martedì 3 luglio 2018

E’ CADUTA UNA STELLA …





Dopo aver espresso un desiderio 
Andate a cercare quella stella…
E una volta trovata 
Staccate, delicatamente e con tanto amore, una delle punte 
E con tutta la forza e l’amore che vi ritrovate nel cuore, 
Lanciatela in cielo in un punto qualunque…
Poi staccatene un’altra e un’altra ancora 
E quando le avete lanciate tutte
Raccogliete con molta cura, 
Con tanta delicatezza 
E con grande amore 
Quel che rimane di quella stella caduta …
E con tutta la forza, la tenerezza e l’amore che vi sono rimasti
Lanciatela in direzione di quelle punte sospese nel cielo 
che con tanto amore avete lanciato prima…
Ora prima di chiudere gli occhi 
Squarciate il vostro cuore
E riempitelo di tutto l’amore, che riuscite a raccogliere …
(Quell’amore che gli altri non hanno saputo trattenere).
E prima che quell’amore si disperda nuovamente nell’aria 
Ricucite in fretta quello strappo
Avendo cura di lasciare delle piccole aperture 
Che lascino uscire poco alla volta quell’amore 
Che probabilmente gli altri stanno ancora cercando…
E poi…
Dopo aver chiuso gli occhi 
E liberato la vostra mente
Cominciate a sognare la Vostra stella 
(ci deve essere per forza da qualche parte)…
E dentro quel sogno fateci entrare anche quel desiderio 
Che avete espresso guardando quella stella cadente
E statene certi che prima o poi la Vostra Stella la ritroverete…
Ma questa volta tenetela per mano
Amatela con tutto il vostro cuore
Riscaldatela con tutto il vostro corpo
Desideratela sempre con tutta la vostra mente 
Fatela brillare di notte … 
E anche di giorno … sempre…
Perché se la riperderete ,
Potreste non ritrovare mai più 
Quel desiderio, quell’amore
E quella stella cadente
Che vi ha permesso di 
Sperare … rivivere … e risognare.


TOTO' MIGLIORE
Annamaria

lunedì 2 luglio 2018

LUGLIO!




La canzone piu' famosa di sempre, cantata da Riccardo Del Turco, dedicata a Luglio.







"Perché non ho ancora 'sfondato'? Francamente non saprei. Forse perché non mi piace spostarmi da Fiesole. Dovrei forse rinchiudermi tra le mura dei grattacieli di Milano, correndo come un pazzo da una casa discografica all'altra? (…) Ora sto tentando la carta con il Disco per l'Estate. La canzone è intitolata 'Luglio'. Mi sembra che faccia presa sul pubblico".
(Riccardo Del Turco, giugno 1968)


Nel 1969 Del Turco riceve il premio gondola d'ro


1968, R.Del Turco - G.Bigazzi, Ed. Tiber

Luglio, col bene che ti voglio
vedrai non finirà…ai ai ai ai.
Luglio m’ha fatto una promessa,
l’amore porterà…ai ai ai ai.
Anche tu, in riva al mare,
tempo fa, amore amore,
mi dicevi, luglio
ci porterà fortuna,
poi non ti ho vista più,
vieni da me c’è tanto sole
ma ho tanto freddo al cuore
se tu non sei con me.

Luglio si veste di novembre
se non arrivi tu…ai ai ai ai.
Luglio, sarebbe un grosso sbaglio
non rivedersi più…ai ai ai ai.
Ma perchè, in riva al mare,
non ci sei, amore amore,
ma perchè non torni
è luglio da tre giorni
e ancora non sei qui,
vieni da me c’è tanto sole
ma ho tanto freddo al cuore
se tu non sei con me

Luglio, stamane al mio risveglio
non ci speravo più…ai ai ai ai.
Luglio, credevo ad un abbaglio
e invece ci sei tu…ai ai ai ai.
Ci sei tu, in riva al mare,
solo tu, amore amore,
e mi corri incontro
ti scusi del ritardo
ma non m’importa più,
luglio ha ritrovato il sole
non ho più freddo al cuore
perchè tu sei con me.

ai ai ai ai,
ai ai ai ai.

Ci sei tu, in riva al mare,
solo tu, amore amore,
e mi corri incontro
ti scusi del ritardo
ma non m’importa più,
luglio ha ritrovato il sole
non ho piu freddo al cuore
perchè tu sei con me



Dopo una carriera cominciata nel 1961 come cantante in un'orchestra, a partire dal 1966 Del Turco comincia a togliersi le prime soddisfazioni con 'Figlio unico' (n.6 nel 1966) e, nel 1967, con 'Uno tranquillo' e 'L'importante è la rosa', brano di Gilbert Becaud. Nel giugno 1968 si presenta a Saint Vincent per il Disco per l'Estate. Nessuno lo indica tra i favoriti, che sono i più celebri Jimmy Fontana (vincitore l'anno prima), Iva Zanicchi, Gigliola Cinquetti, Orietta Berti, Caterina Caselli. Il verdetto finale, invece, è un plebiscito: prima 'Luglio', seconda 'Non illuderti mai' (Orietta Berti), terza un'altra rivelazione: 'Ho scritto t'amo sulla sabbia', di Franco I & Franco IV.
Per Del Turco è una serata particolare: in un'intervista "a caldo" dichiara di essere andato contro la propria natura (lo storico della canzone Dario Salvatori lo definisce "cantante pigro"): "Io sono sempre stato schivo, ho sempre evitato di mettermi in mostra. E' il mio carattere, non posso farci niente. Fino ad oggi cantavo cercando di farmi vedere il meno possibile, forse anche per una inconscia paura del pubblico. A Saint Vincent, forse perché sapevo che tra il pubblico c'era mia moglie, ho trovato una grinta nuova, diversa. Ho cercato il contatto diretto col pubblico come non avevo mai fatto prima. E così ho vinto" (da 'Bolero'. La moglie, per la cronaca, si chiama Donella ed è la sorella della moglie di Sergio Endrigo).
'Luglio' entra in classifica direttamente al primo posto, nella prima settimana del mese omonimo. Uscirà dalla top ten solo il 5 ottobre, tre mesi dopo. Diventerà uno dei più proverbiali ed implacabili 'tormentoni estivi' della canzone italiana.

Dal web
Annamaria

giovedì 28 giugno 2018

SINGLE, MA IN DUE





“Single, ma in due” è una  lettera dedicata ad un possibile amore.



Un "amore" un rapporto a due che l'autrice, Isabelle Tesier, immagina senza regole o, perlomeno, dettate solo dalla coppia. Questa lettera ha fatto il giro della rete ricevendo tantissimi consensi e lascia intendere che ognuno è libero, apertamente, di scegliere come vivere una relazione. 
Liberi da pregiudizi e aspettative.
E dai tanti like ricevuti sembra che questi rapporti sono sempre più comuni, nella nostra società.


Leggiamola insieme:



Voglio che tu esca a bere una birra con gli amici, perché la mattina dopo, anche se hai i postumi della sbornia, chiedi di vedermi perché hai voglia di tenermi tra le braccia mentre ci facciamo le coccole.

Voglio restare a letto la mattina a parlare di tutto quello che ci passa per la mente, ma qualche pomeriggio decidere insieme che per quella giornata le nostre strade si divideranno.

Voglio ridere con te mentre facciamo l’amore. Ridere perché stiamo sperimentando cose nuove e assurde. 

Voglio che andiamo dai nostri amici, che tu mi prenda per mano e che mi porti in un’altra stanza perché non resisti più dalla voglia di fare l’amore con me, proprio lì. Voglio provare a restare in silenzio perché gli altri potrebbero sentire.


Voglio mangiare con te, voglio che tu mi faccia parlare di me e che tu mi parli di te. Voglio discutere fino a scaldarci: è meglio Hochelaga o Plateau, i quartieri a sud o a nord? 

Voglio immaginare insieme l’appartamento dei nostri sogni, pur sapendo che probabilmente non andremo mai a viverci insieme. Stare a sentire i tuoi progetti senza capo né coda. Voglio sorprendermi nel sentirmi dire “Prendi il passaporto che partiamo”.

Voglio avere paura insieme a te. Fare cose che non farei con nessun altro, perché con te mi sento al sicuro! Ritornare completamente sbronza dopo una bella serata con gli amici, scopare e fregarsene di tutto. Che tu mi prenda il viso tra le mani, mi baci, mi usi come cuscino e mi stringi forte per tutta la notte.

Voglio che tu abbia una tua vita. Che tu, con un colpo di testa, decida di partire per qualche settimana. Che mi lasci sola qui ad annoiarmi e ad aspettare con ansia che compaia un tuo “ciao” su Facebook.

Non voglio che ti senta in obbligo di invitarmi alle tue serate fuori e non voglio doverti invitare sempre alle mie. Così potrò parlartene il giorno dopo e ascoltare le tue.

Voglio qualcosa che sia semplice, ma allo stesso tempo non così tanto. Qualcosa che mi farà nascere spesso delle domande, ma nel preciso momento in cui ti avrò vicino, ne conoscerò la risposta.

Voglio che mi trovi bella e che ti senta orgoglioso di dire che stiamo insieme. Voglio sentirti dire che mi ami ma, soprattutto, voglio essere io a dirtelo.

Voglio che mi lasci camminare davanti a te per potermi guardare il fondo schiena che ondeggia. 

Voglio fare progetti senza sapere se si realizzeranno davvero. Che la nostra relazione sia più che chiara. Voglio essere tua amica, quella con cui ti piace uscire e divertirti.

Voglio che tu non perda la voglia di flirtare con le altre ragazze, ma che poi venga sempre a cercarmi per finire la tua serata. Perché voglio tornare a casa con te. 

Voglio essere l’unica con cui ti piace fare l’amore e poi addormentarti. Quella che ti lascia in pace quando devi lavorare e che ti adora quando ti perdi nel tuo mondo fatto di musica.

Voglio vivere una vita da single, con te. Che la nostra vita di coppia sia uguale alla nostra attuale vita da single, ma insieme.

Un giorno, ti troverò.”




 Isabelle Tesier 

Si può essere d’accordo o meno con le sue idee, ma è chiaro che molte persone si sono identificate con le sue parole. 

Annamaria

domenica 24 giugno 2018

IL VECCHIO , LE UOVA E LA SIGNORA...

Non so voi ma io di gente cosi ne ho conosciuta : piccoli con chi è ricco e... malvagi  con chi è povero.



Lei gli chiese: “Quanto costano le uova?”.
Il vecchio rispose: “20 centesimi a uovo, signora”.
Lei gli disse: “Prendo 6 uova per 1 euro, altrimenti me ne vado e te li tieni”.
Il vecchio disse: “Va bene, signora, prendi le uova e mi paghi quanto hai detto, speriamo solo che sia di buon auspicio, visto che oggi non sono riuscito a vendere neanche un uovo”.

Prese le uova, la signora si sentiva soddisfatta, come se avesse vinto qualcosa, (poiché) aveva pagato le uova quanto aveva detto lei.
Poi è salita sulla sua auto nuova ed è andata in un elegante ristorante con una sua amica. Hanno ordinato parecchie cose, lasciando infine molto cibo, e quando ha chiesto il conto, il pranzo gli è costato 170 euro. Pagando, ha lasciato 200 euro al proprietario del ristorante dicendogli di tenere il resto.

La domanda è: “Perché ci mostriamo maleducati e taccagni con i bisognosi mentre ci mostriamo educati e generosi con chi non ne ha bisogno?”.


Quando trovi qualcuno che vende qualcosa che puoi pagare senza problemi, aiutalo, alla fine non ti cambia nulla, magari vogliono solo sentirsi utili, dimostrare che possono ancora andare avanti da soli.

Aneddoto tratto dal web.

Annamaria

mercoledì 20 giugno 2018

L'INTELLETTO




L’Intelletto?
Sì, l’Intelletto!
E’ il personaggio che ragiona
Interviene tranquillo, sicuro, imperterrito
Conteggia, raffronta, intuisce, fiuta, comprende
Si persuade, sniffa, stecchisce,
odia e distrugge
per il buio che lo assale nel suo Credo
per la luce nel suo credo…Ama
…ma non sempre

Che personaggio, l’Intelletto!
Non manca di scherzare  con malizia e anche senza
Si ottunde per odio e per amore
Opera, si adopera, crea, dà vita
Lui dice che si avvale della Logica
Che pensa
Inducendo, deducendo…ma non sempre
Le macchie di sangue al suolo sono ricorrenti:troppo!
Ma è sempre un personaggio VERO
A cui la vita gli sorride, spesso lo deride
Spesso lo distrugge a poco a poco
Accade che rinasce con L’AMORE

Io lo immagino; come una vecchietta
Che, passato il tempo, alza un braccino…
Sventola la mano e…s’allontana.



ENZO 

sabato 16 giugno 2018

CERTE PERSONE NON LE DIMENTICO . SEMPLICEMENTE, LE SMARRISCO.







C’è un istante preciso in cui le persone smettono di esserci per me.
Quando sento che possono farmi del male o me ne hanno fatto.
Quando mi accorgo che da un loro gesto dipende la mia tranquillità e, magari, sono stata giorni interi a ragionare su parole che non pensavo di ascoltare.
Quando ti fanno credere di volerti bene, ma poi vivono trattandoti come se la tua presenza non facesse alcuna differenza.
Ecco, non lo so cosa mi accade ma a poco a poco, queste persone qui…dentro le smarrisco.
Non è che le dimentico, nè serbo rancore.
Semplicemente, le smarrisco.
Serena Santorelli




E vero che non tutti i narcisisti diventano serial killer, ma è altrettanto vero che a molti dei serial killer viene diagnosticato un disturbo di personalità di tipo narcisitica e che relazioni con persone di questo tipo possono causare gravi forme di depressione.




Narcisimo: autostima, bugia e manipolazione affettiva

I bugiardi patologici sono persone disturbate e disturbanti che per poter mettere in atto la finzione loro necessaria si dichiarano sostentori assoluti della sincerità e dei suoi valori. Si tratta di persone malate, anche se appaiono normali in superficie, e il loro disturbo può provocare gravissime conseguenze a chi sta loro vicino. 
Sono persone affette da DISTURBO NARCISISTICO DI PERSONALITA’ le quali non hanno piena consapevolezza della loro malattia e credono che mentire sia giusto al fine di salvaguardare il proprio ego ed ottenere vantaggi, fino al punto di danneggiare gravemente gli altri con comportamenti spietatamente manipolatori. 
Nella scala dei disturbi psichiatrici i narcisisti-bugiardi vengono poco prima degli psicopatici, ovvero dei serial killer, o comunque di quelle persone disturbate che oltre a mentire e a praticare violenza morale, senza alcuna pietà, commettono anche atti di estrema crudelta’ fisica. 
I bugiardi patologici narcisisti non arrivano a ciò, ma con la loro violenza morale pregna di atteggiamenti e comportamenti ingannevoli, possono – senza farsi il minimo scrupolo – generare immani sofferenze nelle loro vittime e in alcuni casi possono giungere ad istigare al suicidio. 
Si tratta di un disturbo grave, che resta strisciante per molti anni e poi esplode a livello conclamato conducendo a tragiche infelicità sul piano relazionale ed esistenziale (solitudine e angoscia) e a svariati disordini psichici (a quel punto inguaribili), finanche a differenti forme di scissione della personalità (schizofrenia). 
I narcisisti amano troppo se stessi per riuscire ad amare gli altri. Per il “narciso”, l’amore è un gioco in cui fare sempre la “parte del leone”, in cui mantenere sempre il potere anche a costo di mentire, tradire e umiliare il partner. 
Attenzione a non confondere il narcisismo con l’autostima, perché l’autostima si concilia benissimo con la capacità di amare, il narcisismo implica necessariamente lo sfruttamento e l’umiliazione del partner.
Certo, spesso i narcisisti sono estremamente affascinanti ma, alla prova del cuore, rivelano gradualmente la loro vera natura: egoisti, infedeli, manipolatori, prepotenti, ipocriti (“ipocrita”, nell’antica Grecia significava attore) 
Il manipolatore relazionale è un tipo di personalità patologica narcisista, egocentrica; un vampiro psico-affettivo che si nutre dell’essenza vitale delle sue prede. Critica, disprezza, colpevolizza, ricatta, ricordando agli altri i principi morali od il perseguimento della perfezione, ma questo solo quando gli torna utile. E per raggiungere i suoi scopi ricorre a raggiri, ragionamenti pseudo-logici che capovolgono le situazioni a suo proprio vantaggio. 
Spesso la sua comunicazione è paradossale: messaggi opposti in double bind, a cui è impossibile rispondere senza contraddirsi; oppure deforma il significato del discorso. Si auto-commisera, si deresponsabilizza, non formula richieste esplicite e chiare. Eppure non tollera i rifiuti, vuol sempre avere l’ultima parola per trarre le sue conclusioni, pur non condivise. Muta opinioni e decisioni. Soprattutto mente, insinua sospetti, riferisce malintesi. Simula somatizzazioni ed autosvalutazioni, ma dimostra sostanzialmente disinteresse affettivo. 

Ecco perchè sono personalità disturbate e disturbanti: sono destabilizzati e legandosi a loro si viene destabilizzati. (la valle dell'eco.net)



Mi auguro che questa pagina possa servire a coloro che stanno iniziando ad avere qualche dubbio, affinchè possano comprendere ma anche alle persone che fortunatamente  ne sono uscite. Ricordate che il  motto dei manipolatori è DIVIDI ET IMPERA, (dividi e domina) fomentando discordie.

Annamaria


mercoledì 13 giugno 2018

IL 12 GIUGNO DEL 1929 NASCEVA A FRANCOFORTE ANNA FRANK





In occasione dell'anniversario della nascita di Anna Frank ( 12-06-1929) riporto alcune delle frasi piu' belle e toccanti raccolte nel suo diario che ha iniziato a scrivere all'età di 13 anni. Raccontando la sua esperienza di deportata, nel suo nascondiglio, insieme ad altre 17 persone, per sfuggire ai nazisti.
Scrisse per due anni, fino a quando furono scoperti, nel 1944.
Anna e la sua famiglia vennero portati dai tedeschi al campo di Auschwitz. Si ammalo' e morì  poche settimane prima della liberazione, mentre il padre sopravvisse e pubblico' il diario nel 1947.
Mi ha fatto tanta compagnia il suo diario durante l'adolescenza e mi ha insegnato molto.




 -Non ci è permesso di avere opinioni. Le persone possono dirti di tenere la bocca chiusa, ma non possono impedirti di avere un'opinione. Anche se si è ancora molto giovani, non dovrebbero impedirti di dire quello che pensi.

-È davvero meraviglioso che io non abbia lasciato perdere tutti i miei ideali perché sembrano assurdi e impossibili da realizzare.
Eppure me li tengo stretti perché, malgrado tutto, credo ancora che la gente sia veramente buona di cuore. Semplicemente non posso fondare le mie speranze sulla confusione, sulla miseria e sulla morte. Vedo il mondo che si trasforma gradualmente in una terra inospitale; sento avvicinarsi il tuono che distruggerà anche noi; posso percepire le sofferenze di milioni di persone; ma, se guardo il cielo lassù, penso che tutto tornerà al suo posto, che anche questa crudeltà avrà fine e che ritorneranno la pace e la tranquillità.

-Una cosa però l’ho imparata: per conoscere bene la gente bisogna averci litigato seriamente almeno una volta.
Solo allora puoi giudicarne il carattere.

 -Chiunque è felice, renderà felice anche gli altri.

 -Viviamo tutti con l’obiettivo di essere felici; le nostre vite sono diverse, eppure uguali.

 -Non penso a tutta la miseria, ma alla bellezza che rimane ancora.

 -La verità è tanto più difficile da sentire quanto più a lungo la si è taciuta.

 -A dispetto di tutto quanto credo ancora che la gente abbia davvero un buon cuore.

 -Ciò che un cristiano fa è sua propria responsabilità, ma ciò che fa un singolo ebreo viene fatto ricadere sulle spalle di tutti gli ebrei.

 -Penso che quello che mi sta accadendo sia meraviglioso, e non solo per quello che si può vedere del mio corpo, ma tutto quello che sta crescendo dentro. Non ho mai discusso di me stessa o rivelato alcune di queste cose a qualcun altro. Questo è il motivo per il quale ho parlato con me stessa di queste cose.



 -I genitori possono solo dare ai figli buoni consigli o indirizzarli sulla buona strada, ma la formazione definitiva della personalità di una persona è nelle mani della persona stessa.


Annamaria




domenica 10 giugno 2018

DALL'ALTRO LATO DELL'ARCOBALENO












Un chiarimento difficile e coraggioso di una figlia ,Millie Fontana, di due lesbiche.






Mi chiamo Millie Fontana, ho 23 anni e sono figlia di due lesbiche, concepita tramite un donatore. Sono qui con il supporto di tutti e tre i miei genitori. Questa è una testimonianza che, di sicuro, è inaudita perché nessuno vuole sentir parlare dell'altro lato dell'arcobaleno, il lato non adatto per crescere dei bambini felici, perché crescono con l'idea sbagliata di come una struttura familiare dovrebbe essere.
Crescendo, volevo un padre... Sentivo dentro di me che mi mancava un padre prima ancora che potessi concepire quello che significava un padre. Sapevo che amavo entrambe le mie mamme, ma non riuscivo a capire quello che mancava dentro di me. Quando ho affrontato la scuola ho iniziato a realizzare, attraverso l'osservazione di altri bambini e dei loro legami d'amore con i loro padri, che mi stavo perdendo qualcosa di speciale. Mi è stato mentito durante tutta la scuola; Mi è stato detto che non avevo un padre... è stato molto difficile per me affermare un'identità stabile per questo. E la mia stabilità comportamentale ed emotiva ha sofferto molto a causa di questo.
Sono cresciuta atea e senza alcuna affiliazione religiosa... ma supporto i cristiani perchè finora, in questo dibattito, i cristiani sono gli unici che si pongono la questione e seguono i loro figli. I cristiani sono gli unici che cercano di accendere i riflettori sulle storie come la mia. Nessuno nella lobby Lgbt vuole ascoltare qualcuno come me perchè "Love is love" giusto? Noi non esistiamo per loro.
Crescendo mi guardavo allo specchio e pensavo: "Da dove ho preso questi occhi verdi? Da dove ho preso un certo aspetto della mia personalità o certi talenti che nessuno nella mia famiglia ha?". La risposta è semplicemente "Mio padre"! Ma in realtà non è soltanto il padre o il donatore (come a loro piace chiamarlo), ma : "ho una zia, uno zio, una nonna e tanti cugini?". Sono tutte cose che fanno parte di me. Chi erano i miei genitori per decidere quali parti di me è accettabile che conosca e quali no? 
Ho conosciuto mio padre quando avevo 11 anni ed è stata probabilmente la prima volta nella mia vita in cui mi sono sentita una bambina stabile. L'ho guardato negli occhi e ho pensato: "questa è la mia parte mancante", non perchè avessi fantasticato sull'avere un padre, ma perchè ho potuto dare un volto a chi ero io, potuto guardare chi è egualmente responsabile della mia esistenza, ho potuto affermare la mia identità basata su questo uomo.
Voglio parlare di reale "uguaglianza". Sento parlare di "uguaglianza" dalla lobby Lgbt ma mi chiedo quale sia la loro definizione di uguaglianza perchè, per me, uguaglianza significa dire la verità, significa essere rispettati per quello che si è per intero e non solo in base a quello che i genitori decidono che tu debba sapere. Uguaglianza è guardare entrambi i lati della mia famiglia genetica e capire chi sono veramente. Uguaglianza non significa che, siccome alcuni studi su famiglie gay volontarie e sui loro figli dimostrerebbero un esito positivo, questo debba valere per tutti, è completamente irrealistico.
Ho sentito questa menzogna della lobby Lgbt: ai bambini non importa chi è la loro famiglia, uomini e donne sono intercambiabili. Considero questo di per sé una forma di discriminazione di genere. Uomini e donne offrono ruoli complementari nell'allevare il bambino e dovrebbero essere rispettati con "uguaglianza".
E' buffo il modo in cui la lobby gay parla di omofobia. Ho racconti di amici gay che mi spiegano che altri gay li chiamano omofobi perchè preferiscono che i bambini crescano con un padre e una madre: è totalmente ridicolo! Ero omofoba quando mi guardavo allo specchio e mi chiedevo dove fosse mio padre? Ero omofoba quando supplicavo i miei genitori di dirmi chi fossi? Assolutamente no! Io amo i miei tre genitori con "uguaglianza".
L'omofobia, in realtà, è semplicemente un'avversione per un certo comportamento. Sono profondamente in disaccordo nell'equiparare omofobia e razzismo. Mi sento offesa dall'idea che io sia considerata razzista per aver parlato di queste cose.
Perchè il governo sta cercando di spingere una agenda che non è basata sull'onestà? Perchè in realtà in ogni relazione tra persone dello stesso sesso ci vuole una terza persona per "produrre" un bambino. Perchè come società dovremmo ignorare questa verità? Io non sono qui grazie a due donne, ma tre persone hanno fatto la scelta di farmi venire al mondo. La scienza viene sostituita dai desideri di alcuni adulti. In Canada sul certificato di nascita c'è scritto "genitori legali" non più genitori biologici. Il certificato di nascita sta cambiando da documento della storia del bambino a documento di intenti degli adulti. Sono gli adulti che decidono: io mi prendo cura di questo bambino. Ma quali informazioni questo documento fornisce al bambino? Non è realistico. Nessuno fa un certificato sulle intenzioni.
Mia madre mi ha fatto una domanda: cosa sarebbe successo se io e la mia partner potevamo sposarci? Se avessimo potuto avere quell'ambiente familiare stabile come tutti gli altri? Ho risposto con un'altra domanda: che tipo di terapia mi avrebbero somministrato gli psicologi per i miei comportamenti dovuti alla mancanza di un padre se l'assenza del padre fosse stata considerata una forma di discriminazione? Nessuna risposta.
La cosa divertente è che Obama ha detto che adesso tutti gli altri paesi si dovranno evolvere, ma da quello che ricordo, l'evoluzione è durata un po' più di un decennio ed anche che ha coinvolto tutti. L'evoluzione non è stata fatta con un'agenda politica che sta silenziando anche una parte della comunità Lgbt. Sono una piccola minoranza estremista che sta spingendo, da quello che mi sembra, all'estinzione del genere  in sé stesso. Io non vedo "gender equality" io vedo l'intenzione di sbarazzarsi del genere umano del tutto.
Finchè noi come società non intavoliamo una discussione che includa i bambini come me per i quali non va bene che i genitori decidano quali sono le parti (di vita) che sono accettabili da rivelare al bambino, finchè questa discussione esclude tutti quelli che sono stati allevati senza padre o senza madre, finchè questa discussione azzittisce svergognandoli i bambini che sono sulle mie posizioni, non dovremmo spingere il matrimonio a questa evoluzione perchè l'evoluzione va per gradi e non ho intenzione di venire zittita da persone che devono dire a me come è accettabile che io mi senta, che sono una brutta persona perchè volevo un padre, che forse non amavo abbastanza le mie madri se volevo un padre.
Grazie per il sostegno a questa causa perchè tutti meritano avere voce e non lascerò che si incuta vergogna ai cristiani o a qualunque persona di fede solo perchè si mobilita per i bambini... è ridicolo!




Sunto e traduzione di Paolo Ultimo

Annamaria

giovedì 7 giugno 2018

L'INVASIONE DEGLI ANGLICISMI








E dopo aver letto in questi giorni da tutte le parti "Salvini visita l'hotspot di Pozzallo", mi sono chiesta ...minchia...ma le mie adorate zie, Pina e Giovanna, avranno capito che è andato al porto, nel "Centro accoglienza immigrati "? Care zie di Pozzallo stiamo diventando sempre piu'english! 

Vero è che la lingua di Shakespeare è anche la lingua di moltissime discipline diverse: politica,attualità, moda, informatica, affari, cinema, sport, musica etc...
Ma a niente valgono le lamentele, da anni, dei tradizionalisti e dei puristi dell’italiano.
Rassegniamoci ormai gli anglicismi. Fanno parte della nostra quotidianità e necessariamente dobbiamo conoscerli e usarli il meglio possibile. 

Se vogliamo capire dove è andato Salvini a Pozzallo e stare al passo coi tempi  dobbiamo per forza  essere in grado di conoscere
l’inglese.
Da internet per me, per voi ma soprattutto per le mie care zie  ho preso un glossario, non completo perchè sarebbe lungo, piu' comune. 




POLITICA 
Bipartisan: si dice quando una cosa è condivisa di solito da entrambi i partiti (maggioranza e minoranza);
Jobs act: ne sentiamo parlare spesso ma non sempre capiamo di cosa si tratta; semplicemente è la “legge sul lavoro”;
Exit poll: è il famigerato sondaggio sui voti dopo un’elezione;
Stepchild adoption: letteralmente sta per “adozione del figliastro”, ovvero la possibilità di adottare il figlio del proprio compagno/a;
Speech: è il discorso di un candidato o di un personaggio politico;
Spin doctor: è un esperto di comunicazione che lavora per i politici ed elabora strategie al fine di ottenere consenso elettorale presso l’opinione pubblica;
Welfare: è lo “stato sociale”, ovvero l’insieme delle politiche messe in atto da un paese che si prende cura dei propri cittadini fornendo assistenza sanitaria, istruzione pubblica e forme di indennità ai lavoratori.

AFFARI
Customer Care: è l’ufficio preposto all’assistenza clienti;
Mission: termine odiatissimo dai linguisti ma che spopola ormai in ogni dove; non è altro se non lo “scopo”, la “dichiarazione d’intenti” di un’azienda;
Startup: nuove, piccole e giovani aziende che spesso promuovono idee innovative;
Community manager: una delle tante figure lavorative nate con l’avvento dei social network; il community manager, in particolare, gestisce le reti social di un’azienda;
Part time/full time: termini diffusissimi che stanno, rispettivamente, per un contratto di lavoro ad orario ridotto e uno ad orario pieno;
Freelance: chi lavora in proprio ed ha una partita IVA;
CEO: Una volta era l’amministratore delegato, oggi è il Chief Executive Officer;
Target: è la fascia dei potenziali acquirenti e/o consumatori di un prodotto;
Manager: Indica una persona con mansioni dirigenziali;
Meeting: semplicemente una riunione, un incontro di lavoro;
Deadline: si tratta del termine ultimo per la consegna di qualcosa;
Conference call: è una riunione telefonica.
E-mail: inutile dirlo, è la posta elettronica!




TECNOLOGIA
Smartphone: è il cellulare di ultima generazione con il quale si può navigare in internet, utilizzare applicazioni, etc;
Wireless: un collegamento di questo tipo è un collegamento che non necessita di cavi;
RAM: la Random Access Memory è la memoria temporanea che i computer utilizzano per lavorare e non per immagazzinare dati;
Hardware: è la componente fisica degli strumenti elettronici (per esempio, lo schermo, la tastiera, il mouse etc.);
Software: i programmi del pc o il sistema operativo sono software;
Touchscreen: si dice di dispositivi che non hanno tastiera o periferiche esterne ma che si utilizzano toccando semplicemente lo schermo;
Social network: Sono reti sociali fruibili sul web o tramite apposite applicazioni che consentono il collegamento fra gli utenti e la condivisione di materiali.
Il mondo della moda
Brand: è la marca, la firma di un prodotto;
Must-have: una cosa che si deve avere a tutti i costi;
 Trendy: è tutto ciò che fa tendenza;
Make up: è il trucco;
Fashion: semplicemente è la moda;
Cool: si tratta di un termine colloquiale che significa “figo”;
Outfit: è l’insieme di capi di abbigliamento e accessori scelti per essere utilizzati in una specifica occasione.

CINEMA
B movie: un film letteralmente di “serie B”, quindi considerato dalla critica parecchio lontano dal “cinema d’autore”;
Soundtrack: la colonna sonora;
Drama: un film o una serie tv di genere drammatico;
Legal: un film o una serie tv ambientati in tribunale, con tanto di avvocati, giudici e giuria;
Sequel: ciò che segue ad una storia precedentemente raccontata/portata sullo schermo;
Prequel: ciò che precede una storia precedentemente raccontata/portata sullo schermo;
Spin-off: è un’opera derivante da un’altra e della quale racconta le storie parallele.

MUSICA
Videoclip: un video musicale;
Star: una persona davvero molto famosa;
Playback: è quell’artificio per cui, durante una esibizione, il cantante muove le labbra e si muove come se stesse realmente cantando mentre, in realtà, la voce è stata registrata in precedenza;
Live: dal vivo;
DJ: sta per disc jockey (o deejay) ed è un intrattenitore che, solitamente, si occupa della selezione musicale di un club, un locale, una discoteca ma anche di una radio.

VARIE
Abstract: è l’estratto di un documento, di una tesi, insomma è una sintesi;
Trendsetter: è qualcuno che individua ciò che andrà di moda nel prossimo futuro, un cacciatore di tendenze;
Trend: qualcosa che va di moda e la cui popolarità cresce esponenzialmente;
Trash: di cattivo gusto, volgare;
Millennials: è la generazione nata nella seconda metà degli anni 80 e che, quindi, ha vissuto la propria adolescenza e maturità all’alba del nuovo millennio;
Baby Boomers: è la generazione nata fra il 1945 e il 1964 e che ha contribuito al cosiddetto baby boom (un importante aumento demografico) di quegli anni in America. Indica, quindi, chi ha vissuto la piena maturità negli anni del benessere economico tipico degli anni Ottanta e primi Novanta;
Teenager: chi ha un’età compresa fra i 13 e i 19 anni, quindi gli adolescenti;
Duty free: è letteralmente un “negozio senza tasse”, nel senso che sui prodotti in vendita non si pagano le imposte sulla vendita (la nostra IVA). Di solito si trovano all’interno delle zone franche degli aeroporti;
Coffee break: letteralmente la “pausa caffè”;
All inclusive: tutto compreso;
All you can eat: questa formula prevede che, a un prezzo fisso, si possa mangiare tutto ciò che si vuole, senza limiti di quantità.

Una particolarità: quando utilizziamo una parola straniera ,nel contesto della nostra lingua italiana, non si deve formare il plurale come lo si formerebbe in inglese 

Non si dice «Pratico molti sports» ma «Pratico molti sport»;

Non si dice «Oggi ho inviato molte e-mails» ma «Oggi ho inviato molte e-mail».

Loro si che parlavano e  scrivevano solo in italiano, con qualche parola in latino "MA SI, FAI VEDERE CHE ABBONDIAMO: ABBONDANDIS, ABBONDANDUM.



Annamaria...dal mio blog ovvero "diario in rete" 



martedì 5 giugno 2018

PERDERSI PER RITROVARSI







C'è stato un momento
in cui mi sono persa.

Ho perso tutto quello che avevo
attaccato alla schiena
i vecchi paradigmi
forme
maschere
vergogna
senso di colpa
costumi
e le regole.

Ho perso ore e orologio
calendario e aspettative
le speranze e le certezze.

Ho perso tutto ciò che era
tutte le inutili attese
tutto quello che avevo cercato
tutto quello per cui avevo camminato
e tutto ciò che avevo lasciato 
sul ciglio della strada.

E così, nel perdere tutto
ho anche perso la paura
la paura di infrangere le regole
e le autocritiche feroci
la paura della morte
e la paura della vita
la paura di perdersi
e la paura di perdere.

Scultura di Paige Bradley 

E completamente nuda
priva della vecchia pelle
ho trovato un cuore
che vibra dentro ogni poro
del mio essere
un profondo tamburo
fatto di argilla
stelle e radici
il suo eco dentro di me
è la voce della Vecchia Donna.

Fu allora che ricordai
battito dopo battito
che ero viva
eternamente viva
che ero libera
coraggiosamente libera.

Ada Luz Márquez – Hermana Águila



Annamaria