giovedì 30 giugno 2016

MARIA ANNA MOZART



MARIA ANNA MOZART ,LA SORELLA DI MOZART AVEVA PIÙ TALENTO DI LUI, MA NON FECE CARRIERA PERCHÉ DOVETTE SPOSARSI



Nannerl, così veniva chiamata, era la sorella maggiore del celebre Mozart ed aveva talento quanto lui ma fu costretta ad abbandonare il pianoforte perché donna.


Questa è una storia che non conoscevo e come me magari anche altri e vale la pena essere raccontata senza sbalordirci piu' di tanto perchè di queste storie ne accadono anche oggi. Un racconto dell'universo femminile in un'altra epoca: siamo nell’Austria del Settecento, e sulla scena musicale appaiono due fratelli con capacità fuori dal comune.  Anche la critica se ne accorge: i due hanno qualcosa di eccezionale.
Parliamo del celebre Wolfgang Amadeus Mozart e di sua sorella, Maria Anna Mozart, 


Il celebre Mozart non era l’unico musicista della famiglia: sua sorella Maria Anna suonava il suo stesso strumento, e, a quanto pare, egli stesso era convinto della sua superiorità in campo musicale e a lei si rivolgeva spesso anche per ricevere consigli sul suo lavoro.
Per quei tempi, però, essere pianista non sembrava un’attività conciliabile con l’essere donna: sappiamo, infatti, che una musicista, a differenza di un uomo, non veniva pagata per questo lavoro. La cosa può suonarci strana oggi, ma per il tempo era la normalità: il destino di Nannerl era quello di diventare sposa e madre.
Il padre dei due giovani, Leopold, infatti, non era in condizioni economiche tali per poter coltivare il talento di entrambi i suoi figli, e così, a soli 18 anni, Maria Anna abbandona la musica. I genitori puntano solo su Amadeus: alla storia passerà un unico Mozart.

La seconda vita di Maria Anna Mozart
Per secoli Nannerl è stata dimentica, ma oggi le sue note hanno ripreso vita grazie all’opera teatrale di Sylvia Milo The Other Mozart.

Servendosi di lettere familiari, la Milo è riuscita a ridare voce al talento dimenticato di Maria Anna, in uno spettacolo a lei dedicato. Oltre ad essere incentrato sulla musica, The Other Mozart vuole essere anche una riflessione sul ruolo della donna, su come spesso è stata costretta a importanti rinunce all’interno di una società non sempre propensa a riconoscerle la sua uguaglianza rispetto all’uomo.

Arthur Rimbaud scrisse 
"La donna sarà anch'essa poeta quando cesserà la sua schiavitù senza fine, quando avrà riconquistato per sé la propria esistenza (nel momento in cui l'uomo, che è stato fino ad allora ignobile nei suoi riguardi, la lascerà libera)."

Annamaria

Nessun commento:

Posta un commento