lunedì 22 settembre 2014

LEZIONE DI GRAMMATICA - Di Enzo - (Gia ' letti ma sempre... ripassabili)





I REGISTRI LINGUISTICI


Gentili Lettori, l’argomento di oggi è difficile, ostico, impegnativo. Cercherò quindi di aiutarvi usando un linguaggio semplice e accessibile. Ci provo, almeno, e ci tengo pure perché determinate regole interessano tutti quelli che amano il corretto scrivere, scrivere poesie, “pseudo” poesie, prosa, ecc. Chiaro? Bene!

Innanzitutto, cerchiamo di far capire che cos’è un registro: diciamo quello che non è:
- non è un libro;
- non è un ufficio governativo;
- non è un congegno meccanico:
- nel linguaggio musicale è la qualità della voce o del suono definiti secondo l’altezza e l’estensione (es. registro di tenore, registro di soprano.
MA
Il nostro registro Non è nulla di tutti questi enunciati,
E’ invece il modo di scrivere o di parlare, secondo un livello espressivo in una data situazione o contesto. E’ oggetto di studio in una particolare disciplina: la linguistica, che è lo studio scientifico del linguaggio umano. Essa studia varie lingue, i loro rapporti, la loro genealogia e la loro ramificazione: in particolare, ci fa sbuffare con la FONETICA, LA MORFOLOGIA, LA SINTASSI, IL LESSICO (che non è il fratello del famoso cane Lassy), e la SEMANTICA (che non ha nulla a che fare con i semi botanici): finendo di scherzare diciamo che l’oggetto della linguistica è la descrizione della lingua nel suo evolversi nel tempo. Orbene, vi prego di fare attenzione.
Immaginate una persona che parla, la chiameremo PARLANTE, o anche, emittente, mittente, destinatore, allocutore, enunciatore, codificatore. Sono troppi modi? Se ci tenete a migliorarvi, vi dovete rassegnare a impararne almeno uno.
Immaginate ancora un’altra persona che ascolta una frase (comunicazione) detta dal PARLANTE: chi riceve il messaggio, o frase che sia, è detto RICEVENTE o pure destinatario, enunciatario oppure decodificatore.

In linguistica è la varietà delle parole o frasi che il parlante sceglie per l’occasione, avendo in considerazione le circostanze, che sono il luogo, il tempo,, i ruoli, gli scopi, la cultura, l’età, l’esperienza, ecc. del ricevente, destinatario, ascoltatore.
I REGISTRI, quindi, sono i diversi modi di esprimersi e di comunicare con i vari tipi di ascoltatori-destinatari.

Immaginate una scala: in basso ad essa è situato il linguaggio INFORMALE, in alto al massimo e ultimo scalino troviamo il registro FORMALEo SOLENNE, cioè il più elevato. Tutti i registri si suddividono in base ai toni e allo stile.
Chiarisco con un esempio:

“Che cavolo vuoi! In tutto questo tempo non hai mai preso in mano un libro. Non hai fatto un accidente!”

E’ una frase che usa un registro informale e che potrebbe essere detta da uno studente ad un suo compagno, ma non da un insegnante ad uno studente, né da un dirigente ad un suo impiegato in una lettera ufficiale. La stessa frase però può essere espressa con un registro formale adeguato ai casi prima esclusi e cioè:

“Come puoi pretendere di essere promosso senza aver fatto nulla per tutto questo tempo?”
Confido che voi Lettori notiate la differenza.

ED ECCO GLI 8 REGISTRI (antipatici, vero?)

REGISTRO 1 : AULICO O SOLENNE
Livello : alto o formale
Situazione : circostanze ufficiali, rapporti pubblici
Interlocutore : uffici, superiori, pubblico di cerimonie
Applicazione : discorsi, omelie, celebrazioni, arringhe

REGISTRO 2 : COLTO
Livello : alto
Situazione: : rapporti di studio o professionali
Interlocutore : colleghi, studenti, lettori specialisti, ascoltatori esperti,
insegnanti
Applicazione : lezioni, articoli, saggi, libri, relazioni, congressi, rapporti
Su ricerche

REGISTRO 3 : BUROCRATICO
Livello : formale
Situazione : pratiche di uffici pubblici
Interlocutore : impiegati, funzionari, agenti, vigili, utenti
Applicazione : modulistica, domande, certificati, circolari, bandi, avvisi,
codici, regolamenti

REGISTRO 4 : MEDIO
Livello : comune, standard
Situazione : relazioni sociali, comunità di scuola o di lavoro, sanitari,
politici
Interlocutore : colleghi, amici, conoscenti, superiori, allievi, assemblee
Applicazione : discorsi quotidiani, giornali, trasmissioni televisive,
lettere, resoconti.

REGISTRO 5 : COLLOQUIALE
Livello : medio, inferiore
Situazione : colloqui, conversazioni, riunioni del tempo libero, feste,
vacanze.
Interlocutore: : amici, compagni, conoscenti, compagni di viaggio.
Applicazione : brevi lettere, biglietti, dialoghi, copioni televisivi,
canzonette.

REGISTRO 6 : INFORMALE FAMILIARE
Livello . medio, inferiore
Situazione: : discorsi improvvisati, conversazioni in famiglia, al bar
Interlocutore : persone con cui si è in confidenza, persone di servizio, parenti
Applicazione: ; comunicazioni rapide, discussioni in casa, litigi,
manifestazioni, telefonate.

REGISTRO 7 : CONFIDENZIALE INTIMO
Livello : medio
Situazione : colloqui, confessioni, dichiarazioni d’amore, sfoghi
di stati d’animo, rievocazioni, pronostici, promesse

d’amore.
Interlocutore : amici del cuore, fidanzati, confidenti, consiglieri.
Applicazione : lettere private, diari, rapporti intimi, messaggi segreti,
confessioni.

REGISTRO 8 : POPOLARE
Livello : medio
Situazione : mercati, bar, feste e fiere, cortili, lavori manuali, cortei,
trattorie, stadi, ecc.
Interlocutore : familiari, compagni di lavoro, avventori, venditori di
piazza, club tifosi, ecc.
Applicazione : modi di dire, slogan, mercanteggiamenti, litigi, giochi,
teatro dialettale, farse.

CONSIDERAZIONI FINALI

Gentile Lettore, la scelta di un registro linguistico presuppone una competenza linguistica, cioè una certa cultura; non solo, ma anche una COMPETENZA COMUNICATIVA secondo il contesto o circostanza, in base altresì all’argomento da trattare. In altre parole, più il vostro vocabolario (personale) è ricco più spazierete nei vari registri.
Insomma, un avvocato non parla come un falegname, il linguaggio di un meccanico è ben diverso da un insegnante, un bambino, che usa un registro infantile, si esprime diversamente da un monaco: i linguaggi devono essere appropriati secondo l’emittente-parlante.

Quanto alle caratteristiche dei vari registri, occorre precisare che essi si differenziano per il patrimonio lessicale cioè di tutte le parole che si conoscono, lo stile, l’uso o il non uso di forme gergali e dialettali o straniere, i toni con varie curve culmi native (urlo, sussurro, lamenti, riso, respiro, ecc.), linguaggi settoriali, elementi non verbali, quali, gesti, immagini.

Gentile, Lettore, credimi, ho fatto il possibile per rendere il testo comprensibile. Non so se ci sono riuscito. L’argomento è ritenuto di notevolissima utilità specialmente per la scrittura creativa, e non: insomma, utile soprattutto per coloro che si vogliono cimentare nella scrittura creativa (racconti, romanzi, poesia, fiabe, ecc.) insomma nella diversa tipologia di prosa.

Mi scuso fin da ora se qualche concetto non è risultato totalmente comprensibile.





Enzo



Enzo

sabato 20 settembre 2014

UNA RICETTA AL VOLO...






Ruote con pomodori secchi e olive


Ingredienti per 4 persone: 3 etti di ruote, 1 cipolla bianca, 1 etto di pomodori secchi, peperoncino in polvere, 1 etto di olive denocciolate verdi e nere, origano secco, 6 cucchiai di parmigiano grattugiato, 8 foglie di basilico fresco, 4 cucchiai di olio, sale.




Preparazione: Mettere a mollo i pomodori per circa 15 minuti, coperti di acqua tiepida. Tritare la cipolla, rosolarla con l'olio in una padella grande, a fiamma moderata. Aggiungere i pomodori sgocciolati e tagliati a metà, un pizzico di sale, una presa di origano, un pizzico di peperoncino, le olive tagliate a rondelle, cuocere a fiamma moderata per circa 10 minuti, mescolando di tanto in tanto. Cuocere la pasta al dente, condirla con il parmigiano, la salsa di pomodori e olive e mescolare. Distribuire le ruote nei piatti individuali, decorare con le foglie di basilico e servire.







COME  ESSICCARE I POMODORI 

Essiccare i pomodori rossi e ben maturi, al sole, è una delle più antiche tradizioni della cucina popolare italiana.Ed era una sistema ,ancora usato, per conservare il pomodoro e renderlo disponibile tutto l’'anno.  Il periodo ideale è luglio/agosto.    Oggi le cose sono cambiate, e la coltivazione in serra regala pomodori freschi anche in inverno, ma in molte zone dove il clima è ventilato, si ama perpetrare questa abitudine, per sfruttare i pomodori secchi in numerose ricette.
Le modalità di essiccazione dei pomodori sono essenzialmente due. Una prevede che il pomodoro, ben maturo, venga tagliato a metà e privato dei semi. L'’altra che, oltre ad essere privato dei semi interni, venga spezzettato e messo al sole dopo aver creato una specie di “dadolata”.
Per essiccare i pomodori occorre procurarsi questi attrezzi:
-una grossa tavola di legno ben pulita ed asciutta 
-un coltello da cucina e una grossa rete in nylon o in cotone a trama molto fitta. 
La rete deve essere pari al doppio delle dimensioni della tavola di legno.
I pomodori, maturi ma ben sodi, vanno tagliati a metà con un coltello affilato, e privati dei semi che contengono all’interno. C’'è chi usa essiccare anche questi, per poi riutilizzarli nel periodo della semina, oppure preferisce usarli da subito per la concimazione dell’'orto. In entrambi i casi, si evita di buttarli via.

Le due parti del pomodoro, completamente ripulite, possono essere posizionate sulla tavola di legno sulla quale sia stata adagiata la metà della rete. I pomodori vanno messi con la parte aperta rivolta verso l'’alto, in modo tale che il sole li colpisca direttamente e vanno ricoperti con la rete, che permette ai raggi di filtrare, ma li protegge da mosche e insetti.
Una volta sistemati, vanno posizionati nella parte più esposta di un terrazzo o di un giardino, dall'’alba al tramonto, facendo attenzione a metterli dentro quando piove e quando è buio. Devono essere essiccati per almeno venti giorni in piena estate, in modo tale che vengano privati dell’'acqua che contengono. L’'umidità impedirebbe loro di asciugare completamente, rischiando che, una volta conservati, formino della muffa o inacidiscano.
C'’è chi, non avendo una casa con giardino, li fa “asciugare” in forno, ad una temperatura massima di 120° per due ore, perché non devono cuocere.
Una volta essiccati, vanno raccolti in una cesta, e si può decidere la conservazione. Per chi ha una cantina o un garage, è possibile legarli con uno spago da cucina, facendolo passare con un ago all’interno della parte centrale. Si infila una “pacca” di pomodoro dietro l'’altro, alternandone ogni 7/8 pezzi con delle foglie di alloro. Il cordone pieno di pomodori sarà attaccato al soffitto del garage, e non farà altro che continuare il processo di essiccazione per tutta l’estate.

Un altro sistema è quello di conservare i pomodori in barattoli di vetro. A secco con delle erbe aromatiche, o riempiendo il barattolo di olio fino all’'orlo (il pomodoro va ricoperto per scongiurare la formazione di muffa), aggiungendo aglio, prezzemolo, alloro e altre erbe profumate a piacere.

Io li preparo aggiungendo tra due fette un'alicetta e capperi e schiacciandoli per bene. Gustateli anche  in quest'altra versione.




Annamaria... a dopo



31- LUGLIO- GLOBAL ORGASM DAY





Non sapevo e  forse anche  molti di voi non sapevano  che...il 31 luglio è stato dichiarato, ufficialmente ,il Global Orgasm Day.
Ebbene si, ci è sfuggito ma soprattutto e' sfuggito al nostro "maestro" Enzo. (Ducky non l'ha informato o forse erano troppo presi dalla vacanza).

Parodia 

Harry ti presento Sally



In questo blog dove spesso parliano di amore & sesso non potevamo non darne notizia.
Come spiega la rivista "Al femminile" ,in questa data ,uomini e donne di tutto il mondo, si “uniscono” per celebrare la Giornata mondiale dell’orgasmo. 
Per l’occasione, AshleyMadison.com ha interrogato i suoi iscritti a proposito delle loro esperienze in merito al Big “O”.
Per gli uomini ,spesso, è un’ossessione, per le donne un segno che conferma che sì, è vero amore!

Per l’occasione, il portale di incontri extra-coniugali AshleyMadison.com ha deciso di condurre un sondaggio proprio sul tema in questione su un campione di 41.967 iscritti.




Secondo la ricerca gli uomini e le donne raggiungono l'orgasmo con una frequenza molto più alta da quando hanno cominciato a tradire il partner. "La vita matrimoniale inizia alla grande, ma finita la luna di miele molte coppie inseriscono la sordina in camera da letto" spiega Noel Biderman, Ceo e fondatore di AshleyMadison.com.
"I rapporti extraconiugali - continua - al contrario, sono trascinati dall’eccitazione, dalla passione e dalla fantasia e permettono di fuggire dalle ansie della vita di tutti i giorni e di raggiungere il massimo del piacere".



Tra le lenzuola di casa le cose non sembrano quindi andare molto bene: il 41% degli uomini e il 73% delle donne intervistate dal portale ha dichiarato di aver simulato un orgasmo col proprio coniuge almeno una volta e l’85% delle mogli è convinta che il proprio compagno non riesca a capire quando in realtà non sia arrivata...alla fine. Una sensazione confermata dal 66% della controparte maschile che dichiara di non essere in grado di riconoscere una simulazione.

Ma stanno davvero così le cose? Chissà se molti hanno festeggiato questa data con il marito o con l’amante...

Annamaria...a dopo

giovedì 18 settembre 2014

GIANNINA CALISSANO,L'APPELLO DI UNA MAMMA



"All'assassino di mia figlia Stella non deve esser concesso il patteggiamento"


Giannina scrive al Ministro delle Infrastrutture e dei Trasporti per chiedere giustizia in nome della figlioletta, uccisa a 8 anni da un pirata della strada. L'uomo sta patteggiando una pena di 4 anni.




Firma la petizione

https://www.change.org/p/all-assassino-di-mia-figlia-stella-non-deve-esser-concesso-il-patteggiamento?

L'uomo drogato, alcolizzato e senza patente che con una macchina rubata uccise mia figlia sta patteggiando per quattro anni di pena detentiva. Dopo appena sei mesi di carcere, costui è agli arresti domiciliari a Desio, libero di muoversi.

Il 26 dicembre dello scorso anno, io e la mia famiglia fummo vittime di un terribile incidente sulla via Nettunense, nel tratto che attraversa il comune di Aprilia. Con un sorpasso azzardato un uomo invadeva la corsia opposta centrando in pieno la Fiat Panda dove ci trovavamo. Stella Manzi, la mia bambina, è morta pochi giorni dopo e aveva otto anni. Probabilmente il suo carnefice se la caverà con pochi mesi di detenzione e questa è un'ingiustizia troppo grande da dover sopportare.

Una giurisprudenza più completa è necessaria: nel caso di incidenti mortali, con i colpevoli poi risultati ubriachi o drogati per i parametri dei test, non esiste un solo caso in Italia in cui l'accusa di omicidio volontario sia rimasta in piedi. Nel caso di omicidio colposo le pene sono lievissime.

L'allora Ministro Cancellieri mi promise che avrebbe portato in Consiglio dei Ministri un pacchetto di norme sulla giustizia contenente anche l'introduzione del reato di omicidio stradale, al fine di colpire gli autori di questi gravi reati. All’introduzione della norma per il reato di omicidio stradale è stato dato anche il primo sì in Commissione alla Camera nel mese di luglio. 

Eppure il 17 settembre 2014, il giudice si pronuncerà in merito alla richiesta di patteggiamento da parte dell'assassino. Il mio dolore potrebbe venire notevolmente amplificato. 

Faccio questo appello pubblico affinchè l'assassino di mia figlia non possa patteggiare e affinchè venga al più presto introdotto il reato di omicidio stradale. Non si devono più verificare morti assurde come quella di mia figlia Stella.




Aggiornamento - 17/09/2014-


Bicchiere mezzo pieno!
Da Giannina Calissano

"Oggi abbiamo vinto la battaglia affinché non fosse accolta supinamente la richiesta di patteggiamento! 
Il PM ha eccepito che il calcolo della pena non avesse tenuto conto delle aggravanti. 
Sarà rimandato tutto al 20 novembre, ma tutto andrà riesaminato. 
Per ora il colpevole se ne sta comodamente agli arresti domiciliari. 
Non è dunque finita, la nostra protesta continua. 
Grazie ancora a tutti del sostegno!


Se uno è drogato , ubriaco e guida, uccide volontariamente e non può essere concesso nessuno sconto, anzi è un aggravante della posizione!

Annamaria...a dopo

venerdì 12 settembre 2014

OBAMA, COME USARE PAROLE VIOLENTE SENZA SPAVENTARE GLI ELETTORI




Leggete queste parole: “Li colpiremo ovunque. Li distruggeremo. Non c’è alcun rifugio sicuro per chi minaccia l’America”. Obama spiega schematicamente la strategia per “degradare e alla fine distruggere” l’Isis, che definisce “un cancro”, con un’azione “sistematica” di “bombardamenti massicci senza sosta”.

E allora? E’ la strategia di Obama direte. Certo, ma facciamo un piccolo esercizio: provate a sostituire mentalmente la faccia di Obama con quella di Assad o di Hitler.

La scena è questa: il dittatore è infuriato e urla a squarciagola da venti minuti, agitando ritmicamente le braccia nell’aria e battendo i pugni stretti sul leggìo quando, con gli occhi rovesciati all’insù, prende un respiro e annuncia: “li colpiremo, li degraderemo, li distruggeremo, li bombarderemo sistematicamente!”

La sensazione che provate deve essere diversa da prima. La simpatia che sentite per questo leader non è esattamente la stessa che provate per Obama. Eppure hanno detto testualmente le stesse parole. 

Ma perché allora Obama non ci spaventa? È un fattore di comunicazione. Altri leader, anche in Italia, hanno spaventato la popolazione per molto meno, perfino con delle battute umoristiche.



Ciò che uno dice: il contenuto, il testo del discorso, non conta quasi nulla sull’impatto emotivo e dunque sulle sensazioni che proviamo (7%). Ciò che influisce su queste è il modo in cui qualcosa viene detto: il tono della voce, l’espressione del volto e i gesti. Per questo anche un invito a cena, se fatto da un uomo con lo sguardo di Hannibal Lecter, ci spaventa più di una dichiarazione di guerra fatta da Obama.

È nella comunicazione non verbale la chiave. Se le parole dure vengono da una persona che usa un linguaggio del corpo e un tono della voce moderati non solo non spaventeranno il suo popolo, ma la loro efficacia sarà maggiore.

Pensiamo a Papa Francesco, estensione del santo timore (un timore reverenziale che incute rispetto ma non paura) di Dio: i suoi attacchi più forti, come quelli contro i corrotti o i fabbricanti di armi che “dovranno rendere conto a Dio”, o contro i pedofili che è come se facessero “messe nere” e coi quali userà “il bastone”, oppure contro i mafiosi che ha scomunicato. Avete in mente l’immagine di una faccia deformata dalla rabbia, con lo sguardo indemoniato? No, se pensiamo a Papa Francesco vediamo un’immagine opposta, gioiosa, solare. Per questo, come per Obama, quando Francesco fa il duro è più efficace. Un tuono si sente più forte in una giornata serena.

Data la foga, per non ferire accidentalmente anche l’elettorato del proprio Paese, le parole devono essere dure, ma ragionate. Per esempio Obama nel discorso che stiamo analizzando usa numerose volte la parola “distruggere” per descrivere l’azione che propone contro l’Isis, ma mai la parola guerra. Parlare di guerra al popolo americano, dopo le ferite dell’Afghanistan e il fallimento in Iraq spaventerebbe la nazione. Per rassicurarla, il presidente punta proprio sulla memoria, su questo ricordo, dicendo che “a differenza di 13 anni fa l’America non sarà trascinata in una nuovo conflitto come in Iraq o in Afghanistan. Non saranno coinvolte truppe americane sul suolo straniero».

È un trucco semantico -come quelli ai quali siamo abituati in Italia-, si cambia la parola per non evocare il concetto poco gradito. Non si chiama guerra e non ci saranno le truppe americane, ma allo stesso tempo Obama ha annunciato l’invio a Baghdad di altri 475 soldati, che insieme ai consiglieri militari già inviati nelle scorse settimane faranno salire la presenza armata degli Usa in Iraq a circa 1.600 unità.

Dal discorso di Obama vediamo che è possibile essere severi contro gli avversari ed efficaci nelle condanne, senza spaventare coloro che non sono l’obiettivo del nostro attacco. È una comunicazione intelligente, che colpisce in modo preciso -come dovrebbero fare le bombe intelligenti, per restare in tema di guerre americane-, che fa passare non per Hitler o Stalin, ma da eroi positivi, nonostante le parole violente.
Marco Venturini( Esperto e consulente in comunicazione)




Ottimo articolo preso da "IFQ".
Prima o poi bisognerà fare un'elenco di tutte quelle personalità (politici, attori, scrittori ed "intellettuali" a vario titolo) che nel 2008 salutarono l'elezione di Obama come l'arrivo di un'era di "pace e prosperità", manco fossimo in Star Trek.
Intensa campagna di incessanti bombardamenti, così, come ogni buon presidente americano, anche "Bombama" avrà sulla coscienza la sua bella dose di vittime "colpevoli" di nient'altro che essere nate nel posto sbagliato professando la religione sbagliata.
L'America, il "faro" della Democrazia e della Libertà?
Obama, pensavo fosse più pacifico ed invece non è tanto distante dal guerrafondaio Bush. 
Al Qaeda e Bin laden, Yalebani, Saddam, Assad, Isis, sono tutti spauracchi per spaventare il popolo che crede a tutto...ma tirando le somme ,prove che Al Qaeda fossero un così grave pericolo non ne sono mai state prodotte e cosi vale per gli altri presunti pericoli pubblici.
Ora credete veramente che l'Isis sia veramente questo  pericolo mortale per l'occidente? 
Obama e Bush sono le facce della stessa medaglia, sono l'espressione di quel sistema di potere che vive e campa sulla paura, sul terrore, sulla guerra.
Quali promesse ha mantenuto il nobel per la pace? Ha chiuso Guantanamo? 
Putin è certamente un dittatore ma almeno non va a rompere in casa di altri, cercando di strappare paesi strategici per la Nato fomentando disordini di piazza....

Annamaria... a dopo


mercoledì 10 settembre 2014

LA VIOLENZA DOMESTICA COSTA PIU' DELLE GUERRE

Leggendo questo articolo del Corriere.it,  si apprende che dobbiamo essere meno violenti per un problema economico. Mi domando che pensieri sperano di suscitare con questi conti... tipo "ti ammazzerei, ma visto che la cosa costa alla comunità circa 9 milioni di dollari ... ecco faccio così, ti sequestro e chiedo un riscatto alla società ... mi danno 2 milioni di dollari e siamo tutti contenti".
Certo che pensare di educarci al rispetto reciproco parlando di soldi sarà un successone ... come è stato fino ad oggi, per altro ...




Le Nazioni Unite: si muore di più per «assalti» tra le pareti di casa che sui campi di battaglia. Lo studio: la violenza globale «costa» 9,5 trilioni
Fonte- Corriere.it

Otto trilioni di dollari: un numero con dodici zeri. Tanto costa, nel mondo, la violenza domestica. Lo scrivono in uno studio corposo due ricercatori dell’università di Oxford e di Stanford: Anke Hoeffler e James Fearon. Donne, uomini, adolescenti e bambini: lo studio analizza i costi diretti (beni e servizi per il trattamento e la prevenzione della violenza), oltre a quelli non monetari (dolore e sofferenze), all’impatto dei moltiplicatori economici e sociali (dai contraccolpi sul mercato del lavoro a quelli sulle relazioni interpersonali).

La somma - il numero delle vittime e i costi per l’economia mondiale - è impressionante: la violenza domestica - soprattutto contro donne e bambini - uccide più delle guerre e «costa» ottomila miliardi di dollari l’anno.

I costi
Lo studio si conclude con un appello alle Nazioni Unite perché vengano dirottate più energie e strategie verso forme di abuso che solitamente ricevono molta meno attenzione dei conflitti armati - dalla Siria all’Ucraina - pur avendo un impatto più devastante. 
Il calcolo è che per ogni morto su un campo di battaglia, almeno nove periscono in «dispute interpersonali», come sottolineano Hoeffler e Fearon. Che quantificano anche il costo «assoluto» della violenza: 9,5 trilioni di dollari l’anno. Una voce ricavata principalmente dai mancati guadagni e che corrisponde all’11,2% del prodotto interno lordo globale. Cifre da paura, che è difficile verificare. Ma che traducono in moneta sonante altri, attualissimi numeri: a partire dai 170 miliardi di dollari l’anno bruciati per i costi - diretti e indiretti - delle guerre civili. Anche la voce «omicidi» ha un suo cartellino del prezzo: 650 milioni di dollari l’anno.

Consensus
Bjorn Lomborg, direttore del Consensus Center di Copenhagen, che ha commissionato lo studio, afferma che «il problema è sottovalutato, un po’ come gli incidenti d’auto rispetto ai disastri aerei: nonostante i primi provochino molti più decessi, ad attirare maggiormente l’attenzione sono i secondi. 
«Messe insieme le cifre, l’importante è ora non fermarsi a considerarne la portata, ma muoversi per trovare delle soluzioni efficaci», ha commentato Lomborg. 
Il Centro, dove lavorano più di cinquanta economisti, inclusi tre vincitori di Premi Nobel, produce analisi e strategie per combattere minacce globali come i cambiamenti climatici e la malaria. Lo studio sulla violenza domestica ha come obiettivo quello di aiutare le Nazioni Unite a fissare le priorità per il 2030, dopo che saranno state affrontate quelle del 2000-2015, che includono uil controllo della povertà e il miglioramento delle risorse idriche. I nuovi obiettivi mirano a fermare metodi educativi basati sulle percosse, e la violenza contro le donne a casa.

Quanto vale una vita
Le stime si ancorano a qualche dato made in Usa: il costo medio di un omicidio è fissato in 9,1 milioni di dollari, inclusi i mancati guadagni e i costi per il sistema giudiziario. Per altri Paesi, lo studio estrapola i costi basandosi sul Pil: una vita in un Paese dove il Prodotto interno lordo pro capite è un decimo di quello americano viene fissato in 910mila dollari. E, proseguendo nell’analisi, per ogni manifestazione di violenza contro una donna o un bambino, che non ne procuri la morte, viene fissato un costo di 95mila dollari. Ferite, abusi, percosse su minori - e relativi costi medici - pesano per l’1,9% sul Pil delle nazioni più ricche e fino al 19% su quello dei Paesi dell’Africa subsahariana.

Gli studi
Altri studi hanno provato a stimare i costi del fenomeno: in Canada, uno studio che ha stimato i costi della violenza contro le donne nel più ampio contesto della violenza sia dentro che fuori l’ambiente domestico, conclude che lo Stato spende più di un miliardo di dollari canadesi all’anno per i «servizi» accessori: interventi della polizia, il sistema di giustizia penale, assistenza psicologica e formazione. Per gli Stati Uniti, un altro studio stima i costi tra 5 e 10 miliardi di dollari all’anno. Entrambi i lavori si riferiscono solamente ai costi per i servizi diretti e non tengono conto del costo umano della violenza. Nel 1993, la Banca Mondiale ha stimato che nei paesi industrializzati il costo della violenza e degli stupri in ambito domestico in termini di salute corrispondeva a quasi uno dei cinque anni di vita «calcolati in base all’incidenza di mortalità e morbilità» perduti dalle donne di età tra i 15 e i 44 anni. E nei paesi in via di sviluppo, sarebbero riconducibili alla violenza domestica, a seconda della regione, dal 5 al 16 per cento degli anni di vita in salute perduti dalle donne in età riproduttiva.

Annamaria...a dopo

lunedì 8 settembre 2014

RENZI, QUANDO PARTE LA CAMPAGNA : UN GELATO PER TUTTI?...














Renzi: "No a lezioni da tecnici della prima Repubblica"
Il premier, nel suo intervento alla Festa nazionale dell’Unità a Bologna attacca gli "esperti, cresciuti all’ombra della prima repubblica, che non hanno anticipato la crisi e ora ci spiegano che gli 80 euro sono un errore. Non accettiamo lezioni". E poi: "Sulle riforme non mollo di mezzo centimetro "

Noi la cambiamo l’Italia, a testa alta, non guardiamo in faccia a nessuno. La riforme non sono, come ha sostenuto qualcuno, inutili, insignificanti, anzi uno scandalo, noi portiamo avanti, sia pure con modifiche, la legge elettorale e la riforma costituzionale, dimostriamo che la politica sa decidere", ha concluso il premier.





"Non mollo"... "Non accetto lezioni"... "Non accetto critiche... "Non accetto ricatti"... "Faremo le riforme a ogni costo"... "Solo noi possiamo cambiare l'Europa"... "La ripresa è vicino"... "Andremo avanti come treni"... quante parole per dire alla fine che in 7 mesi non ha fatto NIENTE!




RENZI e MENZOGNA sono due sinonimi:
- Renzi alla presentazione del DEF: "PIL a + 0,8% entro l'anno spero di essere smentito positivamente"... siamo in recessione.
- Renzi il 15 maggio: "Subito 15 mila assunzione nella PA"... non si sono mai viste e non se ne parla più.
- Renzi il 23 maggio:" dal 2015 gli 80 euro anche a pensionati e partite IVA".. non garantisce più.
- Renzi il 23 luglio: "Dal 1° settembre stanzieremo 43 miliardi per i cantieri"... ne ha stanziati 3.
- Renzi il 1° agosto: "Italiani andate in vacanza sereni, da settembre ci sarà una grande ripresa col botto"... siamo in deflazione.
- Renzi il 21 agosto: "Il blocco salariale è solo una chiacchiera estiva"... confermato il blocco salariale anche nel 2015.
- Renzi il 24 agosto: "Il 29 agosto vi stupiremo con la riforma della scuola"... la riforma della scuola non è stata neanche presentata.
- Renzi il 28 agosto: "Assumeremo 100 mila insegnanti precari"... ma se non avete i soldi neanche per rinnovare i contratti!






Renzi la "sinistra" che blocca i salari dei lavoratori mentre aumenta le spese militari.... La "sinistra" che definisce "ricatto" il diritto allo sciopero previsto dall'articolo 40 della Costituzione Italiana.... Una "sinistra" che ricorda il ventennio...mah...

Annamaria... a dopo

venerdì 5 settembre 2014

"GRAZIE PER QUESTO MOMENTO", IL LIBRO DI VALERIE TRIERWEILER




Per chi non frequenta la politica francese e i suoi salotti, è difficile capire quale sia il fascino segreto di François Hollande. Questa frase oggi e' circolata nei vari notiziari. Eppure il fresco sessantenne capo dell'Eliseo, continua a infrangere cuori o a rimanere al centro della vita di donne sicuramente più intriganti di lui. "Grazie per questo momento" è il libro uscito in Francia e definito shock, dell'ex première dame, Valérie Trierweiler, 49. La giornalista politica, (Paris match) un tempo dedita a cronache interessanti, venne lasciata "a mezzo stampa" dopo nove anni di amore e diciotto mesi trascorsi proprio all'Eliseo, quando fu resa pubblica la relazione di Hollande con l'attrice Julie Gayet, 42, lo scorso gennaio. Lo scoop era stato del settimanale Closer che perso la causa con Julie Gayet. I due responsabili della pubblicazione sono stati condannati ad una multa di 3.000 euro ciascuno, il cui pagamento è al momento sospeso.



Lo stesso tipo di condanna, ma di 1.000 euro, è stata inflitta a Viers, che ha ammesso di aver pedinato l’attrice, ma sostiene di non essere l’autore degli scatti in questione. Nel libro scritto in gran segreto, pubblicato in Germania e di cui il presidente ha saputo due giorni prima del lancio, lei racconta così: "La notizia di Julie Gayet è il primo titolo dei notiziari del mattino. Io crollo, non ce la faccio a sentire, mi precipito in bagno. Afferro il sacchetto di plastica con i sonniferi... François mi segue e tenta di strapparmi il sacchetto. Non volevo vivere quelle ore, volevo dormire". Il quotidiano Le Parisien sostiene ora che il presidente è sconvolto per queste pagine e lo stato d'animo è descritto da uno stretto collaboratore di Hollande. 

La Trierweiler descrive anche i momenti in cui, giorni dopo quelle drammatiche ore, tentò di salvare il rapporto con Hollande: «non ci riusciremo, non potrai mai perdonarmi», le dice il presidente. Poi, poco a poco, le rivela le dimensioni della sua relazione segreta con la Gayet. Prima parla di un mese, poi la verità si fa strada: «passiamo a tre mesi, poi sei, poi nove, alla fine un anno».

Otto mesi dopo l’affaire sentimentale che ha scosso il Paese, con la Francia in salita, la crisi di governo, il rientro dalle vacanze più difficile degli ultimi anni e le previsioni nere degli economisti, nessuno si aspettava questa nuova tegola. «L’Eliseo non era al corrente», ha fatto sapere oggi il palazzo presidenziale quando si è diffusa la notizia del libro di Valérie.

Trecentoventi pagine scritte nel più stretto riserbo, che Paris Match descrive oggi come «un grido d’amore e una lenta discesa agli inferi. Un tuffo nell’intimità di una coppia. Due personaggi e nient’altro: Valérie e Francois».

Ferita e umiliata, Valérie non perdona: «tutto quello che scrivo è vero. All’Eliseo mi sentivo talvolta come un’inviata impegnata in un reportage. E la menzogna mi ha procurato troppo dolore per avvalermene anch’io».




Mi vien da pensare due cose e cioè che anche il popolo francese riesce a  rendersi ridicolo, Sarkozy e Hollande solo per citare gli ultimi due sciagurati che poco hanno da invidiare ai nostri campioni del calibro di Berlusconi e Renzi.



La seconda è che per essermi immersa (leggermente) nell'intimità
di coppia io , su face-book, rischio una denuncia . Mentre Valèrie ha scritto e pubblicato  liberamente un libro e in piu' le rende economicamente...come dite?... Ahhh ...vero, io sono  "la dernière dame dans ma maison"......e vabbè! :-)

Annamaria... a dopo


mercoledì 3 settembre 2014

L'AMORE AI TEMPI DELLA CRISI.




Periodo nero per l'economia, ma anche per i sentimenti.Vanity fair ha chiesto all'analista junghiano se c'è un legame. E lui ci ha illuminato anche sul perchè scegliamo l'uomo sbagliato, e come si riconosce l'amore vero da quello passeggero.


L'insicurezza economica, lavorativa, politica, potrebbe essere la causa scatenante di altre tipologie di insicurezze, come quella sentimentale. Mancano i punti di riferimento certi, e questo fa vacillare dei paradigmi culturali fortemente radicati nella nostra educazione.


A dare uno spiraglio di luce sul tema c'è Vincenzo Tallarico, analista junghiano e insegnante di meditazione buddhista tibetana, che l'anno scorso ha tenuto ,a Milano, 4 incontri sul tema «Gli equivoci dell'amore. Come, quando e perché mi ami?».


Vincenzo Tallarico

E' stato chiesto al Professor Tallarico-

Come l’economia, sembra che siano in crisi anche i sentimenti: c’è un legame? 
«Oggi mancano le certezze: di potersi acquistare una casa, di mantenere dei figli, di avere una vita sicura. O semplicemente di essere spensierati, di godersi la vita. Questa diffusa insicurezza, che permea soprattutto l’esistenza dei giovani, porta a una mancanza di speranza. Ecco allora che nell’altro, nel partner, quando lo troviamo, cerchiamo un appiglio per difenderci dalla depressione e dalla tristezza e quindi lo investiamo di attese eccessive, taumaturgiche: deve essere una sorta di scudo contro i problemi. Non è detto che ciò che proiettiamo ci renda felici, ci completi e ci maturi».


Nonostante le insicurezze aumentino il matrimonio non è più un punto fisso: un fenomeno culturale o il legame sentimentale è diventato un ostacolo anziché un porto sicuro? 
«Oggi il legame sentimentale risente di quanto è accaduto negli ultimi vent’anni, durante i quali ci siamo abituati alla normalità della corruzione, all’evasione fiscale, alla mercificazione del corpo femminile: basta osservare quanto siano aumentati i femminicidi e come nessuno si scandalizzi più se su internet molte giovani donne esaltano la loro vita da escort. Stiamo traversando una profonda crisi etica, per cui ciò che conta è possedere oggetti: l’ultimo smartphone, l’abito griffato, l’auto che fa status, la bella barca... Una crisi di valori e nessuna evoluzione interiore. Questi modelli "usa e getta" si sono trasferiti anche ai sentimenti, anche al matrimonio».

Quante volte ci si innamora nella vita? 
«Non è importante quante volte, ma come. Quando ci si innamora e desideriamo una persona, senza rendercene conto seguiamo dei modelli inconsci, che dipendono dal nostro passato, da come siamo cresciuti. Molto spesso questi modelli sono sbagliati».

Diciamo che ci innamoriamo spesso delle persone sbagliate: perché? 
«Non è detto che le persone di cui ci innamoriamo siano non adatte a noi o non degne d’amore. Possono essere i modelli che noi inconsciamente interpretiamo a farle scappare, a distruggere un rapporto che avrebbe potuto essere positivo: è anche questo il tema dei miei seminari. Cosa si sviluppa dentro di noi quando amiamo: senso del possesso o voglia di fuga? Gelosia o rispetto? Assumo la parte della vittima o del carnefice? Sviluppo una dipendenza eccessiva e soffoco chi amo? In base a chi siamo, l’amore ci può migliorare o distruggere. Capire chi siamo può permetterci di amare in modo maturo e consapevole, indipendentemente dall’età».

C’è un modo per riconoscere un amore passeggero intenso da un amore “vero”? 
«In un amore maturo cerchiamo unione, completezza, cerchiamo quello che ci manca. Una ricerca che richiede tempo, desiderio, una sorta di aspirazione a trascendere il nostro io limitato. Oggi ci si incontra sul web, si chatta, ci si dipinge come non siamo. O si va nei locali, luoghi che certo non invogliano a una conoscenza autentica dell’altro».

In periodi come questo, c’è un modo per accogliere il cambiamento in modo positivo? 
«In questo momento storico è necessario, ai fini di una buona armonizzazione della vita economica e della vita affettiva, una sempre maggiore intelligenza emozionale, che già veniva raccomandata dalle più antiche scuole filosofiche sia in Oriente, sia in Occidente. Oggi è più che mai necessaria anche una dietetica emozionale che, similmente a quella alimentare, sceglie la qualità e la quantità necessarie delle emozioni utili al benessere interiore e all’ottenimento di relazioni soddisfacenti. In questo modo si impara a distinguere le emozioni negative e disturbanti e quelle che invece ci fanno star bene. La pratica della mindfulness, proponendo in veste attuale l’antico insegnamento della consapevolezza buddhista, diventa uno strumento prezioso nella nostra vita quotidiana. 

A un certo punto della vita arriva un momento “critico” in cui si deve scegliere tra la libertà (fatta di spensieratezza e leggerezza) e il legame solido (sicuro e prevedibile, ma a volte noioso). Come sopravvivere a questa dicotomia? 
«Già i Greci, nei loro miti, proponevano il modello dionisiaco - legato ai sensi - e il modello apollineo, basato sulla ragione. Questa ambivalenza, fisiologica e presente in entrambi i sessi, attraversa l’umanità e diventa una dicotomia non risolvibile con l’uso della ragione o della volontà, ma attraverso atti consapevoli. Questa frizione tra i due generi di desideri - leggerezza, sicurezza - rende stimolante la ricerca di altri modi di essere, a volte inaspettati».






Anche il cinema si occupa dell'amore ai tempi della crisi con il film "Amore oggi"e lo fa in maniera non convenzionale e senza effetti collaterali.


Senza prendersi troppo sul serio  questo film, realizzato per Sky Cinema da Inception, un gruppo di giovani registi, filmaker e autori nati sul web, racconta l’amore ai tempi della crisi economica, dei social network, del ribaltamento dei valori e talvolta anche dei ruoli. 

Sotto lo sguardo del profetico grande fratello orwelliano, tra il comico e il tragicomico, i temi affrontati nelle quattro esilaranti storie (Precari, Ragazza dei miei sogni, Narciso e Il Campione), analizzano il presente, ed è facile, in qualche modo, immedesimarsi nelle vicende di Andrea, Luisa, Mimmo, Valérie la ragazza dei sogni, Paride, Livia, Gaspare e Mario Marinelli, per quanto a tratti surreali possano sembrare. 




In Precari, Andrea (Andrea Bosca) e Luisa (Sara Zanier) ricordano le difficoltà incontrate per essere una coppia felice e realizzata e il loro incontro con un bizzarro medico specialista in fertilità (Rocco Siffredi).

In Ragazza dei miei sogni, Mimmo (Giancarlo Fontana) lavora come operatore video e riprende durante una processione una ragazza (Mily Cultrera Di Montesano), di cui si innamora e per cui farà di tutto per rintracciarla.

In Narciso, Paride (Edoardo Purgatori) viene mollato dalla fidanzata (Giulia Lapertosa) e per trasformarsi in un ragazzo alla moda decide di affidarsi agli allenamenti massacranti di un personal trainer.

In Il campione, Mario (Alessandro Tiberi) a causa di un incidente assiste all'inesorabile tramonto della sua fama da calciatore di serie A, con la stampa che si occupa solo ed insistentemente dei suoi flirt.



DATA USCITA: 08 maggio 2014
GENERE: Commedia
REGIA: Giancarlo Fontana, Giuseppe G. Stasi
ATTORI: Alessandro Tiberi, Andrea Bosca, Edoardo Purgatori, Giancarlo Fontana, Mily Cultrera di Montesano, Giulia Lapertosa, Sara Zanier, Ugo Piva, Caterina Guzzanti, Neri Marcorè, Enrico Bertolino, Rocco Siffredi
DISTRIBUZIONE: Inception S.r.l.
PAESE: Italia

Annamaria... a dopo



domenica 31 agosto 2014

BUONA DOMENICA NATALINA!





Era il 19-02-2010 e la nostra amicizia continua...ti voglio bene!

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Cara NATALINA , come promesso eccoti una dedica attraverso questo video/canzone...sorridi sempre mi raccomando, sei meravigliosa!! Un caro saluto anche per MARIA. 








ANNAMARIA...a dopo