domenica 24 giugno 2012

IL PALLONE CHE UCCIDE










Chiunque il 1° luglio 2012 solleverà la coppa nello stadio di Kiev, deve sapere che il prestigioso trofeo è macchiato dal sangue di migliaia di cani randagi. 
Le fotografie raccolte nel libro “Randagi, storie di uomini e animali”, le riprese video di Cisternino e i racconti della volontaria ucraina Alina Kostenko, aiuteranno a capire la portata della strage di randagi




Si è intrapresa una barbarie incredibile in Ucraina con l'assurdo  sterminio per eliminare migliaia di innocenti cani e gatti in vista dello svolgimento dei campionati Europei di Calcio Polonia Ucraina 2012.In questo momento gioca Italia-Inghilterra.
Incredibile il silenzio da parte di tutti gli stati e di tutti i calciatori che hanno assistono impassibili a questa vergognosa carneficina che si è protratta per 1 anno. 


A nulla è servito la mobilitazione dell'opinione pubblica  cercardo di proteggere queste innocenti creature 
Sono state riportate testimonianze dirette di persone che hanno assistito ad atti di indicibili barbarie compiuti da parte di cittadini e anche da forze dell’ordine. Cani e gatti sgozzati o bruciati vivi nei forni crematori mobili con la scusa degli Europei di Calcio, ma con lo scopo evidente di ottenere le ricompense che vengono messe in palio dallo Stato ucraino per ogni animale ucciso.
Neppure la Uefa si e’ mostrata sensibile al dramma che si è attuato in Ucraina e il suo Presidente Michel Platini, interpellato dalle associazioni animaliste affinche’ intervenisse, ha inizialmente dichiarato che non era un problema di competenza della Uefa e solo dopo molte insistenze e minacce di boicoittaggi l’Uefa si sarebbe limitata ad affermazioni di circostanza con poca o nulla efficacia.




Annamaria... a dopo






1 commento:

  1. Sì, la verità si conosceva e nessuno è intervenuto per far cessare la mattanza. Vergogna.

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