lunedì 28 ottobre 2013

E' LEGALE SPIARE IL CONIUGE, IL PARTNER, IL FIDANZATO...?



Il diritto alla riservatezza!



Una Lei scrive alla rivista  GIOIA. Sentite un po’.

“Mi vergogno, ma sono anche furibonda. Dopo due mesi di trance del marito, indifferente, spesso fuori per lavoro, gli ho “sottratto” il cellulare. Ho scoperto e-mail e sms, tutti con la stessa donna, dal tono amoroso inequivocabile. Ne abbiamo parlato, ma lui ha negato. Ho taciuto il fatto che ho le prove: due amiche mi hanno detto che non potrei usare questa documentazione poiché ho commesso un reato, guardando la posta di mio marito. Cosa suggerisce?”
Domanda rivolta a Laura Logli, Avvocato , esperta in diritto di famiglia. Ed ecco la risposta.


Il dubbio è fondato, dal momento che le leggi, che consentono la produzione in giudizio di tutto quanto ha elencato, sono in contrasto con la legge sulla privacy. Anche se uniti in matrimonio, marito e moglie non perdono il proprio diritto alla riservatezza, ciò significa che se il partner
-      apre la corrispondenza,
-      smista le lettere in modo da non farle recapitare,
-      utilizza foto senza il consenso dell’altro,
oltre a violare la legge sulla privacy, commette anche un reato.

Nella pratica, però, accade spesso che un coniuge cerchi le prove del partner da usare nei giudizi di separazione o di divorzio.
In tali casi ci soccorre l’art. 13 del Testo Unico sulla Privacy (D.L. 196/2003) che introduce una deroga all’obbligo di preventiva informazione  all’interessato., contemplando l’esonero (non devo avvertirti prima se intendo utilizzare un tuo dato personale),  quando i dati personali devono essere trattati “per far valere o difendere un diritto in sede giudiziaria, sempre gli stessi siano trattati esclusivamente per tali finalità e per il periodo strettamente necessario al loro perseguimento”.
Va ricordato però, che ogni documento, atto, lettera, e-mail è producibile in un giudizio di separazione e di divorzio solo quando sia volto a tutelare il diritto di difesa della parte che lo produce. Questo però non significa che si possa spaziare senza limiti nella sottrazione o nel trafugamento di scritti o documenti. Se può essere lecito trovare in casa un computer acceso o un telefonino senza password, così come una documentazione bancaria, non lo è farsi installare un’apparecchiatura per avere accesso alle e-mail o recarsi presso l’ufficio del marito a sottrarre documenti.

Avete afferrato l’antifona?  Ve ne ho parlato non per sentito dire, ma per esperienza diretta. Ora siete meno profani!!!

ENZO



1 commento:

  1. Voglio ricordare che noi non ci spingiamo all’illegalità e che è abbastanza possibile monitorare le azioni e le comunicazioni di qualcuno alla sola condizione che lui o lei sia consenziente e che dia il suo consenso per tale registrazione...
    http://www.localizzare-cellulare.it/

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