sabato 14 maggio 2016

COS'E' L'AMORE?



Ecco la definizione dell’amore secondo alcuni bambini dai agli 8 anni!


-Quando qualcuno ti fa star male, ma non strilli perché sai che questo farebbe star male la persona che ti ha fatto male!   Mathew – 6 anni

-Quando mia nonna aveva l’artrite e non poteva mettersi più lo smalto, mio nonno lo faceva per lei anche se aveva l’artrite pure lui.    Rebecca – 8 anni

-Quando la ragazza si mette il profumoil ragazzo il dopobarba e poi escono insieme per annusarsi
Karl – 5 anni

-Quando qualcuno ti ama, il modo in cui pronuncia il tuo nome – è diverso!   Billy – 4anni

-Quando esci e offri le tue patatine a qualcuno senza aspettare che qualcuno le offra a te!
Chrissy 6 anni

-Quando sveli un tuo difetto a qualcuno e hai paura che questa persona non ti ami più per ciò che hai dettoma questa ti sorprende dicendoti che ti ama ancora di più!     Samantha – 7 anni

-Esistono 2 tipi di amoreil nostro amore e l’amore divinoL’amore divino comprende entrambe!
Jenny 4 anni

-Quando la mamma vede papà tutto sudato e sporco, e gli dice che è più bello di BRAD PITT!
Chris – 8 anni

-Quando al ragazzo dici che ha una bella maglietta anche se la porta tutti i giorni!   Noelle – 7 anni

-Quando il tuo cane ti lecca la faccia anche se l’hai lasciato solo tutto il giorno!   Mary Ann – 4 anni

DIO poteva pronunciare parole magiche per liberarsi dai chiodi sulla crocema non lo feceQuesto è amore!    Max – 5 anni

By web 

Annamaria 

venerdì 13 maggio 2016

UNITIPERNOSTROFIGLIO









EndemolshineItaly S.p.A ha gentilmente chiesto di pubblicare l'annuncio per la ricerca e selezione di coppie separate /divorziate per un programma televisivo che li vedrà riuniti insieme ai figli. .
Considerato il premio in palio e la finalità del programma,lo pubblico ben volentieri.



La EndemolshineItaly S.p.A. sta cercando per un nuovo programma televisivo, coppie di divorziati/separati che hanno in comune l’amore più grande della loro vita: uno o più figli!

Per essere più precisi ricerchiamo “EX”, disposti a mettersi in gioco con prove di abilità, sia fisiche che mentali. Loro intento  sarà quello di riuscire a vincere un montepremi di 100 mila euro, che andrà interamente investito per il futuro del o dei propri  figli una volta maggiorenni.

Le squadre di genitori saranno in tutto otto, e vivranno tutti insieme per circa 18 giorni nel periodo che andrà da fine giugno prossimo a metà luglio, in una delle isole più belle delle Canarie.



Solo una coppia vincerà il premio.

Se siete interessati non esitate a contattarci inviandoci un vostro contatto telefonico o una mail con allegate vostre foto, sarete richiamati quanto prima!!!

unitipernostrofiglio@gmail.com



A presto!!!!!

giovedì 12 maggio 2016

E IO TI BANNO...








Cari Eldyani, molti si chiedono come mai molti utenti che erano spariti da questa onlus , son tornati. Trovando "la porta" aperta. Il comportamento a cui eravate abituati , gestito da chi sapete, senza fare nomi, era scorretto oltre che illegale verso gli utenti esclusi.. La chat (onlus) deve essere aperta a tutti e in particolar modo a persone deboli socialmente .  
Salvo in quei casi dove si commettono irregolarità , infrangendo il regolamento è doveroso bannare il disturbatore di turno ma va comunque comunicato, soprattutto se si tratta di un frequentatore abituale. Eticamente e legalmente non deve accadere che per antipatie , come avveniva presuntuosamente prima, ci sia utenza che subisca atti discriminatori. Il colmo poi è essere bannati per aver chiesto solo dei chiarimenti.... 

Per essere grandi. Bisogna prima di tutto saper essere piccoli. L'umiltà è la base di ogni vera grandezza.






Il verbo bannare, di origine inglese, è un vocabolo di uso comune ormai da diverso tempo. Bannare un utente da un forum o una chat può costituire reato se l’esclusione non è giustificata da un comportamento scorretto, ma rappresenta un vero e proprio atto di bullismo.

Se sei stato “bannato” (escluso, scacciato) da un forum o una chat senza motivazioni e solo per scopi di ritorsione, discriminatori o comunque scorretti, potresti essere vittima di un reato e, in determinate condizioni, potresti sporgere querela. Ma procediamo con ordine.

Il ban è uno strumento indispensabile per garantire il rispetto delle regole di comportamento imposte nei luoghi di discussione e socializzazione online, ma può essere utilizzato anche per scopi illeciti e così sconfinare nella commissione di un reato.

Sin dalla primissima diffusione dei forum di discussione, delle chat e di altri luoghi di socializzazione e discussione online, gli amministratori hanno avuto bisogno di uno strumento che permettesse di allontanare chiunque non rispettasse la netiquette, cioè le regole di comportamento imposte agli utenti per usufruire del servizio.

Con la  diffusione dei social network, il ban è diventato un temutissimo strumento di polizia virtuale, attraverso il quale gli amministratori possono allontanare immediatamente gli utenti che non rispettano le norme di comportamento o che commettono addirittura illeciti.

Tuttavia, insieme agli amministratori professionisti, la Rete è popolata da migliaia di utenti che gestiscono chat, forum, mailing-list o gruppi attivi all’interno dei social più diffusi, e che possono liberamente utilizzare lo strumento del ban per scopi che non sempre coincidono con l’applicazione della netiquette del servizio.
Il ban è infatti vissuto come un vero e proprio strumento di potere, specialmente da parte di giovani e adolescenti  e adulti incopetenti in cui gruppi virtuali finiscono per riprodurre gli stessi modelli di comportamento assunti nella vita reale, dove i più forti emergono come leader e i più deboli come vittime destinate a subire ogni sorta di angheria.

In questo contesto, quindi, il ban può diventare un vero e proprio strumento di illegittima prevaricazione, esclusione, persecuzione e persino violenza morale e psicologica, quando viene usato al solo fine di escludere una persona senza un giustificato motivo da un luogo di socializzazione, esponendola allo scherno e al disprezzo degli altri utenti.

Questi fatti di vero e proprio bullismo virtuale stanno mettendo in allarme gli esperti. Recentemente il Ministero della giustizia ha deciso di pubblicare anche un documento nel quale si denunciano tutti i comportamenti devianti più diffusi online, specie tra giovani e giovanissimi, sottolineandone anche la rilevanza penale di molti di essi .

Nonostante infatti molti naviganti della Rete ritengano che quanto accade online non comporti delle conseguenze legali, bannare un utente per fini di mera prevaricazione, denigrazione o violenza psicologica può costituire reato ed esporre il responsabile, anche minorenne, a conseguenze penali anche gravi.

Fra i reati che si possono configurare si va da quelli più lievi come la diffamazione  ai delitti ben più gravi come la violenza privata  punita con la pena della reclusione fino a quattro anni, e addirittura lo stalking, punito con la pena fino a cinque anni, nel caso di comportamenti ripetuti che producono nella vittime profonda angoscia e gravi sofferenze psicologiche.
Se il reato è commesso nei confronti di un minore, il reato è aggravato e la pena è aumentata.

Pubblicato il 6 maggio 2015 sul sito del Ministero: www.giustizia.it
[2] Art. 595 cod. pen.
[3] Art. 610 cod. pen.
[4] Art. 612-bis cod. pen.
[5] Art. 61 n. 11-quinquies cod. pen.
- See more at: http://www.laleggepertutti.


Annamaria


domenica 8 maggio 2016

PROTOPORFIRIA . APPROVARE UN FARMACO PER AIUTARLI!














VIVERE SENZA SOLE! Succede ai malati di Protoporfiria. Approvare un farmaco per aiutarli!


Francesca ha una malattia che le impedisce di esporsi alla luce: a contatto con il sole, il suo sangue brucia e le corrode la pelle. Ora un farmaco potrebbe finalmente regalarle una vita (quasi) normale.

Francesca Granata 
Italy

Ciao, hai mai pensato di vivere senza sole?... impossibile solo il pensiero vero? ma ora ti svelerò un segreto a te che stai leggendo... ciò è possibile e non è un incubo, ma la nostra condizione dall'infanzia. 
Siamo un gruppo di pazienti affetti da Protoporfiria Eritropoietica, una patologia rara, che non ci permette di vivere normalmente perché il nostro sangue è ammalato e brucia al sole corrodendo la pelle dall'interno. Tutto ciò accade in meno di 5 minuti d'esposizione e se anche hai pensato subito alle vacanze, il problema non è questo per noi. Essenzialmente è tutto ciò che tu fai in una giornata di sole. Aprire le ante di casa per far entrare luce, camminare al sole per andare a fare colazione, guidare la macchina per andare al lavoro o portare i bambini a scuola, parcheggiare dove vuoi anche lontano dal luogo dove ti devi recare ecc ecc ecc. Insomma, noi a differenza tua dobbiamo scappare dal sole ogni giorno e la cosa più piacevole al mondo come una bella giornata di sole per noi diventa un incubo quotidiano che ci ha segnato dall'infanzia e ci ha fatto rinunciare a moltissime cose che non starò qui ad elencare.
Esiste un farmaco che molti di noi hanno potuto provare si chiama Afamelanotide e ci permette di camminare al sole, andare a prendere i bambini a scuola e giocare con loro al parco, andare a lavoro e uscire la domenica pomeriggio e non stare chiusi in casa da soli. Il farmaco è nuovo, l'abbiamo sperimentato sulla nostra pelle, l'abbiamo seguito fino all'approvazione del mese scorso da parte dell'Agenzia Italiana Del Farmaco che ha pubblicato l'approvazione sulla Gazzetta Ufficiale Della Repubblica Italiana (anno 157 numero 95).
Purtroppo pensavamo che la questione fosse chiusa e che finalmente avremmo avuto il farmaco a breve... ma non è così. Ieri noi pazienti abbiamo avuto la  terribile notizia, il farmaco verrà nuovamente discusso per una questione di budget e di contrattazione dei prezzi rischiando di non avere il farmaco che ci permette di essere quasi normali.
Vogliamo aprire questa petizione per far arrivare un messaggio chiaro all'AIFA che dovrà decidere a breve se approvare definitivamente il farmaco e per far conoscere questa malattia che ci toglie il piacere di guardare il sole in faccia.

Firma anche tu, perchè curarsi è un diritto di tutti!!!


domenica 1 maggio 2016

W IL PRIMO MAGGIO




CHE SIA SALVAGUARDATA LA DIGNITA’ DI TUTTI I LAVORATORI,

CHE SIA SALVAGUARDATA LA DIGNITA’ DEI MIGRANTI,

CHE SIA SALVAGUARDATA LA DIGNITA’ DEGLI AMMALATI,

CHE SIA SALVAGUARDATA LA DIGNITA’ DEI DIVERSAMENTE ABILI,

CHE SIA SALVAGUARDATA LA DIGNITA’ DEI DISOCCUPATI,

CHE SIA SALVAGUARDATA LA DIGNITA’ DI TUTTE LE PERSONE CHE SONO IN MANCANZA DI CIBO,

CHE SIA SALVAGUARDATA LA VITA E LA DIGNITA’ DELLE PERSONE  DOVE CI SONO GUERRE,

CHE SIA SALVAGUARDATA LA DIGNITA’ DEI NOSTRI MERAVIGLIOSI VECCHI,

CHE SIA SALVAGUARDATA LA DIGNITA’ DI TUTTE LE PERSONE DEBOLI E BISOGNOSE,

CHE SIA SALVAGUARDATA LA DIGNITA’ DI TUTTI I BAMBINI CHE NON POSSONO GIOCARE,

 CHE SIASALVAGUARDATA LA DIGNITA’ DI TUTTE LE PERSONE DEL MONDO,

W IL PRIMO MAGGIO,

W LA DIGNITA’ DELLA PERSONA.




FRANCESCO LENA








sabato 30 aprile 2016

CONTRO OGNI TORTURA: L'ITALIA APPROVI LA LEGGE ENTRO IL 2016





Dobbiamo fidarci delle forze dell'ordine ma dobbiamo evitare che le mele marce abusino impunemente del loro potere. Il riconoscimento del reato è una garanzia per tutti i cittadini.



Mi chiamo Ilaria, ho 42 anni e 2 figli. Vivo a Roma e di Roma è tutta la mia famiglia. È qui che sono cresciuta: non da sola, ma insieme a mio fratello Stefano, quello "famoso". Stefano Cucchi, "famoso" perché morto tra sofferenze disumane quando era nelle mani dello Stato e, soprattutto, per mano dello Stato.
Mio malgrado, sono molte le persone che mi conoscono in questo Paese. Sanno come sono fatta. Sanno - perché da sette anni ormai non mi stanco di ripeterlo - che sono in ottima forma fisica e che sono viva. Al contrario di mio fratello, che pesava quanto me ma che vivo non è più.
Nell'ottobre del 2009 non sono stata picchiata. Non mi hanno pestato, non mi hanno rotto a calci la schiena, non ho avuto per questo bisogno di cure mediche. Non mi hanno torturato. Sono viva. Sono viva e combatto con una giustizia che ha dimenticato i diritti umani.
Sono viva e da allora mi batto per non smettere di credere. Ecco perché chiedo che Parlamento e Governo approvino finalmente, ed entro quest'anno, il reato di tortura in Italia. Stiamo chiedendo all’Egitto verità per Giulio Regeni. Dobbiamo farlo. Ma ricordiamoci che lo facciamo dall'alto del fatto di essere l’unico Paese d’Europa a non avere una legge contro le brutalità di Stato. La Corte di Strasburgo ha già condannato l’Italia per gli orrori del G8 di Genova nel 2001. E ci ha imposto l’introduzione nel nostro codice penale del reato di tortura. Che aspettiamo?
Nonostante tutto io alla giustizia ci credo ancora. In questi giorni di preparazione alle elezioni amministrative in grandi città come Roma, Milano, Torino, Bologna, Napoli, ho lanciato delle provocazioni. Ho provato a richiamare l'attenzione della politica di qualsiasi colore su qualcosa che da sette anni fa parte della mia vita. Perché da sette anni sono una donna che chiede giustizia per l'abuso di cui è stato vittima suo fratello. E da sette anni sono una cittadina che chiede che la sfera pubblica dia finalmente risposte di civiltà.
Ho sempre creduto e continuo a credere nonostante tutto all'uguaglianza sostanziale di ognuno di noi di fronte alla legge. Vedo la politica litigare con la magistratura, i giudici scontrarsi con i governi ma non vedo, continuo a non vedere la base. E la base può essere solo quella di ripartire dai diritti umani. 
Voglio che si riaccendano le luci non solo su questioni che riguardano la memoria di Stefano, ma che hanno a che fare con tutti noi. Penso a Giulio Regeni, Giuseppe Uva, Federico Aldrovandi, Riccardo Magherini. Tutte queste storie, tutte le persone dietro a queste storie ci testimoniano, con la loro morte che è una morte di Stato, che uno Stato di diritto senza diritto è una banda di predoni
In questo nostro Stato manca un fondamento: quello del reato di tortura. Non è uno Stato di diritto quello che permette che un uomo, Andrea Cirino, venga torturato in carcere. E che permette che per questo orrore disumano non ci sia alcuna condanna, perché il reato di tortura in Italia non c'è
Per quale motivo l'Associazione nazionale Magistrati che è sempre così giustamente sensibile ai problemi che la legislazione in materia di lotta alla corruzione e alla mafia può creare, mai e dico mai è intervenuta sul tema degli abusi e della violazione dei diritti civili e della mancata approvazione di una legge sulla tortura?
Se non si parte proprio da questo a nulla può portare il confronto tra le istituzioni: sono scontri di potere a danno dei cittadini, che vengono schiacciati, non tutelati.
Ogni tassello rimesso a posto rende più vicina la verità.

Per Stefano, per Giuseppe, per Marcello, per Giulio, per Riccardo e per tutti gli altri: approviamo il reato di tortura in Italia entro il 2016!
Questa petizione sarà consegnata a:
  • Ministro della Giustizia
    Andrea Orlando
  • Presidente del Consiglio
    Matteo Renzi
  • Parlamento

giovedì 28 aprile 2016

TROVATA LA CURA PER CHI PARLA DI SÉ IN TERZA PERSONA


Era inevitabile che riportassi un comunicato dove stranamente si fa ancora il mio nick ,Eldyna, per una situazione a dir poco bizzarra ed enigmatica...ma voglio sorvolare il contenuto. Mi soffermo invece, perchè mi colpisce ancora una volta, sull'espressione usata dall'autrice dello scritto che sovente parla di se stessa in terza persona.
Ho trovato una risposta (forse ironica...) in un simpatico sito.
Di seguito il comunicato che trovate in  Incontriamoci Eldy
e subito dopo l'analisi e la cura che è stata individuata per i soggetti affetti da questa sindrome detta anche" cesarite"


PRONTO, ELDY? FACCIAMO UN PO’ DI PULIZIA..???
scritto da francesca il 26 04 2016
Benissimo..!!! Ora questo blog si è ancora più affollato.
Riporto qui i nomi degli Amministratori-gestori, cioè di quelle persone che possono entrare nella pagina-lavoro, leggere, scrivere, valutare, vedere TUTTO in anteprima (tipo bozze, commenti, ecc…).


Eccoli qua:


– Admin
– BOSCO (scoiattolina)
– Eldyna
– Francesca



Che vi dicevo? Questa è la prova lampante che i gestori di Bosco hanno fatto di tutto (usando pure offese e insulti) per estromettermi dal blog.


Considerato che sono una persona onesta, pulita ma non fessa, considerato che oltre alle persone che pubblicamente reclamano quotidianamente il mio ritorno ricevo tanti messaggi privati con la preghiera di ritornare a postare e pubblicare, faccio l’ULTIMO tentativo.
Ma adesso le condizioni le DETTO io:



1) ESIGO le scuse pubbliche da parte di Giuseppe e Scoiattolina (per le offese e gli insulti subiti);
2) ESIGO l’estromissione dall’amministrazione del blog di: Bosco – Scoiattolina – Eldyna.
3) ESIGO che Admin, chiunque esso/a sia, si manifesti chiaramente alla sottoscritta, anche attraverso mail comunicandomi altresì il suo recapito telefonico al quale io possa rivolgermi in caso di necessità (numero che, ovviamente, sarà mia premura verificare).


Questo è quanto. Si, perché Francesca sarà anche una volontaria, sarà anche buona ma non è…..stupida (avrei dovuto scrivere l’altra parola che fa rima con buona, ma non amo le parolacce).


Ora sapete tutti cosa si sta verificando in questo blog perciò sappiate che, se verrò bannata, non sarà per mano né di Enrico né di Eldy (che presumo non esistano più), ma di una di quelle “brave” e “oneste” persone suindicate.
Un saluto a tutti.



TROVATA LA CURA PER CHI PARLA DI SÉ IN TERZA PERSONA

by Lercio
AZZATE (VARESE) – Sarà presto disponibile la cura per uno dei disturbi psichiatrici più dannosi: parlare di sé in terza persona. La scoperta si deve agli sforzi del Dottor Carlo Gustavo Giovine, psico-patologo dell’età involutiva, che da anni si occupa di questa piaga della società.

Il Dottor Giovine ha iniziato a studiare il problema sin dagli anni dell’università. In un famoso articolo su chi parla di sé in terza persona intitolato “Un famoso articolo su chi parla di sé in terza persona” ha analizzato oltre 1000 pazienti detenuti nei manicomi criminali, giungendo a conclusioni allarmanti: quelli che soffrivano di questo disturbo avevano una probabilità di commettere azioni violente oltre 100 volte più alta degli altri, risultando la categoria di malati più pericolosa, davanti ai fanatici religiosi e ai vegani.

In Italia il problema è particolarmente diffuso:  il primo caso documentato è probabilmente quello di Giulio Cesare, da cui deriva il nome dato a questa terribile sindrome: cesarite. In tempi più recenti l’esempio più eclatante è quello di Diego Armando Maradona, il celebre calciatore argentino che da quando ha manifestato la cesarite ha visto moltiplicarsi i suoi problemi extra-calcistici (figli illegittimi, droga, fisco). Rimanendo in ambito sportivo si ricorda poi la figura di Alberto Tomba: ascoltando le sue interviste (“Alberto è un atleta e un campione”) non ci si stupisce che sia stato accusato di furto militare (uso improprio di paletta e lampeggiante per superare una coda), di lesioni (ferì un fotografo lanciandogli contro una coppa durante una premiazione) e infine di crimini contro l’umanità per la sua prova di attore in Alex l’ariete. E non poteva mancare Balotelli, che commenta la sua ennesima espulsione: “Mario è stato provocato e ha sbagliato a reagire. Ma non ha ammazzato nessuno”.


Un caso a parte è quello del Divino Otelma che usa la prima persona, ma al plurale (“Noi siamo Dio.  I nostri prodigi si spiegano con l’attivazione di forze latenti in tutti gli esseri umani”).

Anche il mondo della politica non è certo immune dal problema. Basti pensare a Domenico Scilipoti ma anche a chi in una vita precedente aveva combinato qualcosa di buono, come l’ex giudice Antonio Ingroia, che dopo la debacle elettorale ha accettato il ruolo di commissario di Sicilia e-Servizi: “C’è chi teme sempre Ingroia: lo temeva come magistrato, lo temeva come politico e adesso ovviamente lo teme alla guida di una società pubblica che in Sicilia è snodo di certi interessi”.

La trattazione si conclude con i cantanti, come Giovanni Lindo Ferretti, ex CCCP, CSI, PGR, CGIL CISL e UIL, che spiega come pianifica la sua attività concertistica: “Ogni anno mi metto a un tavolo e decido il numero delle date per il cantante Giovanni Lindo”. Solo la cesarite in fase avanzata può spiegare i segni di squilibrio degli ultimi anni, come la partecipazione al Meeting di Rimini di Comunione e Liberazione e l’elogio della Lega Nord.

E infine il caso di Giuseppe Povia, che spiega in questi termini la propria evoluzione su Facebook: “Povia non è alternativo, è solo più attento e meno comodo di prima”. Ancora una volta la cesarite dilagante spiega come questo bizzarro personaggio, non pago di fare scempio della lingua italiana nei suoi testi (“Se tutti quanti lo sanno ma hanno paura che l’amore è un inganno / … Camminerò come un piccione a piedi nudi sull’asfalto / Chi guida crede che mi mette sotto”), arrivi sul suo blog a sproloquiare di politica, economia e storia (“Hitler in 5 anni portò la Germania da zero a 1a potenza mondiale senza debito e deficit. … Questo creò preoccupazione e sgomento nelle file della finanza internazionale che dovette riunire tutto il comunismo mondiale per abbattere Hitler”.)

La buona notizia è che l’equipe del Dottor Giovine, dopo anni di studi, ha finalmente individuato la causa della cesarite: una carenza dell’ormone modestinolo. Fortunatamente è già pronto il farmaco che supplisce a questo deficit: per le sue particolari caratteristiche di assorbimento, il modestinolo potrà però essere assunto solo per via rettale in comode supposte da dieci centimetri di diametro. La straordinaria scoperta è stata accolta con entusiasmo dalla comunità scientifica e c’è già chi si sbilancia indicando come forte candidato al Premio Nobel per la Medicina proprio il Dottor Giovine, che in un’intervista su Riza Rincosomatica esprime tutta la propria soddisfazione: “Questi riconoscimenti ripagano anni di sacrifici e riempiono di orgoglio il Dottor Carlo Gustavo Giovine”.


Annamaria (Eldyna)

lunedì 25 aprile 2016

SOLTANTO NON…


Meravigliosa poesia di Erich Fried,segnalata da Enzo, dove il passato ed il futuro si intrecciano in istanti di gioia che vacillano tra l' illusione del passato e quella del futuro.





La vita
Sarebbe
forse piu' facile
se io
non ti avessi mai incontrata

Meno tristezza
ogni volta
che dobbiamo separarci
meno paura
della prossima separazione
e di quella che ancora verrà

E anche poco
di quella nostalgia impotente
che quando non ci sei
vuole l’impossibile
resta turbata
e respira a fatica

La vita
sarebbe forse
più facile
se io
non ti avessi incontrata
Soltanto non sarebbe
La mia vita,
(Erich Fried)







sabato 23 aprile 2016

UNA RICETTA AL VOLO...



Fazzoletti agli asparagi verdi





      
Ingredienti per 4 persone:
2 mazzi di asparagi verdi (circa 6 etti), 2 rotoli di pasta sfoglia già stesa, 2 etti di formaggio tagliato a fettine sottili, 4 cucchiai di parmigiano reggiano, 1 noce di burro, 2 cucchiai di olio extravergine di oliva, sale. 

Preparazione:
Pelare gli asparagi, spuntarli e lavarli.
Mettere in un tegame olio e burro, far riscaldare a fiamma bassa, poi aggiungere gli asparagi con un pizzico di sale, coprire e lasciar cuocere per circa 15 minuti mescolando di tanto in tanto. A fine cottura dovranno risultare teneri.
Quando pronti lasciarli intiepidire lontano dal fornello.
Stendere la pasta sfoglia su un piano, tagliarla in 8 parti e distribuire sopra pezzetti di formaggio a fettine. Adagiare sopra un mazzetto di asparagi, distribuire una parte del formaggio grattugiato, poi arrotolare la pasta intorno agli asparagi e accomodare i "fazzoletti" così ottenuti su una placca rivestita con un foglio di carta da forno. Distribuire sopra il resto del formaggio grattugiato e passare nel ripiano centrale del forno preriscaldato a 200 gradi per circa 20 minuti.


A fine cottura la pasta deve essere dorata e gli asparagi gratinati, quindi trasferire i "fazzoletti" in un piatto (possibilmente caldo) e servire, accompagnandoli con una insalata.
In dosi più ridotte sono perfetti anche come antipasto caldo, magari ritagliando la pasta di dimensioni più piccole.

Annamaria 

giovedì 21 aprile 2016

LA BIONDA

Facciamoci una risata prendendo di mira le bionde, come me...




 
Una bionda in aereo è seduta in turistica. Ad un tratto si alza, va in prima classe e si siede. La hostess che l'ha vista passare dalla turistica alla prima classe, le si avvicina e le chiede il biglietto. Controllando il biglietto la hostess dice gentilmente alla bionda che ha pagato per la turistica e non per la prima classe, quindi si dovrebbe alzare e tornare a sedersi dove era seduta prima. 
Al che la bionda risponde:
"Sono bionda, sono bella, sto andando a NewYork e resterò seduta qui ."
La hostess va allora nella cabina dove sono il Pilota e il Co-pilota dicendogli che c'è una bionda seduta in prima classe che ha però il biglietto per la turistica e che non ha nessuna intenzione di alzarsi. Il co-pilota va dalla bionda e cerca di spiegarle che, avendo fatto un biglietto in classe turistica, deve lasciare la prima classe e tornare al suo posto.
La bionda risponde:
"Sono bella, sono bionda, sto andando a New York e resterò seduta qui".
Il Co-pilota dice al pilota che, probabilmente, solo lui può avere l'autorità di convincere la bionda ad alzarsi e a tornare al suo posto. Il Pilota fa:
"Hai detto che è bionda? Sistemerò io la cosa. Sono sposato con una bionda,
io parlo il biondo."
Il pilota va dalla bionda e le sussurra qualcosa nell'orecchio al che lei esclama:
"Ops, mi scusi!"
Si alza e torna a sedersi in turistica. La Hostess e il Co-Pilota restano a bocca aperta e chiedono al Pilota cosa abbia detto alla bionda per convincerla ad alzarsi visto che sembrava non voler sentire ragioni.
E il Pilota risponde:
"Le ho solo detto che la prima classe non va a New York..."












E ancora...

Una bionda partecipa ad un test d'intelligenza. Il presentatore le pone i seguenti quesiti:

1. Quanto durò la "Guerra dei cent'anni"?
- 116 anni
- 99 anni
- 100 anni
- 150 anni
La bionda utilizza il jolly e non risponde alla domanda.

2. In qual paese si trova il "Cappello di Panama"?
- Brasile
- Cile
- Panama
- Ecuador
La bionda chiede l'aiuto del pubblico.

3. In quale mese dell'anno i russi festeggiano la "Rivoluzione d'ottobre"?
- Gennaio 
- Settembre
- Ottobre
- Novembre
La bionda decide di telefonare ad una sua amica (bionda).

4. Qual era il nome del re "Giorgio V"?
Alberto
Giorgio
Manuele
Giona
La bionda utilizza il suo diritto a dare una risposta ironica.

5. Da quale animale prendono il nome le Isole Canarie?
Canarino
Canguro
Cavallo
Foca
La bionda risponde in modo errato e viene eliminata.

Per tua informazione, ecco le risposte esatte:
1. La "Guerra dei cent'anni" durò 116 anni, dal 1337 al 1453.
2. Il "Cappello di Panama" si trova in Ecuador.
3. La ricorrenza della "Rivoluzione d'ottobre" cade il 7 novembre.
4. Il vero nome di re Giorgio IV era Alberto, il re cambiò nome nel 1936.
5. Le Isole Canarie prendono il nome dalla foca, in latino: "Isole della foca".

ANNAMARIA



lunedì 18 aprile 2016

COACH DELLE ABITUDINI





La psicologia positiva e motivazionale "spiccia" ha creato il mito del "devo": appena ti dici che devi fare qualcosa, vuol dire che non sei più padrone del tuo destino e devi quindi volgerti verso quello che vuoi. Definire obiettivi nostri, che quindi vogliamo, è fondamentale, per vivere in modo autentico ed essere motivati anche nei momenti più difficili, ma anche l'obiettivo più bello del mondo ha i suoi "devo". Il lavoro più bello del mondo ha tante attività noiose, ripetitive, o che non ci piacciono. Le facciamo perché sappiamo che il risultato finale ci piacerà e che comunque non vogliamo passare in altro modo le nostre giornate.
Continuare a cambiare obiettivo quando incontriamo una salita che "non vogliamo fare" è un perfetto modo per costruire un alibi per non raggiungere mai nulla. Piuttosto, creati "devo" di grande qualità, quelli che derivano dai tuoi obiettivi, altrimenti qualcuno li detterà per te.





Annamaria