giovedì 14 marzo 2013

VEDREMO UN FILM...


Vedremo un film . . .
“È la qualità delle proprie convinzioni che determina il successo,
non il numero dei seguaci”.
 Da “Harry Potter e i doni della morte Parte II”  Davi 



 Da oggi,  al cinema, potremo vedere . . .





Sinister

Ethan Hawke e il sovrannaturale
Regia di Scott Derrickson.
Genere Horror – USA 2012 - Durata 110 minuti circa.


Il figlio dell'altra


Interpretato da Emmanuelle Devos, un intenso squarcio storico e culturale
Regia di Lorraine Lévy.
Genere Drammatico – Francia 2012 - Durata 105 minuti circa.


La frode


Un thriller sull'amore, la lealtà e l'alta finanza
Regia di Nicholas Jarecki.
Genere Thriller – USA 2012.


Dead Man Down - Il sapore della vendetta


Noomi Rapace e Niels Arden Oplev di nuovo insieme dopo Millennium
Regia di Niels Arden Oplev.
Genere Thriller – USA 2013.


11 Settembre 1683


La battaglia che cambiò il destino d'Europa
Regia di Renzo Martinelli.
Genere Storico – Italia 2013.


Buongiorno papà


La seconda regia cinematografica di Edoardo Leo
Regia di Edoardo Leo.
Genere Drammatico – Italia 2013.


Il terzo tempo


Alla ricerca del 'sogno italiano'
Regia di Enrico Maria Artale.
Genere Drammatico – Italia 2013.


Da venerdì 15 marzo, invece . . .


W Zappatore


Regia di Massimiliano Maci Verdesca.
Genere Commedia -  Italia 2009.



Buona visione a tutti 



. . . da Maria !




mercoledì 13 marzo 2013

HABEMUS PAPAM: "FRANCESCO... CI PIACE"





SEMPLICITA' E UMILTA'

PAPA FRANCESCO 


 Un gesuita che sceglie di chiamarsi Francesco, in onore al patrono d’Italia e soprattutto al santo simbolo per eccellenza della povertà come scelta di vita, ha  ispirato una simpatia immediata, così come la provenienza geografica di Jorge Mario Bergoglio, argentino, 76 anni, arcivescovo di Buenos Aires, eletto oggi 266esimo Pontefice della Chiesa cattolica. Nato da una famiglia di origini piemontesi, ha studiato prima come tecnico chimico e poi in Seminario. Nel 1958 è entrato come novizio nella Compagnia di Gesù. laureato in Filosofia, è stato nominato Arcivescovo nel ’97 e nel 2001 Cardinale sotto Giovanni paolo II. Era l’antagonista di Ratzinger al Conclave del 2005, praticamente "il primo dei non eletti" I fedeli delle varie città e  si sono dati appuntamento davanti alla televisione o alle dirette web per seguire il suo primo discorso a San Pietro, dove si è affacciato una manciata di minuti dopo le 20. «Un Papa povero». E ancora: «Si cambia!» sono i primi commenti dei giovani, in strada come sui social network. La sobrietà nei modi e l’attenzione per i poveri che contraddistinguono il "curriculum" di Bergoglio ,piacciono.

Annamaria... a dopo


"IL MARITO IN AFFITTO"

MARITO DANCE...



Al costo di 20 euro all'ora... spopola nelle famiglie

Enzo Trevisan è il primo, nella città di Mestre , ad avere aderito al servizio che funziona on line. In pochi giorni una decina di interventi per eseguire piccoli lavori in casa



Tubi che perdono, lampadine da cambiare, quadri da appendere, caldaie in blocco, e ancora, consumi da controllare e auto da revisionare, donne, niente paura, da oggi c'è qualcuno che risolverà tutti i vostri piccoli e grandi problemi di casa. Ha una buona esperienza sul campo, una certa manualità che non guasta, è gentile ed educato, ma soprattutto, quando ha finito di lavorare in casa vostra, se ne torna nella sua, dove ad aspettarlo ci sono la sua vera moglie e le due figlie. Si chiama Enzo Trevisan ed è il primo nuovo “marito in affitto” per la zona di Mestre Venezia. 47 anni, mestrino, lavora da diversi anni in una ditta che vende e installa mobili per il bagno. Idraulica e carpenteria, di conseguenza, sono il suo pane quotidiano. Circa una decina di giorni fa, ha deciso di contattare l'organizzazione di “Marito in affitto” e di dare la sua disponibilità nel tempo libero in cui non è occupato in azienda. E da poco meno di una settimana, da quando cioè il suo numero di telefono è visibile alla sezione di Venezia del sito www.maritoinaffitto.it, ha già ricevuto una decina di richieste di piccoli interventi. Un successo inaspettato: «Ho sentito parlare alcuni amici dei “mariti in affitto” e ho deciso di approfondire. Una volta presi i contatti con la sede centrale, ho capito che la disponibilità non mi avrebbe impedito di continuare a svolgere la mia attività primaria, né di fare il marito vero in casa mia. Mi sono detto, perché no? In pochi giorni, ho già svolto circa una decina di interventi, mentre altri, un po' più grossi, sono prenotati nelle prossime settimane». Come inizio, niente male. A contattare il “marito in affitto”, sono soprattutto donne, anziane sole oppure vedove e giovani studentesse. Non mancano però le telefonate da parte degli uomini, spesso poco avvezzi a maneggiare trapani e martelli o troppo impegnati fuori casa per lavoro. Il prezzo è buono, si parte da 20 euro all'ora per i lavoretti semplici, come riparare una tapparella, fissare la struttura per le tende, appendere pensili alle pareti, montare mobili e riparare piccoli danni idraulici. Più impegnativi, e su preventivo, gli interventi più complessi. E se il piccolo bricolage rimane sempre la sua specialità, il “marito in affitto” non si limita a mettere a disposizione le sue competenze fra le mura domestiche, gli si può chiedere, ad esempio, di accompagnare la nonna a una visita o in vacanza al mare o sui monti, di occuparsi della sostituzione delle gomme della macchina e già che c'è, di pensare anche al bollo e alla revisione. Lo scopo della figura del “marito in affitto”, è infatti quello di diventare il punto di riferimento per la famiglia o il singolo per tutte quelle faccende pratiche relative alla casa che a volte per mancanza di tempo, altre di competenze, finiscono per accantonarsi negli anni senza trovare mai una soluzione. «Molti piccoli problemi in casa», conclude Trevisan , «se affrontati con tempismo, permetterebbero di ridurre gli sprechi e migliorare la qualità della vita di tante persone. Presi dell'ansia per vere e proprie sciocchezze, la gente spesso finisce per contattare il professionista e spendere un mucchio di soldi per riparazioni che richiederebbero invece pochi minuti e minime conoscenze meccaniche».

fonte-la Nuova di venezia





Enzo Trevisan ha iniziato questa nuova "esperienza" lavorativa solo da qualche giorno e il suo nome è inserito, assieme a quello di tanti altri uomini come lui distribuiti su tutto il territorio nazionale. Tutti sono iscritti e dispongono di una scheda completa con i loro dati, riferimenti e prezzo per prestazione sul sito www.ilmaritoinaffitto.it, un'idea lanciata nel 2007 e che si sta diffondendo a macchia d'olio in tutta Italia.


Allora io ,di rimando, mi propongo come "moglie in affitto" ...vediamo se mi arrivano richieste...
Area Milano e dintorni .........................


 






Gif animata gratis
Contattatemi attraverso il blog...!!!!!

MOGLIE DANCE...



Annamaria... a dopo

GIA' LETTI MA SEMPRE GODIBILI




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NUN VOGGHIU’ SAPIRI PICCHI’ - ( NON VOGLIO SAPERE PERCHE’) di S:MIGLIORE

Quannu certi notti nun c’è la luna
Diventu tristi e nun sacciù picchì.
Picchì forsi c’è scuru ?
Picchì forsi c’è friddu?
No nun vogghiù sapiri picchì.

Ti ‘nni scappasti senza nà parola
Divintai tristi e nun sacciù picchì.
Picchì forsi ti purtassti lu mè cori e mi lassasti l’amuri ?
Picchì forsi ti purtasti la gioia e mi lassasti u duluri ?
No nun vogghiù sapiri picchì.

Quannu poi tornanu li stiddi e Tu si ancora luntana
Diventu sempri cchiù tristi e nun sacciù picchì.
Picchì forsi m’arristò u duluri ?
Picchì forsi m’arristò l’amuri ?
No nun vogghiù sapiri picchì.

A luna sicuramenti torna e puru Lu me cori
Ma ogni minutu diventu sempri cchiù tristi
Picchi forsi lu duluri nun si nnì và ?
Picchì forsi l’amuri resta ppì sempri ccà ?
No nun vogghiù sapiri picchì.

Restu tristi senza duluri
Restu tristi e senza l’amuri
Restu tristi senza cchiù lacrimi ne spiranza
Restu Tristi …………….. ppì sempri Tristi
Ma nun vogghiù sapiri picchì.

TRADUZIONE

QUANDO CERTE NOTTI NON C’è LA Luna
Divento triste e non so perché.
Perché forse c’è buio ?
Perché forse c’è freddo ?
No non voglio sapere perché.

Te né scappasti senza una parola
Diventai triste e non so perché.
Perché forse ti portasti e mi lasciasti l’amore ?
Perché forse ti portasti la gioia e mi lasciasti il dolore ?
No non voglio sapere perché.

Quando poi tornano le stelle e Tu sei ancora lontana
Divento sempre più triste e non so perché.
Perché forse mi restò il dolore ?
Perché forse mi restò l’amore ?
No non voglio sapere perché.

La Luna sicuramente torna e pure il mio cuore
Ma ogni minuto divento sempre più triste.
Perché forse il dolore non se ne và ?
Perché forse l’amore resta sempre qua ?
No non voglio sapere perché.

Resto triste senza dolore……..
Resto triste e senza l’amore……
Resto triste senza più lacrime né speranza……..
Resto Triste…………. Per sempre Triste.
Ma non voglio sapere perché.

TOTO'

martedì 12 marzo 2013

VELENO DEL SERPENTE ANTIDOTO PER LE MALATTIE PEGGIORI?



Il veleno del serpente come prezioso antidoto contro le malattie peggiori, a cominciare dal cancro. Questa l'idea sviluppata da un gruppo di ricercatori della “Liverpool School of Tropical Medicine” presso la Bangor University. Gli studiosi britannici, guidati dal dottor Nicholas Casewell, sono partiti da una considerazione diffusa nel mondo scientifico: le molecole del veleno del serpente, meglio note come tossine e in origine innocue, hanno qualità importanti e – se “ripulite” dagli effetti tossici sviluppati per consentire al rettile la sopravvivenza (coagulazione del sangue, blocco del sistema di segnalazione delle cellule nervose e così via) – possono trasformarsi in preziosi medicinali. Ma come superare la tossicità delle sostanze in questione? I ricercatori dell'Università di Bangor – supportati a distanza dai colleghi dell’Australian National University – hanno studiato le caratteristiche del pitone birmano e del serpente giarrettiera (Thamnophis elegans), analizzandone con attenzione le sequenze dei geni per approfondirne le diverse proprietà. 
«Capire come le tossine possano essere addomesticate in innocue proteine fisiologiche – ha spiegato il dottor Wolfgang Wüster, coautore della ricerca – può favorire lo sviluppo di nuove avanzate cure». In quest'ottica gli scienziati britannici hanno testato la conversione delle molecole tossiche allo stato innocuo originario, processo ancora da completare. «I nostri risultati dimostrano come l’evoluzione dei veleni sia un processo molto complesso – ha osservato il dottor Casewell in un comunicato riportato sulle colonne della rivista scientifica “Nature Communications” – In particolare, la ghiandola del veleno del serpente sembra essere un crogiolo d'evoluzione per nuove funzioni delle molecole: tali tossine bersagliano le stesse vie fisiologiche che i medici vorrebbero colpire per trattare patologie molto diffuse». Ecco perché il veleno del serpente potrebbe diventare un prezioso ausilio terapeutico: non solo contro il cancro, ma anche per il diabete e l'ipertensione.


Annamaria... a dopo

lunedì 11 marzo 2013

CONSIGLI UTILI


Rieccoci con i consigli utilissimi di Annamaria, la nostra amica napoletana...
 


            Se la spazzola da passare sugli abiti è diventata vecchia e non toglie più tutti i pelucchi, sostituitela con una spugnetta bagnata e ben strizzata. È utilissima per portare via la polvere e tutte le macchie leggere.
 

            Per pulire i mobili potete usare dell’olio d’oliva: cospargetene un poco sul legno, strofinate con un panno per farla assorbire e, per finire, lucidate con un panno morbido.
 

            Il salotto di pelle bianca si può pulire con uno straccetto imbevuto di latte, così come, sempre con il latte, potete smacchiare anche le borse di pelle chiara.
 

            Per un dessert per ospiti inattesi si può montare la panna, aggiungere tanti pezzi di frutta fresca matura, sistemare il composto in coppette individuali e tenerle nel freezer fino al momento di servire.
 


            Vi hanno regalato uno splendido mazzo di gladioli, immergete il gambo nel’alcool per non più di tre secondi. Se poi volete che fioriscano tutti i boccioli, stacca l’ultimo in cima.
 


Mettete via adesso le arance con cui preparare la sangria quest’estate. Lavatele, asciugatele e tagliatele a fette con tutta la buccia dopo averla ben pulita. Surgelatele in pacchetti di due o tre fette l’uno. Ai primi caldi non dovrete fare altro che aggiungerle al vino.
 


Un trattamento di gioventù per le noci vecchie: lasciatele immerse nell’acqua per una notte intera con tutto il guscio.
 

Quando v’incipriate, gonfiate le guance per permettere alla cipria di livellare le piccole rughe del viso. Per nascondere quelle che si formano attorno agli occhi, invece, cercate di rivolgere lo sguardo verso l’alto e poi passate la cipria.
 


Togliete dai limoni già spremuti la parte gialla della buccia e riducetela a listrelle sottili che disporrete su un foglio di carta di alluminio e farete seccare bene, a temperatura minima (50-60°) nel forno, naturalmente senza farle bruciare. Fatele raffreddare e macinatele finemente servendovi di un classico robot da cucina. Avrete così  ottenuto una preziosissima polvere aromatica che conserverete in un vasetto di vetro.
 

Quando mettete i getti di fiori e piante nell’acqua per fare radici, aggiungete sempre qualche chicco di riso, così facendo germoglieranno prima.
 


Abbiate l’accortezza di passare periodicamente sul pelo del lievito di birra per preservare il vostro cane dalle pulci. Inoltre, un ottimo antipulci si ottiene con un ciuffo di aghi di pino freschi sistemato sotto la coperta o il materassino del cane.
 


Ponete gli avanzi di pomodoro crudo nel surgelatore, ve ne potrete servire per realizzare minestre, umidi e stracotti. Restano molli ma non perdono il gusto.
 
Annamaria2
 

domenica 10 marzo 2013

L'angolo della poesia


Un invito alla riflessione con una poesia di Mario Andrade


 IL Tempo Prezioso Delle Persone Mature 



“Ho contato i miei anni ed ho scoperto che ho meno tempo da vivere da ora in avanti, rispetto a quanto ho vissuto finora...
 Mi sento come quel bimbo cui regalano un sacchetto di caramelle: le prime le mangia felice e in fretta, ma, quando si accorge che gliene rimangono poche, comincia a gustarle profondamente.


                                                                  



 Non ho tempo per riunioni interminabili, in cui si discutono statuti, leggi, procedimenti e regolamenti interni, sapendo che alla fine non si concluderà nulla.
 Non ho tempo per sopportare persone assurde che, oltre che per l’età anagrafica, non sono cresciute per nessun altro aspetto.
 Non ho tempo, da perdere per sciocchezze.
 Non voglio partecipare a riunioni in cui sfilano solo “EGO” gonfiati.
 Ora non sopporto i manipolatori, gli arrivisti, né gli approfittatori.
 Mi disturbano gli invidiosi, che cercano di discreditare i più capaci, per appropriarsi del loro talento e dei loro risultati.
 Detesto, se ne sono testimone, gli effetti che genera la lotta per un incarico importante.
 Le persone non discutono sui contenuti, ma solo sui títoli...
 Ho poco tempo per discutere di beni materiali o posizioni sociali.
 Amo l’ essenziale, perché la mia anima ora ha fretta…
 E con così poche caramelle nel sacchetto...
 Adesso, così solo, voglio vivere tra gli esseri umani, molto sensibili.
 Gente che sappia amare e burlarsi dell’ingenuo e dei suoi errori.
 Gente molto sicura di se stessa, che non si vanti dei suoi lussi e delle sue ricchezze.
 Gente che non si consideri eletta anzitempo.
 Gente che non sfugga alle sue responsabilità.
 Gente molto sincera che difenda la dignità umana.
 Con gente che desideri solo vivere con onestà e rettitudine.
 Perché solo l’ essenziale é ciò che fa sì che la vita valga la pena viverla.
 Voglio circondarmi di gente che sappia arrivare al cuore delle altre persone …
 Gente cui i duri colpi della vita, abbiano insegnato a crescere con dolci carezze nell’anima.
 Sí… ho fretta… per vivere con l’intensità che niente più che la maturità ci può dare.
 Non intendo sprecare neanche una sola caramella di quelle che ora mi restano nel sacchetto.
 Sono sicuro che queste caramelle saranno più squisite di quelle che ho mangiato finora.
 Il mio obiettivo, alla fine, é andar via soddisfatto e in pace con i miei cari e con la mia coscienza.




Ti auguro che anche il tuo obiettivo sia lo stesso..."