giovedì 12 febbraio 2015

(GIA' LETTI MA SEMPRE GODIBILI) VORREI INCONTRARTI TRA..."

UN RACCONTO DELLA NOSTRA CARA AMICA SIMONA, CHE SALUTIAMO CON MOLTO AFFETTO E STIMA





Era una roventissima giornata di agosto, Riccardo intraprese un lungo viaggio di piacere a Londra, dopo mesi di estenuante lavoro.
Appena arrivato a Londra ebbe l’impressione di aver avuto un dèjà-vu: quando vide il Big Bang gli parve di ricordare qualche evento del passato, forse studiato nelle pagine di storia o forse un sogno ad occhi aperti.
Riccardo si trovò come immerso nel passato e con allegro trasporto si vide nell’Inghilterra dei Tudor. A quell’epoca il Re Enrico VIII regnava in modo tirannico ed ebbe sei mogli molto belle ma ahimé infelici.
Riccardo improvvisamente si ricordò di essere stato un consigliere del Re.
Un fatidico giorno di maggio era nel giardino di Buckingam Palace e ad un certo punto gli catturò l’attenzione una ragazza di nome Lady Jane che con cura irrorava un vasto roseto caro ai sovrani.
Gli sguardi dei due giovani si incrociarono e fu un colpo di fulmine destinato però ad essere solamente una chimera.
Una notte di plenilunio si diedero rendez-vous sul Tower Bridge.
Riccardo si vestì con sobrietà e come un gentle man le portò un mazzo di rose maculate color porpora. Quella notte indimenticabile Riccardo e Lady Jane senza minimo indugio stettero uno tra le braccia dell’altro e si scambiarono tenere effusioni.
Parlarono delle famiglie, delle amicizie, delle loro ambizioni e dei loro desideri nascosti, delle loro sofferenze e scoprirono di avere affinità affettive e intellettive.
Passeggiarono tranquillamente per tutta Londra sino al palazzo del Parlamento e scoccò la fatidica ora della mezzanotte.

Riccardo fece una proposta e le disse: “Mia adorata Lady Jane, ogni volta che in questa torre, questo orologio, rintoccherà l’ora, il nostro amore risuonerà per l’eternità”.
Lady Jane rispose emozionata con un groppo alla gola: Mio caro Riccardo ti prometto che il nostro amore sarà duraturo perché se dovesse affievolirsi in quest’epoca, in tempi futuri ci incontreremo sempre sotto questo orologio al rintocco delle ore per rivivere questi magici momenti di amore londinesi”. Con queste parole scocco l’una di notte e Riccardo si trovò catapultato nel 2010 e davanti ai suoi occhi c’era una ragazza alta mora, occhi verdi, snella, con portamento da modella, che nel suo insieme assomigliava come due gocce d’acqua a Lady Jane. Riccardo si trovò sbalordito, con voce strozzata in gola e cercando di chiamarla non ci riuscì. Cercò di avvicinarsi alla ragazza che lo fissò curiosamente. Ad un tratto entrambi alzarono lo sguardo verso l’orologio che stava rintoccando l’ultima ora…sarà forse stato l’appuntamento del destino?


Simona Nurchis


6 commenti:

  1. Grande e piccola Simona. Bravissima. Il tuo racconto va diritto al cuore.

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  2. Racconto che fa venire i brividi di emozione specialmente ad unapersona romantica e sognatrice
    specialmente a chi crede che il destinsia l'artefice della nostra vita
    brava simona cio
    ciao annamaeia2

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  3. Grazie, Simona, descrivendo un "prodigio", hai aggiunto una carezza ai miei sogni. Maria.sa

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  4. simona, bravissima, una bel racconto, riesci sempre a stupirmi, ben scritto, molto romantico, come credo tu sia.
    anna.lc

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  5. carissime amiche vi ringrazio, per le attenzioni riservatemi,Vi abbraccio teneramente, Un ringraziamento particolare ad Annamaria per la sua disponibilità... grazie...

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  6. Sono io che ringrazio te, che arricchisci il nostro blog con i tuoi scritti. Scritti che aspetto ancora okkei?? Ti abbraccio Simona! A te e al tuo caro papà! ciao a presto.

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