CORSO SEMISERIO DI SESSO UMORISTICO Lezione 17 - di ENZO - del 31-05-2011
LA LINGUA
Tenetela a freno…ma liberatela durante l’ora d’amore
Professore Primo Kemal – responsabile del Servizio di Andrologia e Sessuologia dell’Ospedale San Gustavo di Napoli
Corsisti:
Maria
Rosa
Annamaria
Annamaria2
Nella “SALA CONFERENZE” del 2^ piano dell’Ospedale Annamaria, Annamaria2, Maria e Rosa sono seduti nei rispettivi banchi.
ore 19.00
Il professore Kemal fa il suo ingresso in perfetto orario. Scambio di saluti.
Il professore: Oh, solo donne, stasera. I vostri uomini? abbandonati a casa?
Litigi? Non lo voglio pensare proprio.
Annamaria: Il mio è lontano.
Rosa: …anche il mio.
Annamaria2: Il mio doveva sistemare la cucina. Era il suo turno
Il professore: E lei, signora…Maria? E’ la sua prima lezione, mi pare!
Maria: Il mio è partito per una …missione umanitaria…eh sì, questa di stasera è la mia prima lezione. Piacere!
Rosa: Dottò, siamo già pronte per la lezione.
Annamaria: Di che ci parlerà, stasera?
Il professore: L’argomento è interessante, coinvolgente e… stuzzicante.
Maria: Non ci tenga sulle spine!
Il professore: L a l i n g u a!
Rosa: Eh, marò…salute?
Annamaria: Bè,,,bene bene…sono contentissima!
Annamaria2: A chi lo dici, Annamarì!
Maria (colpettino di tosse): Come esordio, non poteva essere più interessante.
Il professore: Però vi dirò…anzi…vi citerò alcuni “detti”. Gradirei ascoltare le vostre reazioni…così tanto per rilassare l’atmosfera: si dice che la lingua è il migliore strumento musicale…
Annamaria: Nel campo della musica…sì certo!
Il professore: Pronte?
Rosa: Sì, prontissime!
Il professore: Bene… ecco il primo…”arrotare la lingua su qualcuno”, cosa vorrà dire?
Maria: Semplice…parlarne male, sparlare, ecco.
Il professore: Esatto e…”avere la lingua in bocca” e non ridete, per favore…allora?
Annamaria: …che è una cosa che infiamma.
Rosa: A me…mi scappa da ridere.
Annamaria2: Il proverbio non ha quel riferimento che sembra far intendere…ma non saprei…non lo so.
Maria: Francamente, sembra avere un significato particolare…non saprei.
Il professore: Vuol dire “cavarsela in ogni circostanza”.
Rosa: Non sempre è facile.
Annamaria: Vero!
Il professore: E…”avere la lingua lunga”? …questo detto è noto a tutte voi donne…è facile.
Annamaria2: Essere pettegoli e chiacchieroni…dico bene, dottò? A volte capita di incontrare qualche donna con questo difetto…ma non solo donne…è un difetto che possono avere anche gli uomini.
Annamaria: Accade…accade… che qualche amica abbia la lingua lunga.
Maria: Eh, sì, capita, accade e succede…senz’offesa a voi, amiche mie qui presenti.
Annamaria2: Non è una cosa rara…noi donne siamo portate ad averla lunga.
Rosa: Che bella lezione…mi fate sorridere.
Il professore: Che simpatica la signora Rosa…sorride sempre. Beata lei.
Voglio sorridere anch’io. Ma che ne pensate di quest’altro proverbio? “avere la lingua che taglia e cuce”?
Rosa: Professò, vuie che ve site mise ncapa…ci volete far litigare? Io lo so bene cosa significa, ma non sono il tipo.
Annamaria: Pure io lo so, Ro’.
Annamaria2: Lo sappiamo tutte.
Maria: Dottò, con tutto il rispetto…mi pare che avete una strana cera stasera.
Annamaria2: Eh, già. Pare pure a me!
Annamaria: Ueh, sorè, ma che vi ha preso? Il dottore Kemal sta scherzando…è vero, professò?
Il professore: Ma certamente, ogni tanto mi va di essere faceto e burlone e anche…ridanciano. Lo faccio per dare serenità all’atmosfera.
Maria: Non è che ho sbagliato piano? (Bofonchiando tra sé) Questo Kemal, mi sembra un po’ atipico. Ma e’ modo questo di fare lezioni. Io uso tutto un altro metodo didattico.
Rosa: (sottovoce) Mari, questo è niente…intanto è mezzo napoletano e mezzo turco: è turco ma non fuma.
Maria: Rosa, ma come mezzo napoletano…fa almeno ridere?
Rosa: Ah, questo sì…in giro si dice che…sape fammore come pochi….ssstt per carità…non ti ho detto niente. La materia la conosce bene…più di Occhiofino.
Annamaria: Amiche care, io lo conosco il professore, ci sta stimolando…vuole suscitare la nostra attenzione, ecco perché ci stuzzica…ormai abbiamo capito come è fatto.
Il professore: Questo è un bene, anzi è necessario, così non si creano equivoci.
Annamaria: Dottò, scommetto che in gioventu’ avete fatto cabaret, sempre senz’offesa.
Il professore: Ho fatto teatro e in una rappresentazione ho interpretato un sacerdote di Visnù, forse voi potreste eseere una buona compagnia cabarettistica.
Annamaria2: Dotto’, secondo me site nu tipo particolare.
Maria: Piano, con gli aggettivi…calma. Siamo pronte per la lezione: l’argomento mi piace.
Annamaria: Sapete, a me fa un effetto e non dico cosa.
Rosa: Siamo tutte curiose.
Annamaria2: Quasi quasi mi emoziono.
Il professore: Signore…vi prego. Una cosa ve la devo dire…che ognuna di voi non faccia la casta Susanna.
Maria: Qua nessuna di noi si vanta di essere casta.
Annamaria: Nessuna di noi si atteggia a donna virtuosa in quel senso lì.
Il professore: Bene, e dopo questa rilassante digressione diamo inizio alla lezione.
Rosa: Finalmente!
Maria: Era ora!
Annamaria2: Ci siamo!
Annamaria: Cos’è? una giaculatoria?! Sssst!
Il professore (inizia la lezione): C’è una vecchia battuta sul migliore amante del mondo. La risposta è un uomo con una lingua lunga 30 centimetri che è capace di respirare dalle orecchie. La mia risposta è qualunque uomo sappia usare la lingua. …che succede? …tutte in silenzio…mute!?
Maria (deglutisce): Oh, niente…niente…seguo attentamente le sue parole…!
Annamaria (stringe le labbra): Qualche ricordo…così vago…senza importanza…chiedo scusa!
Rosa: (occhi sbarrati): Non mi perdo una parola…ho voglia di sapere e imparare.
Annamaria2 (bocca semiaperta): Non ho perso una parola. Faccio respiri profondi; mi pare che mi manchi l’aria.
Il professore (riprende): La lingua è il vostro organo sessuale più versatile…è chiaro che mi riferisco anche agli uomini, pardon…soprattutto agli uomini. Con la lingua si può toccare, leccare…
Annamaria: …assaggiare…!
Il professore: Certo, anche assaggiare…fare sberleffi, smorfie. Ma questi gesti non interessano la lezione. Potete con la lingua “accarezzare” il vostro partner, potete gustare dal vostro partner panna montata o crema calda…
Maria: Dottò, si può aprire un po’ la finestra?
Annamaria2: Fa un po’ caldo…meglio che mi sbottono un po’ la camicia.
Annamaria: Quando penso a certi momenti, mi sento come se fossi vicino a un forno di una pizzeria.
Rosa: Devo prendere il ventaglio…sto sudando… ce vuleva pure ‘a lezione ncoppa ‘a lengua.
Il professore: Noi uomini pensiamo che il nostro organo sessuale sia così essenziale per fare l’amore, ma se voi donne foste davvero costrette a scegliere tra i due…lingua e il nostro “lui”, noi ci chiediamo: quante sceglierebbero “la prima”.
Rosa: Professò, vuie ce facite ascì pazze con queste spiegazioni.
Maria: Ognuno se la risolve a modo suo la scelta. Rosa.
Annamaria2: Concordo, sono d’accordo e condivido pure con quello che dice Maria.
Annamaria: Sapete, io non è che la penso diversamente e che potrei essere una che oscilla nella scelta, insomma sarei “una pendolare dell’amore”; oscillerei secondo le sensazioni del momento.
Maria: Io non oscillo affatto, amiche care; mi lascerei guidare dal mio uomo.
Rosa: Insomma, è così importante la prima? ditemi voi!
Il professore: Chiedete a un qualsiasi dottore a che cosa serve la lingua e lui probabilmente vi darà una risposta che non riguarderà il sesso; vi parlerà invece del ruolo nello spostare il cibo in bocca per spingerlo in gola, nel modellare l’aria purché voi possiate parlare e nel rilevare i sapori; vi parlerà di papille gustative ecc ma… ora vi faccio una domanda speciale…secondo voi, la lingua prova piacere?
Maria: Ne sono convinta!
Annamaria: Anch’io!
Annamaria2: Pure io.
Rosa: Ed io no? Certo!
Il professore: E’ soprattutto una funzione del vostro cervello. Nessuno si mette ad accarezzarsi la lingua per darsi piacere, ma chi può negare la vibrante sensazione di un dolce bacio chessò…alla francese? Accarezzarla non basta perché sia gratificante a livello erotico, è necessario anzi sono necessarie “due cose”, il sentimento d’amore e che sia eccitato il cervello prima che il contatto diventi erotico. Se poi il partner, con un tenero sussurro “la” (la lingua) richiede al partner, la sensazione di piacere sale ad altissimo ed indicibile intensità, avvertendo una specie di onda elettrica o di calore.
Maria: Dottor Kemal, ci lascia respirare…Rosa…mi presti un po’ il ventaglio?
Annamaria: Che guaio questa lezione…!
Annamaria2: Marò, che caldo! Quest’estate è proprio calda.
Rosa: Annamarì, guarda che stiamo ancora in primavera; sei tu che senti caldo per la delicatezza della lezione.
Annamaria2: Hai proprio ragione…e che ci posso fare. L’argomento è interessante e mi sta facendo venire il mal di testa.
Il professore: Su, calmatevi e respirate profondamente. La lezione non è finita. Dunque dicevo che come strumento dei preliminari la lingua viene impiegata con fantasia sia nei baci e sia nel sesso orale…
Rosa: …orale…come…perché c’è anche il sesso scritto?
Annamaria: Uh, Rà…quale sesso scritto? Si fa e basta…e non si scrive nulla.
Il professore: Passiamo ora a spiegare il “bagno linguale”. Chi di voi sa cos’è?
Annamaria: Mai. Che roba è? Credo che nessuno lo sappia.
Annamaria2: Qualche cosa sarà…forse sarà qualcosa che ha a che fare col bagno o con la lingua. Ma dove le va a cacciare certe espressioni?
Maria: La lingua centra sicuramente…il bagno poi non mi dice niente.
Rosa: Forse bisogna farsi il bagno nella vasca e ogni tanto cacciare fuori la lingua…no eh, lo dicevo così per ridere.
Annamaria2: Adesso ce lo spiega il professore.
Il professore: Signore corsiste, attenzione per favore…fare il bagno linguale
e io aggiungo…”beata e fortunata chi se lo gode”, significa portare la partner a una forma di eccitazione progressiva che la faccia impazzire…
Annamaria: Ah sì…e come?
Maria: Appunto…in che modo?
Il professore: Si tratta di “coprire sistematicamente “ogni centimetro quadrato della partner con …con…con… avanti...chi lo sa?
…che silenzio…non immaginate…m dispiace per voi distrattoncelle…con…colpi di lingua lunghi, lenti e ampi. Sappiate inoltre, che gli uomini hanno bisogno della lingua per coinvolgervi con le parole giuste, siano esse…delicate dolcezze o dolci delicatezze.
Maria: Ah, si chiama così…lo sapevo e lo saprò sempre. Pura verità rivelata, dottor Kemal!
Annamaria: Chissà se un giorno mi capiterà…però mi devo ricordare bene…lunghi, lenti e ampi…elle elle a… così mi ricordo meglio.
Annamaria2: Anche al contrario vanno bene…ampi, lenti e lunghi.
Rosa: Invece a me piacerebbero mischiati…lenti, lungi e ampi. Ora che ci penso…mi accontenterei anche di una “doccia linguale”.
Annamaria: A casa, dottò, spalancherò il frigo e mi ci piazzerò davanti. Ho bisogno di aria fresca.
Annamaria2: Con l’acqua fredda…io farò le abluzioni con l’acqua fresca!
Maria: Io mi metterò con la testa sotto…no meglio che non lo dico se no qui… si taglia e cuce.
Annamaria: Marì, che vai dicendo?
Maria: Niente…niente…però mi capisco io!
Il professore: Per concludere, e sono certo che avete ben compreso “il concetto”, vi voglio dire un pensiero contenuto nel Kamasutra: “Un uomo può amare una donna anche alla follia, ma non riuscirà mai a conquistarla se non con l’uso di una magica voce.” E con questo la lezione termina. Ci sono domande?
Rosa: Dottò, una mia amica ha saputo che partecipavo a questo corso, mi ha detto: “Chiedi al professore del…un momento…me lo sono scritto…ah ecco…cunnilinguo…si può sapere cos’è?
Il professore: Tecnicamente è quello il termine tecnico, ma è definito con una perifrasi come un modo molto gradevole e dolce come “musica della bocca” cioè uso della bocca sulla parte più intima della donna. Negli Stati Uniti, in un sondaggio americano, su 100 donne, 98 hanno dichiarato che essa è una delle più gradite ed eccitanti pratiche preferite. Anzi molte di loro dichiararono che di tutte le attività sessuali menzionate, la “musica della bocca” risultò la più soddisfacente.
Annamaria: Hai capito…quel cretino proprio stasera doveva uscire…!
Annamaria2: Quasi quasi dobbiamo essere noi a…meglio che non lo dico.. se no succede il quarantotto con chi so io!
Rosa: Non so che dire…ma questa attività sessuale non finisce pi; il mio partner mi ha tenuto nascosto tutto stu bbene e DDio! Mi giocherò i numeri al lotto…ora basta!
Maria: E che devo dire io…tra il bagno linguale e il cunnilinguo, sento un gran caldo. Mi è venuta una specie di fitta…proprio qui…la testa mi sbatte e ho pure la gola secca. Maro’…questo non è un corso…è come se il partner ti avvolgesse in un abbraccio tipo piovra e ti catturasse la bocca con un bacio soffocante.
Annamaria2: Seduta su una brace ardente…ecco come mi sento io…su una brace.
Annamaria: Amiche care, la prossima volta diremo al professore di spegnere il riscaldamento.
Rosa: Chiamatelo riscaldamento…io lo chiamerei in un altro modo.
Il professore terminò la lezione; salutò le corsiste, che ricambiarono il saluto...e chissà forse aveva appuntamento con una bella gnocca tipo questa?...
FINE
Enzo
Lezione gustosissima, e non poteva essere altrimenti trattandosi della lingua.
RispondiEliminaUn bel mix davvero; lezione "magistrale", grafica azzeccata. L'argomento è di tutto rispetto, nel senso che bisogna rispettare ogni PARTE del corpo, soprattutto la lingua che possiede tante potenzialità.Immaginavo tutti i tesori racchiusi in questo versatile organo. Ma non sono mai troppi gli approfondimenti sul tema... scusate,esco a comprare un morbido cuscino...eh eh eh! ☺ Maria.sa
RispondiEliminaGrazie per il "magistrale" che ritengo il migliore apprezzamento ricevuto in Blog.
RispondiEliminaENZO
...e quando il discepolo è pronto... il Maestro... arriva? Maria.sa
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