mercoledì 14 dicembre 2011

RISCALDAMENTO GLOBALE :SARANNO GLI ANZIANI A RISOLVERE IL PROBLEMA?

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L'originale tesi è sostenuta da Emilio Zagheni, trentenne scienziato italiano dell'“Istituto di ricerche demografiche Max Planck” (Mpidr) di Rostock, in Germania. Analizzando una serie di dati relativi agli Stati Uniti, Zagheni ne ha tratto conclusioni interessanti: le società “anziane” – caratterizzate cioè da una popolazione over 65 in costante crescita – producono minori quantità di anidride carbonica. L'osservazione vale dunque anche per i paesi europei: «L'età spartiacque è 65 anni – ha spiegato lo scienziato italiano alla redazione online del Corriere della Sera – perché in quel momento le emissioni pro capite di Co2 raggiungono il picco massimo, 14,9 tonnellate l'anno. Un dato destinato poi a scendere velocemente fino all'80° anno d'età, quando le tonnellate pro capite emesse ogni anno sono 13,1. L'invecchiamento della popolazione e la costante crescita dell'aspettativa di vita (78 anni e tre mesi oggi, 83 anni e un mese nel 2050 secondo le stime) miglioreranno dunque le condizioni ambientali».

Per arrivare a queste conclusioni, Zagheni ha preso in esame un gran numero di parametri demografici, valutando i soldi spesi dall'americano medio nelle diverse fasi della vita in alcuni settori ad alte emissioni di anidride carbonica (prodotti e servizi, elettricità, benzina e viaggi aerei, abbigliamento e tabacco). I risultati? Prevedibili ma molto interessanti: la spesa cresce naturalmente in base al reddito, ma i consumi degli anziani sono focalizzati sui poco inquinanti servizi sanitari. Al contrario, dopo i 58 anni le spese per abbigliamento e carburanti subiscono un forte calo. «Ho esaminato i dati della società americana – ha dichiarato Zagheni al sito del Corriere – ma la tendenza può essere ritenuta valida anche per le realtà europee. Per valutare il reale impatto dell'invecchiamento della popolazione sulle condizioni ambientali bisognerà però attendere il 2030: solo allora la generazione dei “baby boomers” raggiungerà gli 80 anni e la riduzione di Co2 – legata oltretutto agli inevitabili miglioramenti tecnologici – comincerà a diventare un fattore importante».

Annamaria... a dopo

 

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