sabato 29 aprile 2017

29 MAGGIO






Corre il tempo
Passa inesorabile senza mai, voltarsi
Corre verso la fine di questo ormai vecchio dì.
E all’orizzonte, L’ultimo, timido raggio di sole
Con i suoi mille colori
Dipinge come ogni sera un magico tramonto.


Così disteso sul mio freddo giaciglio
prima di addormentarmi
Il mio cuore si stringe intorno a te
Fino a perdermi nel sonno, del mio dolce pensarti.

Marco

sabato 22 aprile 2017

DIALOGO TRA IL SOLE E LA LUNA




Sole : Aspetta luna non tramontare, ti devo parlare.

Luna : hai tanto tempo per parlarmi, lo sai che nn posso aspettare, la terra si arrabbierebbe.

Sole : Aspetta, ti prego, solo una domanda, se io ti dicessi che sono innamorato cosa penseresti di me ?

Luna : Be che c’è di strano ad innamorarsi ? tutti gli uomini, prima o poi, ci cascano, hai forse paura dell’amore ?

Sole : no certo che no. E che io … io sono innamorato di Te.

Luna : Cosa ? ma tu sei pazzo… lo sai che amo la terra e ormai non posso più innamorarmi.

Sole : si sono pazzo, pazzo d’amore per Te, ti amo e da quella sera che siamo usciti insieme non riesco più a dormire.

Luna : ma allora sei davvero pazzo … Noi due non siamo mai usciti insieme, come avremmo potuto ? Sicuramente lo avrai sognato.

Sole : sognato o no quella è stata la più bella sera della mia vita; Ti amo Luna e credimi da quella sera non posso più fare a meno del tuo amore.

Luna : Basta … basta… Tu fantastichi troppo lo so sei gentile con me, sei tanto caro, sei affettuoso ma l’amore è un’altra cosa… Addio Sole, fammi andar via e smetti di sognare.

Sole : l’amore è un’altra cosa ? ma ne sei tanto certa ? è una vita che giri attorno alla terra e l’amore lo hai trovato l’amore ?

Luna : Basta ti prego,basta, non torturarmi più, ho sempre girato attorno alla terra e amore o no continuerò a girargli attorno per tutta la vita. Addio… Addio per sempre Sole.

Sole : Ma io … io non ti chiedo di lasciare la terra, ti ho chiesto solamente un po d’amore, una carezza di tanto in tanto e poi…

Luna : Basta … Basta…

Sole : ma Tu stai piangendo ? perdonami cara non volevo farti soffrire… se è cosi che vuoi, me ne vado io... Tu continua a girare attorno alla tua Terra.

Luna : No… non è questo che voglio… questa è la vita, questo è il nostro destino. Io continuerò a girare attorno alla Terra e Tu continuerai a riscaldarmi da lontano e ti dovrai accontentare di una parola gentile… di un sorriso…

Sole : di qualche lacrima…

Luna : ma ora sei Tu che stai piangendo? Addio … Addio… Addio per sempre…

Sole : Addio ? a domani Luna, a domani come sempre…


Toto' -S. Migliore

giovedì 20 aprile 2017

LE DONNE DELL’EST






Laura Boldrini
20 marzo alle ore 15:41 ·
E’ inaccettabile che in un programma televisivo le donne siano rappresentate come animali domestici di cui apprezzare mansuetudine, accondiscendenza, sottomissione.

Questa vergognosa lista – trasmessa durante la trasmissione ‘Parliamone sabato’, in onda su Rai Uno – è offensiva sicuramente nei confronti delle donne: quelle italiane che non sarebbero sufficientemente brave con i propri compagni e quelle dell’est descritte come dei peluche. Ma offende anche gli uomini, che risulterebbero esseri incapaci di relazionarsi alle donne in modo paritario.
Insomma, guardando questo programma la società sembra avere fatto un passo indietro di un secolo. Ed è ancor più grave che ciò sia avvenuto in un programma del servizio pubblico, condotto da una donna e in una fascia oraria pomeridiana. Così si rischia di vanificare i tanti sforzi che la Rai stessa sta facendo per dare un’immagine della donna dignitosa e contemporanea. Per questo mi auguro che siano fatte le dovute verifiche e siano presi adeguati provvedimenti.
Con una lista del genere non si fa altro che proporre stereotipi sorpassati da decenni: si rende la donna un oggetto, e da questo alla violenza il passo è breve. In un tempo in cui, nel nostro Paese, una donna ogni tre giorni viene ammazzata dall’uomo che dovrebbe amarla, dobbiamo impegnarci tutti per contrastare lo squallore di certe rappresentazioni e dare alle donne la dignità e il rispetto che meritano.



Merluzzi Annamaria

Vorrei dire ,cara Boldrini ,che però è un dato di fatto che molte donne dell est si prostituiscono con facilità . Che sanno adescare l uomo babbeo (soprattutto anziano ) italiano offrendo più sesso che cervello, per sistemarsi . Si fanno fare regali come cellulari, computer , vestiti, collane ,la spesa …poi chiedono anche una sistemazione con la residenza… Mai sentito che in Italia arrivino donne dell’Europa occidentale, che pur di sistemarsi si mettono anche con un vecchietto tentando magari astutamente di metterli contro le famiglie per ottenere sempre di più. Suvvia non siamo ipocriti . Io ne ho viste di donne dell est senza scrupoli e la cronaca ne è piena di molti vecchietti abbindolati.
la loro furbizia è ammirevole. Astute a far credere intelligente anche l’ uomo più imbecille. Io conosco addirittura uno che in casa teneva una lunga lista di nomi e numeri di telefono di donne dell’est (Mariunka Svetlana ,Doina ,etc ) … non sono nomi francesi, tedeschi o inglesi. A certi uomini se gli dai il sesso e li fai sentire importanti gli hai dato tutto…
Le donne dell est l hanno capito e ci marciano… non vedo offese contro di loro.

Rubamariti ? Ma quando mai . I veri uomini (mariti, fidanzati, compagni ) non rovinano un rapporto per un po’ di sesso, gli imbecilli si! (discorso a parte per un genere di maschio ,malato, come Berlusconi)


 .. E… “cu sa senti sa sona”, cara Boldrini.

Annamaria…a dopo

domenica 16 aprile 2017

BUONA PASQUA!





Cosa puoi fare per promuovere la pace nel mondoVai a casa e ama la tua famiglia. (Madre Teresa di Calcutta).


Annamaria

sabato 1 aprile 2017

BENTORNATA A CASA...





Con molto entusiasmo ho aperto questo blog, circa 8 anni fa, spronata da una persona che aveva creduto in me, alle mie qualità di poter rendere simpatico e frizzante un dialogo a distanza con vari lettori che già mi seguivano nel sito di eldy.

Pero' arriva un momento in cui la vita ti mette davanti prove drammatiche e dolorose da superare: tre mesi fa mia madre è stata colpita da ictus con conseguente caduta e frattura del femore......3 mesi di angoscia, di ansia. Tre mesi di avanti e indietro in ospedale,30 km circa.
Si, perchè la regione Lombardia è grande e non manda i pazienti in strutture vicine al proprio comune di residenza, per la riabilitazione, bensì il piu' lontano possibile. Giusto per renderci la vita piu' stressante e dispendiosa. Vabbè, lasciamo perdere...

Chissà perchè c'è sempre disponibilità al centro geriatrico di riabilitazione  P.a.t ,Pio Albergo Trivulzio, con solo 4 infermieri di turno per piu' di 60 pazienti in reparto ( e nemmeno tanto professionali) Pero', non si contano i tanti dirigenti che lo amministrano. Mah.... 

Dunque tre mesi di paura di ansia e di pianti.
Ad oggi sembra che ci sia stato un miracolo e la miglior cura, oltre a quella prestata dai medici, è stata la grande forza di volontà di farcela, di non lasciarmi.
Tutto cio' non mi ha permesso di proseguire con regolarità la pubblicazione dei post, oppure a singhiozzo.
Ora che è a casa il mio tempo è in parte assorbito alle esigenze
che si sono venute a creare per assisterla e starle vicino il piu' possibile (aiutata dall'assistente e da Viviana, la sua nipote prediletta).



E... sarà stato l'ictus ,non lo so, ma ha preteso tornando a casa, condividere con me la passione tecnologica e social. 
Ha voluto un cellulare di ultima generazione disprezzando il telefonino "amico gentile" e dunque per tenerla attiva e per sfruttare l'app del telefonino le ho creato un profilo facebook. 
Ogni giorno mi faccio dire uno dei tanti proverbi che conosce e che ricorda ( sono tanti!) e li posto nella sua pagina.

https://www.facebook.com/grazia.azzarelli.3?fref=ts

Ha stravolto la mia vita da single . Alle volte mi fa arrabbiare, alle volte me la coccolo come una bambina. Ma lei, mia madre, ha la priorità.
Ovviamente prendendomi degli spazi per uscire e fare  una passeggiata, un caffè con amiche.
Sono diventata ,oltre che figlia ,una caregiver ma non mi lamento, (casomai mi lamento, come tanti nella mia situazione, dell' assenza di altri fratelli...) non mi piango addosso ...
Anche se alle volte sono stremata dalla stanchezza so che faccio la cosa giusta...con Amore.
A presto amici lettori






P.s per gli eldyani che finalmente hanno capito come stanno veramente le cose in quell'associazione, li invito a rileggere gli articoli a loro dedicati. 

Annamaria

martedì 21 marzo 2017

PENSIONI, SCANDALO DIRITTI INESPRESSI. FINO A 300 EURO IN PIU’ SUGLI ASSEGNI



Si chiamano “Diritti inespressi” e sono nell’occhio del ciclone per la possibilità che scaturirebbe, per i pensionati italiani, di ottenere un aumento della pensione mensile.

La vicenda è stata sollevata da un articolo del 18 marzo apparso sul quotidiano “La Verità” che ha riacceso i riflettori sulla questione previsenziale che potrebbe cambiare l’importo degli assegni degli italiani.

“Una pensione su tre andrebbe alzata, ma chi ha diritto a più soldi non lo sa”, è il titolo, decisamente eloquente dell’inchiesta firmata da Alfredo Arduino sul giornale diretto da Belpietro.

“Sotto i 750 euro – si legge nell’articolo – sono previsti diritti inespressi: agevolazioni che per essere applicate devono essere richieste esplicitamente. In alcuni casi però – viene spiegato nell’articolo – l’assegno sale anche di 300 euro”.

Secondo quanto riporta il quotidiano, sarebbero 6 milioni – su 18,1 milioni di pensionati – gli italiani potenziali beneficiari del ricalcolo delle pensioni; 750 euro la soglia mensile per richiedere i diritti inespressi; 5 anni il periodo di retroattività su eventuali arretrati.

COSA SONO – I “diritti inespressi” sono la serie di agevolazioni e sgravi applicabili alle pensioni sotto i 750 euro e che, come detto, possono valere fino a 300 euro sugli assegni mensili.

Vengono definiti “inespressi” poiché, nonostante siano diritti, per essere riconosciuti vanno richiesti esplicitamente dai cittadini. In caso contrario l’assegno previdenziale rimane quello che è, nessun aumento automatico dunque.

E’ possibile però fare richiesta all’Inps e chiedere anche gli arretrati fino a 5 anni. E’ di 20 milioni di euro la cifra recuperata dal 2013 ad oggi grazie ai ricalcoli delle pensioni, su questo oggi punta i riflettori il quotidiano La Verità diretto da Maurizio Belpietro. Tutte le informazioni sui “diritti inespressi” sul sito istituzionale www.inps.it, per avviare l’iter per la richiesta collegarsi alla pagina personale “cedolino pensione e servizi collegati”.

Fonte: La Verità (ed. cartacea – 18 marzo 2017)

Annamaria


sabato 18 marzo 2017

PASQUA 2017


Con la primavera c’è una fantastica atmosfera 
per festeggiare la Pasqua, le colline sono in fiore,
nell’aria si sentono i profumi, la natura si è risvegliata, tutto bello da ammirare.
Il sole fa sentire il suo calore, la sua luce ci illumini per essere rispettosi della terra, con le nostre azioni,
che è la nostra bella casa, dei nostri figli e delle future generazioni..
la colomba con il suo rametto d’olivo, ci aiuti a costruire nella vita vittorie che ci uniscono, nella solidarietà,
il vento spazzi via l’indifferenza per far prevalere l’impegno, di una cultura di pace, importante priorità.

La Pasqua illumini gli scienziati nelle loro ricerche e invenzioni, per costruire e trovare,
strategie per portare la pace in tutto il mondo, questa sarebbe l’arma vincente da progettare.

Vorrei una Pasqua, dove buttiamo via tutte le armi di distruzione, per ricominciare tutti ad amare,
le persone, i fratelli, il diverso, il vicino, sarebbe la più bella cosa da fare.

Ci vorrebbe una bella Pasqua creativa, che ci tenga allenati a essere campioni di vita, da valorizzare,
che è il bene più prezioso che abbiamo, il valore che nella nostra mente è da coltivare.
La mente funziona bene se è come il paracadute che si apre, allora si potrà scoprire il valore della diversità,
l’apertura ci fa vedere le meraviglie delle persone, la bellezza delle sue splendide qualità.

Vorrei una Pasqua luminosa, che ci dia la forza, per prendere coscienza delle persone più deboli, da aiutare,
i vecchi, i bambini, gli ammalati, i diversamente abili, gli immigrati, hanno la dignità da salvaguardare.
In questa felice Pasqua, ci vorrebbe che lo specchio diventasse magico e speciale,
quando ognuno va a specchiarsi ci sia la sorpresa , di vedere dentro, chi ha fame, chi soffre, che sta male.
Sarebbe una Pasqua di una bella riflessione, perché quello che si vedrebbe nello specchio,
potrebbe essere ognuno di noi.

Vorrei una Pasqua d’impegno, per saper ascoltare i più bisognosi, aiutare, condividere con tanta umanità,
soprattutto per guardare oltre il buio dei muri dell’egoismo, e a vedere la splendida luce della solidarietà.

La gioia della Pasqua, ci avvolga tutti in un grande e caloroso abbraccio, trasmetta serenità in ogni cuore,
porti a tutta l’umanità, pace, giustizia sociale, amicizia, amore e il bel sogno di un mondo migliore.

Francesco Lena 



venerdì 10 marzo 2017

IRLANDA, CONFERMATA LA PRESENZA DI 800 BAMBINI SEPOLTI NELL'ISTITUTO DELLE SUORE DI TUAM

3/03/2017- Orrore nell'isola di Smeraldo: in un ex orfanotrofio religioso è stata ritrovata una fossa comune con trecento corpi di bimbi sepolti senza registrazione







Chiesa e scandali. In Irlanda le vittime delle “Maddalene” chiedono i danni.



Tra i tanti scheletri nell’armadio di cui la Santa e Immacolata Chiesa Cattolica dovrebbe render conto c’è quello delle “Maddalene” irlandesi, caso recentemente ritornato in primo piano con la divulgazione di un rapporto di una commissione d’inchiesta voluta dal governo dell’Irlanda. 



Nel 2011 – spiega Cronache Laiche - il Comitato contro le torture dell'Onu aveva richiesto al governo irlandese di avviare un'indagine sul trattamento subito da migliaia di donne e ragazze. Secondo le stime, oltre 30 mila donne sono passate dalle lavanderie dove dovevano lavare vestiti e biancheria dell'esercito irlandese senza alcuna retribuzione. Il rapporto è stato voluto dal senatore Martin McAleese, marito della precedente presidente della Repubblica Mary McAlee.



Sono più di 30 mila le donne che, dal 1922 fino al 1996 hanno vissuto una parte della loro vita nelle cosiddette "Maddalene", lavanderie gestite da quattro ordini religiosi irlandesi che oggi sono finalmente al centro di un'inchiesta del Comitato contro le torture dell'Onu. Queste donne, di fatto internate e costrette al lavoro pesantissimo della lavanderia manuale, subivano violenze psicologiche, fisiche, sessuali.  I nomi degli ordini religiosi sono rassicuranti: The Sisters of Mercy, The Sisters of Charity, The Good Shepherd Sisters, The Sisters of Our Lady of Charity, ma molto meno rassicurante è ciò che è stato denunciato, in merito alle "pratiche" di correzione che in questi luoghi si attuavano.



Il primo dato sconcertante, alla base del funzionamento stesso delle lavanderie, è il motivo che portava tante donne a lavorare in quei luoghi. Le Maddalene si reggevano su una struttura organizzativa ibrida rappresentando al contempo un luogo di espiazione e correzione (che non sono la stessa cosa) e dall'altro un luogo di profitto. E proprio la combinazione di queste due logiche confliggenti ha trasformato questi istituti in luoghi di tortura e umiliazione, di potere e sottomissione, di distorsione della realtà ed etichettamento sociale. Le donne "perdute" d'Irlanda (originariamente le prostitute) sono poi diventate tutte quelle che non rientravano agilmente nella definizione di donna delle famiglie cattoliche osservanti. Oltre alle madri nubili, la cui vergogna doveva essere nascosta entro le mura - separata dal mondo per tutelare la dignità della famiglia di appartenenza - furono internate povere, piccole ladre ma anche (più semplicemente, più terribilmente), ragazze esuberanti, troppo belle o troppo autonome e pensanti, eversive rispetto all'ordine costituito.  Quello che fino a qualche anno fa era invisibile oggi è un fatto pubblico, ciò di cui fino a poco tempo fa nulla si sapeva diventa un terreno di rivendicazione. Se ne è occupato Peter Mullan nel 2002 con il suo straordinario film di denuncia e altri dopo di lui (ultimo Stephen Frears )  contribuendo così a mettere in moto un meccanismo virtuoso che ha portato alla possibilità di esercitare pressione sulle istituzioni in modo che nulla di tutto ciò possa mai ripetersi.




Ispirato a questa vicenda nel 2002 il regista Peter Mullan aveva realizzato il film “Magdalene”, film accusato dalla stampa di area cattolica di presentare una visione distorta e di essere “offensivo” per ogni buon cattolico. Ora invece la verità è stata appurata e lo stesso governo irlandese chiede ufficialmente scusa per la vergognosa pagina delle Maddalene, con donne schiavizzate e sfruttate. La Chiesa Cattolica invece ancora non ha presentato alcuna scusa pubblica per questa vergogonosa vicenda.
-Il cannocchiale- 




Annamaria...a dopo


giovedì 9 marzo 2017

COACH DELLE ABITUDINI




Molti commettono l'errore di partire solo quando hanno tutte le risorse a disposizione. "Non ho i 50.000 euro per aprire il negozio!" e rimangono eternamente fermi. Il perseverante comincia, perché sa che il viaggio è lungo. Comincia da più indietro, comincia a fare esperienza, comincia con meno. Quello che non vedi come "potere" al momento non è "non potere". E' potenziale. Una volta definito l'obiettivo finale, la tua preoccupazione è quella di raggiungere un obiettivo a 30 giorni. Alla fine di quei 30 giorni sarai una persona diversa. Con un po' più di potere, in grado di fare il secondo passo verso il tuo sogno.

Lorenzo

mercoledì 8 marzo 2017

FESTA INTERNAZIONALE DELLA DONNA 2017


L'origine del mondo (Courbet) - L'origine della guerra (Orlan)

Diciamo la verità : le donne non sono tutte martiri votate alla santità, maternità e devozione, ci sono anche le donne stronze e le madri che abbandonano e uccidono i figli, le donne che ricattano e umiliano i propri uomini, le donne che una volta al potere ne abusano e sono peggio dei maschi, le amiche che ti sparlano alle spalle, che ti tradiscono, che ti fregano il marito ,il fidanzato, le bullette che picchiano etc...a tutte queste femmine non auguro niente. Gli auguri vanno alle donne vere, che lottano ogni giorno, che amano, libere ed indipendenti.


Ma poi penso anche che se esiste la festa della donna, se è vero che c'è o ci dovrebbe essere la parità tra i sessi perchè non c'è anche la festa dell'uomo? Quanti operai sono morti in passato tragicamente sul posto di lavoro?


Dunque la tanta parità che si mira ad ostentare, esiste? La donna, come l'uomo, vanno valutati in maniera indistinta ed in base esclusivamente a competenze e meriti. 

Annamaria


lunedì 6 marzo 2017

SOCIALIZZARE IN PALESTRA



La palestra , per molti, oltre ad essere un luogo dove migliorare postura e aspetto fisico è anche un modo di allargare la propria cerchia di amicizie.



Noi persone  siamo animali sociali che con la comunicazione e le relazioni umane nutriamo l'anima.
Detto questo c'è anche da considerare che ci sono anche quelli che si concentrano solo sugli esercizi e categoricamente non vogliono essere disturbate. Non amano il chiacchiericcio.
Queste sono le persone che ritengo poco elastiche... 
Molti, invece e menomale sperano di socializzare, magari prima degli allenamenti (al bar) altri mentre svolgono le attività ma anche al termine degli esercizi.





Frequentando nei medesimi orari  è dunque facile incontrare sempre le stesse persone e non occorrono particolari strategie per farsi dei nuovi amici , rompendo il ghiaccio, con un semplice "ciao". 

Annamaria


sabato 4 marzo 2017

E SE DIO FOSSE UNA DONNA?




E se Dio fosse una donna?
si chiede Juan senza immutarsi,
guarda, guarda, se Dio fosse donna
e’ possibile che gnostici ed atei
ci diremmo no con la testa 
e diremmo si con le viscere.
Forse ci avvicineremmo alla sua divina nudita’
per baciare i suoi piedi non di bronzo,
il suo pube non di pietra,
le sue tette non di marmo,
le sue labbra non di gesso.
Se Dio fosse donna l’abbracceremmo
per strapparla dalla sua lontananza
e non ci sarebbe da giurare
fino a che la morte ci separi
giacche’ sarebbe immortale per antonomasia
e invece di trasmetterci Aids o panico
ci contagerebbe la sua immortalita’.
Se Dio fosse donna non si installerebbe
lontana nel regno dei cieli,
ma ci aspetterebbe nel vestibolo dell’inferno,
con le sue braccia non chiuse,
la sua rosa non di plastico
e il suo amore non di angeli.
Ah, mio Dio, mio Dio
se per sempre e da sempre
fossi una donna
che bello scandalo sarebbe,
che felice, splendida, impossibile,
prodigiosa bestemmia.
Mario Benedetti




Penso già all’8 marzo che si avvicina e a tutti i discorsi che sentiremo , come ogni anno, per celebrare questa giornata.
Da parte mia desidero celebrarlo , attraverso il blog, con un messaggio preso dal web che, io donna, dedico a voi uomini. 



Un uomo era stanco ed arrabbiato di lavorare tutto il giorno, mentre sua moglie stava beatamente a casa. Così un giorno si mise a pregare: “Caro signore, io mi sacrifico tutto il giorno a lavorare, mentre mia moglie sta tranquilla in casa. Voglio che sappia quello che passo ogni giorno, ti chiedo di scambiare il mio corpo con il suo”.
Dio, in tutta la sua saggezza, gli concesse il desiderio. La mattina successiva, il desiderio era stato esaudito. Così entrambi iniziarono la loro giornata, ma con ruoli invertiti.
La moglie uscì la mattina presto per andare a lavoro, mentre l’uomo iniziò le faccende di casa:
• Preparare la colazione il compagno e per “lei”.
• Svegliare i bambini, lavarli e prepararli.
• Preparare la colazione per i bambini.
• Accompagnare i bambini a scuola.
• Far partire la lavatrice.
• Passare alle poste per sbrigare alcune cose.
• Fare la spesa.
• Sistemare la spesa.
• Sistemare i letti.
Sta per arrivare ora di pranzo quindi bisogna affrettarsi a fare le ultime faccende:
• Fare il bucato.
• Passare l’aspirapolvere e lo straccio.
• Correre a scuola a prendere i bambini.
• Preparare il pranzo.
• Aiutare i bambini con i compiti.
• Preparare la merdenda.
• Stirare il bucato.
Il pomeriggio è già finito e sta arrivando la cena:
• Pelare le patate ed impanare il pollo.
• Dopo cena si devono lavare i piatti e le padelle.
• Fare il bagno ai bambini e farli coricare.
Dopo tutto questo sono già le 22 e l’uomo, nel corpo della donna, è stanchissimo. Ma prima di dormire c’è l’ultimo dovere coniugale da esaudire nei confronti del partner: Fare L’Amore.
Il mattino seguente l’uomo ancora esausto, prega nuovamente:
“Oh mio signore, non so cosa ho pensato! Mi sono totalmente sbagliato, non dovevo invidiare mia moglie che sta a casa. Fa comunque tantissime cose, non è vero che non fa niente. Ti prego, fammi rientrare nel mio corpo! Amen.”
Dio, nella sua infinita saggezza, risponde prontamente all’uomo:
“Figlio mio, quindi hai imparato la lezione! Certo che ti farò tornare nel tuo corpo, ma devi aspettare 9 mesi… Ieri sera sei rimasto INCINTA!”


Aggiungo anche un pensiero della grande ORIANA FALLACI che puo' piacere o meno ma nessuna come lei ha saputo sondare il mondo.



Da “Lettera a un bambino mai nato”: Avrai tante cose da intraprendere se nascerai donna. Per incominciare, avrai da batterti per sostenere che se Dio esistesse potrebbe anche essere una vecchia coi capelli bianchi o una bella ragazza. Poi avrai da batterti per spiegare che il peccato non nacque il giorno che Eva colse la mela: quel giorno nacque una splendida virtù chiamata disobbedienza. 
Infine avrai da batterti per dimostrare che dentro al tuo corpo liscio e rotondo c’è un’intelligenza che chiede di essere ascoltata.




Concludo con un pensiero di Miguel de Cervantes "La donna è di vetro, e quindi non si deve far la prova se si possa rompere o no, perché tutto può essere. Ma è più facile che si rompa, e quindi sarebbe una pazzia esporre al rischio di rompersi ciò che, dopo, non si può più accomodare. 



Dedico questo post a tutte le donne vittime del femminicidio. Ultima , uccisa alla rambo dal marito,  Federica Madau di 32 anni ,mamma di tre figlie.


Federica Marau

Annamaria



martedì 28 febbraio 2017

MARIO GIORDANO, IL VAMPIRO








Vorrei ricordare a Mario Giordano che queste cose si sanno da tempo. Dovrebbe scrivere un libro sui rimedi.
Sa molto bene che non sara' il suo libro a far cambiare le cose. Sarebbero 20 euro in piu' spesi per incazzarci maggiormente.
Poi, ognuno è libero di spendere il proprio denaro come gli pare!

La causa del libro è giusta ma io preferisco i fatti che diano  un aiuto concreto: ho conosciuto un 50enne che nonostante abbia già accumulato 30 anni di contributi lavorativi dovrà aspettare ancora un decennio per la pensione.
Ci aiutiamo fra poveri.
Siamo stufi di voi giornalisti, delle vostre partecipazioni nei salotti televisivi per dirci cio' che già sappiamo. Lui poi che va dalla D'Urso la Michela Santoro di mediaset ...

Lettori, vi invito a non comprarlo, considerando che Mondadori è della famiglia Berlusconi e Mario Giordano lavora per loro. Li fate arrichire e basta. Mi associo a quanto detto da Mughini...




GIORDANO? UN CIALTRONE A BUSTA PAGA DI BERLUSCONI.


Vampiri
Mario Giordano
Mondadori
€ 18,50


Accontentatevi di questo mio breve articolo...agratisssssssss, riportato da TGcom24 (sempre Mediaset) che aggiunge poco o nulla a tutto cio' che ormai sappiamo.

Vitalizi ai parenti e benefici milionari in "Vampiri", la nuova inchiesta di Mario Giordano sulle pensioni d'oro
"Si può andare in pensione ancora oggi a 55 anni con 5.000 euro al mese? Si può riscuotere un assegno per 66 anni pur avendo lavorato soltanto 3 anni? Si può ricevere un vitalizio da 1.317.805 euro intascando pure il sussidio di disoccupazione? Si possono cumulare tre pensioni ed essere nominati presidente delle Autostrade? Ma certo, che si può: basta appartenere a una delle fortunate categorie che mese dopo mese continuano a prosciugare le nostre tasche e il futuro del Paese". La nuova inchiesta del direttore del Tg4 Mario Giordano, "Vampiri" (Mondadori), rivela che negli ultimi anni i privilegi si sono moltiplicati: per i politici, ma anche per i giornalisti, per i 17.318 sindacalisti, per banchieri, magistrati, alti papaveri e prelati. Tante le storie denunciate in quest'ultimo libro, "dedicato ad Aurora B., 27 anni, parrucchiera a Pisa: secondo i calcoli dell'Inps, dovrà andare in pensione il 1° marzo 2064, quando avrà lavorato 58 anni. Percepirà meno di 1.000 euro netti al mese".
"Pensare che il Paese di Aurora - è la riflessione di Giordano - possa continuare a pagare la pensione a vedove di parlamentari che non hanno fatto nemmeno un'ora in aula; o alla figlia di un deputato monarchico in carica dal 1947 al 1951; o a un ex consigliere regionale della Calabria che prende 7.490 euro da quando aveva 44 anni e adesso è in carcere con gravissime accuse, è uno scandalo che non si può accettare. Anche perché, come questo libro vi svelerà, Aurora B. e gli altri non assistono solo all'ingiustizia: la pagano di tasca propria. Infatti, con i loro soldi stanno finanziando i privilegi dei nababbi. Sembra assurdo, ma è così. E per questo i folli vitalizi non sono un diritto, ma un furto. Un furto di equità e di futuro, che si ripete ogni giorno e diventa sempre meno accettabile. Bisogna impedirlo. Tutto qui".

Il consigliere regionale che prende un milione e 600.000 euro Un milione e 600.000 euro. Anzi, per essere esatti: un milione 636.000 e 905 euro lordi. È il vitalizio d’oro incassato, tutto in una volta, da Claudio Lavoyer, ex consigliere della Valle d’Aosta. Sessantacinque anni, architetto, originario di Chambave, esponente della Fédération Autonomiste, gruppo che ha le radici nella vecchia Democrazia cristiana, è stato in Regione per 25 anni, ricoprendo più volte anche il ruolo di assessore. Quando nel 2013 è stato costretto a lasciare, ha scelto di incassare il vitalizio in un’unica soluzione. E così è saltata fuori quella cifra, la più alta che sia mai stata pagata nella storia dei vitalizi italiani, dove pure gli esempi di generosità non mancano certo. Meglio del gratta e vinci, si capisce. E pensare che la carriera politica di Lavoyer non è certo priva di ombre. Quando era assessore al Turismo venne condannato in primo grado per truffa ai danni della Regione, in un’inchiesta sui ritiri delle squadre di calcio. Insieme a lui venne condannata anche la compagna (pure lei in politica). La vicenda si è chiusa con la prescrizione. Nel 2012 fu costretto a dimettersi dalla carica di assessore alle Finanze in seguito agli accertamenti della Banca d’Italia, che aveva scoperto sul suo conto corrente movimenti anomali per 40 milioni di euro. Nel 2016 è finito sotto processo per le spese pazze della Regione e per il fallimento del Pala Gagliardi (danno erariale di 416.000 euro), insieme ad altri esponenti della politica locale. 


Lavoyer

A tutto ciò si aggiunge anche una sospensione della patente di alcuni anni fa perché l’allora assessore Lavoyer era stato trovato positivo al test dell’alcol. L’episodio non può che far riflettere: non saranno mica stati ubriachi anche i consiglieri regionali che hanno dato il via libera a certi vitalizi? È stato fatto loro l’alcol test? In Val d’Aosta, in effetti, vanno le pensioni ad alta gradazione: 1.202.606 euro lordi all’ex assessore dell’Union Valdôtaine, Gino Agnesod; 1.136.990 euro lordi al veterinario Franco Vallet, pure lui dell’Union Valdôtaine. E soprattutto quasi 1 milione di euro (995.386 lordi per l’esattezza) all’imperatore Augusto, al secolo Augusto Rollandin, 68 anni, di Brusson, uno che regna incontrastato sulla Valle da trent’anni. E che nel 2014 è stato eletto presidente per la sesta volta. Anche la carriera del presidente Rollandin, per la verità, non è immune da qualche macchia. Condannato in via definitiva una prima volta nel 1994 per una vicenda di appalti, viene poi messo sotto accusa per alcuni finanziamenti a società nelle quali risultava socio occulto. Reato prescritto in sede penale, ma non in sede contabile: la Corte dei Conti lo ha condannato a risarcire alla Regione 480.000 euro. Teoricamente questo debito e questa condanna gli avrebbero impedito la ricandidatura nel 2014. Ma sapete che ha fatto Rollandin? Semplice: ha usato i soldi del vitalizio per saldare i suoi debiti. Dunque riassumendo: c’è un presidente regionale in carica che incassa 1 milione di euro di vitalizio, e poi usa i soldi della Regione per pagare il conto alla Regione e tornare a governare la Regione. In pratica: noi paghiamo, lui comanda. Non a caso lo chiamano l’Imperatore. In effetti: sbagliando s’impera.

Due anni in Senato, 56 anni di vitalizio ai parenti Ma la reversibilità, va detto, non è una prerogativa solo della Sicilia. Anzi. È prevista un po’ dappertutto. A partire dalle Camere nazionali. Ne godono oggi, infatti, i parenti di 1.076 ex parlamentari (642 ex deputati e 434 ex senatori). I loro nomi, perlopiù, sono ignoti: a parte le nostre tasche, non li conosce nessuno. Per esempio, avete mai sentito parlare dell’avvocato molisano Giovanni Ciampitti? Nato nel 1877, anno in cui Giosuè Carducci pubblicava le Odi barbare e la regina Vittoria veniva proclama imperatrice d’India, è stato prima all’Assemblea costituente e poi senatore fino al 1953. Da quel momento ha incominciato a incassare: nel 1967, poi, cioè dopo la sua morte, il vitalizio è passato ai legittimi eredi, i quali lo riscuotono allegramente ancora oggi. Sessantaquattro anni dopo. Sessantaquattro anni di vitalizio vi possono bastare? Voi direte: era un padre costituente. E va bene. Attilio Venudo, invece, non era un padre costituente: era soltanto un preside delle scuole medie, parlamentare dc per appena 4 anni: eletto nel 1959, è morto, mentre era in carica, nel 1963. Ma tanto è bastato per far scaturire un vitalizio che ancora oggi scorre nelle tasche degli eredi, per un totale di 54 anni consecutivi di reversibilità. Cinquantaquattro anni di vitalizio per 4 anni di lavoro (lavoro: si fa per dire): non male, no? Eppure non è nemmeno un record. C’è infatti un vitalizio reversibile che al Senato dura da 56 anni per appena due anni e mezzo di lavoro (lavoro: si fa per dire): è quello di Francesco Primerano, calabrese di Sambiase (Catanzaro), comunista, eletto nel 1958 e deceduto il 23 gennaio 1961, all’età di 46 anni. Ai suoi cari ha lasciato sicuramente un dolore infinito. Ma, da allora, è infinito anche il vitalizio… Che ci volete fare? Hanno passato anni a dirci «il vitalizio non è una pensione», «sbagliate a considerare il vitalizio come una pensione», «non confondete il vitalizio con la pensione». Ma se uno va a vedere come funziona il vitalizio scopre che, invece, sono proprio loro (che l’hanno inventato) a trattarlo da pensione, a tutti gli effetti. Con tutti i requisiti tipici. A cominciare, per l’appunto, dalla reversibilità estesa in ogni dove e in ogni come. E infatti del vitalizio reversibile oggi usufruiscono, oltre che i parenti dei citati 1076 defunti parlamentari, anche i parenti di 61 ex consiglieri lombardi, di 49 ex consiglieri pugliesi, di 42 ex consiglieri toscani, di 22 ex consiglieri della Basilicata, di 30 ex consiglieri del Molise, di 34 ex consiglieri dell’Abruzzo, di 25 ex consiglieri della Valle d’Aosta, di 57 ex consiglieri della Campania… In Campania, per altro, nel luglio 2016 è stata avanzata una proposta per abolirli. «Se per il vitalizio i cittadini s’infuriano, figuriamoci per la reversibilità » ha scritto «Il Mattino» nel dare conto dell’iniziativa. La quale, però, è stata immediatamente affossata al grido di «difendiamo la memoria dei consiglieri defunti». In effetti: difendiamo la loro memoria. E se non tutti hanno lasciato un buon ricordo nel Paese, pazienza: l’importante è che abbiano lasciato il vitalizio ai loro cari. Prendete il caso di Carmine Mensorio, medico chirurgo, ordinario di anatomia e potente direttore dell’Isef di Napoli, il più votato nella Dc alle regionali del 1975, poi eletto in Parlamento a partire dal 1979. Nella stagione di Tangentopoli Mensorio fu accusato di legami con la camorra e per questo, il 16 agosto 1996, si buttò da una nave che lo stava riportando a casa dalla Grecia. «Griderò la mia innocenza anche davanti a Dio» scrisse sul biglietto d’addio. Era davvero innocente? Vittima della malagiustizia? Finito ingiustamente nel violento tritacarne di quel periodo? Può essere. Ma quello che è sicuro è che da allora, cioè da 21 anni, i suoi familiari incassano non una ma ben due pensioni di reversibilità: quella pagata ogni mese dal Senato e quella pagata ogni mese dalla Regione Campania (2000 euro lordi). Ha senso che esista un doppio vitalizio reversibile? Ha senso pagarlo per 21 anni? A me sembra di no. Non ha senso, nemmeno nel caso in cui la persona morta abbia subìto la più grave ingiustizia che si possa immaginare. Perché, è chiaro: se qualcuno ha sbagliato ad accusare Mensorio o a metterlo alla berlina, provocando così il suo suicidio, deve pagare caro. Ma deve pagare lui, magistrato o giornalista che sia. Non noi, per 21 anni e ancora di più. In Lombardia spicca, invece, il caso di Giampiero Svevo. Oggi è un signore ottantenne, che vive a Monza e si dedica ad attività benefiche, fondazioni e onlus, e che, per questo, merita tutto il nostro rispetto. Ma la domanda resta: è accettabile che da 7 anni, cioè dalla morte della moglie, questo signore possa incassare non uno ma ben due vitalizi di reversibilità? Uno lo paga la Regione Lombardia (circa 1700 euro al mese), uno ancor più sostanzioso il Senato. Il signor Giampiero aveva iniziato a fare politica da giovane, insieme a una ragazza, che divenne poi sua moglie. Siccome capì che quella ragazza, politicamente parlando, era più brava di lui, il signor Giampiero si ritirò e le lasciò la strada libera. Lei per ringraziarlo prese anche il suo cognome e divenne piuttosto nota come Maria Paola Colombo Svevo. Molti la ricorderanno: fu consigliere regionale, poi assessore, poi senatrice per tre legislature, poi deputata europea. Una carriera brillante, dalla quale sono scaturiti i due vitalizi, che dopo la sua morte sono diventati, per l’appunto, due vitalizi con reversibilità a vantaggio del signor Giampiero. Ma è giusto? Va detto che, nel frattempo, quest’ultimo non ha rinunciato a nulla in campo professionale. Anzi, ha fatto una carriera brillante nel settore assicurativo: è stato amministratore delegato, direttore generale, consigliere di diverse società, ha guadagnato giusti stipendi, ha versato adeguati contributi e dunque ha maturato, come tutti, una legittima pensione. E allora per quale diavolo di motivo deve avere in più altri due vitalizi? Solo perché è stato sposato con una parlamentare? E perché chi sposa una parlamentare deve essere avvantaggiato rispetto a chi ha sposato un’operaia o un’impiegata?




Mario Giordano, la Maria De Filippi del giornalismo targato Mediaset e Mondadori. Con una vocina lui e con il vocione lei ma con la stessa causa (farci piangere e/o incazzarci) e loro riempirsi di soldi a palate.
Scrisse su Libero qualche anno fa ,Giordano:

«Da una parte c’è tutto quello che piace alla gente che si piace.   Dall’altra c’è la gente vera, che magari non veste Prada, perché non può permetterselo, che sogna con Amici e piange con C’è posta per te, che preferisce i sentimenti di Baaria ai film iraniani, le risate dei Vanzina alle masturbazioni pseudointellettuali di Citto Maselli. […] Gente così, gente normale, che se dici ‘profumo’ pensa al dopobarba, non all’Unicredit. Gente che potrebbe disturbare le alte meditazioni di Adornato e Umberto Eco.»
Insomma, eccola l’Italia che piace a Mario Giordano, quella che fa comodo (all'epoca) a Berlusconi: un’Italia di coglioni e di ignoranti


Annamaria