venerdì 25 luglio 2014

PER LUCIA-LUCY CHE NON RIESCE A DIMENTICARMI

Scappa caraaaaaaaa...






E' trascorso più di 1 anno dalla pubblicazione del post sottostante, ma devo dire che per LUCIA-LUCY, la mia immagine e la mia penna sono indelebili. Ed eccoti accontenta ,cara ,con una dedica e una domanda : sei accessoriata , dici, di un marchingegno che ti permette di visualizzare i cloni........mi domando in quale minkia di discount informatico (disinformatico...) è stato acquistato? Ma il boia non ti ha insegnato nulla?????



ANNAMARIA: HEI CIAO ELDYNA, CHE CI FAI DA QUESTE PARTI?...

ELDYNA : HEILA' ANNAMARIA....(PAUSA ALLA CELENTANO)...FORTE IL TUO BLOG , EH! OTTIMA ANCHE LA SCELTA DEI BRANI MUSICALI IN SOTTOFONDO, BRAVA, COMPLIMENTI!


ELDYNA-... le sue mani,la sua bocca e i "capiddi"-

ANNAMARIA: GRAZIE ELDYNA! DETTO DA TE, CHE ERI STATA "SCELTA"  PER PUBBLICARE VIDEO MUSICALI IN UN SITO DI CUI NON FACCIO IL NOME, MA IL COGNOME (ELDY) E' UN ONORE. MA DIMMI QUAL BUON VENTO DEL WEB TI PORTA QUI?. SE NON ERRO FACEVI PARTE DI UNA CHAT , LA FAMOSA CHAT DELL'ELEFANTE...

ELDYNA: HEEE.. SI CARA O.B... NE FACEVO PARTE MA BEN PRESTO MI SON RESA CONTO DI QUANTI TIPI TOSSICI CLONATI E NON, ANZIANI E NON  BAZZICAVANO E BAZZICANO ANCORA, IN QUEL LUOGO, E SONO  SCAPPATA. ANCHE SE LE "MALELINGUE DICONO ALTRO" . QUELLO CHE MI DIVERTE SAI COSI'E'?

ANNAMARIA: CHE?...TI SEI INNAMORATA?

ELDYNA: MMMHHH... NO COMMENT. LA TUA E' UNA CURIOSITA'  ALLA DUCKY... QUELLO CHE MI DIVERTE E' CONSTATARE CHE NEL BENE E NEL MALE (SOPRATTUTTO  MALE ) SI PARLA ANCORA DI ME.  NON MI HANNO DIMENTICATA ED IL MIO AMMIRATORE SEGRETO (MA NON TROPPO),  OGNI TANTO   MI MANDA "CHATTATA" . IN QUESTO CASO SI PARLA ,ANZI ,SI SPARLA DI ME. RAGION PER CUI  "COPIA E INCOLLA" PER TENERMI AGGIORNATA E  FARMI CAPIRE "COSA MI PERDO" NON FREQUENTANDO PIU' QUELLA COMUNITA' VIRTUALE.

ANNAMARIA: CHE TI PERDI?...

ELDYNA: PER DIRLA ALLA CETTO LA QUALUNQUE "NA BEATA MINKIA" ,CON LA K COME SI USA NELLA MESSAGGISTICA. LEGGI ANCHE TU QUESTO STRACCIO...PARDON... STRALCIO DI CHATTATA CHE MI HA MANDATO "MISTER X", IL MIO FAMOSO AMMIRATORE SEGRETO, (MA NON TROPPO) E FATTI ANCHE TU UN'OPINIONE DI QUANTA GENTE "TOSSICA" FREQUENTA LE CHAT...OHHHH E' PIU' DI 1 ANNO CHE "ELDYNA" MANCA DA QUELLA CHAT, MA L'ODIO , E LE CATTIVERIE PERSISTONO 

ANNAMARIA:  ELDYNA,  PROPRIO POCHI GIORNI FA' HO PUBBLICATO UN PEZZO, SCRITTO DA ENZO, SULLE PERSONE TOSSICHE...

ELDYNA: ...SI, SI LO SO! TI HO APPENA DETTO CHE LEGGO TUTTI I GIORNI IL BLOG  E ASPETTO LA SECONDA PARTE...

ANNAMARIA: AH GIA' VERO! SI, SI DOMANI POTRAI TROVARE LA SECONDA PARTE. COSI, NEL CASO TU VOGLIA RIENTRARE IN QUELLA CHAT, SEI PREPARATA......

ELDYNA: RIENTRARE?... ANNAMARI' DOVE C'E' ODIO, STUPIDITA' , CATTIVERIA E INVIDIA,  IO GIRO I TACCHI E ME NE VADO! E IN QUELL'AMBIENTE L'ODIO PARTE DALL'ALTO...CAPISCI A ME!!!
...LEGGI...LEGGI...E FAI ATTENZIONE A QUESTI TRE SOGGETTI: LUCIA-LUCY, PEPPEROSSI E ALFRED-..... PETTEGOLEZZO (MALIGNO)  ALLO STATO PURO:



pepperossi: tutte a roma stanno i riciclati
rodolfo11.mi: loretta dammi due giorni 
mariateresa5.vi: b sera polly 
pepperossi: io ti darei gli 8 gg
mariateresa5.vi: bene ? rosa
olga33: ciao Terry
giuseppe12.FR: sera a tutti e buona repubblica
mariateresa5.vi: ciaoooo olgaa 
leo.bg: adesso sò almeno che sei femmina polly
rodolfo11.mi: di galera
polly1.rm: prossi e tu nascosto
surima.rm: ciao giusè
pepperossi: ahhhhhhhhhhh
rosa4.mi: a roma ci sono riciclati e sarcastici
mariateresa5.vi:  b sera a te 12
polly1.rm: leo e come?
giuseppe12.FR: ciao surima'
giuseppe12.FR: ciao terry
mariateresa5.vi: ahhahaha rosa ? 
olga33: ciao Giuseppe
leo.bg: polly controlla bene però
polly1.rm: dici rosa 4?
giuseppe12.FR: olga, ciao, ma eri nascosta?
olga33: ogni sere un clone nuovo
rosa4.mi: si proprio si,cara/o
leo.bg: ciao mariateresa
pepperossi: bisogna far pulizia
mariateresa5.vi: polly sei roma  , città?
polly1.rm: leo io sono apposto
olga33: no Giiuseppe

loretta.vr: rodolfo, sai qua certe sere, se si parte bene, si vedono i fuochi d artificio, le battute buone partono e si passa una bella serata tra amici
mariateresa5.vi: leo cerca di tenere testa a  questa gente 
polly1.rm: no
giuseppe12.FR: surima, tu che si della capitale hai visto la parata militare?
guido8.na è entrato nella stanza
polly1.rm: leo si tiene da se
olga33: Terry se non ci riesci tu
mariateresa5.vi: di dove se vuoi , polly ?
leo.bg: mi gfa piacere polly, controlla tutte le mattine, non si sa mai
mariateresa5.vi: a cosa olga ??
surima.rm: no giuseppe
pepperossi: polly di amdori
polly1.rm: leo tu non devi piu' farlo oramai
surima.rm: nemmeno in tv mi sono dimenticata 
pepperossi: polly di amadori
olga33: tenere testa a questa gente
rodolfo11.mi: loretta sto osservando siete velocissimi battute e contro battute
polly1.rm: amarcord<<<<<<<<<<<<<<<<<<<<<<<
giuseppe12.FR: peccato, ti sei persa il passaggio delle frecce tricolor
rosa4.mi: polly ti ho chiesto se sei giovane,stavolta mi rispondi?
leo.bg: hai perfettamente ragione polly, sono stagionato bene
mariateresa5.vi: peppe nn sarà amadori  penso che devi stare attento la ragazza è svezzata
polly1.rm: rodolfo ma chi sei riciclato?
surima.rm: pensa l'ho messe nel mio profilo oggi su FB
mariateresa5.vi: olga sono appena entrata 
luisa1.vr ha lasciato la stanza
surima.rm: me le sono perse mannaggia!!
pepperossi: chi è svezzata terry
polly1.rm: leo leo e daiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiii
mariateresa5.vi: pòlly
pepperossi: ciao luisa
guido8.na ha lasciato la stanza
rodolfo11.mi: polly appartengo a un'altro pianeta
polly1.rm: rodolfo lo so'
pepperossi: meglio se è svezzata
olga33:  ciao Rodolfo
mariateresa5.vi: cosa ai messo   surima ?
rosa4.mi: rodolfo non è riciclato9,lo si capisce da quello che dice
pepperossi: si fa meno fatica
loretta.vr: anch io sono quasi nuova, ci mettevo una vita a scrivere, ma qua mi trovo bene e ho trovato degli amici sinceri ,rodolfo
rodolfo11.mi: grazie Olga contracambio
mariateresa5.vi: ahahahha peppe io nn mi fiderei 
surima.rm: maria teresa ho messo la foto delle frecce tricolori
polly1.rm: rosa! e svegliati
pepperossi: non è femmina terry
riccardo31.mi è entrato nella stanza
leo.bg: questo credo che hai ragione rosa, rodolfo è sincerro
rosa.bs: ciao a tutti buona notte 
olga33: notte Rosa
pepperossi: notte rosa
leo.bg: ciao rosa.bs
polly1.rm: wuaooooooooooo
mariateresa5.vi: à peppe avevo capito che è femmina la polly 
giuseppe12.FR: notte rosa
mariateresa5.vi: nn so surima nn ti vedo
olga33: polly femmina , ma ne dubito
mariateresa5.vi: ciaooo rosa b nottee
surima.rm: maria teresa dove vuoi vedermi?
rodolfo11.mi: notte Rosa
surima.rm: parlo di FB
pepperossi: nu pollastrello?
polly1.rm: hai capito benem teresa
leo.bg: se è femmina dovrebbe chiamarsi come nik  Pollasrtra
olga33: penso di si
riccardo31.mi ha lasciato la stanza
mariateresa5.vi: polly chè sto wuaooo ??
rosa4.mi: rossi nu pullastiell
polly1.rm: leo e tu? lasciamo stare  va
mariateresa5.vi: in fb 
surima.rm: non conosci me in FB
rosa4.mi: hahahahahaha
pepperossi: qua' c'è spazio per tutti
mariateresa5.vi: polly ancora nn ho capito bene dimmi te qualcosa 
polly1.rm: siamo in fb
mariateresa5.vi: noooo suri
olga33: Rodolfo sei di milano città?
rodolfo11.mi: un saluto circolare a voi tutti e grazie dell'osptaltà notte a tutti
mariateresa5.vi: davvero polly ma siamo amici allora ??
penny.rm ha lasciato la stanza
leo.bg: rodolfo buoina notte
pepperossi: sara' eldyna la polly
mariateresa5.vi: ciao rodolfo b notte
rosa4.mi: buonanotte rodolfo torna stà chatt aspetta a te
mariateresa5.vi: peppeeeeeeeeeeeeeeeeeeeeeee nn cominciare con sta eldyna
leo.bg: peppe dubito anch'io mche sia eldyna 
olga33: notte Rodolfo
loretta.vr: buona notte rodolfo
mariateresa5.vi: nooooooooooooo ma che palleee che sieteeee
lucialucy: ahhaha peppe ? 
rodolfo11.mi: Olga abito a RHO ciao chiudo
rosa4.mi: appunto
olga33: ok ciao
lucialucy: ciao a tti
pepperossi: cos'hai terry il mal di gola?
polly1.rm: ciao rodolfino
mariateresa5.vi: nooo peppe è siete fissati 
mariateresa5.vi: ma e ha detto è  uomo 
mariateresa5.vi: se
rosa.bs ha lasciato la stanza
pepperossi: cmq a me non me frega niente chi è
surima.rm: ma con chi l'avete?
mariateresa5.vi: polly sei  della periferia di roma ?
leo.bg: ha detto che è donna mariateresa, poi conosc bene mè
olga33: figurati a me


lucialucy: peppe hai fatto

 bingo....?


rodolfo11.mi ha lasciato la stanza
polly1.rm: a voi non frega niente de niente
mariateresa5.vi: bravooo peppe ora si che sei intelligente
pepperossi: sono un veggente lucy..ricordi?
polly1.rm: io dirco l'inverso
polly1.rm: c
roberto3.no ha lasciato la stanza
giuseppe12.FR: terry,srima e...compagnia cantante, buona notte a tutti e tutte
pepperossi: donne attente so anche come dormite

lucialucy: peppe lo so...ma io

 sapevo ancora

prima che entra 


mariateresa5.vi: cmq nn è eldyna fidati leo
pepperossi: te lucy sei piu esperta
giuseppe12.FR ha lasciato la stanza
giuseppe12.FR è entrato nella stanza
mariateresa5.vi: buona notte 12 nn ho capito che ai detto
lucialucy: peppe ?
pepperossi: io non mi spremo le meningi
leo.bg: va be dormirò ugualmente anche con questo dubbio
giuseppe12.FR ha lasciato la stanza
surima.rm: vi capite voi
mariateresa5.vi: polly parla con me 
giuseppe12.FR è entrato nella stanza
achille7.ta è entrato nella stanza
mariateresa5.vi: surima che cosa nn capisci 
giuseppe12.FR ha lasciato la stanza
polly1.rm: ecco il tallone
achille7.ta: sera a tutti
guido8.na è entrato nella stanza
pepperossi: ti spiega tutto la terry surima
lucialucy: Il lupo perde il pelo ma non il vizio
mariateresa5.vi: b  sera achille
pepperossi: è l'addetta alle pubbliche relazioni la terry
giuseppe12.FR è entrato nella stanza
surima.rm: questi ultimi discorsi
surima.rm: ma non fa nulla terry
achille7.ta: sera mariateresa
loretta.vr: ciao achille
rosa4.mi: io ritengo eldyna una persona troppo inteligente e istruita per perdersi questi scambi di nik
achille7.ta: ciao loretta
mariateresa5.vi: peppe  io nn sono nessuno  solo una semplice utente
giuseppe12.FR ha lasciato la stanza
pepperossi: era un complimento terry
mariateresa5.vi: brava rosa ???
polly1.rm: di chi parli lucy?

lucialucy: di te polly (eldyna )


mariateresa5.vi: ok peppe , grazie 
polly1.rm: e come fai a pensarlo???????????
mariateresa5.vi: polly allora ammetti che sei eldyna ?'
leo.bg: mannaggia mo stò qua
rosa4.mi: lusy ti prego non nominare eldyna se non c"è
mariateresa5.vi: brava rosaa
polly1.rm: lucy rispondi
lucialucy: comincia ancora la solita storia e non chiamarmi in pvt con i tuoi soliti nik che nn ti acectto polly


polly1.rm: mai chiamata lucy!
mariateresa5.vi: polly x favore rispondi a me ?
lucialucy: no ahhah ho detto prima che io so chi è prima che entra polly
lucialucy: ci rido con i tuoi nik... piu ti butta fuori piu entri e io rido polly


leo.bg: e chi move adesso, stò qua
polly1.rm: lucy tu non hai mai capito nulla
polly1.rm: lucy tu sei qui perchè non hai nulla da fare!
lucialucy: leo nn scappare 
rosa4.mi: allora lusy tu che seiuna moderatri8ce fai il nome pernche a questo punto io mi i8ncazzo
lucialucy: rosa lo detto chi è
italo8.mb ha lasciato la stanza
lucialucy: leggi rullo
pepperossi: adesso non esageriamo rosa
polly1.rm: rosa ok!!!!!!!!!!!
polly1.rm: brava
leo.bg: certo lucy, mi son fatto una sacco di km in bici e sono stanco, ma vorrei tanto saper cdhe è
polly1.rm: lucy leggi tu!!!!!!!!!!!!!!
lucialucy: polly io rido...
pepperossi: vado a fare un giro in fb
stellasirio1.mi: b, sera
rosa4.mi: poi lusy come fai a sapere chi è,leggianche tu il privato?
mariateresa5.vi: sono  al tel con eldyna
polly1.rm: lucy non fai altro beata te!
mariateresa5.vi:  nn è eldyna
lucialucy: rosa il privato nessuno legge se nn la polizia postale ma quante volte lo devo dire+
polly1.rm: appunto
rosa4.mi: a lusy lusy
leo.bg: peppe lasci adesso che stà diventando interessante
lucialucy: rosa la colpa sono gli eldyani che sbattono il copia qua e la e se succede qualcosa a si colpa di eldy ma nn è vero
polly1.rm: leo dormi è meglio
mariateresa5.vi: chiamate enricoooooooooooooooooo
polly1.rm: lucy dormiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiii
roberto40.rm: no meglio il 118
esperanza.so: DEVO CHIAMARE IL 113
polly1.rm: meglio 115
rosa4.mi: non mi piace questo,io voglio stare tranquilla
mariateresa5.vi:  finitelaaaa con sta storiaaa 
leo.bg: bello lo scontro si infiamma, quando saprò chi è polly?
lucialucy: rosa detto e ridetto molte volte che nn si legge in pvt e la colpa sono gli eldyani che fanno il copia incolla questa è la verità
polly1.rm: leo in fb
stellasirio1.mi: chi è ..chi nn è...nessuno mi ha risptoso al mio saluto..grz
roberto40.rm: la prossima puntata leo
surima.rm: ma ragionate
surima.rm: e calmatevi
loretta.vr: ciao stellasirio
sandro1.ge: buona sera ......... ammesso che sia buona


lucialucy: sirio ciao
rosa4.mi: ma allora lo volete capire che chi mescola zizzania non fa bene e eldy ?
luisa1.vr è entrato nella stanza
roberto40.rm: polly e' un troll
mariateresa5.vi: la moderatrice è pregata di chiamare enrico è annamaria mi sta dicendo nn fare nomi di pensone assenti
leo.bg: roberto tu lo sai chi è, perchè non me lo dici?
roberto40.rm: al 99 %  si
stellasirio1.mi: lucy..nn credo che polly ..sia eldyna
achille7.ta: ero entrato per rilassarmi. ma noto che non è serata
roberto40.rm:  viene da altra chat
lucialucy: terry enrico nn cè ma se entra bannata subito


polly1.rm: troll ?????????
esperanza.so: si ma anche terry da bannare
polly1.rm: lucy e perchè mai?
nicola8.na è entrato nella stanza
roberto40.rm: chi disturba una chat e' troll
polly1.rm: lo so'
mariateresa5.vi: nn ho parole io nn s0ono da bannare nn ho fatto nulla
polly1.rm: ma io non disturbo
leo.bg: chiarezza in rete, non su falso nome
nicola8.na: Buona sera ragazzi
mariateresa5.vi: ma nn avete nulla da fare 
loretta.vr: ciao nicola
esperanza.so: scarabocchia la ciat coi saluti 
rosa4.mi: esperanza tu chi sei?
sandro1.ge: cosa ci guadagna un disturbatore a disturbare in una chat?
 o è una persona che ha del rancore contro qualcuno oppure è un povero malato di testa. 
 se ha del rancore sarebbe bene che si spegasse.
 se è un povero malato di testa ...... ebbene allora ci vuole tanta pazienza !!!!


luisa1.vr ha lasciato la stanza
nicola8.na: che succede
mariateresa5.vi: basta esper tu mi offendi sempre 
polly1.rm: scusate telefono 
roberto40.rm: bravo Sandro
sandro1.ge: ciao polly
rosa4.mi: sandro questa non è demenza è pura cattiveria
leo.bg: bel casino hai creto polly
roberto40.rm: polly allo spiedo e' meglio
esperanza.so: rosa sono esperanza non sai leggere??
sandro1.ge: lo so rosa 
rosa4.mi: il nome vero voglio
polly1.rm: non si fanno nomi di persone che non ci sono !!!!!!!!!!!
esperanza.so: carmelo
polly1.rm: robè e sei ripetitivo
esperanza.so: in intimita 
rosa4.mi: allora sei un uomo?
roberto40.rm: e' necessario
esperanza.so: e chi a detto che sono f
mariateresa5.vi: certo rosa che è uomo 
roberto40.rm: certo ke e' uomo 
sandro1.ge: è vero non si fanno nomi, la netiquette dice che è meglio non farli ma la stessa netiquette dice anche altre cose ........
mariateresa5.vi: esatto polly 
rosa4.mi: è perchè non ti chiami carmelo 
polly1.rm: alfred e basta
esperanza.so: te terry sei donna?
sandro1.ge: polly tu sai che io so ......
mariateresa5.vi: certooo  
esperanza.so: carmelo non sta bene in chiat
polly1.rm: tu sai chi sono io?
sandro1.ge: certo
rosa4.mi: certo che terro o mariateresa e donna ed è anche una persona seria
paul6.vi è entrato nella stanza
roberto40.rm: pollo e' il gestore di altra chat
leo.bg: sandro conosce bene mè e sa anche quanti anni ho, inveci io non niente di lei/lui?
polly1.rm: la tua robè?
esperanza.so: leoooo
sandro1.ge: polly ha il dono dell'ubiquita ma è tutto un trucco:sono in due !!!
roberto40.rm: la mia ex chat
esperanza.so: arda che casot 
mariateresa5.vi: grazie rosa cmq tante persone mi conoscono
surima.rm: che succede non si sa...
mariateresa5.vi ha lasciato la stanza
esperanza.so: oooooooooooooooooooooooo
polly1.rm: lucy bella tu non devi e non puoi fare nomi lo sai????????????
lucialucy: anche di piu sandro
marisa1.im ha lasciato la stanza
rosa4.mi: hahaahahahahsandro ora ho capito ma coppia la deve smettere altriment..... il gioco va a loro sfavore
sandro1.ge: lucy ma loro vanno di coppia......
lucialucy: già
polly1.rm: gia'
leo.bg: adessocapisco meno di prima

lucialucy: polly sono autorizzata

 a dire il nome 

eldyna per quello lo dico se no

 già lo so nn faccio

 nomi


sandro1.ge: sai che lui mi ha minacciato una volta?
polly1.rm: leo ma avevi apito?
mariateresa5.vi è entrato nella stanza
esperanza.so: aaaaaaaaaaaaaaaaaaaaa
polly1.rm: eh no lucy .proprio NO!
rosa4.mi: leo poi te lo spieghero a quattrocchi
sandro1.ge: chi arriva a minacciare lo fa perchè non ha  più argomenti validi 
gianna1.lc ha lasciato la stanza
leo.bg: rosa ma tu lo sai che è?
polly1.rm: Bravissimo dillo a lucy

lucialucy: pollu enrico me lo

 disse fai il nome




rosa4.mi: si leo mio caro

lucialucy: non ho problemi come

 vedi polly

polly1.rm: lucy ne hai tanti
mariateresa5.vi: lucy eldyna manco si sogna di entrare fidati è magari entrasse
lucialucy: di cosa ? polly
sandro1.ge: non si finisce mai di conoscer le persone!!!!!!
leo.bg: basta vado a nanna, non ho capito nulla, mi stà fumando il cervello
lucialucy: ciao leo notte
roberto40.rm: notte leo
stellasirio1.mi: notte leo
rosa4.mi: resta leo non andare via,cosi ti ricredi anche tu
lucialucy: io nessun problema polly sono pulita dovresti averne tu..


polly1.rm: lucio???? davvero?
mariateresa5.vi: b notte leo 


Annamaria... a dopo

giovedì 24 luglio 2014

CHI DICE DONNA...34





DUCKY Enzo, dimmi un tuo pensiero sulle donne.

 ENZO Uffà, ma perché sempre delle donne, non ti stanchi mai.

(OB- Uheeee'   ... mi hai tolto , come si suol dire, le parole di bocca)

 DUCKY Cosa faremmo senza di loro, pensaci un attimo.

(OB- Non potreste piu' scrivere questi pezzi, per esempio.)

 ENZO Sono necessarie...io so cosa farei...con loro.

(OB- vabbè non ci vuole molto a capirlo, sai) 

 DUCKY Con loro? Se lo fai, l'amore intendo, con la donna che ami, è il massimo!

(OB- Ducky!!! Sei proprio una cima!! Parente dei broccoli...)

 ENZO Sì, naturalmente, ma tu non lo sai, se ce l'ho. Dai, Alter Ego, comincia la lettura. 

(OB- Oddio Enzo, non lasciarci cosi, a noi ciucciottine, facci sapere ! Altrimenti qualcuna di noi si strappa i capelli...)

 DUCKY Leggo. «Le orecchie delle donne sono più caste di tutto il resto del corpo». Jean Baptiste Molière. Qua ti voglio, attento a quello che dici.

(OB- Siamo tutte orecchie! Dai dicci , Enzo)

 ENZO Non ho alcun problema. So esprimermi e ti dico subito come la penso, «Molière l'ha detto con malizia. Io affermo che un uomo con la sua donna può «esprimersi» come vuole nel l'intimità . E la donna si deve esprimere con tutto l'abbandono, la tenerezza di fare un volo verso la beatitudine. Caro, Gemello, il corpo di una donna è tutto da scoprire ...con tutti i cinque sensi. E ti dico di più, con le parole di Xavier de Ricard « Quando l'amore può entrare nell'orecchio giunge subito in fondo al cuore. Duc, continua!

(OB- Non addormentarti Ducky!!!) 

 DUCKY Il discorso della beatitudine mi piace. Appena mi è possibile, mi vorrei beatificare con una Ciucciottina speciale su un bel letto morbido e profumato e farle provare un «effetto speciale. Leggo leggo: ornamento. «Ogni ornamento nuoce a una bella donna; tutto ciò che la nasconde, la guasta. Pierre Choderlos de Laclos. 

 ENZO Che pensiero straordinario. La bellezza si vanta senza orpelli. La donna ben vestita, semivestita o nuda è sempre incantevole, per me diventa magica quando fa «intravedere» parte del suo corpo: Duc, immagina un camicetta che mostra una parte di un seno sodo...

 DUCKY ...o un giudizioso spacco di una gonna aderente. Però, concordiamo bene io e te su certi aspetti.

(OB- Nell'altro blog avete già trattato, in modo elegante ,come è nel vostro stile , del seno e delle gambe)

http://ilnostrospazio.altervista.org/gambe-protagoniste/

 ENZO Siamo pur sempre gemelli!

 DUCKY Osare. «Tutto osa una donna, quando ama od odia.»

 ENZO E ti credo, eccome ti credo: la Ciucciottina che ama o che odia è capace di qualsiasi gesto buono o anche violento.

(OB- Non generalizzate.)

 DUCKY Guagliò, qua dobbiamo stare attenti. 

 ENZO E che centro io, io e il mio cuore siamo una cosa sola. Tu, piuttosto..

 DUCKY . ..più tosto cosa? In senso non sessuale? 

 ENZO Si capisce, malizioso..."piuttosto"...come «avverbio». Tu vuoi capire sempre a modo tuo. Vai, continua la lettura!

 DUCKY ORO. «Il silenzio è la sola cosa d'oro che le donne detestano.». Pierre Daninos.

(OB- Confermo, non riesco a leggervi in silenzio.)

 ENZO E' un assioma questo, non un pensiero. Una verità assoluta. A proposito dell'oro, Shakespeare, grande com'è, disse «L'oro e i doni brillanti hanno un'eloquenza muta che commuove il cuore delle donne molto meglio dei più eloquenti discorsi.

 DUCKY Eh sì, Enzo, se sapessi come si commuovono le donne quando ricevono un oggetto d'oro, un brillante o altro oggetto prezioso: la danno a vedere...

(OB- ...Cosa?) 

 ENZO ...Duc Duc, danno a vedere la commozione, non ti confondere.

(OB- Ahhhhh...che maliziosa che sono.) 

 DUCKY ...certo...la commozione...mostrano la commozione. 

(OB- Pure tu malizioso, Ducky, eh?!)

 ENZO Se fai un'altra battuta cretina, te la faccio venire io una commozione ma cerebrale. Continua a leggere! 

(OB- Ehi, calmino Enzo! Non maltrattarmi Duckyno...)

 DUCKY PARLARE. Pierre Corneille ha scritto : «Una donna che abbia il dono di parlare poco è un miracolo di Dio.» 

 ENZO Oh Gesù, Giuseppe, Annamaria, Annamaria2, Maria, Laura e Vittoria... 

(OB- Laura non c'è e' andata via...Nek)

 DUCKY Enzo, che ti prende? non farti venire le convulsioni. Dimmi sul «parlare» delle donne. 

 ENZO E' una caratteristica delle donne: sanno quello che vogliono dire ancora prima di parlare. Se ne dicono tante. 

 DUCKY Per esempio? 

 ENZO Ci sono donne che non hanno niente da dire...ma lo dicono in modo affascinante. Questa non l'hai capita, vero, Duc? 

 DUCKY Proprio no!

(OB- Nemmeno io. O forse si! Ma sentiamo che dice il maestro)

 ENZO Immagina una donna che, apparentemente non dice nulla, ma in silenzio ti punta con uno sguardo languido e penetrante: è un messaggio inequivocabile! Capito ora? 

 DUCKY Ho capito, e se fosse muta?

 ENZO Ti arrangi, fratello caro, sapessi cosa capitò a me parecchi anni fa. 

 DUCKY Racconta!

(OB- Si ,si racconta!)

 ENZO Avevo portato una ragazza, una studentessa, che mi era molto simpatica, in una villa della città. Aveva un difetto, parlava con la erre arrotata cioè moscia, io lo sapevo: pronunciava la «VU» al posto della ERRE. L'avevo sulle ginocchia quando di botto lei mi chiede: «Cavo, mi fai una cavezza? Come mi piacciono le tue cavezze! 

 DUCKY Ah sì? che domande! 

 ENZO La mia risposta fu altrettanto rapida: «Promesso, ti faccio una carrozza con 4 cavalli.

(OB- Ma la cavezza solo in cavvozza?)

 DUCKY Non mi dire, non mi dire, «scombinato», dopo le risate avete «combinato» in quel senso lì? 

 ENZO Direi a metà, mentre ci stavamo baciando - occhi chiusi naturalmente - sento il custode della villa che ci dice: «Ragazzi, si chiudeee! 

 DUCKY Cose che accadono...sei poi riuscito a farle le «cavezze»?

(OB- In cavvozza?...)

 ENZO Sì, nella stessa villa...ma furono carezze vere: un vero e proprio recupero. Riprendi la lettura, curiosone!

 DUCKY «In un incontro la donna parla a voce alta a colui che le è indifferente, a voce bassa a colui che comincia ad amare e resta in silenzio con l'uomo che ama». Rochebrune. 

 ENZO Non sempre! Ascolta, Duc, le donne qualche volta stanno zitte...ma mai quando non hanno niente da dire. La donna ...caro Gemello, è un mondo a parte, un modo tutto loro di agire, di parlare, ma quando ama è un miracolo, chessò, una magia ecco!

 DUCKY PASSIONE . «Pericolosa è la donna che non è corrisposta in amore quando ha già dato un segno della sua passione.» Mademoiselle de Scudéry. 

 ENZO E' comprensibile. La donna si appassione e il LUI no: la reazione viene spontanea. Ma lasciami dire, Gemè, chiudo io con un'affermazione che mi intenerisce sempre: « L'Amore è di tutte le passioni la più forte perché attacca contemporaneamente la testa, il cuore e il corpo. Detto da Voltaire. 

 DUCKY Bè, tocca pure a me, se non ti dispiace: «La pazienza è l'arte di sperare. Luc Vauvenargues, scrittore, francese.

 ENZO Finito? 

 DUCKY Sì, la prossima volta tratteremo del peccato, dei pensieri, e ...anche del piacere e non solo...

 ENZO Ora, Duc, diamoci ai piaceri della cena. DUCKY I broccoli con le salsicce li preparti tu.

(OB- Lo sapevo, parlate parlate ma alla fine i vostri piaceri vi trascinano in cucina.  Grazie amici e simpatici come sempre, anche se ripetitivi...) 

 ENZO E io mi occuperò delle patate... sai, Duc, la patata è un tubero commestibile. 

 DUCKY Per me è una tubera, è femminile....si dice patata e non patato...

 ENZO Hai ragione, psicolabile, è femminile...Viva la patata, allora! 



 ENZO


lunedì 21 luglio 2014

RITA ATRIA, LA "PICCIRIDDA" CHE SFIDO' LA MAFIA



22 anni fa' il suicidio di RITA ATRIA


Suicida a soli 18 anni. La voglio ricordare perché la sua è una storia che non si narra, non si racconta ogni giorno, una storia di dolore ma di grande coraggio, di determinazione.

Quando Rita Atria morì, non aveva nemmeno compiuto 18 anni. Giovanissima, ma soltanto all’anagrafe. Perché in realtà Rita aveva vissuto molte vite. Nella sua breve esistenza aveva sperimentato il dolore e la tenacia, lo sbigottimento e la consapevolezza, riuscendo, in un’impresa comune a pochi, a trasformare la rabbia ed il desiderio di vendetta in anelito alla libertà.

Rita Atria, la giustizia, l’aveva scoperta da sola, contro tutto e tutti. Persino contro quella madre che dopo averla ripudiata da viva, per aver “tradito l’onore” della famiglia, distrusse a martellate la tomba che aveva accolto il corpo di una giovane donna che non ce l’aveva fatta a sopravvivere alla morte dell’unica persona che infondendole coraggio le aveva donato la speranza di essere libera.

Il 26 luglio 1992, una settimana dopo la strage di Via D’Amelio, Rita Atria si tolse la vita, lanciandosi dal settimo piano del palazzo al civico 23 di via Amelia a Roma, dove viveva sotto tutela in quanto testimone di giustizia. Sul tavolo lasciò un biglietto: “Borsellino, sei morto per ciò in cui credevi ma io senza di te sono morta”.

Non c’era più nessuno a difenderla. Non c’era più Paolo Borsellino, il Procuratore Capo di Marsala al quale Rita aveva raccontato i segreti della famiglia mafiosa di Partanna, la sua. Rita aveva solo 11 anni quando il padre venne ucciso. Ufficialmente pastore di greggi, Don Vito lo conoscevano tutti. Era uno che “risolveva i problemi”, che aveva le “amicizie giuste”, rispettato e temuto in paese. Erano gli anni dell’ascesa dei corleonesi e le vecchie famiglie mafiose erano in pericolo. Davanti a quel corpo trivellato, Rita ed il fratello Nicola, giovane promessa di Cosa Nostra, giurarono vendetta. Fu quest’ultimo a svelare a Rita le gerarchie mafiose del Trapanese, i mandanti dell’omicidio del padre, i loschi interessi economici che avevano scatenato una delle più sanguinose guerre di mafia.

Il 24 giugno del 1991, venne ucciso anche Nicola. La sua giovane moglie, Piera Aiello, iniziò a collaborare con la giustizia. Calogero, il fidanzato di Rita, anche lui proiettato verso una carriera criminale, la lasciò, perché cognata di una “traditrice”. Rita venne risucchiata in un vortice di solitudine e terrore. Una strada senza apparente via di uscita, ma che le permise di svelare, lucidamente, il vero volto della mafia.

Da qui la decisione di collaborare con la giustizia, di contribuire, con i suoi racconti, a liberarsi da quell’odore di morte e sopraffazione. Era stato il sorriso di Borsellino a convincerla che ce l’avrebbe fatta, che lei era diversa, che la mafia può essere sconfitta. “A picciridda”, così il magistrato chiamava Rita, stupito dalla risolutezza di quella ragazza così minuta. Urlava il cuore di Rita, in cerca di verità, di giustizia, di una società dove le parole d’ordine non fossero violenza e terrore.

“Prima di combattere la mafia – aveva scritto – devi farti un auto-esame di coscienza e poi, dopo aver sconfitto la mafia dentro di te, puoi combattere la mafia che c’è nel giro dei tuoi amici, la mafia siamo noi ed il nostro modo sbagliato di comportarsi”.

Aveva provato Rita, con tutte le sue forze, a cambiare le cose. Qualche giorno prima di morire aveva sostenuto gli esami di Stato per il conseguimento del diploma. Aveva svolto un tema su Giovanni Falcone.

“Mi chiedo per quanto tempo ancora si parlerà della sua morte, – scriveva – forse un mese, un anno, ma in tutto questo tempo solo pochi avranno la forza di continuare a lottare. Giudici, magistrati, collaboratori della giustizia,pentiti di mafia, oggi più che mai hanno paura, perché sentono dentro di essi che nessuno potrà proteggerli, nessuno se parlano troppo potrà salvarli da qualcosa che chiamano mafia.
Ma in verità dovranno proteggersi unicamente dai loro amici: onorevoli, avvocati, magistrati, uomini e donne che agli occhi altrui hanno un’immagine di alto prestigio sociale e che mai nessuno riuscirà a smascherare. ”

Una forza subdola la mafia, capace di annidarsi ovunque e che sembrò, ma solo apparentemente, sconfiggere anche Rita. 

“Rita Atria è una strada da percorrere”,  continua ad essere, a 21 anni dalla morte, richiamo alla legalità e all’impegno civile.
 Blog Sicilia




Annamaria... a dopo

venerdì 18 luglio 2014

TIBERIO BENTIVOGLIO, EROE MA DA SOLO

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Esempio positivo di un Italiano che lotta e non si piega allo strapotere delle mafie. Questo articolo dovrebbe essere diffuso il piu’ possibile e che questa persona non sia mai lasciata sola!
Finché lo Stato trarrà vantaggi dalle trattative con la mafia e avrà gli “uomini d’onore” tra le sue fila non cambierà mai niente. Il popolino lo sa e si adegua, i cittadini onesti e coraggiosi saranno sempre soli. Eroi ma solitari.Io ho inoltrato l’articolo ad alcune autorità dello Stato, ma dubito che sarò ascoltata. Fatelo anche voi e diffondete questo articolo di Nando Dalla Chiesa.

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Mafia: la solitudine di Tiberio, imprenditore che osò resistere al pizzo
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E chi se ne frega se ne ho già parlato. Tiberio Bentivoglio: la sua storia la trovate sul Fatto Quotidiano del 17 febbraio 2013. Avevamo raccontato di questo imprenditore dalla schiena diritta, che ha scelto di resistere al pizzo e poi alle bombe della ‘ndrangheta nel quartiere Condera di Reggio Calabria. Che ha camminato con coraggio tra incendi, attentati, denunce, processi amari, solitudini, burocrazie kafkiane. Che è uscito vivo per miracolo da un tentativo di omicidio, salvato dal marsupio e con una gamba trapassata da un proiettile.
Tiberio Bentivoglio. Ho ritrovato pochi giorni fa il suo nome in poche righe messe da lui in Rete. Vivo una lenta agonia, ha scritto, forse sarebbe stato meglio se mi avessero ucciso quella volta. Che succede, Tiberio?

“Che succede… C’è che sono solo, disperatamente solo. Solo nel quartiere in cui sono nato e cresciuto, dove nessuno mi saluta più, nessuno entra in questo negozio di articoli sanitari e corredini per bambini. Il negozio è deserto. E il bello è che qualche avvocato dei loro dice nei processi che l’ho fatto per guadagnarci, che ho inventato tutto per soldini. Eccoli qui i miei soldini. Diffamato e rinnegato nella mia terra. La mia casa è ipotecata perché non ho potuto pagare i contributi dei dipendenti, se no dovevo licenziarli. Non posso usarla nemmeno per chiedere un mutuo. A dicembre dovrò lasciare anche il negozio, non ce la faccio più a pagare l’affitto. Io gliel’ho detto al direttore di banca. Ma così fate il gioco della mafia. Lui ha risposto che non ci sono altre possibilità, però non ha neppure provato a cercare alternative. Sono stato chiamato come teste chiave in un processo che si concluderà, pare, martedì prossimo. Avrei dovuto esserci come parte lesa. Almeno avrei potuto costituirmi parte civile, avere un avvocato che mi difendesse dalle diffamazioni.

Ricevo ancora intimidazioni. Mi hanno alzato il livello della tutela, vivo sotto la protezione dei carabinieri. Il giovedì di Pasqua ho trovato un sacchetto appeso al cancello di casa. C’era dentro una salsiccia con un biglietto: ‘Farai la stessa fine’. Allora tutti sono venuti a trovarmi. Poi mi sono ritrovato di nuovo solo con i miei incubi. Mi guardo indietro e mi chiedo a che cosa è servito quello che ho fatto. Quando ho deciso di ribellarmi ero orgoglioso, mi sentivo un soldato. Ora mi sento un verme. Mia moglie e i miei figli ogni tanto piangono e mi sembra di sentirli: perché l’hai fatto?

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Mi hanno convocato alla commissione anti-‘ndrangheta della Regione. Si sono commossi al mio racconto, poi però non è successo niente. Sono andato anche al V comitato della Commissione parlamentare antimafia, quello sui testimoni di giustizia , invitato dal coordinatore, Davide Mattiello. Mi sono detto ‘questa è la volta che cambia tutto’. E invece ho trovato ad ascoltarmi, oltre a Mattiello, solo una senatrice, Elisa Bulgarelli dei 5Stelle. Da Reggio Calabria a Roma per una sola persona. Ogni tanto penso alla mia casa ipotecata. Secondo lei chi se la comprerà? Io dico che quando sarà messa all’asta se la comprerà un mafioso. Qui a Reggio è così, basta andare a vedere le aste dove liquidano i beni degli imprenditori onesti stroncati dalla crisi. Sono i mafiosi con i loro prestanome che comprano tutto. E allora mi dico che abbiamo fatto tanti sforzi per confiscare i beni dei mafiosi e ridarli alla collettività, però i beni di chi denuncia la mafia se li prendono i mafiosi.

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Intanto si fanno i convegni. Un giorno un magistrato mi ha detto ‘Io e lei conosciamo la mafia allo stesso modo’. Io gli ho risposto: ‘Dottore, mi perdoni, la conosciamo in modo diverso. Lei l’ha conosciuta in manette, io quando mi entravano in negozio il pomeriggio e la sera me lo facevano saltare’. Lui ha capito e mi ha detto ‘Mi scusi’.

Chiedo aiuto dappertutto. Il procuratore Cafiero de Raho sta cercando di darmelo. Sa, qui con i magistrati è difficile. A Reggio arrivano da fuori per fare punteggio, specie dal nord. Vengono un paio d’anni e vanno via. E io ogni volta mi ritrovo a ripetere a giovani magistrati sempre le stesse cose senza che nulla cambi. L’altro giorno l’ho detto al prefetto. Io, se non succede niente, a settembre vado a Roma e mi incateno. Lo so che mi vergognerò. Ma vede, io non ho perso la mia dignità con la ‘ndrangheta, l’ho persa con lo Stato. Qui lo Stato non esiste. Meglio: lo Stato che c’è qui è troppo piccolo. Troppo pochi quelli che lo rappresentano davvero.

Sì, ho avuto anche le mie vittorie. Minuscole ma importanti. Il parroco che io ho denunciato mi ha trascinato per calunnia fino in Cassazione. E ha perso. E ha dovuto pagare le spese processuali. Ma non lo sa nessuno. Qui nella mia terra io sono uno che perderà il negozio e la casa, costretto a vivere come un prigioniero. Uno a cui in anni e anni, 16 ormai dal primo incendio, nessuno ha saputo trovare una legge, un provvedimento che dicesse a tutti ‘lui per noi è un esempio da difendere’. Gliel’ho detto in Commissione antimafia. Noi siamo i feriti che eravamo in trincea. Curateci e rimandateci lì, fateci diventare contagiosi. Altrimenti questo male non si sconfiggerà mai”.

Annamaria… a dopo

martedì 15 luglio 2014

ASTINENZA SESSUALE...NON FACCIO L'AMORE DA MOLTO TEMPO.





Tra le statistiche (che affermano che, in media, gli italiani fanno l'amore 8,9 volte al mese) e l' amica Anna che ogni lunedì descrive le sue prestazioni del fine settimana, inizi a sentirti un po’ sola... non riesci nemmeno a ricordare quando hai fatto l’amore per l’ultima volta... Non fare l'amore per molto tempo è un problema? Dipende...



Che vuol dire “molto tempo”?
Ognuno ha la propria percezione del tempo. C’è chi, abituato a fare sesso più volte a settimana, quindici giorni di astinenza possono sembrare un'eternità! Ma, per chi era abituato a un ritmo più calmo, è a partire da un'astinenza di molti mesi che l'assenza di coccole può farsi sentire. Tutto è relativo e, soprattutto, soggettivo. E’ difficile, quindi, quantificare questo “molto tempo".

Lo vivi piuttosto bene
Ebbene sì, può capitare che questa castità sia volontaria e che non sia vissuta per forza come un calvario. Al contrario!
1) Si può decidere di prendersi una pausa per rimettersi da una separazione, da un evento, da una tappa importante, oppure in seguito ad esperienze sessuali poco soddisfacenti. Questo periodo di pausa permette di fare il punto con si stesse, centrarsi su cose che si trovano più interessanti e di procedere a una specie di “pulizia del cervello”. Si fa tabula rasa dei rapporti precedenti per poter approfittare meglio di quelli futuri.
2) Si può avere la testa altrove e non pensare per niente al sesso, ma piuttosto al lavoro, al trasloco, dal compleanno da organizzare... Il tempo è passato così velocemente che non ti sei nemmeno accorta che non fai l’amore da San Valentino!
3) Alcune coppie si divertono a instaurare una "rotazione triennale". Niente sesso per 3 settimane, mesi... in modo da fare aumentare il desiderio e l'impazienza e di stimolare un po’ di più gli ormoni. Perché? Per avere dei rapporti esplosivi e degni del settimo cielo. E se il sesso ti manca? Lo hai voluto tu!

Non lo vivi molto bene!
Hai davvero un chiodo fisso e questo ti rende nervosa... In poche parole, ti manca un bel corpo a corpo con un uomo!
1) Che sia bello o brutto, che sia per una notte o per tutta la vita, non importa. Il sesso ti manca talmente tanto che saresti pronta a concederti al primo che passa. Come fare?
- fai appello al tuo “amico di letto”... l’amico sempre disposto a una notte di sesso, naturalmente senza rovinare la vostra amicizia.
- Inizia uscire molto per conoscere persone nuove, iscriviti a siti d’incontri o di speed dating®. Sperando che il prescelto sarà anche lui pronto ad arrivare subito al dunque!
Ricorda: usa sempre il preservativo!
2) Ne hai davvero voglia, ma non ti va di gettarti nelle braccia del primo che capita. Come fare?
- Parti dal principio che “chi fa da sé fa per tre”, e applichi alla lettera la celebre osservazione di Woody Allen: "Masturbarsi vuol dire fare l'amore con qualcuno ami"! Un piccolo orgasmo in solitario e si riparte! Lo trovi triste? Potresti investire in un sex-toy!
- Poniti questa domanda: è l'atto d'amore che mi manca o il fatto di stare con qualcuno? Molto spesso, il tuo stato d'animo corrisponde alla seconda soluzione. Allora non lanciarti sul primo che capita, mettiti piuttosto alla ricerca della tua metà...

3) Sei in coppia e vivi molto male quest'assenza di rapporti intimi? Attenzione a non cadere in un circolo vizioso: meno si fa l'amore e meno se ne ha voglia. Il tuo partner forse prova la stessa cosa. Non esitare a prendere l'iniziativa ed, eventualmente, a parlarne con lui per risolvere questa situazione

By Alfemminile

Annamaria... a dopo

sabato 12 luglio 2014

L'AMORE, OTTIMA CURA PER L'ANSIA




Uno studio tedesco rivela che l'amore è un'ottima cura per gli stati ansiosi e per stabilizzare le personalità più inquiete. Quindi se vi viene un attacco di panico, in qualsiasi momento...dateci dentro.

Buone notizie per chi soffre di ansia: gli psicologi delle università tedesche di Jena e Kassel hanno infatti scoperto che le relazioni amorose possono avere un effetto positivo per lo sviluppo della personalità e per il controllo degli stati ansiosi.

In particolare, gli scienziati si sono concentrati sul nevroticismo, “Le persone nevrotiche sono piuttosto ansiose e insicure”, spiega Christine Finn, una degli autori della ricerca. “Hanno una tendenza alla depressione, mostrano bassa autostima e tendono generalmente a essere insoddisfatti delle proprie vite. Siamo riusciti a mostrare che le persone nevrotiche diventano più serene durante una relazione amorosa, e che la loro personalità si stabilizza”.

Per scoprirlo, i ricercatori hanno monitorato 245 coppie nella fascia d’età compresa tra 18 e 30 anni per nove mesi, intervistando individualmente i partecipanti ogni tre mesi per analizzare il grado di nevrosi e la soddisfazione sentimentale.



I tratti più negativi della personalità, secondo i risultati dello studio, diminuiscono nel tempo man mano che la relazione va avanti e diventa più stabile.

​Che dire? Anche se non è necessario ribadire che l’amore fa bene, ora abbiamo un ulteriore valido motivo per lasciarci andare a questo sentimento!

By al femminile

Annamaria... a dopo

martedì 8 luglio 2014

IDENTIKIT DELL'UOMO VIOLENTO




I dati che parlano di violenza e femminicidio nel nostro paese fanno paura: 124 donne uccise nel 2012, centinaia di segnalazioni alle forze dell’ordine e richieste di aiuto giunte ai centri antiviolenza. Ed è solo la punta dell’iceberg. Si stima infatti che i casi siano molto più numerosi. Spesso è difficile denunciare per svariati motivi : vergogna o paura, per la convinzione di non essere ascoltate, credute. Perché ci rendiamo conto del rischio di un aumento dei maltrattamenti. Per la presenza di figli o per mancanza di indipendenza economica.Il principe azzurro è bravo a camuffarsi a volte e' colui dal quale ci si deve guardare. Inizialmente e' romantico, brillante, premuroso. Poi quasi sempre finiscono per palesare quel che sono realmente.

In Italia la maggior parte delle vittime di femminicidio aveva già denunciato episodi di violenza o aveva già contattato i servizi sociali. Questo significa che non si tratta affatto di “raptus”. Il femminicidio è quasi sempre l’esito di un’escalation di abusi all’interno del nucleo familiare. È possibile riconoscere un uomo potenzialmente pericoloso? Quali sono i segni che possono mettere in guardia prima che sia troppo tardi? Esiste, insomma, un “identikit dell’uomo violento”? Secondo Viviana Mercurio, psicologa dell’associazione “Le Onde” che si occupa di contrasto alla violenza di genere, esistono degli indizi che possono mettere in guardia. “Ma per una donna innamorata può essere molto difficile individuarli”. Già, perché molte donne neppure di fronte l’evidenza riescono ad accettare l’idea che il loro “principe azzurro” possa nascondere una personalità da Mr.Hyde. “E molte – dice la psicologa – non si rendono neppure conto di essere vittime di violenza”.

VIOLENZA PSICOLOGICA – “Al primo schiaffo vai via”, si dice. Ma forse si dovrebbe andar via molto, molto prima: le percosse sono quasi sempre precedute da una serie di vessazioni psicologiche, ingiurie, insulti e critiche mirati a demolire l’autostima della donna. “Anche la gelosia esasperata è una forma di violenza”, spiega Viviana Mercurio. Anche se molte donne, invece di individuare in questo un segno di pericolo, ne sono addirittura lusingate. È un fatto culturale, è la ricerca del principe azzurro. Di quell’unico uomo sulla terra che potrà rendere felice quella particolare donna. Anche se è un uomo che isola la sua compagna dalla famiglia e dagli amici, anche se la controlla di continuo e spia la sua corrispondenza, anche se la obbliga a lasciare il lavoro, anche se minaccia di ammazzarla se la vede con un altro. Questi segnali di pericolo vengono talvolta interpretati come segni di interesse e amore. Ma nessun amore può volere la distruzione dell’altrui personalità. Si tratta in questi casi di possessività estrema, che dovrebbe mettere in guardia da possibili future violenze fisiche. La gelosia è un sentimento naturale ma diventa pericolosa quando l’altra persona pretende di controllare la vita del partner sotto ogni aspetto.

VIOLENZA FISICA – “Questi uomini diventano più pericolosi quando cominciano a mostrarsi violenti (anche verbalmente) fuori casa o davanti ai figli – dice la psicologa – se cominciano o aumentano il consumo di alcol o stupefacenti, se scherzano, in casa o con gli amici, sul fatto che potrebbero ‘ammazzare’ la compagna”. Spesso non si tratta solo di parole, ma di promesse. Se a tutto questo si aggiunge poi la detenzione di un’arma in casa, allora il pericolo per la donna cresce enormemente. Questi uomini non sono “pazzi”, anzi spesso all’esterno sono riconosciuti come persone socievoli e “perbene”. Sono anche capaci di essere teneri e di fingersi innamorati per molto tempo prima di rivelare la loro natura fra le pareti domestiche. E se si tratta di maltrattamenti episodici, interrotti da periodi di “normalità”, è ancora più difficile per una donna vedere un potenziale pericolo nell’uomo che ama.

UN FATTO CULTURALE – Si tratta di un problema principalmente culturale che investe tutti, senza fare differenza di età, educazione o ceto sociale. Gli atteggiamenti possessivi che derivano dall’idea che la donna sia una proprietà esclusiva dell’uomo sono ancora culturalmente ben radicati. Basti pensare che fino al 1963 esisteva in Italia il cosiddetto “ius corrigendi” che dava al marito il diritto di esercitare forme di violenza fisica e morale sulla moglie (e sui figli) al fine di assicurare l’esercizio della potestà. Comportamenti che altrove sarebbero stati giudicati violenti costituivano invece normale esercizio del potere di correzione, se esercitati nell’ambito del nucleo familiare. Per non parlare della famigerata legge sul “delitto d’onore”, rimasta in vigore fino al 1981. Secondo questa norma l’uomo che uccideva la moglie (ma anche la sorella o la figlia) per motivi legati al decoro della famiglia, aveva diritto alle attenuanti e a una pena limitata. Attenuanti che non valevano se, viceversa, era la donna a uccidere il marito. Recentissimo è invece il riconoscimento della violenza sessuale come reato contro la persona e non più contro la morale, avvenuto solo nel 1996.

La legislazione italiana si è comunque adeguata più velocemente della società, visto che capita ancora di registrare reazioni indifferenti in uomini che apprendono di violenze su donne, segno che il maltrattamento verso il “gentil sesso” è considerato tutto sommato accettabile. Anche da quegli uomini ci si dovrebbe guardare, così come dai compagni, amanti, fidanzati che tendono a zittire in malo modo le loro donne o che portano un normale litigio a livelli di parossismo con frasi del tipo “ti faccio vedere io”, “ti spacco la faccia”, “ti ammazzo”. “Molte donne sperano di cambiare questi uomini con il loro amore – dice la psicologa – quando sarebbe piuttosto il caso di cambiare compagno”. Ma non è facile, perché in molti casi si instaura un legame di dipendenza affettiva che rende impossibile separarsi dal proprio “carnefice”.


I CENTRI ANTIVIOLENZA – Se è vero che una donna su tre nel mondo ha subito violenza psicologica o fisica nel corso della sua vita, è necessaria e urgente una più capillare assistenza sociale nei confronti delle vittime e una maggiore sensibilizzazione delle giovani generazioni. I bambini che assistono, anche indirettamente, a episodi violenti in famiglia tenderanno infatti a riprodurre quei comportamenti in età adulta. Proprio per questo occorre sostenere l’operato di associazioni e onlus che si occupano di studi di genere e di protezione di donne e bambini maltrattati. La loro presenza, seppure discontinua sul territorio nazionale, è spesso l’unica possibilità di salvezza per le vittime di abusi. “Quando una donna decide che non vuole più subire violenza – consiglia Viviana Mercurio – non deve annunciarlo, deve semplicemente farlo”. Questo perché la maggior parte degli episodi di femminicidio avviene proprio quando l’uomo scopre che la sua donna, considerata “proprietà”, ha deciso di abbandonarlo.

CAMBIARE MENTALITA’ – La violenza di genere è vecchia come il mondo. Secondo Lidia Trobia, portavoce dell’associazione “Onde donne in movimento” di Caltanissetta, è possibile che l’accresciuta indipendenza femminile abbia messo in discussione l’identità di alcuni uomini, svelando una fragilità che si traduce spesso in rabbia. “E’ per questo che, oltre all’apertura dei centri antiviolenza, occorre lavorare sulle nuove generazioni, organizzando incontri nelle scuole rivolti a ragazzi e ragazze”. Per spiegare loro che la violenza non è mai dovuta e che non è accettabile in un rapporto di coppia. “Bisogna anche intervenire sulla comunicazione pubblicitaria – sostiene Trobia – che spesso continua a proporre un’immagine lesiva e degradante delle donne”. Insomma, occorre un’imponente campagna di sensibilizzazione che investa tutti i settori della società. Affinché le donne possano tornare a fidarsi dei loro principi azzurri senza il timore di trovarsi improvvisamente di fronte il temuto Mr. Hyde.

CONTATTI – Le vittime di violenza possono rivolgersi al numero verde nazionale 1522. Per informazioni e assistenza in Sicilia si può contattare la onlus “Le Onde” al numero 091 327973, attivo lunedì, venerdì, sabato, domenica dalle 9 alle 15,  martedì e giovedì dalle 13,30 alle 19,30, mercoledì dalle 9 alle 11 e dalle 15,30 alle 19,30. Il centro è aperto a tutte le donne per consulenze di accoglienza, psicologiche e legali, solo su appuntamento.

by Siciliainformazioni

Annamaria... a dopo