Lo spunto di questo articolo è far riflettere sull’accettazione del tempo che avanza, sentirsi bene con se stessi anche con qualche anno in più..
La protagonista è una cantante, una donna conosciuta.. ma lo stesso discorso potrebbe valere per noi donne comuni, che spesso rischiamo di piangerci addosso perchè ci paragoniamo alla soubrette che a 50 anni ha ancora un corpo perfetto..
Deborah Harry è saltata giù dai tacchi a spillo e ha cantato e ballato in sandali (e tubino nero)
Sessantasei anni di sex appeal
“Vedete questa scarpe? Sono moooooolto belle. Ma per saltare su e giù non vanno tanto bene. E allora scusatemi se metterò qualcosa di più comodo”.
Il mese scorso ,in occasione dell'apertura del Museo Gucci , Deborah Harry, 66 anni vissuti spericolatamente, leader dei (ricostituiti) Blondie, eroina platinata del punk della New York anni ’70, solleva le scarpe con i tacchi a spillo e le appoggia ai bordi del palco. E la sua band comincia a suonare su un piccolo palco all’interno di Palazzo Vecchio, a Firenze: “Call Me”.
Vedere Deborah Harry cantare e ballare in sandali (e tubino nero) portando con leggerezza la sua età davanti a un centinaio di invitati , è stata un’esperienza musicale significativa e anche una lezione altrettanto importante in materia delle discussioni – così attuali – sul “corpo delle donne”.
La stilista di Gucci Frida Giannini, 38 anni, aveva invitato i Blondie alla festa, ha presentato Harry con emozione insolita incespicando sulle parole come una normale fan, dicendo che è “una delle più grandi icone musicali di sempre”.
E non si poteva non restare impressionati vedendo Debbie Harry – che costruì dall’inizio una carriera unica con la musica e il talento ma anche con un certo appeal sensuale – ballare e cantare sul palco portando con sincerità e leggerezza i suoi 66 anni, senza complessi.
Con un tubino nero ad avvolgere il corpo che non è – non potrebbe essere, ovviamente — più quello di una volta, e dimostrando che fascino e carisma specialmente se accompagnati da un talento straordinario non hanno la data di scadenza.
Debbie cantava per una platea in maggioranza di donne abbastanza giovani da essere sue figlie (e in certi casi sue nipoti), direttori di riviste di moda e modelle e attrici e eredi di famiglie importanti scuotendo la chioma color platino come una volta, senza rendersi ridicola come a volte capita ai suoi coetanei Rolling Stones ma dimostrando con la grinta che l’età è relativa, che se il tempo non si può fermare e ruba con crudeltà tante cose non può rubare la bravura nè la classe né il talento né ,soprattutto ,l’autoironia di ammettere che a volte i tacchi alti sono un po’ troppo alti e scomodi per quello che si deve fare.
Annamaria... a dopo
Evviva le donne, di qualsiasi età.
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