lunedì 22 ottobre 2012

LA COMUNICAZIONE ASSERTIVA







Aforismi terapeutici

 CHE MI VENGA CONCESSA LA SERENITA' DI ACCETTARE LE COSE CHE NON POSSO CAMBIARE, IL CORAGGIO DI CAMBIARE QUELLE CHE POSSO CAMBIARE,
E LA SAGGEZZA DI DISTINGUERE TRA LE DUE.



L'autostima si costruisce non si eredita



 L’assertività è una caratteristica del comportamento umano che permette alle persone di esprimersi liberamente senza offendere ne aggredire gli altri, rispettando la propria e altrui modalità di pensiero e comunicazione. Chi la usa si ispira alla volontà di essere trattato con rispetto, di esprimere sé stesso e di essere libero di credere nei propri valori. Ognuno infatti gode di uno spazio personale che gli altri devono rispettare anche attraverso uno stile comunicativo che rappresenti una via di mezzo tra uno stile passivo e uno aggressivo.






Caratteristiche del tipo passivo


Il soggetto con uno stile di comunicazione passivo pensa più ad accontentare gli altri che non se stesso, è facilmente influenzabile e subisce le situazioni senza opporsi. È un soggetto che ha un'elevata ansia sociale, che non riesce ad esprimere adeguatamente i propri bisogni e le proprie esigenze. Il suo obiettivo è ottenere il consenso di tutti ed evitare qualsiasi forma di contrasto con gli altri. Nel breve termine questo tipo di atteggiamento è utile per ridurre l'ansia, ma finisce col limitare notevolmente la capacità dì azione della persona. Alla base di questo atteggiamento vi sono spesso sensi di colpa associati ad una forte componente ansiosa.



Caratteristiche del tipo aggressivo

Il soggetto con questo stile è una persona che non rispetta i limiti degli altri, è concentrato sui propri desideri senza badare a coloro che gli sono intorno. Per fare questo utilizza qualsiasi mezzo a propria disposizione, anche distruttivo e violento. La tendenza è quella di dominare gli altri e l'unico obiettivo che si pone è il potere personale e sociale. Alla base di questo tipo di comportamento vi sono ancora delle componenti d'ansia accompagnate però da rabbia e ostilità. C'è anche un disprezzo degli altri e un mancato riconoscimento della dignità altrui.





Chi è assertivo è flessibile, ha una buona competenza sociale e autostima, si concentra su di se piuttosto che sugli altri; è capace di assumersi le proprie responsabilità, chiedere scusa, ammettere i propri errori riuscendo ad essere autocritico, autoironico e si concede di cambiare opinione se lo ritiene opportuno. Riesce ad esplicitare il suo punto di vista e accetta quello altrui senza giudicare. So che può sembrare una situazione tanto ideale quanto irreale perché difficile da raggiungere, però per imparare ad essere assertivi si può iniziare a seguire delle indicazioni molto efficaci quando si comunica.

E' importante usare parole che esprimono fiducia in se stessi e negli altri, evitare di imporsi e di giudicare, ricercare il contatto visivo con l’interlocutore, prestare attenzione alle espressioni del volto, al tono, al volume, all’inflessione della voce, ai gesti e al linguaggio del corpo dell’altro e del proprio. Ad esempio, è utile orientare la postura del corpo verso la persona a cui ci rivolgiamo dicendo NO senza sentirsi in colpa.


Come già detto, non tutte le persone sono assertive, ma con una buona preparazione possono diventarlo o quanto meno avvicinarsi ad esserlo, migliorando la propria qualità di vita e riducendo le frustrazioni. 

Ma vediamo quali sono questi diritti assertivi. Innanzitutto il più importante:

DIRE NO ALLE RICHIESTE ALTRUI SENZA SENTIRSI IN COLPA

Di seguito

- il diritto di fare qualsiasi cosa, purchè non danneggi nessun altro.
 -il diritto di mantenere la propria dignità agendo in modo assertivo, anche se ciò urta qualcun altro, a condizione che il movente sia assertivo e non aggressivo.
- il diritto di fare richieste ad un’altra persona, dal momento che riconosco all’altro l’identico diritto di rifiutare.
 -il diritto ridiscutere il problema con la persona interessata, e di giungere a un chiarimento.
- il diritto ad attuare i propri diritti ed al rispetto altrui dei propri diritti.
-il diritto di avere idee, opinioni, punti di vista personali e non necessariamente coincidenti con quelli degli altri.
-il diritto a che le proprie idee, opinioni e punti di vista siano quanto meno ascoltati e presi in considerazione (non necessariamente condivisi) dalle altre persone.
-il diritto ad avere bisogni e necessità anche diverse da quelle delle altre persone.
-il diritto a provare determinati stati d’animo ed a manifestarli in modo assertivo se si decide di farlo.
-il diritto di commettere degli errori, in buona fede.
il diritto di decidere di sollevare una determinata questione o, viceversa, di non sollevarla.
-il diritto di essere realmente se stessi, anche se questo significa a volte contravvenire a delle aspettative esterne.
-il diritto di chiedere aiuto.

Essere assertivi non è facile, costa sacrificio ed esercizio costante al fine di ottenere risultati soddisfacenti. Importante è, comunque, iniziare a praticarli, se non tutti insieme, anche uno alla volta. Come si è riusciti superarne uno, passare a quello successivo. Come recita un aforisma zen "un cammino è fatto di mille passi". Incominciamo, un passo alla volta, a fare il cammino verso l'assertività.




Fonte- Il tuo Psicologo

Se volete approfondire l'argomento ,suggerisco questo link 

http://media.xenia.it/pdf_incipit/xenia/manuale-di-comunicazione-assertiva-409.pdf


Annamaria... a dopo

1 commento:

  1. Grazie, Annamaria. Malgrado ogni nostra buona intenzione, non è che siamo assertivi sempre e comunque. E spesso, molto spesso, ci arrabbiamo come dannati.

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