lunedì 5 dicembre 2011

PENSIERO DI OGGI

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Pensiero positivo di oggi

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Giorno dopo giorno

, in virtù dell'energia


Universale, io miglioro

continuamente




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sesso in pillole
 
WILHELM REICH, L'INVENTORE DELLA LIBERAZIONE SESSUALE

"In psicoanalisi non c'è nulla di vero tranne le esagerazioni". Così scriveva Adorno nel suo Minima Moralia, riguardo alla natura scandalosa e spesso paradossale delle intuizioni di Freud sulla nostra vita psicosessuale. Una biografia dettagliata e coinvolgente scritta da Christopher Turner, da poco pubblicata in lingua inglese, su
Wilhelm Reich afferma ora che nessun analista è stato più estremo ed ossessivo di questo allievo di Freud, prima coccolato, poi allontanato dal movimento psicoanalitico.  Quando, nel 1927, Reich pubblicò "La funzione dell'orgasmo", Freud scrisse all'analista Lou Andreas-Salomé: "Abbiamo il Dr. Reich, un giovane degno, ma impetuoso, appassionato al suo cavallo di battaglia, che ora vede nell'orgasmo genitale l'antidoto ad ogni nevrosi".  Verso Reich Freud si era acidamente e laconicamente espresso in occasione della presentazione del libro di 206 pagine, La funzione dell'orgasmo: "Quel mattone"?  Questo fu il primo segnale di allontanamento fra il Maestro e l'allievo, che ormai sembrava completamente rapito dalla sua ossessione orgasmica. 
Reich ebbe un'infanzia quasi melodrammatica e psicoanaliticamente affascinante: sua madre infatti si era suicidata dopo che Wilhelm fu costretto dal padre a rivelare l'adulterio di lei. Quattro anni dopo morì anche il padre e Wilhelm si fece carico, diciassettenne, di gestire l'impresa familiare ed i possedimenti agricoli, ma la guerra gli portò via tutto.  Reich, andato a Vienna per studiare medicina, era salito rapidamente attraverso le fila dei discepoli di Freud a Vienna, arrivando fino al Maestro nel 1919. Iniziò a collaborare a 22 anni. La sua specialità era l'analisi del carattere, secondo la quale le fasi infantili di erotismo orale, anale e genitale danno luogo a particolari tipi di personalità. Il lavoro dell'analista era quello di attaccare le difese del paziente e spingerlo ad una sessualità pienamente adulta. Reich sembrava adatto a quel compito: possedeva infatti un carattere da bullo che aveva portato i suoi colleghi a chiamarlo "il fracassatore di caratteri". Il suo metodo consisteva nel mettere letteralmente le mani sui pazienti e, per quanto riguarda la sua teoria, era assolutamente convinto della centralità dell'orgasmo per la salute psichica. Questo "primitivismo radicale", come lo definì in seguito Herbert Marcuse, contribuì all'allontanamento di Reich dalla cerchia dei fedelissimi di Freud.  Reich lasciò Vienna per Berlino, allora paradiso bohemien, ma presto i suoi libri furono bruciati dai nazisti. Soggiornò in Danimarca e in Norvegia, fino a che, nel 1939, fuggì negli Stati Uniti. L'autore del libro descrive la nascente controcultura americana, centrata sul Greenwich Village, dove le idee di Reich prosperavano. L'America aveva vissuto la sua prima rivoluzione sessuale nel 1920, in parte in risposta agli scritti di Freud. Ma se Freud aveva una concezione poco consolante della sessualità umana, in cui la pulsione di morte faceva a gara con il vitalismo erotico, il suo allievo sembrava promettere una nuova utopia orgasmica, e dalla metà degli anni quaranta si impose come il profeta di un "nuovo culto del sesso e dell'anarchia".  A questo punto, il pensiero di Reich, sempre eccentrico, anche per gli standard degli analisti più eterodossi, aveva preso una piega curiosamente fai da te. Lo psicoanalista infatti veva escogitato, e iniziato a vendere o affittare, un dispositivo per la concentrazione e la direzione terapeutica dell'energia "orgone" (ipotetica energia cosmica bioelettrica primordiale): si trattava di una cabina simile a quelle telefoniche, ricoperta da metallo e coibentata con lana d'acciaio. I materiali presenti nella cabina avevano, secondo la bizzarra idea di Reich, il potere di accumulare energia ed irradiarla all'interno della grande scatola di legno, in cui il paziente sedeva ed attendeva l'orgasmo.
Reich cercò di dare un imprimatur scientifico  a questa sua  scoperta dell' "accumulatore orgonico" (Einstein, invitato a sedersi nel box, affermò subito che il suo inventore era un ciarlatano) ma fu proprio questa sua invenzione a rovinarlo completamente.  Infatti, sebbene apprezzato da artisti del calibro di Norman Mailer, Allen Ginsberg e William Burroughs (il quale sosteneva peraltro che l'aggeggio aveva effettivamente funzionato su di lui), il congegno attirò l'attenzione dell'FBI e della Food and Drug Administration. Dopo molti anni di indagini, quando ormai la follia paranoica di Reich era a caccia di UFO e di immaginarie energie negative, il Nostro fu imprigionato per frode medica. Morì in carcere nel 1957. La storia del declino di Reich, da pseudoscienziato, impegnato in politica nei movimenti più radicali, a delirante paranoico, che pensava di aver trovato le origini della vita organica nelle sue creazioni, sarebbe solo un aneddoto a margine della storia della psicoanalisi, se le sue idee non fossero penetrate così a fondo nella cultura americana del dopoguerra. Turner ci ricorda che una buona parte della rivoluzione sessuale degli anni Sessanta fu direttamente ispirata alla convinzione di Reich che l'orgasmo era una sorta di panacea universale.  Anche i suoi primi attacchi al puritanesimo sessuale avrebbero potuto essere positivi, ma secondo l'analisi di Marcuse e Michel Foucault furono proprio queste idee a portare alla repressione attraverso la liberazione sessuale: il nuovo capitalismo infatti, secondo questa analisi, ci spinge a realizzare i nostri (presunti) desideri.

Fonte:
Sexual revolution all boxed up, Irish Times

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si ride, si piange 

Annamaria... a dopo

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