martedì 22 marzo 2016

BIMBO CONGOLESE SBARCA IN SICILIA IN GIACCA E CRAVATTA




Un bambino congolese di 3/4 anni sbarca, dopo aver affrontato il mare,  in italia in giacca e papillon. La mamma le aveva detto vestiti elegante. Ci sarà una grande festa. Su Repubblica F. Viviano spiega questa foto



Quel bimbo congolese in giacca e papillon sbarcato da una delle navi di Frontex non lo dimenticherà mai. “Avrà 3 o 4 anni e si era fatto tutta la traversata dalla Libia vestito in quel modo. La madre che lo teneva per mano gli aveva detto che sarebbe stato il viaggio più importante della sua vita, sarebbero arrivati in un paese che li avrebbe accolti con una grande festa e dunque bisognava vestirsi eleganti. Dal Congo volevano arrivare fino in America, ma non sapevano neanche dove stessero sbarcando quando sono arrivati qui”.
Di bimbi cosi il vicequestore Marica Scacco, non ne ha più visti. Da dirigente dell’ufficio immigrazione, si occupa dell’accoglienza delle migliaia di migranti che hanno ripreso a sbarcare sulle coste siciliane, quasi 5mila negli ultimi 5 giorni. E proprio a Catania, già nei prossimi giorni sarà operativo l’hotspot che il Viminale ha previsto di aggiungere a quelli di Lampedusa, Pozzallo e Trapani e un altro, di imminente apertura, a Messina.

Una sorta di gioco, come succede con il piccolo protagonista ne La Vita è bella con Benigni. Un gioco mentre si affronta l’orrore e l’enorme rischio del mare. 


E intanto oggi l'Europa ha subito un'altro attentato a Bruxelles. Come si potrebbe spiegare ad un bambino?
-Che abbiamo politici , come bambini, alle prese con i loro giocattoli?
-Che "combattono" per la propria religione , dal Dio Cristiano al Dio Mussulmano?
- Che si è sempre combattuto in nome di un'unica religione comune a molti popoli : il dio potere/denaro?
Che dirti piccolino, questi signori ignorano la sofferenza umana (in oriente e occidente) e i terribili effetti delle loro tragiche politiche. E noi, semplici cittadini, rischiamo la vita ogni giorno. 

Annamaria

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