lunedì 20 giugno 2016

LETTERA AL SINDACO DI ROMA, MIA MOGLIE!




Secoli e secoli di donne all'ombra di uomini politici (più o meno capaci ) e ora che tocca finalmente ad una donna, il "maschio" prontamente mette fuori la "testina" lasciando un messaggio che magari poteva lasciare scritto sul tavolo in cucina o comunque privatamente. Mi domando cosa c'entrano i loro problemi di coppia con una vittoria politica? Poteva limitarsi ai complimenti oppure ha bisogno di godere dei riflettori? E poi pare che faccia passare il solito messaggio :donna in carriera , uguale disastro matrimoniale.Tempo fa la Raggi ,neo sindaco di Roma, aveva dichiarato :«Io e Andrea (Severini, regista radiofonico e militante M5S) stiamo attraversando un momento difficile da diverso tempo, ma non ne voglio parlare. Si tratta della mia vita privata». «Dopo gli attacchi sul mio lavoro di avvocato oggi si infrange anche la mia vita privata con altri falsi scoop. La campagna che mi si sta facendo contro è vergognosa, ma misura perfettamente la paura che vive il sistema contro la crescita del M5S». Il marito o ex marito non ha aspettato tempo. Personalmente trovo patetica questa lettera...





Lettera al sindaco di Roma, mia moglie! (dal blog di Andrea Severini)

VIRGI

Ciao!

Sei il primo sindaco donna della storia di Roma!

Ti rendi conto? Quello che ho sempre saputo si è realizzato:)

Che gioia e che emozione, ho pianto di felicità.

Da quel tavolino, acquistato per fare il primo infopoint in via Battistini per il referendum sull’acqua e sul nucleare, ne è passato di tempo.

Quanto tempo passato insieme a parlare di Roma? dei gruppi d’acquisto solidale? del movimento? Dei problemi da risolvere, delle possibili soluzioni?

Quante volte ti ho detto che ti vedevo bene come sindaco e che ero sicuro che ce l’avresti fatta?

Così è stato!

Volevo ringraziarti per la determinazione e la capacità di ascolto che hai dimostrato in questi anni.

Sei stata vicino alle persone e loro ti hanno ripagato donandoti la cosa più importante, la loro fiducia!

I partiti hanno cercato in tutti i modi di ostacolarti, hanno cercato di tirarti giù e cercato di far apparire te e il movimento uguale a loro.Fango su di te, su di noi e sulla nostra vita.

Non ci sono riusciti, hanno preso una sonora lezione.

Sono 21 anni che ti conosco, ora per noi è un momento difficile è inutile nasconderlo, ma io  sarò sempre accanto a te. Cercherò di proteggerti il più possibile anche da lontano.

I cittadini hanno capito chi raccontava menzogne e chi invece era limpido come l’acqua.

L’acqua il bene più prezioso che abbiamo, scorre sempre, è incontenibile, è come te.

I tuoi occhi parlano.

Sei stata un fiume in piena, hai avuto un coraggio da leonessa e una capacità di spiegare le cose in maniera semplice, in maniera popolare e genuina.

Grazie!! Non smetterò mai di ringraziarti.

Grazie anche ai portavoce e a tutti gli attivisti che ti hanno sostenuto e che ogni giorno ti hanno protetto. Ci sono stati degli screzi come normale ci sia in un gruppo fortemente determinato ma tutti hanno remato in un’unica direzione e cioè riportare i cittadini al centro delle attenzioni della politica.

Ora tocca a noi, agiamo come una squadra coesa e compatta, dobbiamo ripagare la fiducia dei romani con un impegno giornaliero senza eguali, non possiamo tradire la loro fiducia.

Faccio anche un appello a tutte le persone che lavoreranno con te, dico loro di ricordarsi sempre che siamo entrati con una missione ben precisa:

restituire ai cittadini quello che gli è stato tolto da troppo tempo, la dignità di essere romani e cittadini europei.

Non tradite mai quello che le persone vi hanno dato.

Subiremo in questi cinque anni attacchi e calunnie ma noi siamo una comunità lo diciamo sempre, la comunità di persone che vogliono cambiare questo paese!

Concludo dicendoti che finora è stata dura, adesso lo sarà ancora più, ma noi non mollero mai ed è difficile vincere contro chi non molla!

Grazie anche a tutte le persone che per la prima  volta hanno avuto il coRAGGIo di cambiare.

Ah, una cosa ancora,

mi manchi da morire,

tuo marito,

Andrea

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