giovedì 16 ottobre 2014

UNA RICETTA AL VOLO...

AGRODOLCE DI CAROTE





Ingredienti per 4 persone:
6 etti di carote, 1 ciuffo di prezzemolo, 2 etti di fiocchi di latte (1 vaschetta), 1 spicchio di aglio, 1 cucchiaio di farina, 1 cucchiaino di zucchero di canna, sale, 1 bicchiere di vino bianco, 4 cucchiai di aceto di mele, 1 noce di burro, 4 cucchiai di olio extravergine di oliva. 



Preparazione:
Pelare le carote, lavarle e tagliale a bastoncini.
In un tegame scaldare l'olio con il burro e lo spicchio di aglio intero, affettare la cipolla e farla rosolare, poi aggiungere le carote e farle saltare a fiamma media, mescolando in continuazione.
Versare il vino, alzare la fiamma e lasciare evaporare. Levare l'aglio, spolverizzare sopra la farina e mescolare. Poi unire un mestolino di acqua calda, un pizzico di sale, lo zucchero e mescolare ancora.
Mettere il coperchio e lasciare cuocere a fiamma moderata per una decina di minuti, fino a che diventano tenere, ma non sfatte, mescolando di tanto in tanto.
A cottura ultimata aggiungere il prezzemolo tritato fine e l'aceto, poi mescolare e distribuire le carote in un piatto da portata o nei piatti singoli per lasciare raffreddare.
Distribuire i fiocchi di latte sui bastoncini di carote prima di servirle.



Ed ora qualche informazione tra le province dove cresce la Carota Novella , Igp. ( Indicazione Geografica Protetta) 
In Sicilia a  Ispica , in provincia di Ragusa.


E' un territorio ricco di storia e di natura, di terra e di mare.
Luoghi baciati dal sole in pianura come in collina, arricchiti da un ambiente generoso e un mare cristallino. (a solo 8 km da Pozzallo).
Dunque è tra le province di Ragusa, ma anche di Siracusa (città che mi ha dato i natali ) Catania e Caltanissetta, nell’estrema punta sud-orientale della Sicilia, che cresce la Carota Novella di Ispica Igp, in un’area che, storicamente, ha fondato la propria economia ed il proprio sistema produttivo sull’agricoltura. 
Luoghi di grande fascino e di forte richiamo ,molto cari allo scrittore  Camilleri,  nei quali spaziare dalle bellezze monumentali, come quelle di Modica, Ragusa, Scicli, Noto o Caltagirone, a quelle scandite dai campi coltivati, come a Chiaramonte Gulfi, Pachino o Vittoria, per arrivare a località suggestive incorniciate dal mare come Porto Palo di Capo Passero  e appunto  Ispica. Tutte accomunate da uguali caratteristiche del clima e dei terreni, tanto da diventare luogo privilegiato per la coltivazione di vari prodotti di pregio. Tra questi si inserisce a pieno titolo la Carota Novella di Ispica Igp, la cui storia è legata a doppio filo con quella della tradizione agricola e popolare dei luoghi in cui è coltivata. 
Le sue origini, infatti, risalgono al 1950, come documentato da un articolo del 1955 dell’agronomo Giuseppe Di Pietro, pubblicato sulla rivista di storia e cultura ispicese “Hyspicae Fundus”. Da quegli anni, la sua coltivazione, iniziata ad Ispica, si è progressivamente allargata fino a comprendere tutti gli attuali territori, i cui punti di forza sono senza dubbio le caratteristiche del terreno ed il clima. Ispica, insieme con Pachino e Pozzallo è, infatti, tra le città più assolate d’Italia e, non a caso, tutti e tre i comuni rientrano tra quelli nei quali è coltivata la Carota Novella. Il colore arancione intenso, il profumo deciso e la croccantezza, sono infatti tutti tratti distintivi legati alla presenza del sole, oltre che alle caratteristiche dei terreni. 



Assaggiare la Carota Novella, diventa dunque occasione per conoscere un territorio che custodisce alcuni tra i più importati monumenti del barocco siciliano, diventati patrimonio dell’Unesco, ma anche momento per poter ammirare il liberty di alcuni palazzi, le antiche atmosfere di siti archeologici di grande pregio o rari contesti naturali ancora incontaminati. 
Ispica, ad esempio, l’antica Hispicaefundus, che conta oggi poco meno di 15 mila abitanti, sorge su una collina con un leggero pendio, non lontano dal mare, dal quale dista solo 6 chilometri. La città può essere idealmente divisa in due parti: un’area di impianto settecentesco con una maglia stradale a scacchiera e un’area di impianto medievale con tracciati viari irregolari, che comprende anche una rupe sulla quale si trovano i ruderi di una fortezza che è stata il nucleo principale della città. Meritano una visita alcune costruzioni tardobarocche che si trovano nel centro storico della cittadina, così come alcuni edifici liberty. Ma i veri punti di forza sono rappresentati dagli oltre dieci chilometri di spiaggia libera e dall’area archeologica della Cava di Ispica con il parco archeologico della Forza. Si tratta di uno scenario naturale di affascinante suggestione fatto di rocce calcaree cinerine con macchie color ruggine e ricco di una varia flora mediterranea, nel quale si collocano insediamenti trogloditici, santuarietti e necropoli. Ci si imbatte in grotte delle forme più varie: grandi fenditure naturali, tombe a grotticella scavate su pareti perpendicolari in parte irraggiungibili, incisioni a forma di parallelepipedi scoperchiati e dimezzati, il tutto in un contesto naturale che resta ancora incontaminato e che consente, ai pochi contadini rimasti, di coltivare fiorenti orti.
All’interno del parco archeologico della Forza una grotta è stata adibita ad Antiquarium e al suo interno sono stati sistemati i reperti rinvenuti nel sito: frammenti di pithoi, di anforette, utensili litici databili a partire dalla prima età del bronzo (sec. XVIII a.C.) fino alla prima colonizzazione greca (VIII sec. a.C.). Altri reperti in ceramica si riferiscono al periodo rinascimentale.
Pochi territori come Ispica riescono a coniugare la bellezza di un paesaggio incontaminato con una forte presenza storica e una ricca tradizione gastronomica tanto da far diventare la città, negli ultimi anni, una interessante meta turistica, attrezzata con strutture ricettive di buon livello.
Borgo Rio Favara (C.da S. Maria del Focallo - tel: 335 5745609), Torre Marabino (C.da Marabino – C.P. 19 - Tel. 0932 795060) e Palazzo Gambuzza - Maison de Charme (ia G. Meli, 6 - Tel. 0932 950834) sono degli ottimi punti di riferimento. 
E per gli appassionati gourmet, da segnalare il ristorante Poseidon (Contrada Porrello - tel: 0932 798027) e il ristorante Il Mercato di Ispica (Corso Umberto I n.34 - 0932 951632) che utilizzano nelle loro cucina prodotti del territorio, tra i quali la Carota Novella di Ispica.

Annamaria & Marco... a dopo

martedì 14 ottobre 2014

MAUD CHIFAMBA , LAUREATA A 16 ANNI



Maud Chifamba  è un'orfana dello Zimbabwe e a 16 anni si sta per laureare. Ha lanciato una petizione per chiedere che l’istruzione delle ragazze venga inserita nell’agenda dello sviluppo post 2015. Unisciti a lei ,come ho fatto  io. Sosteniamo questa causa, firmando la petizione.




Ciao annamaria,
Mi chiamo Maud, ho sedici anni e ho cominciato a svegliarmi alle cinque per andare a scuola esattamente nove anni fa. La mia scuola era molto distante da casa, con strade impraticabili durante la stagione delle piogge. A qualcuno di voi sembrerà strana questa situazione, ma non lo è per la maggior parte delle ragazze e dei ragazzi del mio Paese, lo Zimbabwe, dove frequentare la scuola è spesso una fortuna a maggior ragione quando si è orfani. Io ho perduto mio padre quando avevo cinque anni. Mia madre subito dopo si è ammalata di tumore ed è morta qualche anno dopo. L’unico che ha potuto occuparsi di me è stato mio fratello maggiore.
Io però non ho mollato. Mi piaceva studiare e usavo ogni istante per imparare, così sono diventata, a soli 14 anni, la più giovane studentessa universitaria africana. Per questo Forbes mi ha segnalato come una delle 5 giovani donne più influenti d’Africa. 
Non credo di essere più intelligente della maggior parte dei miei coetanei. Devo molto al mio impegno e molto alla fortuna e all’aiuto dei miei cari. Oggi, quello di cui sono più orgogliosa, è il fatto di rappresentare un modello e una speranza per tante ragazze che all’istruzione non possono accedere. Ragazze il cui destino è spesso quello doversi sposare a 13 o 14 anni. O di rischiare una gravidanza precocealla stessa età. O peggio, di finire sfruttate e abusate.
Ecco perché vi racconto la mia storia.
Le ragazze che vivono in contesti di povertà, come il mio sono ad alto rischio e l’istruzione è per noi l’unica arma per cambiare il mondo in cui viviamo e partecipare alla vita economica, sociale e culturale dei nostri paesi.
Eppure quando all’ONU hanno deciso di fissare gli Obiettivi del Millennio si sono dimenticati di noi ragazze. Questo non deve succedere più. Dobbiamo cambiare le cose. 

So che le Nazioni Unite stanno lavorando, insieme alla società civile, per creare una nuova agenda dello sviluppo. Nel mese di Settembre del prossimo anno l’Assemblea Generale delle Nazioni Unite dovrà adottare i nuovi obiettivi che potranno avere un impatto importante sulla vita delle ragazze.





Grazie,
Maud Chifamba via Change.org


AA

lunedì 13 ottobre 2014

SESSO : TRA MITI E LEGGENDE, COSA E' VERO E COSA E' FALSO ?





Un gruppo di ricercatori ha deciso di fare un po’ di chiarezza e di svelare quali dimostrazioni scientifiche ci sono , se ci sono , alla base di talune credenze legate al sesso.
Per esempio, le ostriche sono davvero afrodisiache?
 Il sesso fa perdere peso? Con l'età diminuiscono veramente gli spermatozoi?




Vediamo ,in base a questa ricerca ,cosa ci dicono gli esperti.

Cosa è vero e cosa no.
1 - Le misure degli organi genitali sono legate alle misure dei piedi?
VERO e FALSO
La credenza ha alcune radici scientifiche. Un gene chiamato gene Hox svolge un ruolo – non è però ben chiaro quale - nello sviluppo delle dita di mani e piedi e anche nello sviluppo di pene e clitoride. In realtà, non c'è alcuna prova che gli uomini con i piedi grandi hanno organi sessuali più grandi. I risultati sono sempre contrastanti.

2 - Il sesso aiuta a perdere peso?
FALSO
Il sesso è considerato solo un'attività fisica di lieve e moderata intensità perché l'incontro sessuale in media dura circa cinque minuti. Le calorie perse sono piuttosto trascurabili a meno di vere e proprie maratone sotto le lenzuola.

3 - Le ostriche sono afrodisiache?
FALSO
Le ostriche contengono zinco utile ad avere spermatozoi sani, ma per il resto non c'è nessun cibo che porti eccitazione. Il mito è nato semplicemente perché Afrodite, la dea dell'amore, riaffiorava dalle acque su un guscio di ostrica.

4 - È vero che gli uomini pensano sempre al sesso?
VERO e FALSO
Si crede che gli uomini pensino al sesso ogni sette secondi, ma ciò significherebbe più di 6mila volte al giorno e questo è poco credibile… Un ampio studio sull'argomento è stato pubblicato nel 1994 e ha dimostrato che più della metà degli uomini pensavano al sesso ogni giorno o più volte al giorno, contro solo il 19 per cento delle donne. Quindi certamente ci pensano più di noi, ma non sempre.

5 - Il sesso è dannoso per i malati di cuore?
FALSO
La possibilità di avere un attacco di cuore durante il sesso è molto bassa, considerando che lo sforzo fisico di una normale performance sessuale è simile a quello necessario per salire due rampe di scale…

6 - Con l’età diminuiscono gli spermatozoi?
VERO e FALSO
Si pensa che i testicoli, con l’avanzare dell’età, producano meno sperma o sperma lento, in realtà se è vero che i piccoli tubi dove si producono gli spermatozoi iniziano a degenerare e che ci potrebbe essere qualche indebolimento della pelle del sacco scrotale, è altresì provato che la muscolatura liscia che controlla il movimento continua a funzionare per tutta la vita.

By al femminile




Anche per quanto riguarda l´amplesso, le leggende metropolitane si sprecano. Informazioni distorte e vecchi pregiudizi, duri a morire. Ecco alcuni esempi da sfatare in seguito a ricerche scientifiche: 

QUANTE VOLTE LUI -Non è vero che dopo l’amplesso l’uomo è del tutto privo di energie: per "rimetterlo in sesto" basta un sonnellino. E non serve nemmeno il classico uovo sbattuto…

QUANTE VOLTE LEI -Una donna con un solo orgasmo ha qualcosa che non va? No, anzi può provare più piacere di donne con orgasmi multipli.

DIMMI COME LO FAI, TI DIRO’ SE RESTERAI INCINTA Non esistono posizioni che favoriscono la fecondazione. Basta che la penetrazione sia profonda. 

MAI IN GRAVIDANZA Non è vero che una donna incinta deve rinunciare al sesso. Se la gravidanza procede bene, la paura di danneggiare il feto è ingiustificata.

TROPPO SESSO FA MALE Al contrario: ricercatori dell’Università di Bristol (in Gran Bretagna) sostengono che fare sesso almeno tre volte la settimana allunga la vita. Se le ragazze sono poco preparate in fatto di sessualità non va certo meglio con i ragazzi. Vediamo allora i pregiudizi più comuni.

FARE L'AMORE IN PIEDI O IN ACQUA EVITA IL CONCEPIMENTO?- Fare l’amore in acqua può essere una variante al rapporto sessuale classico ma non è certo un metodo valido per evitare gravidanze indesiderate! Va ricordato che gli spermatozoi non si diluiscono né tanto meno muoiono nell´acqua. Così come fare l´amore in piedi non evita un concepimento ...

SE SI FA L'AMORE DI GIORNO NON RIMANI INCINTA PERCHE'  GLI SPERMATOZOI ESCONO SOLO DI NOTTE-  A questo punto occorre fare una distinzione. I ragazzi sperimentano le prime eiaculazioni durante le ore notturne e in modo del tutto spontaneo. Si tratta delle naturali polluzioni notturne,  ma tra queste e l´eiaculazione durante il rapporto c´è una grande differenza.


EVITI LE GRAVIDANZE CON UN UOMO CHE SI E' MASTURBATO MOLTO DA RAGAZZO-  L´idea che un uomo che si è masturbato tanto abbia esaurito la produzione di spermatozoi è una vera bufala. La masturbazione in età adolescenziale non ha alcuna conseguenza sulla capacità sessuale e la fertilità maschile e sulla capacità di procreare.


Annamaria... a dopo