giovedì 10 maggio 2012

ALCOL E INCIDENTI STRADALI








A gennaio  del 2004   ha preso a circolare uno straziante appello attribuito a una ragazza, vittima di un incidente stradale dovuto all'ubriachezza altrui. Le sue ultime parole furono state raccolte da un giornalista che le divulgò in rete  come monito per salvare altre vite.




NON BERE PRIMA DI GUIDARE!



Ecco il testo


"Mamma, sono uscita con amici. Sono andata ad una festa e mi sono ricordata quello che mi avevi detto: di non bere alcolici. Mi hai chiesto di non bere visto che dovevo guidare, cosi ho bevuto una Sprite. Mi son sentita orgogliosa di me stessa, anche per aver ascoltato il modo in cui, dolcemente, mi hai suggerito di non bere se dovevo guidare, al contrario di quello che mi dicono alcuni amici. Ho fatto una scelta sana ed il tuo consiglio è stato giusto. Quando la festa è finita, la gente ha iniziato a guidare senza essere in condizioni di farlo. Io ho preso la mia macchina con la certezza che ero sobria. Non potevo immaginare, mamma, ciò che mi aspettava... Qualcosa di inaspettato! Ora sono qui sdraiata sull'asfalto e sento un poliziotto che dice: "Il ragazzo che ha provocato l'incidente era ubriaco". Mamma, la sua voce sembra così lontana... Il mio sangue è sparso dappertutto e sto cercando, con tutte le mie forze, di non piangere. Posso sentire i medici che dicono: "Questa ragazza non ce la farà". Sono certa che il ragazzo alla guida dell'altra macchina non se lo immaginava neanche, mentre andava a tutta velocità. Alla fine lui ha deciso di bere ed io adesso devo morire... Perchè le persone fanno tutto questo, mamma? Sapendo che distruggeranno delle vite? Il dolore è come se mi pugnalasse con un centinaio di coltelli contemporaneamente. Dì a mia sorella di non spaventarsi, mamma, dì a papà di essere forte. Qualcuno doveva dire a quel ragazzo che non si deve bere e guidare... Forse, se i suoi glielo avessero detto, io adesso sarei viva... La mia respirazione si fa sempre più debole e incomincio ad avere veramente paura... Questi sono i miei ultimi momenti, e mi sento così disperata... Mi piacerebbe poterti abbracciare mamma, mentre sono sdraiata, qui, morente. Mi piacerebbe dirti che ti voglio bene per questo... Ti voglio bene e.... addio. Queste parole sono state scritte da un giornalista che era presente all'incidente. La ragazza, mentre moriva, sussurrava queste parole ed il giornalista scriveva... scioccato. Questo giornalista ha iniziato una campagna contro la guida in stato di ebbrezza. Se questo messaggio è arrivato fino a te e lo cancelli... Potresti perdere l'opportunita, anche se non bevi, di far capire a molte persone che la tua stessa vita è in pericolo. Questo piccolo gesto può fare la differenza. Non ti costa nulla: mettilo sulla tua descrizione grazie.





L'alcol alla guida sarebbe la causa del 30% degli incidenti mortali. "Il dato è allarmante e riguarda soprattutto i giovani".


Il fenomeno della guida in stato di alterazione... ecco alcuni dati Italiani


Ogni giorno in Italia si verificano in media 590 incidenti stradali, che provocano la morte di 12 persone e 842 feriti.
Nell'anno 2009
sono stati rilevati 215.045 incidenti stradali, che hanno causato il decesso di 4.237 persone, mentre altre 307.258 hanno subito lesioni di diversa gravità. Rispetto al 2008 si osserva un calo del numero di incidenti (-1,6%) e dei feriti (-1,1%) e un calo consistente del numero di morti (-10,3%).
Tra i conducenti deceduti (2.934 in totale) a seguito di incidente stradale i più colpiti sono i giovani. La fascia di età in corrispondenza della quale si rileva il maggior numero di conducenti morti o feriti è quella tra 20 e 24 anni (316 morti e 26.941 feriti).
Effettuando un’analisi per genere si osserva che, per i maschi, la classe di età nella quale si concentrano il maggior numero di morti è 20-24 anni, mentre per le femmine è tra i 20 e 29 anni.
Gli incidenti del venerdì e sabato notte rappresentano il 43,2% del totale degli incidenti notturni; analogamente, i morti e i feriti del venerdì e sabato notte sono, rispettivamente, il 42,1% e il 45,6% del totale. In altre parole, se gli incidenti in orario notturno (tra le 22.00 e le 6.00) sono numericamente inferiori, tuttavia l’esito è più grave. Infatti, l’indice di mortalità degli incidenti notturni è pari mediamente a 3,5 decessi ogni 100 incidenti, contro il valore di due decessi ogni 100 incidenti nel complesso.
La tipologia degli incidenti notturni suscita particolare allarme, data l’elevata correlazione stimata con l’uso di alcol o droghe soprattutto da parte dei giovani. Un recente studio ISTAT (2011) evidenzia come alcuni comportamenti di consumo a rischio (binge drinking e droghe) siano più frequenti tra coloro che frequentano le discoteche ed i luoghi in cui si balla, comportamento osservato sia per i maschi che per le femmine, concentrato soprattutto nel fine settimana.
Il sistema di sorveglianza PASSI (la sperimentazione condotta da Ministero della Salute e Istituto Superiore di Sanità con l’obiettivo di effettuare un monitoraggio sullo stato di salute della popolazione adulta italiana) ha pubblicato un Rapporto Nazionale su Alcol e Guida 2010, secondo il quale quasi il 10% di coloro che hanno consumato alcolici nei 30 giorni precedenti all’intervista ha dichiarato di aver guidato un’auto o una moto nell’ora successiva all’assunzione di almeno due unità alcoliche. L’abitudine a guidare sotto l’effetto dell’alcol è più frequente negli uomini e nei giovani della fascia di età 25-34 anni. 
Le infrazioni accertate per violazione degli articoli art. 186 e 187 del Codice della Strada (rispettivamente, guida in stato di ebbrezza e sotto effetto di sostanze stupefacenti) risultano in diminuzione nel biennio 2008-2010. Il rapporto tra le infrazioni per alcool e sostanze stupefacenti rispetto al totale generale delle infrazioni evidenzia una diminuzione per la violazione dell'art. 186 mentre è sostanzialmente costante per l’art. 187 del Codice della Strada.


 -notizia del 18-marzo scorso-

Ubriaco al volante? Lavori socialmente utili.
E' la pena che deve scontare un 20enne di Messina
Il giovane è stato condannato a ventisette giorni di arresto e 750 euro di ammenda, tramutati in 7500 euro di ammenda e trenta giorni di lavoro di pubblica utilità da svolgersi presso la cooperativa ‘Azione Sociale’: a controllare saranno i carabinieri.
-notizia del 18-marzo scorso-



- Al tempo aveva 20 anni ed è stato scoperto ubriaco al volante la sera del 23 luglio di due anni fa sull’isola di Vulcano, nelle Eolie. Per fortuna la sua imprudenza non aveva messo a rischio la vita di nessuno, ma l'alcoltest parlava chiaro e adesso il giovane, Alessandro M. , è stato condannato a ventisette giorni di arresto e 750 euro di ammenda, tramutati in 7500 euro di ammenda e trenta giorni di lavoro di pubblica utilità da svolgersi presso la cooperativa ‘Azione Sociale’.
E' forse la prima volta che si applica la pena - in voga soprattutto oltreoceano -  di obbligare gli scapestrati che guidano in stato di ebbrezza a svolgere lavori socialmente utili.  La patente nel 2010 era stata sospesa per sei mesi. I carabinieri dovranno controllare che il giovane svolga effettivamente l’attività di volontariato presso la cooperativa.

 fonte "Quotidiano.net




Se in questo tipo di reato si provvedessero sempre ore di volontariato ,per esempio tra i paraplegici ridotti in carrozzina 20 anni dopo un incidente, o come supporto alle famiglie che hanno perso un figlio in uno schianto, penso che si potrebbe cambiare il modo di valutare la vita propria e quella degli altri...funzionerebbe meglio di una multa. 










Annamaria... a dopo






2 commenti:

  1. E' una grossa piaga della nostra Società, credo che le famiglie raccomandino ai propri figli di non bere e di prestare attenzione alla guida,ma in alcuni casi,purtroppo gli avvertimenti non vengono recepiti, purtroppo tanti vite giovani se ne vanno lasciando famiglie straziate dal dolore.
    Genitori facciamo tutti le nostre raccomandazioni e sopratutto diciamo ai nostri figli che la vita è un bene prezioso e non va sciupato.
    Anna B.

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  2. Impressionante. Sì, Anna, diciamolo, gridiamolo forte ai ragazzi. Per un attimo di euforia, la morte è in agguato per sè stessi e per gli altri. Peccato, peccato.

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