Un po' di svago e serenità con questa simpatica lezione-sceneggiata, scritta, diretta e interpretata da Enzo & company..........
“La Parola Erotica”
Dott. Professore
Rafele Stokafis, responsabile del Reparto sessuologia e andrologia
dell’Ospedale San Gustavo di Napoli.
Corsisti:
-Ducky e Annamaria –
detta OB: coniugi
-Enzo e Annamaria –
detta AM2: coniugi
Nella Sala
Conferenze del 2° piano dell’Ospedale i quattro corsisti sono seduti nei
rispettivi banchi.
Ore 19.00
OB Finalmente riprendiamo il corso, Duc. Siamo qui di nuovo stasera. E’ bello stare di
nuovo insieme, però mi dispiace che il
nostro Prof Kemal, sta veramente male. Dicono che è scivolato giù per le scale
di casa.
DUCKY Anche a me.
Corre voce che aveva litigato con la moglie, è uscito sbattendo la porta…e…”ha pigliato ‘e
lisce” ed ha ruzzolato per le scale…in altre parole…”è scapezzato”.
AM2 Noi ci ridiamo sopra, ma non sta bene.
Speriamo che si rimetta presto.
ENZO Non stiamo mica ridendo. Comunque, fra
poco conosceremo il nuovo professore.
(Il professore fa il suo ingresso con una borsa e dei libri in mano. Saluta tutti con una
stretta di mano e poi si sistema in cattedra.)
IL PROF E’
bene che mi presenti. Signori, Stokafis…Rafele Stokafis.
OB (i
corsisti bofonchiano) Oh, per
favore… ssst… un momento, .non ho capito bene…stokafisso? Mi scusi, dottò, nel senso che sarà fisso fino alla fine del
corso? oppure…
IL PROF Sono “fisso” fino alla fine del corso e mi
chiamo Stokafis…capisco.
OB Non Stoccafisso, ma Stokafis,
professò…il nome…se uno non lo sente bene, può fare confusione.
IL PROF Signora Annamaria, è Stokafis con la cappa,
non quella del camino, ma quella dell’alfabeto.
Mia madre si innamorò di un bell’uomo
americano di Brooklyn. Il mio papà ,
appassionato della cultura giapponese, ed essendo un karateka, volle
portare mia madre in luna di miele a Kamakura . Là sono stato concepito; lui voleva
chiamarmi Ralph e mia madre Rafele, vinse mia madre. Ed eccomi qua. Chiudiamo
la parentesi personale e diamo il via alla, mi pare, la 18^ lezione.
AM2 Dottore Stokafis, nel dialetto
nostrano, Kamakura ha un significato diverso…
IL PROF Lo so, spero, parlando con rispetto, che voi
donne ve la “curate” costantemente.
ENZO Mia moglie AM2 ne ha giudiziosa cura.
Dottò, noi siamo tutti pronti.
IL PROF Molto bene. Tratteremo della “parola”, intesa come dialogo…
AM2 Qua ti voglio…OB, vuoi vedere che il
professore ce l’avrà con noi donne?
OB Non cominciamo….e ascoltiamo il
professore. Prego, Dottò!
IL PROF Come ho già detto, la “parola” intesa come
dialogo, come discorso, come tono ha un proprio fascino erotico, conosciuto fin
dall’alba dell’umanità, al punto che tutte le religioni si sono avvalse di
questo mezzo per ammaliare il popolo.
OB E’ quello che ha fatto il mio Duc con
me, mi ha ammaliato come ha detto lei,
preciso preciso.
DUCKY OB, ti prego, i fatti nostri teniamoli per
noi. Ok?
IL PROF Prego, quieti…lasciatemi continuare. Dovete
sapere che tramite la parola si convince, si esalta, si erotizza una persona…
AM2 Ecco ecco, si erotizza, eccolo qua,
prufessò, e’ lui che mi ha
erotizzato in una giornata di un’estate
calda; però …e non vi dico come…
ENZO Dottò, non la rimproverate…Annamaria cioè
AM2 , perché mi fa tenerezza, è fatta
così…impulsiva…spontanea. Ora…seguiamo la lezione.
IL PROF …si erotizza una persona, ma la si può anche
deprimere, inibire e anche moralmente…e non è un’esagerazione, uccidere. Tutti
i grandi oratori esercitano un’intensa suggestione, perché sanno impostare la
voce, il discorso, le idee. Non a caso leggiamo nel Vangelo che in principio
era il verbo…
DUCKY OB,
tu con i verbi…non hai tanta domestichezza eh?
OB Bello mio, e tu non fai una bella
figura con questa tua “domestichezza”…testa
d’uovo, si dice dimestichezza!
DUCKY L’ho fatto apposta per vedere se eri
attenta.
IL PROF Signori, per favore…che facciamo
cabaret?! Proseguo. Il “verbo” – e non
quello grammaticale - Il verbo è la
“PAROLA”. La parola è anche una chiave che apre purtroppo la camera del
SuperIo…
AM2 Dottò, nà piccola e breve spiegazione
ce la potete dare?, grazie.
IL PROF Giusto. E’ il nostro inconscio, è la parte
interiore di ognuno di noi che giudica,
controlla, critica, a volte troppo
esigente, troppo severo troppo punitivo. E’ un concetto non proprio facile da
comprendere, ma credo di avervi dato una idea, almeno credo.
OB Così ce l’hai questo inconscio…a
volte duro…esigente… controlli…eh!?
IL PROF Dovete sapere che molte persone, per lo più
di sesso femminile, s’innamorano non tanto di un determinato uomo, ma della “parola”, della sua espressione, dei suoi
concetti, per cui si potrebbe dire che l’intellettuale…
AM2 Non per presunzione…come mio marito
Enzo…
DUCKY Eh, ti pareva se non si vantava il suo
maritino!
IL PROF …per cui, ripeto, si potrebbe dire che
l’intellettuale ha una marcia in più per ammaliare una donna. “L’oratore”, cioè
la persona fornita di particolari doti,
parlando, riesce molto
efficace nel suo intendimento.
OB Sembra il mio Duckino. Che belle
espressioni.
AM2 Veramente pare più il
mio Enzo che il tuo Duchino.
IL PROF Ancora, prego…seguitemi. L’oratore, diciamo chiaramente, il LUI, grazie alle sue parole, magnifica il
discorso, perché sa colorarle con i toni
giusti: è trascinatore di folle, quando alla parola aggiunge l’azione, più o meno delittuosa,
Hitler, Mussolini, Giulio Cesare e tanti altri dominatori nulla sarebbero stati
se non avessero avuto il magico dono della parola coinvolgente, che conferiva
loro carisma.
La parola
diventa parolaccia o parolina
nell’intimità degli amanti, riuscendo ad accendere ancora di più la “fiaccolata
libidica e sentimentale”.
OB DUCKY, hai sentito….mi devi
spesso accendere “la fiaccolata” che mi
fa stare così bene…poi ne riparleremo stasera.
AM2 OB, mica solamente a te…magari
fiaccolate meno frequenti, che durano di più e con tanti sospiri, lamenti…
ENZO E meno male, ci mancherebbe pure che ti
lamentassi…e ricordati che non devo fare “tutto io”.
IL PROF …Ssst…posso proseguire? Mettetevi bene in mente che la “parola”, specialmente sussurrata, può e deve essere
“un preliminare obbligatorio assieme allo sguardo”; la parola può essere
allusivamente sessuale, buttata lì quasi per caso. Anche l’allusione, come il doppio senso, accende la libido.
OB Duchino, tesoro mio, chedè sta libido?
DUCKY Zitta, picceré, te lo dirò a casa….stanotte!
IL PROF ….ma la parola soprattutto conquista la donna
che che
è la culla dei sentimenti.
ENZO Io là ti metterei in una culla, ti
cullerei, poi ti prenderei, ti adagerei e poi…passerei all’accensione della tua
“fiaccolata libidica.
AM2 Non aspetto altro…accendimi sempre…(sottovoce) la “fiaccola”.
IL PROF Ci sono uomini che ne fanno abuso, ma
altrettante donne riescono a capire la strategia e a non farsi “accendere”.
Insomma, che vi piaccia o no, il sesso ha la sua parte nella comunicazione. È
che le strutture cerebrali degli uomini e delle donne sono diverse e ciò
influisce direttamente su come si comportano.
DUCKY Prufessò, ci fate un esempio? Grazie!
IL PROF Certo! Negli uomini le aree della parola e
della vista appaiono meno collegate tra di loro, mentre in voi donne vi è una maggiore capacità di
integrare le informazioni visibili e verbali. Chiarisco: significa che gli
uomini sono migliori nel concentrarsi sul particolare,
mentre voi donne riuscite maggiormente a cogliere una visione d’insieme.
Negli uomini i
centri dell’aggressività tendono a essere più attivi, mentre nelle donne sono i centri emotivi ad
avere più influenza. Ciò rende gli uomini più competitivi e le donne più
collaborative quando comunicano.
DUCKY Noi aggressivi e loro più emotive. Esatto?
IL PROF Sì, in linea generale, chiaramente. Ed
ancora, gli uomini e le donne percepiscono e ricevono i messaggi in modo diverso. Per esempio, la semplice frase “Mi dispiace” pronunciata
da un uomo, in genere significa “È colpa
mia e me ne assumo la responsabilità”. Ma le stesse parole dette da una donna di
solito esprimono simpatia e indicano dispiacere per ciò che è accaduto. Quindi se
una donna dice “Mi dispiace” a un uomo quando sente una storia dolorosa, l’uomo
sarà spesso portato a credere di essere esente da ogni colpa.
Cercare di
comunicare, e mi avvio a concludere, adeguatamente
è una specie di lotteria; siate consapevoli che ogni persona assorbe,
immagazzina ed elabora i messaggi in modo personale in base alle loro
preferenze individuali.
Comunicare fa
muovere le cose, ma raramente la gente si prende la briga di esprimersi
adeguatamente. Molto spesso è il modo in
cui le cose vengono espresse.
OB Vero, dottò, siamo tutti d’accordo, credo.
ENZO Sì, d’accordissimo! Continui, prof
Stokafis.
IL PROF Piccola parentesi: il vostro aspetto che sia
curato; il vostro linguaggio può distorcere il messaggio e offendere. Il nostro
stato emotivo filtra le informazioni: ne
trattiene alcune ed elimina le altre. Una parola o una frase ricevuta o
trasmessa viene trattata in modo diverso a seconda che ci sentiamo molto
nervosi o tranquilli e distaccati.
OB Eh sì, quando mi vengono i cinque minuti,
Duckino non mi deve sussurrare nulla e…
DUCKY …e non ti devo sfiorare nemmeno con un
dito,,,amici miei…Ob..è un tipo incazzoso…forse perché saltiamo una fiaccolata
libidica, come dice il professore…e lei diventa nervosetta.
IL PROF il tono della voce , il modo di dire sono più
importanti di cosa dite. Mi spiego in modo più chiaro. La voce è un mezzo
potente per guadagnarsi l’attenzione della gente e creare un’atmosfera che
incoraggi gli altri, e soprattutto il vostro partner, ad ascoltare. Per favore,
state attenti a quello che ora vi dico.
-
Altezza
e tono. La voce bassa
dà l’impressione di gravità e tende a essere presa più seriamente. Una voce
acuta o stridente fa pensare che la persona abbia perso il controllo, perciò
scegliete il livello più basso e utilizzatelo
finché non vi divenga naturale.
-
Il
ritmo della voce. Se
il vostro ritmo è troppo veloce, il vostro partner e la gente non hanno il
tempo di assorbire quello che state dicendo; se è troppo lento apparirete
noiosi.
- L’enfasi. Date un’inflessione a certe determinate
parole per dare loro importanza, ma senza esagerare.
E per ultimo, al telefono, dove non si
viene visti, due cose possono aiutare a fare un uso migliore della propria
voce. Stare in piedi, in
quanto raddrizza il corpo facilitando la respirazione e migliorando la
chiarezza della voce. Sorridere,
in quanto solleva i muscoli attorno alle corde vocali rendendo la voce calda e amichevole e se siete bravi…anche
struggente.
Siamo giunti alla fine. Cercate di
ricordare e mettere in pratica quanto vi ho detto: ne ricaverete molti più
piaceri ed emozioni.
Vi saluto tutti e ci rivediamo la prossima
settimana.
ENZO Duc,
OB, AM2…offro io un bel salto in pizzeria….anzi no…una pasticceria… che dite?
In coro tutti e tre : la migliore, quella
centrale…c’è tutto il meglio dei dolci napoletani: babà, santarose,
sfogliatelle…e poi se le nostre dame…ci stanno…a casa una fiaccolata “festiva”.
OB Approvato
all’umanità.
DUCKY OB,
marò… si dice all’unanimità.
Risata generale.
ENZO
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