martedì 25 settembre 2018

POESIA IN PILLOLE














Su le ali dei giorni è volato amore,
su luoghi del canto ramingo dei ricordi,
ti sei perduta dentro una lacrima di tristezza amica,
nel fondo di questa vita dove scende una parola di una antica pena.

Gu







sabato 22 settembre 2018

IN GIRO ME NE VO' PER LA CITTA' - STARBUCKS A MILANO



ESPRESSO, FORNO A LEGNA E DESIGN






Il 6 settembre anche in Italia è sbarcato Starbucks.
Un tributo alla cultura italiana del caffè: così la definiscono in casa Starbucks la new entry di piazza Cordusio, finalmente svelata. E’ la cultura dell’espresso che ha ispirato Howard Schultz 35 anni fa nella creazione della Starbucks Experience, inaugurata nell’ex Palazzo delle Poste con 2.300 metri quadri che rappresentano il debutto del brand americano in Italia. Cosa troverete al suo interno? Ecco qualche anteprima e qualche dettaglio della visita! 




Si tratta della terza roastery nel mondo (e sarà aperta tutti i giorni dalle 7 alle 22), dopo Seattle, che ha aperto nel 2014, e Shanghai, arrivata l’anno scorso. La sede milanese proporrà anche la Premium Reserve Experience con caffè Arabica con torrefazione locale, e proveniente da 30 paesi. E naturalmente, come annunciato, la parte food è a cura di Princi: con pane artigianale, dolci e menù colazione. Il forno a legna che troverete nello Starbucks Milano è stato costruito direttamente qui. Il design del grande locale porta la firma di Liz Muller, chief design officer di Starbucks.

Italiana è invece la mano artigiana di Solari, che ha disegnato la la lavagna verde della Roastery, la torrefazione: qui si potranno leggere i nomi delle varietà di caffè disponibili.
E la torrefazione diventa parte dell’esperienza: nella grande sala infatti campeggia un impianto a vista. Dai sacchi di iuta i chicchi di caffè viaggeranno attraverso dei tubi di rame che troverete anche sospesi sopra la testa, per poi finire nei silos pronti per il bar.


Ma non troverete solo caffè allo Starbucks Milano: salendo la scalinata che porta al mezzanino c’è l’Arriviamo Bar, ispirato proprio alla tradizione italiana dell’aperitivo, che proporrà cocktail a cominciare dall’Aperol Spritz e dal Negroni, ma anche creazioni artigianali, alcune delle quali, naturalmente, a base di caffè.

E infine una curiosità per gli amanti della tecnologia: grazie a un’app di realtà aumentata i visitatori potranno scoprire di più sui caffè della Starbucks Reserve, il processo di torrefazione e la compagnia.

Starbucks aprirà anche a Malpensa Terminal 1 e il secondo store italiano cerca personale: recruiting day (selezione del personale) il 26 e 27 Settembre. L’annuncio arriva da Aeroporti Lombardi ma le voci circolavano da tempo, già dall’inizio dell’estate.



I requisiti sono aver voglia di lavorare in un team affiatato ed entusiasmo per il brand,  ma non mancano, tra le abilità richieste, la voglia di offrire ad ogni cliente una customer Experience indimenticabile.


Per tutte le informazioni necessarie, inviare il curriculum e partecipare al recruiting day del 26-27 settembre, cliccare qui

Inoltre, ma non è ancora confermato, vi sarebbero trattative in corso per un quarto esercizio in quel di piazza San Fedele, al posto delle vetrine della sede del Credito Artigiano. Una sfida tra distributori di caffè, in quanto nella stessa piazza è già presente Lavazza e nelle vicinanze vi è una boutique Nespresso, in piazza Liberty, e un Illy, in via Montenapoleone.



Ci si aspetta portino anche nuove opportunità di lavoro: 350 sono i posti annunciati al momento in Italia. Speriamo abbia successo l'iniziativa di questo colosso americano. Senza  frappuccino venderà? Un caffè espresso costa 1.80, un cappuccino 4.50 ma sembra che sia già partita una denuncia. Il listino prezzi non è piaciuto al Codacons che ha fatto già un esposto. 

Annamaria 


domenica 9 settembre 2018

CONSIGLI UTILI





Già letti ma sempre utili da ricordare.


Annamaria 2


OGNI MATTINA … UNA SANA ABITUDINE

            Al mattino capita quasi a tutti: suona la sveglia, giù dal letto di corsa, una doccia e poi di corsa al lavoro. E la colazione? Si salta oppure si trangugia in fretta un cappuccino o un caffè al bar, “tanto fa lo stesso e si perde anche qualche chilo”. Niente  di più sbagliato. Vediamo come rimediare.
            La prima cosa da fare è suddividere le calorie nell’arco dei pasti: con la colazione in particolare si dovrebbe assumere il 20-25% dell’intero fabbisogno calorico nella giornata. Una corretta prima colazione dovrebbe comprendere latte o yogurt, cereali, biscotti o altri prodotti da forno o fette biscottate o pane con aggiunta di miele o marmellata nonché frutta.


 A completamento della prima colazione, infine, non devono mancare nella giusta quantità, bevande non troppo zuccherate (acqua, spremute, frullati, tè, caffè) ancora più in previsione dello svolgimento di un’attività sportiva nel corso della mattinata.
            La colazione fa ingrassare? Un falso mito. Abolire la prima colazione non dà alcun vantaggio a chi desidera dimagrire: un accurato frazionamento dei pasti nelle 24 ore assicura una serie di vantaggi metabolici, tra cui anche una più fisiologica utilizzazione degli alimenti ingeriti e, a parità di calorie introdotte, un minoro deposito di riserve adipose.
colazione 1

            Cinque motivi per non saltare la colazione:

1)    Carburante. Dopo il forzato digiuno  notturno, l’organismo ha bisogno di energia.
2)    Cervello. Lavorare o studiare al mattino a digiuno va a discapito del rendimento psicofisico.
3)    Energia prolungata. Se è fatto come si deve, il primo pasto della giornata non si limita a fornire “benzina” immediatamente disponibile ma anche quella a utilizzo lento, vale a dire da spendere anche nella seconda parte della mattinata.
4)    Sazietà. Per essere davvero utile, la prima colazione deve saziare: in questo modo, si arriva al pranzo senza troppo appetito.
5)    Nutrienti. La colazione deve anche essere completa di tutte le sostanze indispensabili all’organismo: amminoacidi essenziali, vitamine, sali minerali, grassi, fibre e acqua.



giovedì 6 settembre 2018

VENTO D'AMORE





Pochi versi per esprimere un grande amore ...



Il vento porta via il tuo profumo, 

non porta via i tuoi pensieri,
il tuo sorriso,
l'abbraccio che mi dai,
la pace,
l'amore che è in te non cancellerà il tuo volto,
sei vento di amore . 

Gugli





SARÀ AMORE ETERNO? LA RISPOSTA È NEL CERVELLO


La poesia di Gugli-elmo mi ha fatto rispolverare un vecchio articolo dal titolo : L’amore eterno

Esiste l'amore eterno?

Sembra proprio di si ed è una questione di chimica
Gli esperti dicono che è una questione di chimica .
O meglio, di alcune sostanze chimiche presenti nel cervello. Per capire quanto possa essere stabile e duraturo il proprio rapporto affettivo basta infatti conoscere i livelli e l’attività di serotonina e dopamina, sostanze capaci di “influenzare” la personalità e l’inclinazione amorosa di una persona alla stregua di testosterone ed estrogeni.
L’indicazione arriva dall’antropologa Helen Fisher, nota per le ricerche trentennali sul comportamento umano e le relazioni amorose: serotonina e dopamina, ha spiegato la scienziata americana nel suo ultimo studio, determinano la natura degli esseri umani, amanti fedeli o incorreggibili latin lover.
Più precisamente, la Fisher ha suddiviso uomini e donne in quattro categorie: gli esploratori, i costruttori, i direttori e i negoziatori, diversi tipi di personalità condizionati dalle sostanze chimiche suddette e dall’azione degli ormoni sessuali.
-Gli “esploratori” sono contraddistinti da alti livelli di dopamina, non sono mai tranquilli e sempre alla ricerca di novità.
- I “costruttori”, al contrario, sono individui particolarmente fedeli per effetto della forte azione della serotonina. Per ciò che riguarda l’influenza degli ormoni sessuali, gli estrogeni sembrano portare fantasia e voglia di socializzare ai “negoziatiori”, mentre il testosterone provoca la mentalità rigida e decisa dei “direttori”. 
«Ci sarà sempre la magia di amare, – ha osservato l 'antropoliga, Fisher – ma la conoscenza è potere. Se sai chi sei, cosa cerchi e come puoi amare gli altri, è possibile catturare quella magia, trovare e mantenere il vero amore, e realizzare i tuoi sogni".

E allora nonostante le sostanze prodotte dal nostro cervello influenzano le nostre emozioni , la magia dell'amore resiste a dispetto, nel senso buono, della scienza.


Annamaria


sabato 1 settembre 2018

1 SETTEMBRE 2018, ECCO L' AUTUNNO METEOROLOGICO



Un ricordo, un omaggio alla regina del soul scomparsa il 16 agosto 







Da oggi inizia l'autunno meteorologico e una riflessione mi viene da condividere con voi: ma come fate a non amare l'autunno? Finalmente è arrivato il fresco, si smette di sudare,  le zanzare pericolose e non, sono fuori dalle balle, le radio e le tv non passano piu' baby k , Takagi & Ketra con la cantante di turno e tutti i talentuosi di Maria De Filippi.



Le caldarroste, guardare la pioggia, come oggi, mentre sei a casa al caldo............non vedo l'ora.

Il caldo, il sole solo quando sei al mare.
Anche se, purtroppo, 43 persone non vedranno piu' ne' il sole e nemmeno la neve per colpa di delinquenti che potevano evitare una grave tragedia. Parlo del ponte Morandi di Genova.


  

E senza dimenticare gli escursionisti  in Calabria, alle gole del raganello, che ha causato dieci morti e diversi feriti.




La mia estate è stata rovente e non solo per il caldo. Da fine luglio a tutto agosto, venirne a capo di una truffa dell'energia elettrica mi ha fatto sudare parecchio.
Probabilmente i truffatori volevano a tutti i costi farsi una bella vacanza... alla faccia dei consumatori!!!



E a proposito di luce, dopo un vasto sondaggio in tutta l 'Ue molti, me compresa, si dicono stufi di  spostare le lancette in avanti o indietro due volte l’anno. La buona notizia è che l’Europa potrebbe sopprimere l'ora, solare e legale, per lasciarne una sola.
Il presidente della Commissione Europea Jean-Claude Juncker, intervistato dalla tv pubblica tedesca Zdf ha annunciato:. «Milioni hanno risposto  e ritengono che debba restare sempre valida l’ora legale. E sarà così. Lo vogliono le persone, e lo faremo».
Staremo a vedere...



Intanto per un po' di mesi non ci sentiremo piu' dire "sei pronta per la prova costume?"







DA ANNAMARIA E TUTTI GLI AMICI DEL BLOG!






lunedì 27 agosto 2018

UNA FIRMA PER UN DISABILE



Io firmo perchè è davvero assurdo definire incapace chi ha piene facoltà mentali. Il consenso può essere espresso in molti modi, tutti parimenti degni.

Firma anche tu questa petizione  QUI


Anna Maria Carneglia ha lanciato questa petizione e l'ha diretta a Lorenzo Fontana, Ministro per la Famiglia e la Disabilità

Sono una persona disabile, mi chiamo Anna maria ed ho 46 anni. Sono spastica. 
Da qualche anno ho avuto un peggioramento al livello delle braccia e non riesco più a firmare. Prima mi aiutava mio padre, che da qualche giorno non c'è più. 
Sì, è vero adesso potrebbe aiutarmi qualcun altro, però ora voglio poter aver la possibilità di firmare in modo autonomo. Per me sarebbe una piccola conquista verso la mia libertà. A voi forse potrebbe sembrare una banalità, per me, invece, sarebbe una grande vittoria per il mio futuro.

Io penso che tutti i disabili capaci di intendere e di volere non possono fermarsi davanti ad un acquisto di casa, un lavoro o semplicemente ritirare la propria pensione solo perché non riesce a mettere una firma. E cosa più brutta vedere sulla propria carta d'identità la parola tanto odiosa INCAPACE A FIRMARE. 

Io chiedo una legge che autorizzi come firma in tutti i documenti le impronte digitali e che possa aiutare tutte le persone in difficoltà a non sentirsi sempre indietro e abbattere anche questa barriera burocratica.

Annamaria

giovedì 23 agosto 2018

ATTESE



Non sento più l’armonia di un trillo di telefono

Non sento più il calore di un solo raggio di sole

Non sento più le chiavi del silenzio

Non sento più il fruscio nell’aprire una lettera

Non sento più la pienezza di un’alba di luglio

Non sento più trastullare i miei bambini


Ormai adulti

Non sento più fluire le acque del mio ruscello

Non sento più i folli palpiti di un tempo

Ma…

Vorrei sentire la notte come la tua Notte

Vorrei contemplare due stelle

con gli stessi bagliori delle tue pupille

Vorrei sentire l’incauta vita vissuta con passi

 impetuosi

A volte energici, a volte disillusi, altre volte

Schiavi di incertezze

E riviverla in Verità e in Amore, tutta d’un fiato

Mescolando un telefono, un sole, un’alba, dei

 bambini,

folli palpiti, una notte, due stelle, due pupille

e…

attendere i candidi chiarori di un’altra alba.


ENZO

lunedì 20 agosto 2018

LA VECCHIETTA E LA CASSIERA

Una cara amica mi ha trasmesso una breve storia esplicativa di come la realtà puo' variare da diverse vedute di pensiero. Essere green dare importanza alle nostre scelte di vita, documentarsi  è importante per salvaguardare con rispetto noi stessi, chi ci circonda e l'ambiente.

Alla cassa di un supermercato una signora anziana sceglie un sacchetto di plastica per metterci i suoi acquisti.

La cassiera le rimprovera di non adeguarsi all’ecologia e le dice:

“La tua generazione non comprende semplicemente il movimento ecologico. Noi giovani stiamo pagando per la vecchia generazione che ha sprecato tutte le risorse!”

La vecchietta si scusa con la cassiera e spiega:

“Mi dispiace, non c’era nessun movimento ecologista al mio tempo.”

Mentre lei lascia la cassa, affranta, la cassiera aggiunge:

” Sono persone come voi che hanno rovinato tutte le risorse a nostre spese. E ‘ vero, non si faceva assolutamente caso alla protezione dell’ambiente nel tuo tempo.”

Allora, un po’ arrabbiata, la vecchia signora fa osservare che all’epoca restituivamo le bottiglie di vetro registrate al negozio. Il negozio le rimandava in fabbrica per essere lavate, sterilizzate e utilizzate nuovamente: le bottiglie erano riciclate. La carta e i sacchetti di carta si usavano più volte e quando erano ormai inutilizzabili si usavano per accendere il fuoco. Non c’era il “residuo” e l’umido si dava da mangiare agli animali.

Ma noi non conoscevamo il movimento ecologista.

E poi aggiunge:

“Ai miei tempi salivamo le scale a piedi: non avevamo le scale mobili e pochi ascensori.

Non si usava l’auto ogni volta che bisognava muoversi di due strade: camminavamo fino al negozio all’angolo.

Non conoscevamo il movimento ambientalista
Ma, è vero, noi non conoscevamo il movimento ambientalista [ndr, vedi ambientalismo].



Non conoscevamo i pannolini usa e getta: lavavamo i pannolini dei neonati.

Facevamo asciugare i vestiti fuori su una corda.

Avevamo una sveglia che caricavamo la sera.

In cucina, ci si attivava per preparare i pasti; non si disponeva di tutti questi aggeggi elettrici specializzati per preparare tutto senza sforzi e che mangiano tutti i watt che Enel produce.

Quando si imballavano degli elementi fragili da inviare per posta, si usava come imbottitura della carta da giornale o dalla ovatta, in scatole già usate, non bolle di polistirolo o di plastica.

Non avevamo i tosaerba a benzina o trattori: si usava l’olio di gomito per falciare il prato.

Lavoravamo fisicamente; non avevamo bisogno di andare in una palestra per correre sul tapis roulant che funzionano con l’elettricità.

Ma, è vero, noi non conoscevamo il movimento ambientalista [ma rispettavamo davvero l’ambiente].

Bevevamo l’acqua alla fontana quando avevamo sete.

Non avevamo tazze o bottiglie di plastica da gettare.

Riempivamo le penne in una bottiglia d’inchiostro invece di comprare una nuova penna ogni volta.

Rimpiazzavamo le lame di rasoio invece di gettare il rasoio intero dopo alcuni usi.

Ma, è vero, noi non conoscevamo il movimento ambientalista.

Le persone prendevano il bus, la metro, il treno e i bambini si recavano a scuola in bicicletta o a piedi invece di usare la macchina di famiglia con la mamma come un servizio di taxi 24 h su 24. Bambini tenevano lo stesso astuccio per diversi anni, i quaderni continuavano da un anno all’altro, le matite, gomme temperamatite e altri accessori duravano fintanto che potevano, non un astuccio tutti gli anni e dei quaderni gettati a fine giugno, nuovi: matite e gomme con un nuovo slogan ad ogni occasione.

Ma, è vero, noi non conoscevamo il movimento ecologista! C’era solo una presa di corrente per stanza, e non una serie di prese elettriche per alimentare la lunga serie di accessori elettrici indispensabili ai giovani di oggi. Allora non farmi incazzare col tuo movimento ecologista!




La morale
Documentatevi approfonditamente sulle vostre scelte di vita, non seguite la massa, fatevi domande, non date per scontato di poter dare lezioni agli altri se siete consapevoli della vostra ignoranza e della vostra superficialità. Se tieni davvero a te stesso, agli altri e all’ambiente in cui viviamo, puoi fare piccole, semplici ma importanti scelte ogni giorno.

RITA E ANNAMARIA...le vecchiette...



domenica 19 agosto 2018

LA LETTERA FALSA DEL PADRE DI MARTA


Prima di condividere certe notizie è doveroso accertarsi che sia reale o se si tratta di cannibalismo mediatico, fake news (notizie false) ad opera di qualche pazzo che pur di ottenere qualche like in piu'specula,schifosamente e senza ritegno, sulle disgrazie altrui.

Secondo l'ultimo rapporto di Infosfera, realizzato dall'università Suor Orsola Benincasa, l'82% degli italiani non sa riconoscere una bufala. L'attenzione sui social network è importante: prima di condividere bisogna sempre verificare. 




R.I.P  DOLCE MARTA 




Un episodio di sciacallaggio vergognoso, un oltraggio alla memoria di una giovane vittima di una tragedia, un segno di tempi cupi per il nostro Paese.

E’ la falsa lettera messa in giro ieri su un social network a firma del padre di Marta Danisi, la ragazza di Sant’Agata Militello che ha perso la vita col fidanzato nel crollo del ponte Morandi a Genova.

Una lettera da migliaia di condivisioni, in alcune parti toccante, in altre intrise di astio politico.

Una lettera falsa. Falsa per un semplice motivo: il padre di Marta non c’è più. E’ morto  15 anni fa, quando aveva appena 41 anni stroncato da una terribile malattia e lasciando le sue due figlie molto giovani.

Ma sui social, si sa, la condivisione è quasi compulsiva, soprattutto quando c’è da far circolare l’indignazione a buon mercato.

E se trovano facile innesco “fake news” molto eclatanti e smentibili persino senza alcuna verifica, figurarsi cosa accade in situazioni in cui in pochi possono sapere della scomparsa del padre della giovane.

Ma la storia della falsa lettera deve far riflettere, tutti, su come ormai le informazioni arrivino ai cittadini. Senza quel filtro che, bene o male, la stampa ufficiale riesce a mettere attraverso le verifiche. Le fake news invece tempestano le bacheche Facebook di chi si trova a casa.

Arrivano facendo montare rabbia ed indignazione di chi, davanti ad uno smartphone è solo e non ha neppure la possibilità di confrontarsi con amici e parenti (come avveniva una volta leggendo il giornale a casa o al bar).

Ma soprattutto, la storia della falsa lettera, deve far riflettere su cosa possa esserci dietro la creazione delle cosiddette bufale.

Non prese in giro innocenti ma qualcosa di molto raffinato creato ad arte per colpire i sentimenti di chi, naturalmente, è sensibile ad una tragedia come quella di Marta che ha scosso l’Italia.

Una lettera all’ apparenza scritta da un padre, molto poetica e toccante, in cui vengono elencati tre o quattro aspetti del recente dibattito politico che si fissano facilmente in testa.

Attaccare chi si è occupato di vaccini, immigrati, diritti ai gay, “mentre l’Italia cade a pezzi” (così si legge in quel passaggio), fa capire che non si tratta di una goliardata di cattivissimo gusto. C’è qualcosa di più raffinato, di creato a tavolino, di manipolatorio.

Qualcosa di preoccupante per una Democrazia.

E’ allarmante, ed averlo fatto a spese di una giovane morta tragicamente lo rende ripugnante.

Fonte- A-M

Annamaria

mercoledì 15 agosto 2018

FINTA APPLE TENTA LA TRUFFA








Una email che sembra arrivare dalla Apple ma non lo è.
Ti dicono che qualcuno ha utilizzato il tuo indirizzo e ti chiedono di cliccare da una certa parte. Non fatelo, è una truffa per accedere ai dati personali e magari arrivare a password e conti bancari.

Comunque, basta leggere per notare alcuni errori di ortografia. Inoltre, per verificare chi è il vero mandante, è sufficiente cliccare sul mittente per verificare che non è la Apple a spedire la mail.

Buon Ferragosto e un pensiero alle vittime e le loro famiglie, per la tragedia del crollo del ponte "Morandi" di Genova.




Ecco la email truffa

Gentile Cliente,
il tuo ID Apple è stato utilizzato per accedere a iCloud da un browser web.
Data e ora: 14 agosto 2018, 12:41 PDT
Indirizio IP , Luogo: 61.155.164.119, China - Shanghai
Se recententemente hai eseguito l'accesso a iCloud, puoi ignorare questa email.
Se recententemente non hai eseguito l'accesso a iCloud e ritieni che qualcun altro possa aver eseguito l'accesso al tuo account, clicca sul link seguente per riavviare il informazioni xxx.
Cordiali saluti,
Supporto Apple


Annamaria