a vivere in media 2,5 anni in più degli americani nel loro insieme. Lo dice una ricerca condotta dal governo. Perché? I ricercatori non ne sono sicuri, ma c’è una teoria che fa riferimento ai valori tradizionali latinoamericani, come l’unità familiare. Secondo New America Media: c’è una notevole evidenza secondo la quale numerosi aspetti della comunità latinoamericana tendono a scoraggiare comportamenti ad alto rischio come il fumo eccessivo, un elevato consumo di alcol e alte dosi di sostanze psicotrope, tutte cose che possono incidere sulla durata della vita. In più, la solidarietà organica, che fornisce conforto e sostegno, insieme all’aiuto pratico della comunità, contribuiscono a uno stile di vita salutare.

40. Va’ in chiesa.

Prendere parte ai servizi religiosi ogni settimana può regalarti un’aspettativa dagli 1,8 ai 3,1 anni di vita in più. Lo dice una ricerca pubblicata nel 2006 dal Journal of the American Board of Family Medicine. Una longevità che potrebbe essere legata a benefici anti-stress dell’andare in chiesa, benché sia anche possibile che “l’appartenenza a una comunità religiosa possa aiutare a dare un senso alla tua vita”, ha dichiarato a LiveScience Daniel Hall, autore dello studio per il centro medico della Università di Pittsburgh.

alcol

41. Bevi alcol (con moderazione!)

Bersi uno o due bicchieri al giorno di una bevanda alcolica potrebbe aiutare le persone di mezz’età e quelle più anziane a vivere di più: lo si leggeva nel 2010 sulla rivista Alcoholism: Clinical and Experimental Research. Ovviamente, con moderazione -- la ricerca infatti mostra che i grandi bevitori hanno un rischio di mortalità aumentato del 42%. "Gli anziani che bevono alcol dovrebbero tenere a mente che consumare più di due drink al giorno supera le linee guida negli Stati Uniti per il consumo d’alcol, e viene associato a maggiori rischi di alcolismo e a problemi di compatibilità con i medicinali”, dichiara Charles Holahan, il ricercatore dell’Università del Texas a Austin.

42. Buttati (a pesce) sul pesce.

Il consumo di grandi quantità di acidi grassi omega 3 – che si trovano nel pesce, in alcuni semi e verdure – potrebbe aumentare la tua longevità. Alla School of Public Health di Harvard i ricercatori hanno scoperto che gli anziani coi più alti livelli di Omega 3 nel sangue avevano vite più lunghe in media di 2,2 anni rispetto agli altri.

43. Da’ una mano agli altri.

I volontari potrebbero vivere più di quelli che non fanno dono del proprio tempo, lo dice una ricerca dell’Università del Michigan. Attenti, però: il lavoro da volontario dev’essere fatto con il precipuo scopo di aiutare gli altri, e non di aiutare te stesso.


volare

44. Volatene via.

Chi dovesse sentirsi particolarmente in colpa nel prendersi una vacanza, dovrebbe invece prendere in considerazione un’analisi condotta dal famoso Framingham Heart Study, che dimostra come più spesso le persone vanno in vacanza, più a lungo vivono.

45. Impegnati (sotto le lenzuola).



Trascorrere un po’ di tempo in più tra le lenzuola potrebbe regalarti altri anni di vita. Nel 2010 uno studio condotto su 1.165 uomini di mezza età ha mostrato che l’attività sessuale condotta una volta al mese, o meno, è legata a un 45% di rischio in più di andare incontro a malattie cardiache rispetto a chi lo fa dalle due alle tre volte a settimana – lo riferisce WebMD. E le donne che fanno sesso possono vivere fino a 8 anni in più di quelle che non lo fanno.

dormire

46. Fatti le tue ore di sonno.

Basta consumare la candela da ambo i lati. La gente che non dorme abbastanza muore più giovane, di qualsiasi causa, di quella che gode di sufficiente riposo. Nel 2010 è stato scoperto che gli uomini con meno di sei ore di sonno a notte hanno una probabilità quattro volte più elevata di morire in un periodo di tempo di 14 anni. Gli autori della ricerca sostengono che questo nesso è “un rischio sottostimato”.

47. Ma non troppe.

Non accorciare il tuo sonno, ma non esagerare nemmeno. Una serie di ricerche indicano che più di nove ore nella terra di Morfeo accrescono il rischio di problemi di salute e di una morte prematura. Uno di questi studi calcola che i dormiglioni hanno il 30% di possibilità in più di una morte prematura di chi dorme dalle sette alle otto ore per notte.

cucciolo

48. Adotta un cucciolo.

Ammesso che ci sia bisogno di altre ragioni per adottare un cucciolo – a parte il fatto che sono adorabili e che ti amano incondizionatamente – pensate a questo: le ricerche mostrano che i proprietari di cani e gatti tendono a vivere di più. Una di queste ha scoperto che avere un gatto può ridurre il rischio infarto di quasi un terzo. Un’altra che i proprietari di cani (o anche solo quelli che passano un po’ di tempo a coccolarli) affrontano meglio la depressione nonché altri problemi legati allo stress. Ma alla base resta sempre quanto siano carini!

49. Entra nell’1%.

Ebbene sì, i ricchi vivono di più. Non soprendentamente un conto in banca ben pasciuto viene fortemente legato a un’aspettativa di vita prolungata, grazie a una miriade di fattori che includono (ma non si fermano a): un’istruzione migliore, legata di per sé alla longevità; cure mediche migliori; e un rischio inferiore di subire crimini violenti. In più, alcuni ricercatori suggeriscono che la salute crei di per sé benessere economico: chi gode di buona salute sul lavoro accumula risorse che, a loro volta, ti tengono in salute. Lo sostiene U.S. News and World Report. Il rapporto salute-benessere non si limita agli individui: i paesi coi Pil migliori hanno cittadini più longevi.


broccoli

50. Mangia i broccoli.


Il cibo preferito di Barack Obama potrebbe permettergli di incontrare in futuro i nipotini di Malia e Sasha. Una ricerca ha notato che chi “bruca” le piante di quella famiglia – come broccoli, cavolfiori e cavolo – tende a vivere vite più lunghe. Potrebbe essere legato, ipotizzano i ricercatori, a livelli elevati di vitamina C e di sostanze nutrienti. Barack non è certo un broccolo.

Qundi dieta, sonno e buoni amici ci aiuta a vivere meglio e piu' a lungo...perchè quando si sta male ci si ammala di piu'!

Annamaria... a dopo



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