venerdì 24 ottobre 2014

COMUNICAZIONE E COMPORTAMENTO

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- Le regole d’oro della comunicazione e del comportamento
– Le conversazioni difficili e quelle emotivamente stressanti.
– 5 errori da evitare in una discussione rabbiosa

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ENZO Ecco l’animale! Torni dal centro, apri la porta…

DUCKY Cos’è? Hai litigato con OB un’altra volta?

ENZO Possibile ma molto improbabile. Ora OB ed io filiamo come due friends.

O.B Almeno fino a Natale, dopo vedremo.

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DUCKY E allora?

ENZO Potevi salutare…dire “Ciao”, un “buona sera”.

DUCKY Oh rimedio subito “B u o n a s e r a”, fratello caro, prof comico, water ego. Buona questa col water-ego.

O.B  Duchyno … le tue battute le ignora proprio.

ENZO Finito? Cominciamo subito con l’argomento di stasera…

O.B  E iamme iamme , và

DUCKY E sarebbe?

ENZO Quello che spesso ti manca: “le regole della comunicazione e di comportamento”.

DUCKY Ci sto. Ma se mi fai qualche battuta, io te ne faccio due. Prego!

O.B Prego…dunque, le unghie le ho pittìate… ok vi seguo.

ENZO Oggi, è sempre più diffusa la tentazione di lasciare il partner con un semplice sms o di comunicare qualcosa di spiacevole tramite e-mail, in modo da evitare di condurre una conversazione difficile di persona. Esperti di comunicazione e psicologi sconsigliano di ricorrere a questa “scorciatoia e non solo per educazione e rispetto. Britt Andreatta afferma: “Le comunicazioni, (cioè i dialoghi difficili) sono sempre a rischio di fraintendimenti.”
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DUCKY …come è successo fra te e OB…infatti…mannaggia i fraintendimenti e chi li ha inventati. Se qui ci fosse Lei, cosa direbbe?

O.B Direi, anzi ,dico che io e il Prof. ci capiamo benissimo. Però  abbiamo, qualche volta , non sempre eh,  punti di vista differenti che ci portano a scontrarci. Litighiamo, ci teniamo il muso per un po’. Ma dopo siamo nuovamente insieme da veri friendssss.

ENZO Sono curioso di saperlo. Se tu vuoi evitarli…

DUCKY Cosa dovrei fare, te incluso? Non è che tu sei un Padreterno infallibile.

O.B  Ma no dai che non si crede un Padreterno!  Un prete di qualche  parrocchia, forse si .
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ENZO …se vuoi evitarli, fallo prima tu, rispetta la regola d’oro della comunicazione, e cioè usa tutti i livelli di comunicazioni possibili.

DUCKY Vuoi sapere una cosa? Tu, i livelli, ce li hai in testa, ma non uno o due, ne hai tanti…forse troppi. Mi sembra che quando spieghi ti rivolgi con lo sguardo sempre a me.

O.B Sarà strabico, Duchyno?

ENZO Suscettibile, sì, sei suscettibile…se OB fosse qui, mi piacerebbe sapere cosa ne pensa…del tuo carattere.

O.B Ahhh ma è adorabile, lui ci fa, non ci è…

DUCKY …del mio? Del tuo piuttosto! Oh, madonna santa, ho lasciato il cell acceso. Vuoi vedere che OB ha sentito tutto!? Che figura! Però non abbiamo parlato male di lei.

O.B Tranquillo Duc. Ho sentito di peggio, anche dal mio ex marito.Voi siete sempre cosi carini e gentili ( ma di più,  Duckyno)

ENZO Chiudilo e ascolta.

O.B Ma chiudolo che?…sono qui!
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Gli esperti hanno scoperto che esistono quattro livelli di comunicazione:
– verbale (cioè, l’insieme delle parole dette o scritte)
– paraverbali (il modo con cui le parole sono dette o scritte)
– non verbale (cioè, il linguaggio del corpo e le espressioni del viso)
– extraverbale (il luogo della comunicazione, il momento, il tipo di relazione tra gli interlocutori).

DUCKY Vuoi dire che ogni individuo “comunica” in questi 4 modi? Non solo con la bocca…con la lingua?

ENZO Esattamente, con la bocca-con la lingua…come ti esprimi male, frate mio! Sei una pena.

DUCKY E tu mi sembri il marchese Dudù quando ti esprimi: quello che chiamavano Dudù il Gagà. Te lo ricordi? Quando parlava sembrava che stesse sulla tazza del bagno e per la stipsi non riusciva a…

ENZO Basta, Duc…; torniamo a noi e all’argomento. Secondo i ricercatori, il livello verbale – le parole dette o scritte per capirci – costituisce solo il 15 per cento della comunicazione verbale. Perciò, quando si vuole comunicare qualcosa di importante o di spinoso, è meglio non limitarsi a scrivere un sms o una e-mail: questi sono, per loro natura, messaggi molto brevi che fanno a meno di tutte le forme di comunicazione non verbale ed extraverbale e che perciò possono essere fraintesi con grande facilità.

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O.B Beh, Duckyno devo dire che il Prof ha pienamente ragione.

DUCKY Quindi, no a sms, no a e-mail, parlare di persona usando un linguaggio chiaro, semplice e un tono, anche se determinato, ma non offensivo.

O.B E se si è distanti una telefonata.

ENZO Detto così va bene Duc!  Si anche una telefonata .E veniamo agli errori da evitare.

O.B Cosa non dovremmo fare?

DUCKY Appunto, cosa non dovremmo fare?

ENZO Sono 5 gli errori da evitare. NON BISOGNA TRASFORMARE UNA CONVERSAZIONE IN UNA GUERRA. Non cadere in una mentalità bellicosa e non vedere nel tuo interlocutore un nemico. Così facendo, trasformi…

DUCKY …e dai…perché guardi me? Pensa alle persone in generale…

O.B E ridaglie…Prof un controllo dall’ottico? Ottobre è il mese  della prevenzione della vista. Prof?…non mi vedi , boh…

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ENZO…così facendo la discussione si trasforma in uno scontro da cui si esce vincitori o vinti, ma questa è una pessima strategia…

O.B Noi due ne usciamo sempre e da sempre, alla pari.  Con una stretta di mano (simbolica, visto che litighiamo per telefono), schietta e sincera.

DUCKY …sicché da una discussione entrambi gli interlocutori-litiganti possono uscire con benefici e vantaggi, come è capitato a uno “scombinato” recentemente. Ssst…tiremm innanz!

O.B sssscchhhtttt…tiremm innanz

ENZO 2- ILLUDERSI DI POTER SEMPLIFICARE TUTTO.
Se il problema, o l’incomprensione, fosse semplice, la conversazione non risulterebbe difficile, ti pare, Duc?

DUCKY E’ chiaro!

ENZO Non sempre possiamo semplificare le cose; meglio predisporsi ad affrontare una questione complessa con la consapevolezza della sua natura e che si possa risolvere per gradi. Attenzione, Duc, lo dico a te e al singolo lettore o lettrice. Attento al terzo errore.

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3- MAI USARE “ARMI SPORCHE”
Ognuno di noi possiede un “arsenale” di “armi sporche”: possiamo mentire, bluffare, minacciare, tergiversare, alzare la voce, accusare, offendere, opporre un muro di silenzio, fare del sarcasmo, essere taglienti, umiliare.

O.B Uhhhhh, quante brutterie…  Professò!

DUCKY O.b tu con quegli occhi puoi dire tutto ciò che vuoi. Il tutto andrebbe sotto la voce, che è un vizio capitale, l’ira. Dico bene, prof?

O.B Duckyno, tu dici sempre bene.

ENZO Dici bene, proprio così: ognuna di queste “armi” innesca una reazione emotiva…

DUCKY …un incazzamento, oh scusa, mi è scappato!

O.B….ma rende meglio. E che caz….

ENZO …innesca una reazione emotiva accesa e trasforma la conversazione in una lite. Questo è un vizio capitale che soffriamo in svariate misure, quasi tutti, Ciucciotti e Ciucciottini. Comunque, la regola l’abbiamo data.

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4- FARSI UN FILM DI COME ANDRANNO LE COSE
Se una conversazione si preannuncia difficile, una delle reazioni più istintive è quella di simulare la discussione in anticipo e farsi un “film”, cioè, a come potrebbe “andare” la conversazione. Tuttavia, una conversazione difficile non è né un esame scolastico, né una performance da attore e l’idea di girare un film di come potrebbero andare le cose non è affatto utile o previsto, anzi a volte è controproducente: il nostro interlocutore potrebbe reagire o comportarsi in modi che non abbiamo affatto previsto o immaginato e restare ancorati al “modo” che noi abbiamo immaginato, potrebbe renderci meno lucidi.

DUCKY Intanto, è bene cercare di tenere su l’autocontrollo. Io riassumo.

O.B Io, intanto preparo il caffè.

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ENZO Riassumi pure, ma non fare lo spiritoso, se no m’incazzo.

O.B …niente caffè…una camomila è quello che ci vuole ora per il Prof.

DUCKY Azz…predichi come il prete…

O.B Duc,  di quale parrocchia?

ENZO Gemè, scherzavo. Regola n. 5- ATTENERSI A UN’IDEA STEREOTIPATA DELL’INTERLOCUTORE.

DUCKY Lo stereo? E che c’entra?

O.B Prof ti infastidisce la musica?

ENZO No , no O.B adoro la musica . Però anche tu sei scombinata , eh?!  Non c’entra nulla lo stereo. Ho detto chiaramente “stereotipata…

DUCKY Eh no, ho sentito bene…hai detto “stero” poi hai fatto una pausa e poi hai detto “tipata”. Ho sentito bene con queste due orecchie, forse pensavi a qualche donna, a una Ciucciottina. Dì la verità. Dì “lo giuro”!.

ENZO Sai che faccio domani mattina, a spese mie ti prenoto una visita da un otorino…ti dovrà visitare entrambe le orecchie.

O.B E perché proprio a Torino?

Enzo O.B!!!!!! Due peggio che uan ? Scombinato+Scombinata…

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O.B servizio fai da te…eschiusmisss Prof.

DUCKY dall’otorino  …ci andremo assieme così tu ti farai vedere la pronuncia…tu ogni tanto parli a intermittenza e parli pure… col naso. Hai una pronuncia nasale.

O.B  Duckyno non far raffreddare la camomilla…

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ENZO Riprendo, errore numero 5- ATTENERSI A UN’IDEA STEREOTIPATA DELL’INTERLOCUTORE.
Consideriamo criticamente le nostre idee su chi sia il nostro interlocutore – o interlocutrice – e su quali motivazioni o da quali interessi sia animato : non è detto che quello che noi crediamo di lui sia vero! Non dobbiamo rimanere prigionieri delle nostre convinzioni o impressioni perché queste possono rivelarsi mal fondate o parziali.
Prima di affrontare il problema con il nostro interlocutore, dobbiamo capire esattamente che cosa vogliamo da lui e quali sono i nostri obbiettivi.

DUCKY E attenti alle parole che si dicono. La moglie che blocca il marito con aria torva dicendogli “Dobbiamo parlare!” stimola alla fuga e non al dialogo. Quindi facciamo attenzione a quello che diciamo e al modo come lo diciamo.

ENZO Ehilà, non mi aspettavo una chiusura così…bravo, non ti capita spesso. Però, ne sono lieto.

DUCKY Stupidone, lo faccio apposta per farti fare bella figura. Se mi ci metto, ti metterei in cattiva luce e come Water…pardon Alter Ego non sta bene. Hai afferrato tutto…vocali e consonanti? Prima di rispondermi, chiudi la bocca. E… un ‘atra cosa, stasera niente pizze…devi preparare la cena qui…io ti metto a disposizione tutto il necessario. Dai su, sono le sette meno un quarto.

O.B La bella figura la fate entrambi, come sempre. E comunque, la pizza stasera non mi va, preferisco un kebbabb e le castagne preparate dalla nostra amica di Napoli ,Annamaria2… come dite? Dove sono?…dritto dritto andate verso face-book.
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ENZO & ANNAMARIA









L’amore  può morire anche per mancanza di comunicazione

Abbiamo parlato di “comunicazione e comportamento”. Intendo aggiungere ulteriori considerazioni in merito, sotto l’aspetto “AMORE”. Precisiamo. 

L’amore può morire:
-   Perché non è ricambiato;
-   Perché non è vero amore;
-   Perché l’altro ci delude;
-   Perché viene ucciso da una esasperata conflittualità;
-   Per la noia;
-   Per insoddisfazione sessuale;perché si evolve in modo divergente;
-   Perché si rifiuta l’amore: il partner si rivela uno sbandato, un fallito, o un don Giovanni incallito o altro;

-   MA anche per “mancanza di comunicazione”. Facciamo alcune riflessioni su questo  “causa distruttiva”.

E’ un motivo che spesso troviamo a braccetto con quello della “noia”. I due parlano poco, dicono sempre le stesse frasi abitudinarie; la verità è che ormai non riescono più a comunicare. Gentili Lettori miei, l’amore è anche condividere emozioni, nuove esperienze, impressioni; dire all’altro che si è rimasti delusi dall’ospitalità di una nostra amica o che il capo ci ha fatto una scenata perché siamo arrivati in ritardo.
Se, invece, si preferisce tacere, tenere tutto per sé, dire il minimo indispensabile o parlare solo di cose banali, come il tempo atmosferico, significa che non c’è più dialogo, comunione emotiva. L’altro è ormai diventato un conoscente, un familiare, qualcuno con cui si divide lo stesso tetto. Più che un matrimonio o una coppia di due partner che si amano, è una società di fatto di tipo economico, in cui ognuno adempie i suoi impegni e poi se ne sta per “i fatti suoi”.
Altre volte c’è una falsa comunicabilità. Si grida, si fanno scenate, si rompono piatti ecc., ma non ci dice niente. Si parla solo per accusare l’altro, per ribadire le proprie ragioni, per ingiuriarsi, per offendersi, ma non si ascolta o si cerca di capire l’altro. Sembra che esista una “comunicazione”, ma in realtà è un dialogo tra sordi. Ed è un vero peccato far morire l’amore in maniera così triste.

ENZO




mercoledì 22 ottobre 2014

RESPONSABILITA’ DELLA MAGISTRATURA “SOLO IN RARISSIMI CASI”: E SCOPPIA LA RIVOLTA





Tre emendamenti che di fatto rivoluzionano il testo base che era stato adottato in commissione Giustizia del Senato il 23 dicembre scorso. Li presenta il ministro Guardasigilli Andrea Orlando al ddl sulla responsabilità civile dei magistrati scatenando la protesta di Ncd, FI e di Enrico Buemi (Psi) che minaccia addirittura di dimettersi da relatore. In sostanza, spiega Lucio Malan (FI), «il governo vuole riproporre con i suoi tre emendamenti, per ora annunciati a voce, il suo testo», presentato a settembre. Ma in questo provvedimento, sottolinea Giacomo Caliendo (FI), si prevede la responsabilità civile dei magistrati solo in «rarissimi casi», perlopiù per negligenza grave e travisamento grave del fatto. Un’impostazione ben diversa da quella data da Buemi al testo base con il quale si prevede la responsabilità delle toghe anche nel caso in cui si discostino dalle sentenze delle Sezioni Unite della Cassazione senza darne adeguata motivazione. «Affermeremo la linea del nostro testo di legge - assicura Orlando - all’interno del quale c’è un equilibrio che migliora l’attuale normativa». Le tre proposte di modifica annunciate in commissione da Orlando, e considerate come una «riformulazione» dal governo, sono state invece ritenute dalla commissione Giustizia, di fatto, come dei nuovi emendamenti. E per questo si è dato tempo fino a giovedì per subemendarli. «È chiaro che su questa posizione del governo - osserva il senatore di Ncd Carlo Giovanardi - si dovrà aprire una riflessione». Mentre Forza Italia annuncia battaglia. «Il governo vuole che i magistrati possano fare ciò che vogliono», insiste Malan e «ovviamente noi non siamo d’accordo». Giudizio positivo, invece, dal Pd che con il capogruppo in commissione Giuseppe Lumia osserva come la proposta di Orlando «tuteli realmente i cittadini» senza innescare l’ennesimo conflitto con la magistratura.



Non  si smentiscono mai. Il medico pietoso fa la piaga “fetente”, nel senso che,  non si vuole riformare la Giustizia e allora, Lettori, chiedetevi perché; o non si può e siamo portati al sorriso a denti stretti, o non si vuole fare una riforma perché? La domanda è legittima e allora provate a unire le mani a pugno, unite poi i due indici distesi.  Chi è portato a “peccare” e ha la coscienza sporca, cerca di inimicarsi il prete.  Ero convinto che gli Alieni scendessero dai dischi volanti, invece no, scendono e salgono dalle poltrone e non intendono “disturbare  troppo  con una riforma che attribuisca la giusta  e dovuta responsabilità a tante “intemperanze” di tanti magistrati.



ENZO


By Il corriere della Sera







martedì 21 ottobre 2014

"TI AMO DA MORIRE", CAMPAGNA NAZIONALE CONTRO IL FEMMINICIDIO



MILANO - E' cronaca di ieri quella di Gianluca e Sonia, entrambi quarantaduenni.
Era una storia iniziata da appena 3 mesi e già segnata dalla violenza. «Lui aveva già tentato di strangolarla ad agosto, l'aveva picchiata fino a romperle un timpano, lei era una donna fragile...e lui era geloso in modo ossessivo..», ha raccontato piangendo Michelangelo Trimboli, il padre di Sonia. Uccisa due giorni fa  dal compagno. Dopo la violenza di agosto lei lo aveva denunciato, ma avevano continuato a frequentarsi. Ieri notte quando gli agenti hanno avvicinato Gerardo Maggioncalda, lui si è girato di scatto e ha chiesto: «come sta Sonia?» ma la fidanzata era già morta da ore nell' appartamento, in centro a Milano  da cui i vicini  ,spesso, sentivano le loro urla.


SONIA TRIMBOLI



”Invece di una donna che ama qualcun altro tanto da soffrirne, voglio essere una donna che ama abbastanza se stessa da non voler più soffrire.”Robin Norwood, Donne che amano troppo


C’è un momento che devi decidere: o sei la principessa che aspetta di essere salvata o sei la guerriera che si salva da sé…”Marilyn Monroe



Questo progetto nasce nell'estate del 2013, in un momento in cui la cronaca pone in luce i sempre più frequenti casi di FEMMINICIDIO e il legislatore comincia ad occuparsene in modo più intenso.
Tutte le belle storie che si rispettino hanno un inizio e una fine, questa, però, ha una marcia in più, infatti, ha un INIZIO e UN FINE; come quasi sempre accade, due menti s'incontrano e scoprono una comunione d'intenti, un sentire sincrono che le porta all'inevitabile domanda: "Cosa possiamo fare?".
Il decidere che qualcosa si può sempre fare perché tacere equivale a subire, porta i due, Pasqualino e Serenella a spingersi oltre, decidono quindi di creare uno slogan e un'immagine grafica di riferimento che possa identificare una serie di iniziative e di eventi.
Pasqualino De Mattia vive ad Agnone (IS) ed è il segretario provinciale del P.S.I. di Isernia. Serenella Sèstito si muove tra Isernia e Roma, dove per innumerevoli anni ha lavorato come grafica e copy presso lo Studio grafico Paolo Sèstito, noto e storico Studio di grafica per il cinema, dal quale sono usciti tra i manifesti più conosciuti della storia del cinema quali, tanto per citarne qualcuno, Il Corvo, Trainspotting, Kundun, Le Fate Ignoranti, La Finestra di Fronte, Il Fantasma dell'Opera…

NASCE LO SLOGAN
Ti Amo da Morire è la prima cosa che si dicono due cuori quando s'incontrano, ma in questo frangente la domanda sorge spontanea: "Ti amo fino a farti morire?".
Lo slogan incontra subito il favore di tutti coloro i quali girano intorno al progetto che prende via via vita; adesso ne manca solo una trasposizione grafica che però non tarda ad arrivare…

NASCE IL LOGO
…due palmi di mani protese a proteggersi da un atteggiamento violento e la scritta Ti Amo da Morire, dove la scritta MORIRE viene celata in parte da alcune rose rosse, notoriamente fiori che simboleggiano la passione, a voler indicare l'amore quale scusa per procurare la morte di chi si afferma di amare.

NASCONO I GADGET
A sostegno della Campagna Contro il Femminicidio, vengono realizzati dei gadget, quali un ombrellino rosso pieghevole e una shopping bag rossa, che chiusa diventa una rosa rossa, sui quali viene apposto il logo grafico Ti Amo da Morire. Il ricavato della vendita di questi oggetti è destinato, di volta in volta, a finanziare progetti specifici attinenti. La scelta di un ombrello e di una shopping bug, è finalizzata a veicolare il logo sopra agli stessi impresso, al fine di divulgare autonomamente e ovunque il suo messaggio.

LA CAMPAGNA "SBARCA" ONLINE
Nasce la pagina Facebook , l'account Twitter e il sito web del Gruppo Ti Amo da Morire.

…DIVENTA MUSICA!
In seno al progetto Ti Amo da Morire, vede luce CanTiamo da Morire. Lino Rufo, noto bluesman, sposa immediatamente l'idea che propone ad Alfredo Saitto, noto giornalista musicale e Art Director dell'etichetta discografica Joe&Joe; insieme curano la realizzazione, (direzione artistica e allestimento) di un concerto "numero zero" al Teatro Italo Argentino di Agnone (nell'ambito del festival provinciale dell'Avanti), e uno successivo tenutosi all'Auditorium di Isernia.

NASCE LA CANZONE "QUI" (Y. Rufo/R. Giancola-Y. Rufo)
Con un testo che parla da sé "…c'è una voce dentro me che non sa che dire no, e trasforma gioia e sogno in rabbia ed incubo… …e resto qui, assorta e immobile, ferma così, tremante e fragile, sembra un film che inizia dentro me, continua dentro me, muore dentro me, e ricomincia qui…" e un progetto corale dalla cui registrazione in studio nasce il video.

PECULIARITÀ DEL PROGETTO
Un'azione costante e continuativa, per mantenere alta l'attenzione verso la violenza di genere.
L'utilizzo della cultura e di tutte le forme d'arte in quanto è su queste che si gioca la partita della sopravvivenza e dello sviluppo sano della nostra società.
La campagna Ti Amo da Morire, diffonderà il proprio messaggio attraverso una nutrita agenda di
appuntamenti a livello locale e nazionale quali:
C a n T i Amo d a Mo r i re - ReciTiAmo da Morire
L e g g i Amo d a Mo r i re - ScriViAmo da Morire
DipingiAmo da Morire - DanziAmo da Morire
DisegniAmo da Morire - FilmiAmo da Morire
FotografiAmo da Morire - PoeTiAmo da Morire
ProgetTiamo da Morire…
Al fine di creare una vasta comunità formata da operatori, artisti, giornalisti, scrittori, registi, filmaker, fotografi, grafici, pittori, attori ecc… uniti dalla stessa sensibilità e convinti che con l'arte e la cultura ci si possa porre al servizio di un tema sociale così importante veicolandone e amplificandone il messaggio.

Info qui   http://www.tiamodamorire.it/il-progetto/


Annamaria... a dopo



domenica 19 ottobre 2014

IL RENZI-D'URSO SHOW A DOMENICA LIVE




Il presidente del Consiglio , Matteo Renzi , nel pomeriggio è stato ospite ,in diretta, a Domenica Live  il programma condotto da "miss faccine" Barbara D'Urso , in onda dalle 13.55 su Canale 5. Negli studi di Cologno Monzese Renzi è stato intervistato da Barbara d’Urso: sul tappeto i temi caldi del momento come la legge di stabilità, le tasse, il Tfr in busta paga e altri argomenti di stretta attualità.



Renzi, un furbetto che gioca con l'ingenuità e l'ignoranza degli italiani. Peggio di Berlusconi. Non pensavo  che esistesse di peggio  e invece eccolo qua.. 
Dopo gli 800.000 nuovi posti di lavoro di Padoan, e gli 80 euri alle neo mamme, manca solo la moltiplicazione dei pani e dei pesci, poi anche il padre eterno (per chi ci crede) è superato...
Il suo cantante preferito è Guccini?...Secondo me è  Cristina d'Avena!





IL RENZI-D’URSO SHOW, SECONDO SPIN-OFF DELLA SIT-COM CASA PIER RENZI, NEL LIVE TWEETING DI CARO TELEVIP

-“Tra poco”, sono due ore che lo dice Barbara D’Urso e Matteo Renzi show a Domenica Live Canale5 la tv di Berlusconi che lo lovva tanto

-a #domenicalive #Canale5 è già Natale infatti tra poco Renzi si presenterà con il suo nuovo pacco per gli italiani

-scenetta da terza elementare per iniziare Domenica in, per la scenetta da asilo ora metto su Domenica Live per il Renzi DUrso show

-Renzi “l’altra volta mi hai portato tanta fortuna”. Si la sfiga è tutta la nostra.

-D’Urso “io non sono morbida mi devi spiegare la manovra”. Più che una domanda è una fucilazione, del giornalismo.

-Renzi “io voglio be-ne agli italiani”. No, Matteo non me ne volere ti prego.

-Domenica Live Renzi-D’Urso show. Berlusconi è meglio del mago Copperfield: i fili non si vedono!

-Domenica Live il blocco “storie” è finito con Renzi. Adesso comincia il blocco “storie di fantascienza” con Renzi

-D’Urso “Come pensi di risolvere il bubbone della burocrazia?”. Ma è ovvio! Togliendo la democrazia!”

-Renzi “la sera quando vado a letto dico: mamma mia che sfida che difficoltà”. Agnese! Abbassa un po’ le tue pretese!

-Renzi fa le domande al pubblico della D’Urso esattamente come chi? Indovina indovinello…

-Renzi padrone assoluto dello studio blocca gli applausi fa anche lo scalda pubblico devono applaudire quando lo dice lui.

-Renzi “cococò cococò cococò”. Il pollo ha fatto l’uovo.

-Renzi “gli 80 euro per 3 anni anche a chi farà figli”. Lo ha fatto anche Mussolini, però i treni arrivavano in orario.

-D’Urso ascolta Renzi con una intensità che nemmeno quando parla Pier Silvio che ,secondo me, le farà una scena madre di gelosia.

-Renzi alla D’Urso “ma quanti soldi gli fai fare al tuo editore?” Molti meno di quelli che ha fatto da quando sei premier!

-Renzi “tutti i giorni sbaglio qualcosa”. I mercati domani faranno i salti di gioia al ribasso.

-D’Urso “Fammi una promessa sui tempi delle unioni civili” Renzi “la legge tedesca entro l’anno”. Anno….?

-D’Urso cattivissima! Ha piegato Renzi alla dittatura degli spot e lo sta facendo rosicare perché lo interrompe ogni 5 minuti!

-la D’Urso fa la domanda sulla nonna e fatalità oggi la nonna compie 94 anni. Renzi “Fammi fare gli auguri a nonna Maria!”

-D’Urso “ma Agnese che si è ritrovata nel mondo rutilante con Obama? “. Per sua fortuna l’ha incontrato prima dell’ebola.


-Domenica Live finale del Renzi-D’Urso show con il premier che fa il lancio del blocco successivo annunciando la pubblicità e Nino D’Angelo!

Annamaria... a dopo



C'ERA UNA VOLTA...

By 

SALVATORE MIGLIORE


Dal nostro amico e poeta Totò una poesia dialettale, (con traduzione) dedicata, come sempre, all'amore.





C’era nà vota un pueta ‘nnamuratuCà girava attornu ,
 tuttu priatuA nà brava PicciutteddaDuci , fascinusa e bedda.

Però quannu idda s’avvicinava
Ristava senza paroli,  picchì s’affruntava
Ci vulia diri “ti vogghiù beni assai”
Ma ristava senza sciatu e allura eranu guai.

A notti nun durmia e si dispirava
E di iornu ,ogni minutu e ogni secunnu  sempri la pinzava.


Nà matina però mentri u Suli agghiurnava
Sutta la finestra, dda Picciuttedda ci passava
Lu pueta allura pigghiò curaggiu
Bedda Picciotta……. Rosa di maggiu…..

Fermati un minuto, fermati un secunnu,
E Tu Signuri ferma tuttu lù Munnu
Ca a lù pueta ccì vinni l’ispirazioni
Fermati Picciotta cà ppì tia nun c’è sulu ammirazioni
Lu pueta soffri…… ma ccù tanta spiranza
E la notti nun dormi cchiù…….  picchì Ti penza……..

Ti voli beni…… è ‘nnamuratu……
E senza di Tia resta senza sciatu ………..
E felici quannu Ti vidi………
E cuntentu quannu Tu ridi ……….
Fermati Picciotta  cà stu Pueta ti scrissi nà puesia
E la voli recitari sulu ppì Tia.
Guarda dd’acidduzzu supra lu ramu…….
Guarda lu campu ,chinu di spighi di granu……
Guarda lu suli, ca luccica stranu……
Guarda l’orizzonti, luntanu ……. Luntanu……

Nun senti stu Pueta cà grida……… Ti Amu….. Ti Amu…. Ti Amu.





TRADUZIONE

C’ERA UNA VOLTA……..

C’era una volta un poeta innamorato
Che girava attorno, tutto contento
A una brava Ragazzina
Dolce.fascinosa e bella.
Però quando Lei si avvicinava
Restava senza parole, perché si vergognava
Ci voleva dire  “ Ti voglio bene assai”
Ma restava senza fiato e allora erano guai.
La notte non dormiva e si disperava,
E di giorno, ogni minuto e ogni secondo sempre la pensava.

Una mattina però mentre il sole sorgeva,
Sotto la finestra, quella Ragazzina ci passava,
Il poeta allora prese coraggio :
Bella Figliola…….. Rosa di maggio……
Fermati un minuto, fermati un secondo,
E Tu Signore , ferma tutto il mondo.
Perché al Poeta ci venne l’ispirazione.
Fermati Giovanetta perché per Te non c’è solo ammirazione.
Il Poeta soffre……  ma con tanta speranza,
E la notte non dorme più …….. perché ti penza ……..

Ti vuole bene………. è innamorato ……..
E senza di Te resta senza fiato………
E felice quando ti vede……
E contento quando Tu ridi……..
Fermati giovanetta perché questo Poeta Ti scrisse una Poesia,
E la vuole recitare solo per te.
Guarda quell’uccellino sopra il ramo ……
Guarda il campo, pieno di spighe di grano …..
Guarda il sole, che luccica strano…..
Guarda l’orizzonte, lontano ……lontano……

Non senti questo Poeta che grida …… Ti Amo …. Ti Amo …. Ti Amo. 

TOTO'  

giovedì 16 ottobre 2014

UNA RICETTA AL VOLO...

AGRODOLCE DI CAROTE





Ingredienti per 4 persone:
6 etti di carote, 1 ciuffo di prezzemolo, 2 etti di fiocchi di latte (1 vaschetta), 1 spicchio di aglio, 1 cucchiaio di farina, 1 cucchiaino di zucchero di canna, sale, 1 bicchiere di vino bianco, 4 cucchiai di aceto di mele, 1 noce di burro, 4 cucchiai di olio extravergine di oliva. 



Preparazione:
Pelare le carote, lavarle e tagliale a bastoncini.
In un tegame scaldare l'olio con il burro e lo spicchio di aglio intero, affettare la cipolla e farla rosolare, poi aggiungere le carote e farle saltare a fiamma media, mescolando in continuazione.
Versare il vino, alzare la fiamma e lasciare evaporare. Levare l'aglio, spolverizzare sopra la farina e mescolare. Poi unire un mestolino di acqua calda, un pizzico di sale, lo zucchero e mescolare ancora.
Mettere il coperchio e lasciare cuocere a fiamma moderata per una decina di minuti, fino a che diventano tenere, ma non sfatte, mescolando di tanto in tanto.
A cottura ultimata aggiungere il prezzemolo tritato fine e l'aceto, poi mescolare e distribuire le carote in un piatto da portata o nei piatti singoli per lasciare raffreddare.
Distribuire i fiocchi di latte sui bastoncini di carote prima di servirle.



Ed ora qualche informazione tra le province dove cresce la Carota Novella , Igp. ( Indicazione Geografica Protetta) 
In Sicilia a  Ispica , in provincia di Ragusa.


E' un territorio ricco di storia e di natura, di terra e di mare.
Luoghi baciati dal sole in pianura come in collina, arricchiti da un ambiente generoso e un mare cristallino. (a solo 8 km da Pozzallo).
Dunque è tra le province di Ragusa, ma anche di Siracusa (città che mi ha dato i natali ) Catania e Caltanissetta, nell’estrema punta sud-orientale della Sicilia, che cresce la Carota Novella di Ispica Igp, in un’area che, storicamente, ha fondato la propria economia ed il proprio sistema produttivo sull’agricoltura. 
Luoghi di grande fascino e di forte richiamo ,molto cari allo scrittore  Camilleri,  nei quali spaziare dalle bellezze monumentali, come quelle di Modica, Ragusa, Scicli, Noto o Caltagirone, a quelle scandite dai campi coltivati, come a Chiaramonte Gulfi, Pachino o Vittoria, per arrivare a località suggestive incorniciate dal mare come Porto Palo di Capo Passero  e appunto  Ispica. Tutte accomunate da uguali caratteristiche del clima e dei terreni, tanto da diventare luogo privilegiato per la coltivazione di vari prodotti di pregio. Tra questi si inserisce a pieno titolo la Carota Novella di Ispica Igp, la cui storia è legata a doppio filo con quella della tradizione agricola e popolare dei luoghi in cui è coltivata. 
Le sue origini, infatti, risalgono al 1950, come documentato da un articolo del 1955 dell’agronomo Giuseppe Di Pietro, pubblicato sulla rivista di storia e cultura ispicese “Hyspicae Fundus”. Da quegli anni, la sua coltivazione, iniziata ad Ispica, si è progressivamente allargata fino a comprendere tutti gli attuali territori, i cui punti di forza sono senza dubbio le caratteristiche del terreno ed il clima. Ispica, insieme con Pachino e Pozzallo è, infatti, tra le città più assolate d’Italia e, non a caso, tutti e tre i comuni rientrano tra quelli nei quali è coltivata la Carota Novella. Il colore arancione intenso, il profumo deciso e la croccantezza, sono infatti tutti tratti distintivi legati alla presenza del sole, oltre che alle caratteristiche dei terreni. 



Assaggiare la Carota Novella, diventa dunque occasione per conoscere un territorio che custodisce alcuni tra i più importati monumenti del barocco siciliano, diventati patrimonio dell’Unesco, ma anche momento per poter ammirare il liberty di alcuni palazzi, le antiche atmosfere di siti archeologici di grande pregio o rari contesti naturali ancora incontaminati. 
Ispica, ad esempio, l’antica Hispicaefundus, che conta oggi poco meno di 15 mila abitanti, sorge su una collina con un leggero pendio, non lontano dal mare, dal quale dista solo 6 chilometri. La città può essere idealmente divisa in due parti: un’area di impianto settecentesco con una maglia stradale a scacchiera e un’area di impianto medievale con tracciati viari irregolari, che comprende anche una rupe sulla quale si trovano i ruderi di una fortezza che è stata il nucleo principale della città. Meritano una visita alcune costruzioni tardobarocche che si trovano nel centro storico della cittadina, così come alcuni edifici liberty. Ma i veri punti di forza sono rappresentati dagli oltre dieci chilometri di spiaggia libera e dall’area archeologica della Cava di Ispica con il parco archeologico della Forza. Si tratta di uno scenario naturale di affascinante suggestione fatto di rocce calcaree cinerine con macchie color ruggine e ricco di una varia flora mediterranea, nel quale si collocano insediamenti trogloditici, santuarietti e necropoli. Ci si imbatte in grotte delle forme più varie: grandi fenditure naturali, tombe a grotticella scavate su pareti perpendicolari in parte irraggiungibili, incisioni a forma di parallelepipedi scoperchiati e dimezzati, il tutto in un contesto naturale che resta ancora incontaminato e che consente, ai pochi contadini rimasti, di coltivare fiorenti orti.
All’interno del parco archeologico della Forza una grotta è stata adibita ad Antiquarium e al suo interno sono stati sistemati i reperti rinvenuti nel sito: frammenti di pithoi, di anforette, utensili litici databili a partire dalla prima età del bronzo (sec. XVIII a.C.) fino alla prima colonizzazione greca (VIII sec. a.C.). Altri reperti in ceramica si riferiscono al periodo rinascimentale.
Pochi territori come Ispica riescono a coniugare la bellezza di un paesaggio incontaminato con una forte presenza storica e una ricca tradizione gastronomica tanto da far diventare la città, negli ultimi anni, una interessante meta turistica, attrezzata con strutture ricettive di buon livello.
Borgo Rio Favara (C.da S. Maria del Focallo - tel: 335 5745609), Torre Marabino (C.da Marabino – C.P. 19 - Tel. 0932 795060) e Palazzo Gambuzza - Maison de Charme (ia G. Meli, 6 - Tel. 0932 950834) sono degli ottimi punti di riferimento. 
E per gli appassionati gourmet, da segnalare il ristorante Poseidon (Contrada Porrello - tel: 0932 798027) e il ristorante Il Mercato di Ispica (Corso Umberto I n.34 - 0932 951632) che utilizzano nelle loro cucina prodotti del territorio, tra i quali la Carota Novella di Ispica.

Annamaria & Marco... a dopo

martedì 14 ottobre 2014

MAUD CHIFAMBA , LAUREATA A 16 ANNI



Maud Chifamba  è un'orfana dello Zimbabwe e a 16 anni si sta per laureare. Ha lanciato una petizione per chiedere che l’istruzione delle ragazze venga inserita nell’agenda dello sviluppo post 2015. Unisciti a lei ,come ho fatto  io. Sosteniamo questa causa, firmando la petizione.




Ciao annamaria,
Mi chiamo Maud, ho sedici anni e ho cominciato a svegliarmi alle cinque per andare a scuola esattamente nove anni fa. La mia scuola era molto distante da casa, con strade impraticabili durante la stagione delle piogge. A qualcuno di voi sembrerà strana questa situazione, ma non lo è per la maggior parte delle ragazze e dei ragazzi del mio Paese, lo Zimbabwe, dove frequentare la scuola è spesso una fortuna a maggior ragione quando si è orfani. Io ho perduto mio padre quando avevo cinque anni. Mia madre subito dopo si è ammalata di tumore ed è morta qualche anno dopo. L’unico che ha potuto occuparsi di me è stato mio fratello maggiore.
Io però non ho mollato. Mi piaceva studiare e usavo ogni istante per imparare, così sono diventata, a soli 14 anni, la più giovane studentessa universitaria africana. Per questo Forbes mi ha segnalato come una delle 5 giovani donne più influenti d’Africa. 
Non credo di essere più intelligente della maggior parte dei miei coetanei. Devo molto al mio impegno e molto alla fortuna e all’aiuto dei miei cari. Oggi, quello di cui sono più orgogliosa, è il fatto di rappresentare un modello e una speranza per tante ragazze che all’istruzione non possono accedere. Ragazze il cui destino è spesso quello doversi sposare a 13 o 14 anni. O di rischiare una gravidanza precocealla stessa età. O peggio, di finire sfruttate e abusate.
Ecco perché vi racconto la mia storia.
Le ragazze che vivono in contesti di povertà, come il mio sono ad alto rischio e l’istruzione è per noi l’unica arma per cambiare il mondo in cui viviamo e partecipare alla vita economica, sociale e culturale dei nostri paesi.
Eppure quando all’ONU hanno deciso di fissare gli Obiettivi del Millennio si sono dimenticati di noi ragazze. Questo non deve succedere più. Dobbiamo cambiare le cose. 

So che le Nazioni Unite stanno lavorando, insieme alla società civile, per creare una nuova agenda dello sviluppo. Nel mese di Settembre del prossimo anno l’Assemblea Generale delle Nazioni Unite dovrà adottare i nuovi obiettivi che potranno avere un impatto importante sulla vita delle ragazze.





Grazie,
Maud Chifamba via Change.org


AA

lunedì 13 ottobre 2014

SESSO : TRA MITI E LEGGENDE, COSA E' VERO E COSA E' FALSO ?





Un gruppo di ricercatori ha deciso di fare un po’ di chiarezza e di svelare quali dimostrazioni scientifiche ci sono , se ci sono , alla base di talune credenze legate al sesso.
Per esempio, le ostriche sono davvero afrodisiache?
 Il sesso fa perdere peso? Con l'età diminuiscono veramente gli spermatozoi?




Vediamo ,in base a questa ricerca ,cosa ci dicono gli esperti.

Cosa è vero e cosa no.
1 - Le misure degli organi genitali sono legate alle misure dei piedi?
VERO e FALSO
La credenza ha alcune radici scientifiche. Un gene chiamato gene Hox svolge un ruolo – non è però ben chiaro quale - nello sviluppo delle dita di mani e piedi e anche nello sviluppo di pene e clitoride. In realtà, non c'è alcuna prova che gli uomini con i piedi grandi hanno organi sessuali più grandi. I risultati sono sempre contrastanti.

2 - Il sesso aiuta a perdere peso?
FALSO
Il sesso è considerato solo un'attività fisica di lieve e moderata intensità perché l'incontro sessuale in media dura circa cinque minuti. Le calorie perse sono piuttosto trascurabili a meno di vere e proprie maratone sotto le lenzuola.

3 - Le ostriche sono afrodisiache?
FALSO
Le ostriche contengono zinco utile ad avere spermatozoi sani, ma per il resto non c'è nessun cibo che porti eccitazione. Il mito è nato semplicemente perché Afrodite, la dea dell'amore, riaffiorava dalle acque su un guscio di ostrica.

4 - È vero che gli uomini pensano sempre al sesso?
VERO e FALSO
Si crede che gli uomini pensino al sesso ogni sette secondi, ma ciò significherebbe più di 6mila volte al giorno e questo è poco credibile… Un ampio studio sull'argomento è stato pubblicato nel 1994 e ha dimostrato che più della metà degli uomini pensavano al sesso ogni giorno o più volte al giorno, contro solo il 19 per cento delle donne. Quindi certamente ci pensano più di noi, ma non sempre.

5 - Il sesso è dannoso per i malati di cuore?
FALSO
La possibilità di avere un attacco di cuore durante il sesso è molto bassa, considerando che lo sforzo fisico di una normale performance sessuale è simile a quello necessario per salire due rampe di scale…

6 - Con l’età diminuiscono gli spermatozoi?
VERO e FALSO
Si pensa che i testicoli, con l’avanzare dell’età, producano meno sperma o sperma lento, in realtà se è vero che i piccoli tubi dove si producono gli spermatozoi iniziano a degenerare e che ci potrebbe essere qualche indebolimento della pelle del sacco scrotale, è altresì provato che la muscolatura liscia che controlla il movimento continua a funzionare per tutta la vita.

By al femminile




Anche per quanto riguarda l´amplesso, le leggende metropolitane si sprecano. Informazioni distorte e vecchi pregiudizi, duri a morire. Ecco alcuni esempi da sfatare in seguito a ricerche scientifiche: 

QUANTE VOLTE LUI -Non è vero che dopo l’amplesso l’uomo è del tutto privo di energie: per "rimetterlo in sesto" basta un sonnellino. E non serve nemmeno il classico uovo sbattuto…

QUANTE VOLTE LEI -Una donna con un solo orgasmo ha qualcosa che non va? No, anzi può provare più piacere di donne con orgasmi multipli.

DIMMI COME LO FAI, TI DIRO’ SE RESTERAI INCINTA Non esistono posizioni che favoriscono la fecondazione. Basta che la penetrazione sia profonda. 

MAI IN GRAVIDANZA Non è vero che una donna incinta deve rinunciare al sesso. Se la gravidanza procede bene, la paura di danneggiare il feto è ingiustificata.

TROPPO SESSO FA MALE Al contrario: ricercatori dell’Università di Bristol (in Gran Bretagna) sostengono che fare sesso almeno tre volte la settimana allunga la vita. Se le ragazze sono poco preparate in fatto di sessualità non va certo meglio con i ragazzi. Vediamo allora i pregiudizi più comuni.

FARE L'AMORE IN PIEDI O IN ACQUA EVITA IL CONCEPIMENTO?- Fare l’amore in acqua può essere una variante al rapporto sessuale classico ma non è certo un metodo valido per evitare gravidanze indesiderate! Va ricordato che gli spermatozoi non si diluiscono né tanto meno muoiono nell´acqua. Così come fare l´amore in piedi non evita un concepimento ...

SE SI FA L'AMORE DI GIORNO NON RIMANI INCINTA PERCHE'  GLI SPERMATOZOI ESCONO SOLO DI NOTTE-  A questo punto occorre fare una distinzione. I ragazzi sperimentano le prime eiaculazioni durante le ore notturne e in modo del tutto spontaneo. Si tratta delle naturali polluzioni notturne,  ma tra queste e l´eiaculazione durante il rapporto c´è una grande differenza.


EVITI LE GRAVIDANZE CON UN UOMO CHE SI E' MASTURBATO MOLTO DA RAGAZZO-  L´idea che un uomo che si è masturbato tanto abbia esaurito la produzione di spermatozoi è una vera bufala. La masturbazione in età adolescenziale non ha alcuna conseguenza sulla capacità sessuale e la fertilità maschile e sulla capacità di procreare.


Annamaria... a dopo